Quanto tempo ci vorrà prima che il giovane Alessandro Lorefice capisca la figuraccia che sta facendo si dimetta dalla carica di amministratore unico della Carbosulcis? Voi mi direte che certa gente è impermeabile alle figuracce e proprio per questo fa politica: corretta osservazione.
Però il fatto è grave: per guidare il più importante ente regionale, il presidente Cappellacci ha chiamato un giovane di 29 anni, fresco di sconfitta al congresso provinciale del Pdl del Sulcis (candidato, guarda caso, dell’inquilino di viale Trento), dal curriculum risibile in cui svetta una improbabile laurea telematica e diversi diplomi multipli da ragioniere.
Il fatto che le uniche esperienze lavorative il giovane le abbia fatte grazie al padre, preside di un istituto superiore, ci ricorda quanto sia importante la famiglia per il centrodestra. Che poi il padre in questione sia rimasto invischiato vent’anni fa nella Tangentopoli sulcitana è come un filtro vintage sulla vicenda, un tocco di colore in una vicenda già abbastanza squallida di suo.
Se lo spirito del referendum era quello di abolire i cda degli enti regionali perché luogo principe dell’incompetenza, delle lottizzazioni e della partitocrazia, è evidente che Cappellacci lo ha del tutto tradito.
Dove sono i Riformatori? Dove sono i profeti del cambiamento? Dove sono i nemici della “casta”? Dove è il Comitato Referendario? Con toni trionfalistici ha accolto la proroga delle province, ma adesso tace su questo scandalo intollerabile.
(A dire il vero, qualcuno nel Comitato si è scandalizzato veramente: è il mio amico Antonello Gregorini, che, fedele alla sua natura di eretico, non la manda a dire e scrive su Facebook: “Il popolo del referendum soffre! Intanto, in viale Trento … si nomina un ragazzino, un Trota Sardo, alla dirigenza del più grosso gruppo industriale partecipato dalla Regione, lo stesso che ha in itinere un progetto da un miliardo e mezzo di euro per l’estrazione del carbone Sulcis, la gassificazione, la termovalorizzazione, la sottrazione di CO2 con immissione nel sottosuolo. Già me la vedo la riunione fra i Commissari europei e la qualificata (ironico) delegazione sulcitana. Li prenderanno a pernacchie!”).
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Cappellacci ha cavalcato in maniera pretestuosa e spudorata la campagna referendaria e ora spaccia per “rinnovamento” la nomina di un politico totalmente incompetente e impreparato, ma dotato della migliore qualità: la fedeltà al capo.
Se poi il capo è Cappellacci, allora siamo proprio a posto.
Ah, un’ultima cosa: La Nuova Sardegna sta scavando nel curriculum di Lorefice il Giovane e sta constatando che la qualifica di “praticante avvocato” al momento non risulta da nessuna parte. Forse perché non hanno guardato in Albania.
vi invito a guardare il sito dell’istituto fermi di iglesias: preside Raffaele Lorefice, collaboratore del dirigenge scolastito e funzione strumentale, indovina chi? il figliolo Alessandro Lorefice che nell’anno scolastico 2008-2009 non era neanche in graduatoria per le ‘supplenze breviì! viva il nepotismo!!!! http://www.efermi.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8&Itemid=3
del giovane Alessandro, oggi se ne occupa anche Oscar Giannino nel suo blog http://www.chicago-blog.it/ che bella figura!!
Cassau! Preso nella Rete un altro trota sardo. Il supergiovane Solinas. Che copioni lo scoop pero´era stato il tuo. http://www.asibiri.com/
Confermo. Notizia tirata fuori anni fa da Buongiorno Cagliari, e ripresa anche dalla Nuova Sardegna (se non ricordo male). Erano i tempi in cui Solinas, adepto di Mario Floris, divenne presidente dell’Ersu di Cagliari.
