La vignetta è tratta dal sito www.intantoinvialetrento.it
Non bastavano le figuracce collezionate finora. Non bastava aver costruito uno stadio in una posizione evidentemente improbabile, scatenando la reazione negativa di tutte le forze dell’ordine. Ma che ci importa della sicurezza? Perché la prefettura non si occupa delle prostitute sotto la redazione dell’Unione Sarda? Non bastava aver ricevuto sonori schiaffoni da parte della Commissione di Vigilanza, che ha solamente fatto il suo dovere: dichiarare che finché i lavori allo stadio Is Arenas non sono finiti, di dare l’agibilità nemmeno se ne parla. Non bastava aver preso in giro per l’ennesima volta gli abbonati. Non bastava essersi resi ridicoli davanti al mondo dello sport nazionale. No, non bastava. Mancava solo un appello alla disobbedienza incivile.
Con una mossa rischiosissima ed evidentemente disperata, il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha deciso di andare allo scontro frontale. Con una nota pubblicata stasera sul sito del Cagliari, la società ha invitato gli abbonati e possessori di biglietto a recarsi domenica pomeriggio a Is Arenas, in occasione della partita dei rossoblù contro la Roma. Nonostante lo stadio sia stato considerato inagibile e quindi chiuso al pubblico.
La Società Cagliari Calcio, rappresentata dal Presidente Massimo Cellino, i tesserati e tutti coloro che lavorano per essa, visto il perdurare della situazione che porta a non vedere più un futuro per via delle difficoltà burocratiche ed il disinteresse collettivo delle istituzioni, invita e chiede a tutti i suoi tifosi, titolari di biglietto e abbonamento, di recarsi allo stadio per assistere alla partita Cagliari-Roma nel rispetto dell’ordine e della civiltà. La Società Cagliari Calcio e i suoi ingegneri reputano infatti la struttura agibile e sicura.
Questo atto, assolutamente pacifico, spinto dal dolore e dalla frustrazione, per difendere il diritto di esistere. Viceversa è giusto prenderne atto.
Il Presidente Massimo Cellino
Così come ha fatto in occasione della gara interna contro l’Atalanta, il Cagliari vuole ora forzare la mano. Contro ogni logica, contro ogni buonsenso. In maniera irresponsabile. Perché Cellino mette le istituzioni in gravissima difficoltà, e questo è inaccettabile.
Se la Prefettura e la Questura dovessero cedere in extremis, si creerebbe un precedente pericolosissimo. E allo stesso modo, se le istituzioni (come ci auguriamo) dovessero restare sulle loro posizioni, il rischio è quello di trovarsi migliaia di persone domenica fuori dallo stadio, in una situazione potenzialmente pericolosa per l’ordine pubblico, generata dalle parole irresponsabili del presidente Cellino.
Una cosa è certa: dopo questa uscita scriteriata c’è il rischio che le istituzioni si impuntino veramente e che per la concessione dell’agibilità del nuovo improbabile impianto di Is Arenas la strada sia sempre più in salita.
Comunque chissà cosa ne pensa di questa alzata di ingegno il sindaco di Quartu, Mauro Contini. Chissà se Cellino lo ha coinvolto in questa scellerata decisione di andare contro la Commissione di Vigilanza, la Questura, la Prefettura e i Vigili del Fuoco. Chissà se quando Cellino parla di “disinteresse collettivo delle istituzioni” si riferisce anche al Comune di Quartu. Secondo me, sì.
Fate passare un po’ di tempo e vedrete che dopo aver citato in giudizio e chiesto i danni al Comune di Elmas e a quello di Cagliari, Cellino se la prenderà anche con l’amministrazione quartese. Scommettiamo?
Eppure solo quattro giorni fa (quattro giorni!), il sindaco Contini aveva cercato di mantenere i toni della polemica bassi.
«Non devono destare meraviglia i rilievi della commissione, peraltro apparentemente di facile soluzione, perché siamo di fronte alla realizzazione di un’opera complessa. Ad ogni modo noi proseguiamo, come da programma, nell’attività volta a creare le condizioni perché il Cagliari possa disputare a Is Arenas le partite della massima serie. Ribadisco che siamo di fronte a un’opera complessa destinata ad accogliere oltre 16mila spettatori e che richiede il rispetto di una molteplicità di prescrizioni proprie di un impianto che dovrà ospitare le partite del campionato di serie A. Nessuna ansia particolare quindi. Siamo di fronte a tempi assolutamente ragionevoli e coerenti, è l’attenzione mediatica che il calcio porta con sé che deforma e ingigantisce situazioni che si risolveranno presto. Solo una questione di tempi appunto».
Tempi che il presidente del Cagliari ha voluto azzerarare.
