Alberto Piras, chi era costui? Ma ragazzi, ma dai! Ma stiamo parlando del famoso ambientalista! Ajò, dai che lo conoscete! Eh, quante volte l’avrete visto in tv, in quelle iniziative contro l’inquinamento e contro la cementificazione delle coste… Dai!
Quindi? Niente? Proprio questo nome non vi dice niente? Strano. Perché la Regione Sardegna ha scelto proprio Alberto Piras (ingegner Alberto Piras, prego; mica un Alberto Piras qualunque) quale rappresentante del mondo ambientalista isolano all’interno dell’importantissimo Comitato regionale per il Paesaggio. Un organo importante, proprio ora che la Giunta Cappellacci ha deciso che la causa della nostra povertà è il Ppr, e che dunque il cemento dovrà ricoprire le nostre coste.
Cioè, non so se mi spiego, il Piras è uno che ha battuto la concorrenza di Vincenzo Tiana di Legambiente e di Maria Paola Morittu di Italia Nostra! La Regione ha scelto lui mica questi due sconosciuti! Il Piras è uno che conta! Il Piras è una potenza, uno che ha fatto più lui per l’ambientalismo sardo che non certi sfaticati che scrivono sui giornali! Oh, se poi non lo conosci il Piras sono anche fatti tuoi, vorrà dire che non sei informato.
Il Piras.
E qual è l’associazione del Piras? Ma daaaai! È la famossissima “Ambiente e/è vita Sardegna Onlus”. L’hai visto il sito? No? Fa niente, tanto non lo aggiornano da anni.
Ultima iniziativa visibile? “Concorso di idee per la sistemazione dell’area incolta di via Procida”. Minca! Potenti?
Attività svolte nel passato? Non cliccabile. Archivio? Non cliccabile. Link? Cliccabile, eccome se cliccabile! Alla casa madre nazionale (l’associazione è stata fondata dal compianto ex parlamentare missino e poi di An Nino Sospiri), al Ministero, alla Regione e al sito Casaggi Cagliari.
Ahhh, ma allora ditelo che siete fascisti ambientalisti! Molto ci voleva? Ci sono gli ambientalisti khomeinisti, ci sono quelli talebani, e ci sono anche i fascisti ambientalisti (con rispetto parlando e senza offesa, per carità). Ma molto ci voleva a dirlo? Ora abbiamo capito chi è l’ingegner Alberto Piras, noto ambientalista! Difficile confonderlo.
E poi l’associazione dove ha sede? Ma in piazza del Carmine 4, proprio dove si riunisce Casaggi Cagliari, ma dove anche l’assessore regionale Antonello Liori (uno che ogni anno in un noto ristorante cittadino festeggia la Marcia su Roma) ama incontrare i suoi elettori per piacevoli incontri di natura culturale e politica.
Tutto chiaro, nooo? L’ambientalista fascista è il primo della lista degli ambientalisti sardi più importanti. Lo dice la Regione, mica io.
Comunque Piras, mi stia a sentire: se vuole costruire una Casa Pound, mi raccomando: almeno a trecento metri dalla battigia che è altrimenti illegale. La sua nomina invece è stata assolutamente corretta. Lo dice anche l’assessore Rassu. La Regione doveva scegliere un ambientalista e ha scelto lei. Pitticu puru!
“All’interno di questa terna, la Giunta regionale ha individuato l’ingegner Piras come componente della Commissione in rappresentanza delle predette Associazioni. Ritengo quindi del tutto infondate e pretestuose le polemiche innescate da alcune Associazioni ambientaliste su questo tema, così come non corrisponde a verità l’affermazione che l’ingegner Piras sia un dipendente regionale”.
In effetti a lavorare alla Regione non è il Piras ma è il presidente dell’associazione “Ambiente e/è vita Sardegna Onlus”, Giuseppe Caredda. Magari pure all’assessorato all’Ambiente….
Ecco comunque il comunicato dell’assessore Rassu. A chi l’ambiente! A noi!
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Commissione Paesaggio: Rassu “Polemiche sulla composizione infondate e pretestuose”
Cagliari, 25 luglio 2012. “La Giunta regionale, nel rigoroso rispetto delle norme di legge e del Codice del Paesaggio, ha predisposto gli atti per la costituzione della Commissione per il Paesaggio, attivando il coinvolgimento delle Università sarde e delle Associazioni portatrici di interessi diffusi. Lo ha fatto nei tempi e nei modi previsti. Non appena completate le terne di candidature presentate sia dalle Università che dalle Associazioni, la Giunta ha deliberato la costituzione della Commissione che è diventata operativa a partire dal 18 luglio scorso”.
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Urbanistica, Nicola Rassu, in risposta alle dichiarazioni di alcune Associazioni ambientaliste sul tema della composizione della Commissione regionale del Paesaggio.