Intanto Andrea Prato, mischineddu, paga il suo impegno contro la casta … si si, indubbiamente è un complotto giudomassodemoplutocratico a cui non sono estranei gli alieni …
http://www.radiopress.it/2012/06/nomine-e-polemiche-prato-silurato-da-sardegna-co2-0-pago-il-mio-impegno-contro-la-casta/
Visto che ti è piaciuto l’altro ti mando anche questo.
Tanto è inutile continuare a dibattere con i vari Deriu Sanciu e Porcu.
Magari a qualcuno non piacerà però, penso, possa creare un altro momento di rottura.
CIAO
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SARDEGNA, SI CAMBIA?
Se in Sardegna avessimo un Presidente della Repubblica, come Napolitano per l’Italia, la giunta Cappellacci non esisterebbe ormai da tempo. Eletta in un’altra era, da un contesto politico dissoltosi, e sotto l’egida protettiva dell’uomo più inquisito dello Stivale, dopo Riina e Provenzano, essa si trascina priva di progetto e autorevolezza.
Se in Sardegna non ci fosse un’opposizione debole, confusa e frastagliata, così come quella italiana, essa potrebbe autorevolmente chiedere il ricambio naturale del governo semplicemente evocando un “ora tocca a Noi”.
Se in Sardegna avessimo una classe dirigente di tecnici formatasi negli atenei e nelle imprese potremmo pensare, forse, di chiedere a loro di farsi carico del fardello di un sistema economico e sociale da rifondare.
In Sardegna, però, non c’è il Presidente dello Stato, e non c’è lo Stato; manca un’opposizione che si distingua per caratteristiche etiche e formazione politica dalla maggioranza; la classe dirigente di tecnici e fini intellettuali è, forse, emigrata verso paesi che offrono maggiori opportunità, oppure non si è mai formata, dato il basso livello accademico degli atenei, la pochezza del tessuto imprenditoriale e la mancata applicazione della regola di selezione per merito.
Allora che possono fare i Sardi per migliorare le prospettive sul futuro? Possono offrire le risorse naturali a saldo agli emiri del petrolio o i raja di Cindia? Possono consentire la realizzazione di nuovi impianti industriali sulle ceneri dei vecchi senza pretendere che il suolo, già inquinato, e il paesaggio devastato, vengano prima bonificati e ricomposti?
Possono offrire le basi militari come campi d’addestramento e di prova per eserciti sempre più sofisticati e distruttivi, straccafottendosene se potrà esserci qualche mal celato effetto collaterale per la salute delle popolazioni e per gli habitat naturali? Possono vendere dignità in cambio di lavoro?
Cosa possono fare i Sardi? Possono, forse, mandare tutti a fan culo e riprendere dal Progetto Sardegna che nel dopoguerra, prima delle scelte rivelatesi errate dei “giovani turchi”, si pensava potesse, e dovesse, sviluppare economia dal basso, bottom up, si direbbe oggi, investendo sulle proprie scarse risorse ma in armonia con i tempi di un’evoluzione sana e più umana, nel rispetto della storia e delle caratteristiche sociali.
Possono fare così i Sardi, forse, nel dubbio. Tanto, per come vanno oggi le cose, val la pena tentare!
Antonello Gregorini
Sardegna Si Cambia
Si occupa della vicenda, con un buon articolo di Monia Melis, anche il Fatto Quotidiano:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/30/amministrazione-carbosulcis-cappellacci-nomina-laureato-per-corrispondenza/246644/.
Notare bene questo passaggio: “E c’è chi vede nella scelta il risultato di beghe interne tra le fazioni del partito. Lo stesso coordinatore regionale del Pdl, Settimo Nizzi, dopo uno scambio di missive con Cappellacci, è sceso in campo consigliando addirittura le dimissioni del nuovo amministratore.”.