Non era difficile affermare esattamente un mese fa che l’impianto di Is Arenas si sarebbe rivelato palesemente inadeguato. Ricordate il post “Cazzate epocali: il nuovo stadio del Cagliari a Quartu”? I fatti mi hanno dato ragione. Perché era evidente da subito che la scelta di Is Arenas era molto più che azzardata. E ora non è difficile prevedere che questa inverosimile mossa di Cellino renderà la situazione ancora più difficile per tutti. Anche per lo stesso Cagliari. Poveri rossoblù.
Ringrazio veramente il presidente Cellino per questa telenovela che di settimana in settimana diventa sempre più appassionante, Per chi non guarda la tv, questo è il succedaneo perfetto. Se poi non andasse bene is Arenas ci sono tanti altri comuni da incasinare, c’è Quartucciu con il museo-tazzina o Selargius e Monserrato con un sacco di terreni liberi.
Cellino sta sicuramente aspettando i tuoi ringraziamenti. Sicuro.
Cagliari-Roma: e tentare di ottenere qualcosa dal punto di vista “vittoria morale”?
Vito, a nome di tutti i suoi fan, consola per noi Elio, che senza partite non sa stare…
Hanno sbagliato tutto e qui sarebbe anche il caso di interessare della cosa la Corte dei Conti perché, anche semplicemente per una banalissima questione economica, avrebbero dovuto consentire a Cellino di fare contemporaneamente IL CONTROLLORE e il CONTROLLATO, togliendogli di torno Prefetti, Commissioni, cugurre, Zedda, il gay pride e quan’altro.
Non possiamo metterci la mano sul fuoco però abbiamo la ragionevole certezza che Cellino non avrebbe fatto ricadere su nessuno la maggior spesa per il doppio incarico.
Mica è come i Consiglieri Regionali del Lazio (e di tante e molteplici altre Regioni): Cellino è sempre stato e sempre sarà uno generoso e chi non s’indi approfittada.
Ci olia meda a du cumprendi?
Caro Vito, sbaglio o ad Elmas hanno dato ragione a Cellino, e se alla fine di tutto daranno l’agibilità per Is Arenas, cosa dirai?
Ceesss! Stroncato il futuro turistico di Cuartu Sant’Aleni…
Salve,
da tifoso(issimo) del Cagliari ci son rimasto un po così sopratutto per i tre punti regalati che a noi servono più che alla roma visti gli obbiettivi stagionali preposti.
Detto questo vorrei però far cadere la vostra attenzione su alcuni fatti. In primis i TIFOSI del cagliari (non quelli che sono appagati dalla vittoria dell rubentus di ieri) avevano già in mente di recarsi fuori dallo stadio senza che fosse il presidente a chiederlo. In questo modo Cellino è riuscito a rovinare questa iniziativa spontanea e popolare, seplicemente volendo vedere la pelle degli altri come sua, facendosi condottiero degli insoddisfatti ben sapendo che non ci vuole il suo benestare per certe cose.
Seconda cosa vorrei chiedere al caro balsamo perché non si è comportato allo stesso modo per la manifestazione del 25 aprile scorso.
Mi spiego meglio: solo pochi mesi fa, il caro prefetto di Cagliari ha permesso una manifestazione FASCISTA(venerdì scorso le condanne a 7 di loro per apologia di fascismo) il giorno della liberazione, pur sapendo che lo stosso giorno c’era un bel corteo antifascista che da tempo prima aveva chiesto prima la sindaco(Pilato) e poi al prefetto di non dare l’utorizzazione per una manifestazione illegale, segnalando anche la possibilità di controversie, come è ovvio, fra i due schieramenti.
Oggi o meglio ieri notte, il prefetto ha bloccato un evento sportivo per salvaguardare le forze dell’ordine, che non sarebbero riuscite a tenere sotto controllo la situazione.
Be ci si apetta un atteggiamento simile per tutte le manifestazioni non solo per lo sport, l’avrà fatto per fare bella figura con il nuovo questore specializzato in eventi sportivi?
Chi lo sa. Per chiudere la società Cagliari Calcio a maggio aveva dichiarato che la struttura sarebbe stata agibile in ottobre, successivamente ha montato la testa dei tifosi che, affamti di calcio dopo l’episodio Trieste, si sono subito “infogati”. A Cagliari siamo buoni e pazienti, aspetteremo ottobre per vedere la squadra in campo, però anche penalizzare la squdra dal punto di vista strettamente calcistico è troppo. oltretutto ci hai tolto la possibilità di manifestazione spontanea anche fuoti dallo stadio, vedi Cagliari Atalanta.
Il prefetto invece deve capire cosa vuol dire problemi di ordine pubblico e che per garantire la sicurezza basta limitare le provocazioni (parlo di tutta la settimana pare che non si volesse altro che uno scontro per prendere in custodia cautelare lo stadio).
Un complimento a tutti gli ULTRAS per non aver risposto alle provocazioni.