“Come già comunicato alle associazioni che hanno richiesto informazioni sull’argomento, si ribadisce ancora una volta che le associazioni ambientaliste coinvolte sono tutte regolarmente iscritte al Registro del Ministero dell’Ambiente, come facilmente riscontrabile nel sito dello stesso dicastero, e operano in Sardegna. Tre di queste hanno fornito i nomi per la costituzione della la terna di candidati, come previsto dal Codice, che è risultata composta dall’ingegner Tiana appartenente all’associazione Legambiente Sardegna, dalla dottoressa Morittu appartenente all’associazione Italia Nostra Sardegna e dall’ingegner Piras appartenente all’associazione Ambiente è Vita Sardegna”, ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo.
“All’interno di questa terna, la Giunta regionale ha individuato l’ingegner Piras come componente della Commissione in rappresentanza delle predette Associazioni. Ritengo quindi del tutto infondate e pretestuose le polemiche innescate da alcune Associazioni ambientaliste su questo tema, così come non corrisponde a verità l’affermazione che l’ingegner Piras sia un dipendente regionale”.
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Eppure questo Piras qualcuno lo conosce! Ma non si è mai occupato di ambiente…
http://www.sardegnademocratica.it/istituzioni/la-commissione-regionale-del-paesaggio-tra-etica-predicata-e-quella-praticata-1.28070
Un “fascista ambientalista”, forse era questo che si intendeva con “fare di tutta l’erba un fascio”…
Al di là della battuta facile e del caso personale, purtroppo non sono le leggi o le normative sbagliate che consentono queste cose, ma è sempre di più e spesso un problema di etica, merce rara.
Ci si indigna (giustamente), qualche articolo sui giornali, ma poi queste persone restano al loro posto, con le conseguenze che in ogni campo si possono constatare, trattandosi di persone “sbagliate” al posto giusto, o perlomeno non sono le più meritevoli e capaci (come mi pare nel caso in esame, da quello che leggo), come dovrebbero invece essere trattandosi di incarichi pubblici.
Nel migliore dei casi non sanno fare e non producono particolari danni, ma nel peggiore sono degli strumenti.
Non mi viene nemmeno in mente come se ne esce, in tempi rapidi.
E oggi la notizia che la Procura indaga su questa delibera e sui fatti che hanno porttao alla scelta dell’ingegner Alberto Melis.
QUESTA E’ L’IDEA CHE PERVADE L’ASSOCIAZIONE AMBIENTE E/E’ VITA IL CUI ISCRITTO, ALBERTO PIRAS, E’ STATO SCELTO PER LA COMMISSIONE REGIONALE PER IL PAESAGGIO. INCREDIBILE:
Il 2 Gennaio 2006 una triste notizia ha velocemente fatto il giro dei cellulari di tutti i soci dell’Associazione Nazionale Ambiente e/è Vita: “Il nostro Presidente Nazionale è morto, stava male da più di un anno, ma solo in pochi sapevano che ultimamente era così grave….”; ci si ferma per un attimo a riflettere, perché tutti ci sentiamo improvvisamente orfani di un grande, geniale, umile, imperscrutabile padre, ideatore della nuova era ideologica dell’ambientalismo, attraverso l’innovativo e rivoluzionario messaggio “L’uomo al centro del sistema ambiente”.
Un messaggio che da subliminale diviene l’imprimatur di una nuova concezione dell’essere umano inteso come regista, attore e spettatore dell’ambiente che lo circonda, in quanto può idealizzarlo, interpretarlo e fruirlo nel contempo; e l’uomo da primo attore responsabile si libera finalmente dalla reiterata esclusione e marginalizzazione del sistema iperprotezionistico delle vecchie politiche ambientali, che non si ponevano come elemento di continuità organizzativa tra i vari ecosistemi e le diversità paesaggistiche.
La centralità umana si pone finalmente come elemento di rottura della vecchia visione di contrapposizione dualistico-dissonante uomo-natura; le componenti ambientali non assumono più un mero ruolo passivo di “contenitore delle ricchezze-risorse naturali che vengono estratte dall’azione dell’uomo” ma diventano parte integrante ed indissolubile della nostra esistenza.
Su queste ideologie si innesta la rivoluzione della competitività ambientale, che sostiene e promuove la “capacità dei soggetti di valorizzare l’ambiente in quanto elemento distintivo del loro territorio, garantendo al contempo la tutela e il rinnovamento delle risorse naturali e del patrimonio”; dalla competitività ambientale scaturisce lo sviluppo sostenibile, inteso come metodo per vivere e fruire l’ambiente deturpandolo il meno possibile, attraverso accurate opere di progettazione e studi di compatibilità ed impatto ambientale.
Se i criteri di scelta sono questi a questo punto tanto vale fare l’Uomo di Burcei membro della Commissione per rappresentare gli ambientalisti…..Le sue pagode sono verdi, chiaro omaggio all’ambiente, sufficiente,no?? Ma questa giunta regionale quando lo tocca il fondo?? No, perchè quando sembra vicino trova sempre qualche perla per deliziare i sardi….Inesauribili!
l’unico fascista buono è il fascista nell’orto
Giuseppe Caredda non lavora all’assessorato dell’ambiente ma a quello dell’Industria.
grazie, grazie di esistere…Alberto Piras! era da un pò che cercavo ispirazione per una nuova puntata della saga di Accozzolo, e gli eventi mi hanno accontentata!