Ddu narammu deu che c’entravano qualcosa le frizioni tra Chiappellazzi e qualche suo compagno di partito? Altro che Mussolini, ZunkBuster ha sempre ragione 😀
interessante lettura:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/22/universita-online-la-denuncia-pochi-docenti-e-ricerca-assente/106445/
Nel sottolineare le competenze lessicali e grammaticali di cotanto genio dell’istruzione nazionale, già evidenziate da Neo Anderthal, mi chiedo se alla voce italiano il voto rientrasse tra gli 8 o tra i 10.
Mi sconforta il pensiero che “il nominato”, colui che dovrà gestire enormi capitali e coordinare il lavoro di centinaia di persone, non abbia ritenuto opportuno affidare alla rilettura di un consulente di lingua italiana (amico, collaboratore, parente, padre, docente, fidanzata, animale domestico, etc.) il testo di una così accorata autodifesa, prima di esporla al pubblico ludibrio.
Confido nel suo buonsenso affinché almeno la lettera di dimissioni sia redatta come si conviene a un vero amministratore delegato.
Non esti una lissa, ma un aquila, uno che in 45 giorni riesce a dare l’esame di maturità senza aver frequentato la quinta superiore. Poi è inciampato in qualche gradino dell’università e alla fine si è dovuto laureare per via telematica……….
Tonti noi che abbiamo “frequentato” 200 giorni di lezioni per fare la quinta classe e dare l’esame di maturità !!
A nai sa beridadi quello che dovrebbe essere inc..azzato nero dovrebbe essere proprio Lorefice.
Se volevano trovargli un posticino, dovevano proprio dargli quello?
E’ come dire che, non trovando di meglio, gli facciano fare il pilota di formula 1 prima di prendere la patente o costringerlo a commentare la Divina Commedia.
Qui la colpa è di Ugo oppure… di Giorgio Oppi.
Però così stanno rovinando questo povero e inconsapevole ragazzo che, col tempo, con la buona volontà, zitto zitto, quatto quatto, carpon carponi e a piccoli passi, potrebbe sicuramente crescere e diventare qualcuno.
Questa è pura cattiveria nei confronti di un povero e indifeso ragazzo e non è po nudda giustu.
Nossidi.
ci vediamo il 14 giugno per lanciare aeroplanini (ma io ho anticipato i tempi, facendo découpage con la mia tesi di laurea quando forse Lorefice era ancora alle superiori) 🙂
Certo,offenderlo chiamandolo il trota sardo non è giusto,no faidi a du zerriai sardina,caro Lorefice, per dirgliela alla Totò,mi faccia il piacere se ne vada.
Già questi enti regionali sono sovrastrutture inutili se poi nominano persone poco esperte l’utilità è pari a zero. Continuando di questo passo Grillo raggiungerà il 40%
tutto vero, compresa l’assoluta mancanza del senso del ridicolo. fonte: pubblico profilo facebook del neo amministratore
“E’ facile puntare il mirino e far fuoco sulle persone, con cattiveria, ma soprattutto con menzogne usando mezzucci che qualificano coloro che le scrivono.
E’ certo che nell’opinione pubblica, come accade sempre, le persone che leggono e non sono in mala fede valutano con serenità le accuse mosse, altre quelle più accanite qualsiasi dimostrazione contraria si fornisca continuano nel vedere nero e basta.
Colui o coloro che mi hanno definito peggiore del “trota” sono persone, ripeto, in totale mala fede tanto da affermare cose false e tendenziose di cui ne risponderanno personalmente in quanto ho già dato mandato ai miei legali per denunziare per diffamazione e calunnia tutti coloro che si sono divertiti nel “tiro al bersaglio”.
Mi sia consentito dunque fare qualche piccola precisazione a proposito del mio curriculum scolastico che è culminato con la laurea in giurisprudenza.