Alè CASTEDDU
Caro Nessuno, quando fai una stupidaggine non puoi dire che esistono stupidaggini più gravi. O meglio, puoi dirlo, ma non è rilevante sotto nessun aspetto. I risvolti di questa faccenda sono gravi e il tuo argomento varrà, giustamente, meno di una cicca. A sostenere Cellino restano quelli con i suoi argomenti e i signori ultras che hanno precedenti rimarchevoli un po’ in giro avunque. Quanto poi al suo ammirevole antifascimo le consiglio un’occhiata allo stile nazi del sito del Cagliari.
Sul grande formato ho letto poc’anzi i commenti lucidi e pacati dei lettori. uno spasso. secondo alcuni il sindigo Zedda è anche prefetto ( avrà fatto il Balsamo al ciuffo? )
E anche CagliariPad, a distanza di un mese da Vito Biolchini, pubblica un reportage fotografico sul “cantiere aperto” di Is Arenas. Domanda: cosa è cambiato in un mese?
http://www.cagliaripad.it/it/news/settembre/18/is-arenas/
Jacopo Norfo su Casteddu Online:
Spettrale. Is Arenas alle 15 in punto è uno stadio spettrale. Blindato da Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, una task force di forze dell’ordine che presidiano l’impianto delle polemiche. Si gioca ovunque in serie A, ma non gioca il Cagliari che anzi la partita con la Roma rischia di perderla a tavolino. Guardate bene le nostre foto, Cellino considera agibile questo stadio: con le ruspe dappertutto, le recinzioni perforabili da ogni parte, reti metalliche incomplete, tubi metallici che si intrecciano, polvere dappertutto. Il grande cantiere aperto di Is Arenas ha vie di fuga praticamente impossibili: sotto le curve ci sono i bulldozer, gli spazi per gli spettatori sarebbero delle strettoie. Ci si aspettava qualche contestazione da parte dei tifosi, che invece hanno risposto con un’indifferenza che fa ancora più rumore. Sino alle 15,20 i curiosi a Is Arenas erano appena una quindicina, tanto che i carabinieri fumavano tranquillamente in maniera rilassata. Tutti sapevano che la partita non si sarebbe giocata, la notizia era stata data da Casteddu Online già all’1,49 di oggi. Due gli aspetti che colpiscono nel pomeriggio dove il calcio si è fermato: la situazione dei lavori ancora davvero incompleti e il disamore che si sta creando, quasi uno scollamento tra il Cagliari e i suoi tifosi. Anche chi è dalla parte di Cellino, questa volta c’è rimasto male. Forse ci rimarrà addirittura peggio guardando queste immagini: il Cagliari ieri sera parlava di uno stadio agibile, in realtà sembra difficile che possa essere pronto anche per domenica prossima contro il Pescara. Intanto Zeman ringrazia e già pregusta i tre punti.”
http://www.castedduonline.it/index.php/cronaca/ore-15-is-arenas-e-uno-stadio-blindato-e-spettrale-reportage-tra-ruspe-in-curva-e-reti-perforabili-ecco-lo-stadio-agibile-di-cellino/41098
Noto con dispiacere che il mio precedente commento non ha avuto il benestare dal moderatore….Sostenevo semplicemente che il suo articolo descrive una realtà che domenica era completamente diversa….la prova (oltre quello che ho visto di persona) è quello che scrivono in un sito di architettura http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=1545971&page=41…. la verità fa male, lo so!!!
la verità è che lo stadio non era agibile…
quello che non capite è che nessuno sta “cugurrando” o “gioendo” delle disgrazie di Cellino… se lui fosse stato buono fino a quando lo stadio non fosse stato finito (cosa che succede in ogni nazione normale, ma non in Italia) non sarebbe successo nulla di sto casino… ma per voi sostenitori del complotto, non esistono ragioni…
noi siamo delle cugurre, faziosi, anti-cagliari ecc ecc ecc ecc…
sta di fatto che io in una casa dove mancano dei lavori per avere l’agibilità non ci vado a dormire, quando poi l’agibilità ci sarà… ci andrò molto volentieri… senza fretta, con i tempi giusti… e di certo non credo alle parole del primo forum che trovo on-line per sapere se la mia casa è agibile o meno, ma mi affido agli organi preposti…
ma anche questo mi pare che non siate in grado di comprenderlo… del resto in italia le cose si fanno sempre aumma aumma, fuori dalle regole e siamo sempre tutti contenti, fino al giorno in cui le cose non ci fanno comodo… e questa storia dello stadio è una straordinaria lente d’ingrandimento su questo aspetto della nostra “cultura”…
Sentito ora su tgcom24 (comunisti): il prefetto (comunist) ha sospeso la partita dopo l’iniziativa di celllino; la FGCI (federazione giovnile comunista, la palestra di d’alema) apre un’inchiesta su cellino; e i tifosi? non protestano perchè in disaccordo col presidente.
E ora? ho presente il livore di alcuni post contro biolchini, vorrei leggere altri commenti delle stesse persone.