PS: sì, Zunk: evidentemente, ” per un po’ di moralità nella politica bisogna sempre appellarsi ai PM”.
Gentile Biolchini,
se avessi da dire solamente che è una vera schifezza, non commenterei (perché è scontato quanto vero: è una porcheria, una banale, stupida porcheria!)
Però avrei da aggiungere una considerazione.
Leggevo alcune dichiarazioni di Silvio Lai sul “centro-sinistra che guarda al mondo indipendentista”. Non sto a ripetere come la pensi sull’indipendentismo (non è questo il punto) ma tra le altre pazzesche enormità di Lai ce n’è una che vorrei riportare e riguarda il tema del post; questa: parlando del programma con gli indipendentisti, Lai vorrebbe aumentare il PIL della Sardegna: « abbandonando la politica delle seconde case “che aveva senso quando le vacanze degli italiani duravano almeno una o due settimane”»!
Ora, io non so se davvero volesse dire una cazzata come questa, potrebbe darsi che il sottoscritto abbia problemi con l’italiano, ma quello che capisco io è che Lai dice che le seconde case vanno lasciate stare perché tanto gli italiani non fanno più vacanze lunghe!
Quindi, non perché sono un troiaio che distrugge il paesaggio (ma che cazzo ci stanno a fare le case se sono abitate tre mesi l’anno?) oppure perché si affittano tutte in nero e non producono gettito fiscale nonostante lo sfruttamento dei beni comuni (paesaggio in testa)!!! E non parliamo della cultura dell’illegalità, che naturalmente è un optional, sia a destra che a sinistra! Non si fanno più perché tanto non si affittano!!!!! E questo a sinistra, altro che Cappellacci!
Quindi, mi lasci dire che non è solo un problema di questa giunta di destra: quello del PPR è un problema sardo, dei sardi! Non sono per nulla certo che non ci sia un interesse comune (dei sardi, lasciamo stare dx e sx) a considerare il paesaggio come un bene da sfruttare, sempre e comunque, di sicuro a livello singolo, ma spesso anche come comunità (ciascuno di noi potrebbe fare tantissimi esempi).
Quindi ben venga la sua sacrosanta denuncia, ma il problema vero della difesa del paesaggio (non del panorama, scusate la precisazione) è ben altro (purtroppo!).
Cordialmente,
Il Link di Lai: http://www.pdsardegna.it/articolo.php?id=1600
Visto che ci sono, una piccola considerazione OT (ne ho scritto di recente): ma possibile che Lai debba dire queste idiozie mentre tutte le comunità autonome europee, dalla Sicilia alla Catalogna stanno andando nel culo? Chi è autonomo fallisce e Lai si orienta verso gli indipendentisti? E perché non tagliarsi direttamente i coglioni, ché fa prima?
a sto punto meglio simone spiga e il suo ‘fare verde’!
mi ke Spiga è quasi compagno ormai…
ma cali compagno!!! Spiga è uno spirio libero con cromosomi da vera destra estremista che, parrebbe strano ma non lo è, è pure fortemente ambientalista!
Oggi non festeggiava Liori ?
25 luglio 1943 calcio in culo con rinvio da parte del gran consiglio nei confronti di Mussolini
Com’era quella rubrica di Cuore? Ah, già: “Hanno la faccia come il culo”!
Il degrado è inarrestabile. Che dice Maninchedda? Se c’è un momento in cui i sardisti dovrebbero evidenziare un netto distacco è questo. E Giorgio Oppi che è stato tanto duro sull’affare Lorefice, manderà giù anche questa? Ma io dico … la Morittu non va bene perché un po’ talebana? Tiana neppure perché troppo vicino a Zedda e alla sinistra storica? Non so se Deliperi si sia proposto – o meglio più che Deliperi il GRIG e gli Amici della Terra – ma pur se spesso non condivido la ruvidezza di certe sue posizioni, sarebbe stato un buon punto di equilibrio. Oppure vogliono guardare all’ambientalismo di destra? Ci sono i discendenti di Fare Verde, che era una cosa un po’ più seria delle associazioni patrocinate da Matteoli … si, ma figurati che volevamo Simone Spiga, che un giorno si e l’altro pure chiede le dimissioni di Cappellacci e flirta con diversi esponenti di Sel. Peggio di così potevano solo ricostituire ad hoc il Partito Verde Italiano creato negli anni ’80 da Beppe Fanni – non ho idea se sia ancora vivo – anzi no, pur essendo un fascio della più bell’acqua Fanni aveva il pregio di una certa simpatica schiettezza, che manca del tutto a questo centrodestra di affaristi, sordo e grigio. Mentre scrivo sento al TG3 regionale della proposizione di un esposto alla magistratura …. ma cacchio, per un po’ di moralità nella politica bisogna sempre appellarsi ai PM?
Esatto, la magistratura. E a chi ci si deve rivolgere? All’opposizione?
io sono molto preoccupato…!…>:-|