Avevo appena 17 anni allorquando la mia pagella di quarta superiore era costituita dalla media abbondante dell’otto ovvero riportava otto in quasi tutte le discipline poiché in alcune si registravano anche dei dieci. Fu proprio in forza di tale votazione che lo stesso preside dell’epoca il Prof. Giovanni Chessa mi propose di presentarmi direttamente all’esame di diploma poiché la legge dello Stato italiano prevede tale passaggio per coloro che riportano non meno di otto in tutte le discipline.
Seguendo il suo suggerimento, mi presentai agli esami di Stato nello stesso anno e riuscii a conseguire il mio primo diploma di ragioniere con appena 45 giorni circa di studio per affrontare l’esame.
Mi iscrissi all’università di Cagliari nella facoltà di giurisprudenza all’età di 17 anni e mezzo dove ho sostenuto quasi tutti gli esami per poi successivamente spostarmi a Roma iscrivendomi ad una università telematica che mi consentiva d’insegnare e simultaneamente poter seguire le lezioni nelle ore in cui non ero impegnato nel mio servizio quale docente. E’ appena il caso di puntualizzare che quasi tutte le università ITALIANE, attualmente offrono questa opportunità (vedi la rinomata università la Sapienza di Roma).
Intanto mi resi conto che ottenendo un altro diploma di “perito turistico” per il quale non si sarebbero dovuti sostenere (per disposizione di legge) gli esami di quelle discipline le cui prove erano già state sostenute in altri diplomi avevo la possibilità, al pari di tutti gli altri aspiranti, di inserirmi nelle graduatorie d’Istituto nelle varie scuole, per l’insegnamento di “ESERCITAZIONI DI PORTINERIA E PRATICA DI AGENZIA” ed ottenere così a pieno titolo la nomina da parte di preside di altre scuole ben diverse dal Fermi di Iglesias ove sono successivamente stato reclutato in forza di una rigida graduatoria pubblica.
In tale graduatoria ho consolidato la mia posizione conseguendo, così come fanno tanti altri aspiranti, altri titoli quali ad esempio corsi di perfezionamento che oltre all’arricchimento personale hanno anche migliorato la mia posizione in graduatoria.
Al fine di consolidare ulteriormente il punteggio in graduatoria, ho conseguito un altro diploma sempre in considerazione del fatto che dovevo sostenere poche prove d’esame avendo affrontato le altre in precedenti esami. Così dispone la legge sull’istruzione!
Mi sia consentito adesso fare una valutazione sulla mia nomina ad Amministratore Unico della Carbosulcis che tanto scalpore ha suscitato per la mia inesperienza nel settore. A questo punto devo ricordare a tutti, ma soprattutto ai più critici ed impietosi che da sempre nella politica italiana sono stati nominati ministri che non avevano alcuna esperienza nel dicastero per il quale erano stati nominati. Non credo sia necessario fare esempi poiché la storia politica italiana è scritta e si può verificare tranquillamente quanto affermo. Per avere le persone giuste ai vari ministeri si è dovuti arrivare, eccezionalmente, ad un governo tecnico dove però, anche lì si è dovuti ricorrere a nominare altri esperti! Ciò è sotto gli occhi di tutti.
Sono convinto che ciò non basterà a tacitare coloro che sono animati da malafede, ma ciò non importa. Accetto il dibattito e le valutazioni politiche, ma non le calunnie, la cattiveria e la maldicenza e di ciò non si è certo fatta economia.
Questo dunque è lo scandaloso curriculum del “trota” iglesiente Alessandro Lorefice!
F.to
Alessandro Lorefice”
E poi ci si stupisce se ci si butta con Beppe Grillo ….
Ceeeeh oh Alessandro, ma ad Iglesiasa ci sei in carne ed ossa o ti si può ammirare solo dalle icconne o statuinne prodotte dopo cotanti inconfutabili miracoli?
oh… aveva la media dell’8 abbondante a 17 anni… si merita il posto che ha!!!
io ho finito le medie con ottimo ma poi alle superiori mi sono sempre accontentato della media del 7 scarsa, posso avere un posto in qualche cda?