Vito, colpa tua e del complotto demo giudo vito pluto pippo e compgnia bella
Ancora “La Repubblica”: http://www.repubblica.it/sport/calcio/2012/09/23/news/cellino_crosetti-43096051/
Ultimissima sempre da Casteddu Online (ma mi pare che sia anche nel Televideo Rai):
http://www.castedduonline.it/index.php/cronaca/bufera-su-is-arenas-il-prefetto-balsamo-porta-gli-atti-in-procura/41095
Per far incazzare Balsamo ce ne vuole …
Di Legno, Santo subito!
Da Casteddu Online (onore al merito per aver dato per primo, a notte fonda, la notizia del rinvio di Cagliari-Roma deciso dal Prefetto):
http://www.castedduonline.it/index.php/sport/inchiesta-federale-sul-cagliari-rischia-lo-0-3-a-tavolino-e-una-penalizzazione-il-prefetto-sorpreso-da-cellino/41066
E ancora, sebbene alcuni tifosi della Roma si dicano contrari a questa soluzione:
http://www.castedduonline.it/index.php/sport/decisione-ufficiale-della-roma-il-dg-baldini-pronto-il-reclamo-chiediamo-lo-0-3-a-tavolino/41091
Per ora, ci stiamo risparmiando il commento di Zeman …
“In pratica al Cagliari e a Cellino doveva essere imposto l’alt ben prima che cominciasse il campionato”. Fabrizio Bocca, che su Repubblica.it chiede anche una punizione esemplare per il Cagliari.
http://bocca.blogautore.repubblica.it/2012/09/23/a-cellino-e-al-cagliari-si-doveva-dare-lalt-ora-servono-misure-durissime-e-buttiamo-via-quella-legge-sugli-stadi/?ref=HRER2-1
Il Calcio di serie A italiano non è marcio. I campionati sono tutti comunque decisi sul campo e gli scudetti li vincono quelli che hanno dimostrato sul campo di essere i più forti. I giocatori si dannano per riuscire a onorare la maglia che portano. Il presidente Massimo Cellino ha a cuore la squadra del Cagliari Calcio (come tutti i presidenti fanno per le loro squadre) e tutto quello che fa lo fa unicamente per il bene della squadra e dei tifosi ai quali la squadra in realtà appartiene. I Giornalisti dell’Unione sono assolutamente in buona fede per come hanno trattato le vicende di Cellino e non rispondono ad altri se non alla deontologia professionale. I giornalisti dell’Unione sono assolutamente indipendenti da Cellino e svolgono il lavoro di cronisti senza aspettare il placet del Presidente del cagliari per occuparsi della Cronaca Sportiva di quel blasonato giornale.
Biolchini aveva scritto da subito che Is Arenas fiara una callonara solo e unicamente per gufare contro il bravo presidente del Cagliari. Infatti la struttura di Quartu ancora non è agibile solo e unicamente per pura sfortuna, e non perché fiara una callonara…. Uff!!! Che fatica stamattina!!!
questo era uno strike !
🙂
almeno con un po’ di ironia si riesce a non vomitare di nuovo tutto quello che si è detto e che (appunto per pura sfiga) si è avverato.
Proporrei colletta per comprare tonnellate di sale e allontanare le cugurre, perchè di quello si tratta e non di altro.
D’altronde Cellino non è un ludopatico, è il migliore.
E Cellino, oltre agli insonni redattori di Casteddu Online, costrinse agli straordinari anche Di Legno. Paga, o tanalla!!!!!!!!
Durante questi ultimi mesi ho verificato quanto, per la cosiddetta fede calcistica, tanti tifosi del Cagliari siano disposti a sacrificare i principi più elementari di convivenza civile. Se si tratta dei politici tutti pronti ad appenderli al primo albero in quanto ladroni, sanguisughe, parassiti. A su presidenti Cellino invece tutto è concesso: dopo la buffonata dello stadio adiacente all’aeroporto (tutti sapevano che non lo avrebbe mai potuto costruire, lui per primo), dopo aver abbandonato l’unico stadio che ha le caratteristiche giuste solo perchè “no boliara pagai”, si è arrivati all’ultimo show quartese… e se non si giocherà non sarà mai colpa sua, ma delle leggi troppo restrittive, delle istituzioni che lo hanno abbandonato, della burocrazia, e tutto il gregge dietro a dargli manforte belando “forza Cagliari!”.
AGGIORNAMENTI – CAGLIARI-ROMA RINVIATA!
“Il Prefetto di Cagliari, a conclusione della riunione di coordinamento delle forze di Polizia, ha disposto che la gara Cagliari-Roma, programmata presso lo stadio Is Arenas a porte chiuse, sia differita ad altra data. Tale decisione si è resa necessaria per l’urgente e grave necessità di prevenire ogni forma di turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica conseguente alle reazioni emotive, irrazionali e inconsulte ingenerate dall’invito formulato dal presidente della Cagliari Calcio”. (da tuttocagliari.net)
Qualcuno ha ancora qualcosa d dire?
Anche il prefetto è comunista, mi sembra ovvio 😀
spero che anche lui non sia rubbentino come te !!
