A poche ore dalla nuova riunione del cda del Teatro Lirico di Cagliari, chiamato stasera a ratificare la nomina di Marcella Crivellenti a soprintendente della Fondazione, arriva dalla Regione un clamoroso stop. Il comunicato stampa firmato dal presidente Ugo Cappellacci e dall’assessore alla Cultura Sergio Milia è chiarissimo, e riprende quasi parola per parola le motivazioni con le quali tutte le otto sigle sindacali presenti al Lirico e lo stesso Pd contestano la nomina dell’organizzatrice teatrale:
“Il teatro lirico di Cagliari è un’eccellenza della Sardegna, una risorsa fondamentale della nostra “industria” culturale, in grado di suscitare grande interesse anche al di fuori dei nostri confini, con ricadute importanti anche per il settore turistico”. Lo hanno dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, e l’assessore regionale alla Cultura, Sergio Milia. “Per questo la Regione, nel confermare l’impegno straordinario per sostenere una realtà importante come quella del capoluogo, sottolinea la necessità di una pianificazione chiara e all’altezza degli obiettivi, di una gestione che sia coerente con le disposizioni dello Statuto della fondazione e affidata a un soggetto dotato di specifica e comprovata esperienza nel settore dell’organizzazione musicale e della gestione di enti consimili. La coerenza con lo spirito statutario è fondamentale per rilanciare una realtà strategica per l’isola e aprire una prospettiva di lungo periodo, che metta a frutto, anche sotto il profilo occupazionale, gli investimenti compiuti finora”.
Per chi non lo avesse capito, la frase fondamentale è questa: “Una gestione che sia coerente con le disposizioni dello Statuto della fondazione e affidata a un soggetto dotato di specifica e comprovata esperienza nel settore dell’organizzazione musicale e della gestione di enti consimili”. E la Crivellenti ora veramente rischia di affondare.
Cosa succederà stasera dunque non è dato a sapere: sicuramente i due consiglieri che rappresentano la Regione (Felicetto Contu e Gualtiero Cualbu) si opporranno alla ratifica della nomina. Un bel guaio.
Ma l’uomo della strada non ci capisce più nulla. Perché la Regione adesso contesta la nomina della Crivellenti, dopo aver dato il via libera? Perché Cappellacci, i sindacati e il Pd condividono la stessa posizione? Spiegarlo non è semplice, soprattutto se si rimane legati agli schemi dell’appartenenza politica, che in questa partita sono tutti clamorosamente saltati.
Ad aiutarci è il verbale della tormentata seduta del cda del Teatro Lirico di Cagliari, meritoriamente scovato e pubblicato oggi da CagliarIpad.
Cosa si evince dal documento? Innanzitutto che i curriculum dei candidati non sono stati neanche esaminati, e che Zedda
ha spiegato che la manifestazione di interesse era stata indetta “a scopo esplorativo e quindi non vincolante per il Teatro”. E quindi ha ritenuto di poter prendere in considerazione la domanda presentata dalla Crivellenti che, “seppure al di fuori della procedura” ha presentato la propria candidatura a Sovrintendente.
La procedura dunque non è stata rispettata. E questo apre una crepa nella quale potranno infilarsi i ricorsi al Tar degli esclusi.
Sempre secondo il verbale poi
Zedda fa presente tra “di aver condiviso anche con il Ministero le caratteristiche del profilo più adeguato a svolgere il ruolo di Soprintendente”.
Che nella nomina della Crivellenti ci fosse lo zampino di Salvatore Nastasi, potentissimo responsabile del settore Lirica del ministero, è notorio. Però è curioso che i due rappresentanti del ministero nel cda abbiano reagito in maniera diversa ad una indicazione romana così vincolante.
Se da una parte infatti Maurizio Porcelli “dichiara il voto favorevole e chiede una posizione unanime per dare un segnale di compattezza e fermezza”, dall’altra Oscar Serci “vota sì anche perché la bocciatura sarebbe un atto di sfiducia che porterebbe a logiche conseguenze negative”. Ma di Oscar Serci sappiamo in realtà (dalla Nuova Sardegna dello scorso 2 ottobre) che in contrasto con il sindaco il consigliere si era quasi dimesso, condividendo le posizioni molto critiche dei due rappresentanti della Regione, Contu e Cualbu.
Quindi, se i due consiglieri del ministero hanno posizioni molto diverse tra di loro (Porcelli “sdraiato” su Zedda, Serci critico fino quasi alla rottura) cosa significa? Perché Porcelli (noto “falco” del Pdl cittadino, di cui è anche da anni consigliere comunale) invece di mettere in difficoltà il sindaco di Sel, rompe il fronte degli oppositori di Zedda e di fatto lo salva?
Il ministero c’entra poco, altrimenti anche Serci avrebbe avuto lo stesso atteggiamento così accondiscendente nei confronti della nomina della Crivellenti. E la politica c’entra ancor meno, visto che il capogruppo del Pdl in consiglio comunale Giuseppe Farris ha attaccato Zedda per la scelta della Crivellenti, e dunque anche Porcelli avrebbe dovuto fare altrettanto. Invece no: Porcelli sta con Zedda. E, clamorosamente, lo aiuta in maniera assolutamente determinante. Perché senza l’aiuto dell’esponente del Pdl Zedda sarebbe finito in minoranza.
Per cui, per quale motivo Porcelli (noto in città per le sue posizioni molto discutibili sui rom e sul controllo esercitato sulla Scuola civica di musica e sul centro culturale “Villa Muscas”) ha disatteso in maniera così plateale la posizione del suo partito, ostile al sindaco? Cos’ha convinto Porcelli a lasciare il fronte compatto del centrodestra e a salvare il sindaco? E’ strano, no?