Piccola ulteriore osservazione. Il trota a scabecciu minaccia denunce querele per il reato di calunnia. La calunnia si configura allorché una persona con denuncia o con altri atti accusa qualcuno della commissione di un reato, sapendolo innocente. Nel caso delle critiche mosse al professor trota scabecciu, nessuno ha mosso allo stesso accuse di commissione di reati, ma ci si è limitati a criticare le competenze dello stesso. Detta in due parole, questo personaggio non conosce la differenza tra il reato di diffamazione e quello di calunnia; non male per un (presunto) praticante avvocato.
Ehm … anche se l’avessero accusato di commettere reati sarebbe comunque solo diffamazione, la calunnia si configura con atto diretto all’autorità giudiziaria o ad altra autorità che abbia il dovere di riferlre a questa. Ergo: avrebbe detto in ogni caso una cazzata.
Oh zunktowers, non fare il pinu precisu, ho parlato di ‘denuncia o altri atti’! È inutile che fai il saputello, il posto di sovrano della carbosulcis è già assegnato!;-)
Confondi oltraggio e ingiuria…. bocciato!
Caro Lorefice, su mundu esti accanta accante de si sciasciai! Ma sa quanti ragazzi figli di nessuno, hanno un curriculum meglio del suo? Ma si rende conto di quanto ha scritto? Se Cappellacci legge il mio o quello di Zunkbuster, minimo minimo a me deve nominarmi presidente del consiglio e a Zunk presidente della Repubblica!
Che dire? A parte la prosa di qualità sconfortante (“cose false di cui ne risponderanno..) c’è un argomento che denuncia una certa qual impudicizia e/o imperizia argomentativa.
Asserire a propria discolpa che “da sempre nella politica italiana sono stati nominati ministri che non avevano alcuna esperienza nel dicastero per il quale erano stati nominati”, in riferimento alla propria nomina come Amministratore Unico della Carbosulcis, significa confondere gravemente il piano dei compiti di un decisore politico -per la cui nomina contano la rappresentatività e anche purtroppo, per invalso malcostume, altre considerazioni che non comprendono una valutazione della competenza specifica “nel dicastero”- da quello delle responsabilità in capo ad un manager posto a guida di una azienda.
Azienda che per giunta, essendo totalmente in mano pubblica ed essendo immersa in un passivo più profondo delle gallerie scavate, costa al contribuente un pozzo di soldi.
In questo pozzo si butta il Manager che tranquillamente ci fa parte -perché è lui stesso che istituisce il paragone- della sua posizione di nominato all’incarico senza avere “alcuna esperienza”.
E si indigna pure, e fa l’offeso.
Amici anticasta e Riformatori filocappelacci, Onorevoli Sciuponi e Illustri Sciaquoni, che dite di questa faccenda? Zitti?
mih che se scrivi troppo complicato, si impaurisce, pensa cose brutte, e ti sguinzaglia dietro i suoi legali… perché questo qui c’ha i legali.
Caro Alessandro Lorefice: grazie delle preziose informazioni! mi sono diplomata con 58/60 e avevo una media che superava di parecchio l’8! Nessuno dei miei professori mi ha informato della possibilità di presentarmi direttamente all’esame di maturità! li denuncerò tutti!
“In tale graduatoria ho consolidato la mia posizione conseguendo, così come fanno tanti altri aspiranti, altri titoli quali ad esempio corsi di perfezionamento che oltre all’arricchimento personale hanno anche migliorato la mia posizione in graduatoria”.
cioè? ma normalmente i titoli non devono essere posseduti alla data di scadenza del bando?
Quindi ha un ottimo curriculum per fare l’insegnante di scuola media superiore e per fare il ministro (cronache recenti hanno insegnato che basta anche meno, purché sia dotati di una qualche abilità più orale che scritta…).