Caro amico, la Rubentus come la chiami tu, quando non le andava bene il Delle Alpi, non si è messa ad attizzare contumelie contro il sindaco Chiamparino o chissà quale amministratore dell’hinterland torinese, ma ha messo mano al portafoglio per la costruzione del SUO stadio, che oggi è vantato come esempio in tutta Italia. Forse anche il prefetto Balsamo sarà rubentino come dici tu – è di Catania, e da quelle parti il tifo bianconero è da sempre molto forte – ma se non altro il cui prodest porterebbe a insinuare che è romanista, non trovi? 🙂
A onor del vero e fatte salve le buffonate masesi e quartesi di Cellino, bisogna ricordare che inizialmente il presidente del Cagliari aveva proposto al Comune una soluzione molto simile a quella juventina, ma gli era stato risposto picche.
La Juventus ha acquistato dal Comune di Torino per 99 anni il diritto di superficie sull’area dove prima sorgeva lo Stadio delle Alpi. Stadio di proprietà del Comune, costruito ex novo con soldi dei contribuenti per i mondiali del ’90 e demolito appena 18 anni dopo per costruire il Juventus Stadium di proprietà della famiglia Agnelli.
Bisogna anche ricordare che a giugno scorso il Cagliari ha proposto al Comune una soluzione molto vantaggiosa per l’Amministrazione, e cioè la concessione dell’area del Sant’Elia per 20 o 25 anni dove costruire la Karalis Arena che, trascorso il periodo della concessione, diventerebbe di proprietà del Comune.
Peccato che non risulta che la dirigenza juventina abbia affrontato l’amministrazione comunale torinese così di petto come ha fatto Cellino, oltre tutto riesumando Cagliari come ripiego, una volta fallita l’opzione Elmas, dopo anni di disinteresse maturati già in epoca Floris. Che cacchio si pretendeva da Zedda che era lì da due giorni? Ormai sappiamo che il nostro sindaco fa della legalità un caposaldo della sua amministrazione, e la sua reazione al cospetto del “metodo Cellino” era prevedibile: Massimo non è mica un pupattolo messo lì a dire per forza si rispetto alla soddisfazione di interessi privati, oltre tutto rappresentatigli maleducatamente con scarso preavviso. Se Cellino si trova in questa situazione è tutta colpa sua: anche l’agibilità dello stadiolo di Is Arenas non poteva pretendere di ottenerla “fattu, cottu e calandeddu” magari confidando nella benevolenza o nella disattenzione del Prefetto e di tutte le autorità di P.S.. Poi non mi si vengano a citare ad esempio stadi come il Dall’Ara di Bologna o il Marassi di Genova: sono lì da un secolo, e le forze dell’ordine sono organizzate di conseguenza da decenni, senza improvvisazioni alla carlona.
Resto comunque convinto che il Prefetto abbia agito soprattutto a tutela degli stessi tifosi: chi gli dava retta, in caso di incidenti o scaramucce, rischiava un DASPO.
Mi pare di aver scritto «fatte salve le buffonate masesi e quartesi». Non discuto le colpe di Cellino tanto meno la decisione del Prefetto. Sono stato uno dei primi in tempi non sospessi a scrivere chiaramente nel mio blog che lo stadio a Elmas non si sarebbe mai fatto.
(http://www.cagliarifornia.eu/2011/03/cappellacci-e-cellino-fanno-gli-gnorri.html)
Discuto su un piccolissimo sospetto che mi attanaglia da tempo e cioè che se la Società Cagliari Calcio fosse stata di proprietà… che so… di Zuncheddu? (un nome a caso, eh?), l’Amministrazione “dei Floris” avrebbe firmato la concessione in cinque minuti e col sangue. (E aggiungerei anche che se la Juventus fosse stata di Pinco Pallino invece che degli Agnelli, forse il “Delle Alpi” sarebbe ancora in piedi.)
Perché la proposta simil-Juventus da parte di Cellino, risale ai tempi della Giunta a lui “amica”. Quell’area fa gola a molti “amici degli amici” e la questione c’entra poco con il rispetto della legalità e molto con gli interessi privati di alcuni; anche oggi che a Palazzo Bacaredda siede Massimo Zedda.
Ma tornando alla politica, a questo punto come cittadino, visto che sta lì anche grazie al mio voto, mi interessa parecchio sapere cosa intende fare l’Amministrazione Zedda, di un bene pubblico qual è lo stadio Sant’Elia.
Sono state fatte proposte alternative per realizzare lo stadio in altre zone della città. Sul Sant’Elia sono d’accordo con Massimo Zedda: deve essere la casa di tutti gli sportivi cagliaritani, non solo di una singola società. Cellino si dia una calmata, si rilassi, esamini la situazione, veda un po’. Quello che non poteva pretendere sono soluzioni “pronta cassa” da un’amministrazione appena insediata, con una società che era scontato si volesse allontanare dalla città. Circa il rapporto Cellino-Floris: magari Cellino non è potente come Zunk, però un sindaco che risolve il problema-stadio acquista popolarità, e voti se non per sé per il suo auspicato successore. Se un Floris, di cui è inutile ribadire le diversità rispetto a Massimo Zedda, ha avuto problemi anche lui, mi sorge il dubbio che ciò che chiedeva Cellino non fosse tanto attuabile.