Detto questo, la vicenda del Lirico rischia di avere un costo politico altissimo per Zedda. Ieri in teatro il segretario regionale della Cgil Enzo Costa ha avuto parole molto dure contro il sindaco, accusato di “autoritarismo”. E ancora non riesco a capire perché per Zedda la nomina della Crivellenti è così importante tanto da rischiare la rottura con il sindacato da sempre più vicino alla sinistra.
povero teatro lirico…
Pingback: Teatro Lirico, salta la nomina della Crivellenti! Per Zedda un suicidio perfetto che indebolisce la sua amministrazione « vitobiolchini
Questo no buono: http://www.sardiniapost.it/pronto-intervento/887-sindacalisti-con-lincenza-di-insulto
Abbiamo scritto in altri post (vito biolchini, radiopress) che si, certe dichiarazione si prestano a commenti ed interpretazioni che non erano certo quelli che alcuni rappresentanti volevano evidenziare. Dopo giorni e giorni di dichiarazioni, sempre sugli stessi argomenti, ci sta che qualcuno possa anche essersi espresso male, ma ciò non toglie che il nome della Crivellenti spaventi per i danni che ha fatto in precedenza in altri ruoli all’interno del teatro, e che spaventino anche le modalità con le quali sia stata scelta, frutto di una decisione unilaterale del sindaco a dispetto delle sue promesse, del suo ruolo, dello statuto e delle prerogative del Cda del teatro. La situazione del Lirico imporrebbe una persona esperta, attiva e disponibile 24 ore su 24 (la maternità é meravigliosa, auguri, ma qui ci sono da salvare 300 posti di lavoro e risanare un debito che per ora è ricaduto pesantemente sulle tasche dei dipendenti, non è maschilismo, E’ PAURA).
Più delle dichiarazioni sindacali mi hanno spaventato molto alcune dichiarazioni sentite in teatro dal rappresentante di Sel: “Se farà danni il sindaco si assumerà le responsabilità”…
Peccato che le responsabilità, come sempre, sarebbero solo POLITICHE, mentre quelle IN SOLIDO ricadrebbero come sempre sui dipendenti… i quali hanno avuto la colpa di investire la loro vita nello studio della musica, quella roba inutile che spreca risorse…
Poi si potebbe anche discutere se il “privato” di un personaggio con incarichi pubblici sia più o meno affare trascurabile, ma qui non mi riferisco alla Crivellenti…
Poi, si sa, la politica tutto può e non sempre a fin di bene (e in Italia siamo ormai avvezzi a questo modus operandi da non riuscire nemmeno più ad indignarci) ma vi chiedo metaforicamente: affidereste la gita dei vostri figli ad un autista ubriaco che in precedenza ha causato un incidente?
AGGIORAMENTI!!
Il cda del Teatro Lirico di Cagliari, riunito stasera in via Sant’Alenixedda, non ha ratificato la nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente della fondazione. Non hanno voluto votare i consiglieri della Regione (Gualtiero Cualbu e Felicetto Contu) e il rappresentante del ministero Oscar Serci, che hanno lasciato la riunione. La Crivellenti (proposta dal presidente della Fondazione, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, e appoggiata dal rappresentante del Comune Cincotta, da quello del ministero Maurizio Porcelli e dal consigliere Antonello Arru) non ha dunque ottenuto i cinque voti necessari affinché la sua nomina venisse ratificata. Il Lirico rimane ancora senza sovrintendente
Porcelli ha salvato la Crivellenti
Quando si parla di Porcelli vengono in mente tante cose. Nessuna positiva. Dio aiuti Cagliari.
A me risulta che il primo cda sia stato rimandato di dieci giorni proprio perchè alcuni curricula non davano autorizzazione ai sensi della normativa sulla privacy, proprio per consenrire a tutti i consiglieri di visionarli e portare una proposta.
Non credo dunque sia vero che i curricula non siano stati esaminati e la procedura non sia stata rispettata.
I verbali peraltro certificano come non vere anche altre versioni lette qui. Staremo a vedere..
ma non neris cazzaras!!!
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ma son sicuro che in cambio chiedera al sindaco di assumere la sua………….!?
Mio pensiero sulla CGIL che poco ha a che fare con una questione cui si sta dando, a parer mio, troppa importanza: come sindacato ha ampiamente disatteso le aspettative di molti lavoratori tesserati, a livello nazionale, favorendo ad esempio le assunzioni a termine con l’unico scopo di aumentare le tessere e portando la forza lavoro di intere amministrazioni pubbliche a dover fare i conti con una marea di sprovveduti. A livello regionale sembra un partito con tanto di correnti interne; a livello di responsabili sindacali RSU ci si muove per proteggere gli amici nonostante questi abbiano palesemente torto, calpestando le più elementari norme su graduatorie e anzianità. La CGIL non è più un sindacato di sinistra. AL massimo è sinistro.
” E ancora non riesco a capire perché per Zedda la nomina della Crivellenti è così importante tanto da rischiare la rottura con il sindacato da sempre più vicino alla sinistra.”
io non conosco Zedda personalmente… ma sono uno di quelli che ha creduto in lui, che ha visto in lui qualcosa di finalmente nuovo e finalmente onesto (per quanto onesti si possa essere in politica)…
beh ecco, con tutte le riserve del caso, salvo clamoriso sviluppi, la questione della Crivellenti ha fatto si che, ai miei occhi, Zedda perdesse la sua “verginità”…
sono profondamente deluso, non tanto per il nome (non mi intendo ne di lirica, ne di teatro lirico), ma per il metodo di soriana memoria, che da “Massi” proprio non mi aspettavo… soprattutto alla luce di tutte le parole spese in campagna elettorale…
va beh… io un po ci spero ancora…