Sconcerta in un giovane politico la mancanza assoluta di intelligenza politica e di senso della misura. Ma questo nessuno te lo può insegnare…
Allora il posto sarebbe spettato a me di diritto: distinto in terza media, 60/60 al diploma,liceo scientifico, 110/110 e lode la laurea in medicina e 50/50 la specializzazione. Nooooooo, è vero, io la scuola l’ho frequentata tutta, con obbligo di seguire le lezioni anche all’università, altrimenti come competenze specifiche siamo pari. Po’ caridadi! 🙂
E’ un buon curriculum, ma un pessimo BURRICULUM. Bocciata.
da elettore del pdl mi vergogno di questa gente. Non è possibile non capire che così rischiano di distruggere quel poco consenso rimasto
E giovedì 14 tutti in via Roma per il lancio del burriculum!
http://www.radiopress.it/2012/05/lancio-del-burriculum-contro-la-nomina-di-lorefice-il-24-giugno-davanti-alla-regione/
Il mio commento caro Vito è uno solo: in altri paesi se sei figlio di… ti fanno morire di vergogna, e nessuno si vanta di essere entrato grazie al suo cognome, mentre soprattutto qui in Sardegna è la prassi: facci manna e pelo sullo stomaco. Anzi, e se la natura non ti ha dotato di facci manna e pelo sullo stomaco, ti senti dire che sei pieno di ideali, che non andrai molto avanti. Queste parole sono proprio riportate da una frase che mi è stata detta, perchè la prassi nei luoghi di lavoro come il mio, molto spesso è non solo indossare un bel grembiule, ma andare a fare P.R. negli enti mentre dai gli ordini e lasci i giovani e i “diversamente giovani” a fare il lavoro. E Quando dissi di non essere portata per fare questo tipo di cose, perchè il mio unico desiderio è fare il mio lavoro senza dovere fare P.R.(non perchè io sia eroica ma semplicemente perchè non lo so fare, perchè combinerei più casino che altro) , mi sono sentita dire che non andrò molto avanti….Sai Vito, la cosa triste è che pare che abbia ragione chi pensa così, e che senza lecca lecca o una famiglia importante sei condannato ad eterni tirocini, eterno lavoro in nero, e quello che ti entra è sufficiente per pagare la benzina e poco altro. Quindi largo al giovane!!!
Del resto 20 anni di Berlusconismo ci hanno insegnato questo: tutto è permesso, e vergogna è una parola che non esiste, ti guardi allo specchio e poco importa se proprio di miniere non ne sai una benemerita mazza, poco importa chi no scisi mancu aundi sesi postu: hai stipendione e un curriculum da fare invidia, a 29 anni amministratore della Carbosulcis! Pittuccu Puru!!!.Pivelline a nastro!!Sdagando fisso perchè ses troppu togu!Che bella la vita!
Sono solo esempi letterari quelli dove un ricco figlio di papà si vergogna delle proprie origini, e volendo provare il suo valore espatria, nella realtà non accade quasi mai, almeno qui in Italia io non conosco nessuna storia vera di questo tipo.
In un altro paese magari non sarebbe stato possibile assegnare cariche così importanti in questo modo, visto che gli italiani spesso predicano bene e razzolano male e usano la cosa pubblica come il loro personale feudo, del quale decidono chi sono i vassalli. Ma il Feudatario secondo me in Sardegna non è Cappellacci.
E infine noi chi siamo in questo gioco? Ovviamente siamo i servi della gleba.
Ma è una nomina o una presa per i fondelli? O piuttosto una provocazione ad uso interno nei confronti di Giorgio Oppi e Mauro Pili, data la provenienza iglesiente del miracolato? Chiappellazzi sa bene che coi chiari di luna che possiamo osservare la nomina è fortemente a rischio in caso di ricorsi al TAR, ma tanto figur’e merda po figur’e merda … ne ha fatta una molto peggiore quando, creduto dai PM romani, si è fatto passare per “babbeo” pur di non essere imputato per corruzione nel procedimento P3 (sfangandola con un’imputazione per abuso d’ufficio che è ormai tanto banale e spesso inefficace che chi non ne ha non conta nulla, altroché cagarsi addosso). In ogni caso il solito apprendista stregone mentre la Sardegna va a fondo.