Sono d’accordo, quello che chiedeva Cellino a Floris non era tanto attuaibile, ma non certo per raginoni di natura legale…
In ogni caso mi sa tanto che se entro fine legislatura l’Amministrazione Zedda vuole trasformare il Sant’Elia nella «casa di tutti gli sportivi cagliaritani», l’anno prossimo gli toccherà triplicare l’Imu.
Però chissà perché immagino il futuro in uno di questi tre modi:
– il Sant’Elia rimarrà inutilizzato e lasciatò alla mercè degli agenti atmosferici fino a quando sarà irrecuperabile. Nel 2016 Massimo Zedda andrà a casa e a Palazzo Bacaredda torneranno i “legittimi” proprietari di questa città. Il Sant’Elia verrà demolito e al suo posto sorgerà un enorme centro residenziale con case dal prezzo minimo di un milione di euro. E indovina un po’ quale delle tre imprese edili “amiche” lo costruirà?
– il Sant’Elia rimarrà inutilizzato e lasciatò alla mercè degli agenti atmosferici fino a quando sarà irrecuperabile. Nel 2016 Massimo Zedda andrà a casa e a Palazzo Bacaredda torneranno i “legittimi” proprietari di questa città. Nel frattempo Cellino avrà venduto il Cagliari al Sultano di chissà quale staterello arabo con la sabbia zuppa di petrolio o a qualche magna(ccia)te russo, di quelli che spende anche un milione di euro pur di avere Pupo a casa per il compleanno della figlia.
Il nuovo proprietario del Cagliari metterà il portafoglio sulla scrivania del prossimo Presidente della Regione senza nemmeno passare da palazzo Bacaredda e – stretti per le palle dal livello di povertà che la Sardegna avrà raggiunto – improvvisamente una lunga schiera di politici si calera le braghe, si volterà di spalle, si inchinerà a 90° e, come in una novella da “Le mille e una notte”, a Sant’Elia spariranno Stadio, palazzoni e caserme e al loro posto riapparirà magicamente una mini Dubai City con al centro uno stadio ultra moderno da centomila posti in cui il Cagliari vincerà il suo secondo scudetto e la sua prima Champions League. E tutte le tre imprese edili “amiche” saranno chiamate a contribure alla costruzione.
– il Sant’Elia rimarrà inutilizzato e lasciatò alla mercè degli agenti atmosferici fino a quando sarà irrecuperabile. Nel 2016 Massimo Zedda andrà a casa e a Palazzo Bacaredda torneranno i “legittimi” proprietari di questa città. Lo stadio dovrà essere demolito per evitare che cada da solo, ma siccome si è detto di no a Cellino non si può fare la figura di merda di dire sì a qualcun’altro.
Non essendoci un euro nelle casse del Comune (a meno di triplicare l’Imu) al posto del Sant’Elia si farà un bel niente con annesse strutture di niente adibite a niente. Con buona pace delle tre imprese edili “amiche” che nel frattempo a causa della crisi saranno fallite. (Tranne quella di Zunk che per sopravvivere venderà il gruppo L’Unione Sarda pieno di debiti a un editore della Penisola).
E scommettiamo che almeno nella parte in cui dico che «nel 2016 Massimo Zedda andrà a casa e a Palazzo Bacaredda torneranno i “legittimi” proprietari di questa città» ci avrò preso di brutto? Per una sola ragione: Zedda non riuscirà a fare niente di significativo, non certo per sua incapacità, ma perché, a differenza degli ultimi vent’anni in cui a governato il centrodestra, non ci sono euri da spendere e la crisi della Sardegna nei prossimi due anni è destinata a peggiorare.
*ha
Purtroppo il “fattore dinai” rende difficilmente contestabile questa prospettiva. Di riffa o di raffa, per recuperare il Sant’Elia ci vorrà almeno qualche forma di project financing. Oppure se arriva qualche emiro, magari lo stesso Al-Thani del Qatar che gode anche di non cattiva stampa “a sinistra” (se non altro quale editore di Al-Jazeera e sovrano di uno stato mediamente evoluto dove le donne hanno molti più diritti che in certi Paesi limitrofi) che tiri fuori su dinai per farne qualcosa tipo l’Emirates Stadium, stadio “arabo” magicamente sorto a Londra. Il problema è che, se non lo si è fatto fare a Cellino e lo si fa fare a qualcun altro, Cellino avrà ragione, o quanto meno sembrerà che abbia ragione, nel dire che contro di lui sono intervenute discriminazioni, complotti alieni, etc. Io sono dell’idea che la giusta riprovazione per ciò che non va nel “metodo Cellino” non precluda la sua legittimazione ad essere portatore di interessi legittimi, e quindi eventualmente di riaprire questo discorso. Però devono essere chiari i termini, e soprattutto le ricadute positive per la collettività. Prendiamo le condizioni stabilite dal Comune di Torino per la Juve, e da lì non scendiamo, non credo che Chiamparino – che mi pare sia torinista, tra l’altro – fosse propenso a dare il deretano alla Juve, avrà fatto un accordo con la Juve perché era anche nell’interesse della città di Torino. Altrimenti porte aperte agli arabi, agli americani (purché non della tendenza Alcoa), a chi vogliamo. La parte catastrofista del tuo discorso, ossia che giocoforza nel 2016 Zedda se ne andrà a casa ed entreranno in gioco le note imprese amiche o gli emiri o niente del tutto, non so quanto sia realistica. In quattro anni può cambiare il mondo, ricordiamoci che nel 2012 il potere di Berlusconi sembrava dovesse essere eterno, c’erano ancora Gheddafi in Libia (a proposito: a quando un po’ più di curiosità tra i rapporti dei libici stanziatisi a Cagliari dall’epoca di Tutto Quotidiano, tra cui uno zio di Gheddafi, e gli ambienti dell’estrema destra?) e Mubarak in Egitto, c’era ancora George W. Bush in America. Zedda sta incontrando evidenti difficoltà al cospetto delle “entità” che, pur indebolite, continuano a controllare questa città, mi auguro che nei prossimi anni sia meno testardo, orgoglioso e talora permaloso, sappia costruire un rapporto pienamente armonico con la sua maggioranza, vada avanti con decisione sui disegni per realizzare i quali è stato eletto non avendo paura di nessuno, in particolare mandando a cagare gli interessati consiglieri di “certa sinistra” che, badando bene nella vita di tutti i giorni a non inimicarsi certi potenti di destra (anche fascista), non sono obiettivi e attendibili e continueranno a far commettere errori a lui e ai suoi assessori. Nel breve periodo, in ogni caso, la situazione va presa in mano: Cellino è un personaggio poco gradevole, non è necessario rapportarsi con lui, ma prima di mandarlo a cagare definitivamente bisogna avere le carte in regola al 100% quanto a poter affermare che non si è tentato tutto. Zedda faccia un’altra prova, dopodiché si procede con quello che si ha in mano. Senza Cellino.
Io si. M…a mia a Cellino!
Da tifoso del Cagliari, mi auguro che ce la diano persa a tavolino.
lassa perdi lei non e tifoso del cagliari.
si solo che il prefetto di cagliari usa dei metodi fascisti, e quindi sta faccendo danni economici , danni d’immagine,le proroghe esistono per altre citta’ e societa’ per il cagliari nooooo ? cagliari e la sardegna non ha bisogno di lui. ci sono tanti ma tantissimi stadi fuori NORMA e fuori legge dove vanno avanti con le famose PROROGHE, perche CARO PREFETTO BALSAMO, il cagliari calcio non puo’ fare uso di queste PROROGHE?????????? un ex custode
finalmente qualcosa di interessante!!! Qualcuno ha capito che il calcio è alla frutta, quindi, come nello show biz è meglio puntare sul gossip…. o qualcuno vuole ancora convincermi che larrivey si poriri biri??? quindi la prossima che consiglio al presidente Maximo è…..con la roma giochiamo al graceK a pula….
pogaridadi
AGGIORNAMENTI: si rischia lo 0-3 a tavolino.
Tutti contro il ludopatico, evidentemente si sono stufati di attaccare Berlusconi…..
E’ scarso suonando la chitarra e anche a braccio di ferro.
http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/288823
Povero te, caro Vito Biolchini! Che sei il tifoso numero 1 di questo sgangherato Cagliari! E io so quanto soffri…
Concordo pienamente con Vito la sicurezza e’ una cosa seria non si puo’ rischiare la vita di migliaia di persone per i capricci di uno strano.
E’ praticamente impossibile che un Sindaco, maldestro quanto si vuole, possa continuare per molto tempo ancora a dar retta a qualunque Cellinata passi il convento visto che, amighisceddu o no, ha comunque il dovere almeno di far finta di rispettare la legalità e, in questo caso si tratta di evidente istigazione alla illegalità e forse perfino di istigazione ad altro (razzismo e circonvenzione di incapaci a intendere e a volere compreso).
Per cui Vito ha ragione e secondo me sta per finire anche l’idillio con Contini e finirà a scorrio.
Fra un po diventerà anche Contini una pericolosissima persona (magari pure comunista e legata a filo doppio con le fameliche e terrificanti toghe rossonere) “arretta e puntata” contro i poveri imPRENDITORI, esattamente come Zedda e il Sindaco di Elmas, Su Prefettu, i tecnici del Genio Civile, la Commissione (pittica sa passada de Comunistas…..).
PS
E, a nai sa beridadi, non so Delogu ma mi pare che anche Floris un po comunistello nell’animo lo fosse.
Potrebbe essere la prima volta che una partita di serie A viene fatta disputare pro-forma: Cellino passerebbe alla storia come il presidente più incosciente (limitandomi nel linguaggio) del calcio italiano!
Ta lastima se quei 4 scalcagnati di sconvolts no ci cravvanta unu casinu. Ma si paga per entrare?
ooooooh Francu ma pigarida……….
oh Francu, Ta lastima di pighiri………
caro vito, peccato che le regole e la legge le deve rispettare solo il cagliari calcio, e questa regola non e ‘ valida per citta’ come genova, firenze, perugia ,livorno, ecc, ecc, la sua non e una cazzata epocale , la vera e unica cazzata epocale e’ che quiin sardegna fanno rispettare la legge in altre parti d’italia no ?un ex custode
Le risulta che gli stadi che nomina siano inagibili e senza autorizzazioni ?
caro muttly ,is arenas agibile la curva sud, e nord e la tribuna ma secondo il questore e troppo vicino alle case come gli stadi di firenze. genova perugia e livorno, ma purtroppo le regole le devono rispettare solo il cagliari calcio !
Il questore è pagato perchè non succeda nulla e tutto si svolga in sicurezza.
Se è come dice lei, perchè non garantisce col suo patrimonio per tutti i possibili ed eventuali danni che lei dice non possono esserci.
Se è così sicuro immagino che lei sarà acclamato come un eroe salvatore del gioco del calcio.
signor senza nome,
per sua info le decisioni in merito a simili eventi non vengono assunte da una sola autorità, ma da una commissione composta almeno da sindaco, ufficio tecnico comunale, vv.ff., questura, polizia municipale, asl.
tutte cugurre ovviamente, che però non si fanno prendere per i fondelli da cellino come gli sconvolti della sud che pensano ancora che larrivey sia un giocatore di calcio (tanto guardano la partita girati verso il pubblico)
SI riesce a farsi una ragione del fatto che esista una differenza tra uno stadio già esistente e uno di nuova realizzazione?
E torrada.
Quelle sono strutture già esistenti, lo “stadio” di Is Arenas si configura come struttura di nuova realizzazione e pertanto soggetta a tutte le normative.
Non hanno mai mandato via nessuno di casa se cambiano le norme sul cemento armato ma, se si presenta oggi un progetto per una struttura nuova in cemento armato questa DEVE essere presentata a posto perché altrimenti, seppure dovesse passare al Genio Civile (viene depositata), poi non passerebbe il collaudo.
E questo vale per le barriere architettoniche (che si richiede vengano adeguate), vale per gli impianti elettrici, vale per le norme sul risparmio energetico.
Se abito in una vecchia casa in cui le norme sul risparmio energetico non sono rispettate nessuno mi manda via (STRUTTURA ESISTENTE), se realizzo una nuova costruzione, devo realizzarla con quelle caratteristiche ammarolla.
CHIARO il concetto o serve un disegnino?
Per essere ancora più chiari, è molto probabile che in quegli stadi siano stati fatti degli adeguamenti. Esattamente, tanto per capirci, quello che poteva essere stato fatto al S.Elia, se nel frattempo non ci fossero stati i capricci e le lacrimuccie di The President.
Dimenticavo:
“Questo atto, assolutamente pacifico, spinto dal dolore e dalla frustrazione, per difendere il diritto di esistere. Viceversa è giusto prenderne atto.”
…alta, somma Letteratura!
L’avevi scritto un mese fa, eppure un sacco di talebani accecati allora ti avevano irriso difendendo l’indifendibile e postando foto di stadi italiani che stanno dentro le città…
Mi sa che questa disperata e irresponsabile mossa di Cellino quanto meno potrà servire per far aprire gli occhi a molti che li hanno tenuti chiusi troppo a lungo. Non foss’altro perché tra qualche ora avrà risonanza nazionale. Al posto del prefetto io allerterei il Ministero dell’interno…
Istigazione a delinquere!
Se considerassi il calcio una cosa seria – aldila’ del mio timidissimo tifo juventino – direi che e’ un atto eversivo. Siccome il calcio, con protagonisti come Cellino – ma anche Zamparini, Preziosi e tanti altri – non e’ una cosa seria, dico che e’ una carnevalata. Speriamo che la polizia la prenda con spirito, e anche la magistratura …
du sciemu che eri un nipotino don luciano moggi.
Sei un timidissimo gobbo.
Poche chiacchiere!
Intanto, timidamente, siamo campioni d’Italia neh! Ma ita ci pozzu fai? Sono andato al Sant’Elia a tifare Cagliari fin da ragazzino, e’ Cellino che l’ha fatto diventare … La Cellinese itinerante. Ieri a Elmas, oggi a Cagliari, domani chissa’, previa richiesta danni anche al sindaco Contini direttamente a Sassari, che sarebbe proprio il top delle provocazioni celliniane.