“praticante avvocato” è una qualifica?!!
e figlio di babbo? e figlio di mamma?
gei seus beni postus!!!
“Praticante avvocato” è semplicemente uno che fa pratica, appunto, in uno studio legale. Ha facoltà di seguire le udienze insieme all’avvocato che lo segue, ma non di fare alcunché in proprio. Dopo un anno di iscrizione al registro dei praticanti può, su richiesta – che non tutti fanno, dato che comporta oneri fiscali e previdenziali – essere ammesso al patrocinio davanti al Tribunale limitatamente ai reati e alle materie di minore importanza, grosso modo quelle un tempo di competenza della Pretura. Allora diventa “patrocinatore”, e questa è una qualifica che effettivamente appartiene alle professioni legali, anche se ha durata limitata (sei anni, se nel frattempo non si supera l’esame da avvocato). La genericità dell’indicazione non consente per nulla di comprendere se il Lorefice sia un professionista legale, sia pure entro i suddetti limiti, o semplicemente uno che seguicchia qualche pratica in uno studio.
Ma se non è laureato neanche da un anno……., come fa ad essere un professionista legale………
Per approfondire i titoli:
http://lanuovasardegna.gelocal.it/carbonia/cronaca/2012/05/28/news/laurea-telematica-per-lo-sconosciuto-capo-di-carbosulcis-1.5168779
Non lo sapevo, quindi è escluso matematicamente che sia abilitato al patrocinio. Ergo… “praticante avvocato” non è un titolo, al limite è un mestiere, o meglio il tirocinio per un mestiere – gratuito o retribuito poco – ma inzà chi fa il praticantato per passare l’esame di promotore finanziario può legittimamente aspirare alla presidenza della SFIRS? Basta, il Governo sciolga il Consiglio Regionale subito!!!
se anche quest’ultimo referendum non servira’ a niente, penso che non anrdo’ mai piu a votare, tanto fanno quello vogliono loro, alla casta la mia e la vosrta opinione non serve un cazzo.
il comitato del si ha proposto dei referendum che ha vinto ora la palla passa al consiglio regionale che deve legiferare.
è li per quello
Secondo me Cappellacci sta verificando quante stupidaggini può fare prima che lo costringano a dimettersi.
Devo dire che Cappellacci non è certo né l’unico né il primo a mettere persone inadatte e incompetenti in ruoli importanti. Né, devo dire, sembra essere un vizio solo della destra. E nemmeno un vizio solo della Regione, a essere sinceri. Prima di tutto l’appartenenza e la manovrabilità. Da ultimo (se proprio non se ne può fare a meno) la competenza. Del resto è semplice: un incompetente (con o senza l’apostrofo) è più facilmente controllabile perché qualsiasi azione passerà necessariamente il tuo vaglio. Il competente potrebbe anche agire di sua iniziativa, non si sa mai….
Con una piccola differenza…un conto è fare la mano morta in autobus, un altro farlo alla sposa, sull’altare, nel momento in cui sta per dire sì. Il gesto è comunque disdicevole, ma credo sia chiara la differenza.
Bravo Con Coni, hai fatto centro.
Un’altro bell’esempio è quello della ns assessora alla sanità, oppure il ns stesso amato presidente, messo li da chi sappiamo ( con la ns complicità ).
Quindi non lamentiamoci e … pedaliamo.
Ma che cazzo state dicendo? Se vi riferite alla Dirindin forse di curriculum ne aveva kilometri e di capacità da vendere! Semmai se vogliamo veramente parlare di complicità andiamo a frugare al Casic o al Cacip, Abbanoa e consorzi vari. Qui si c’è veramente da vomitare. Ma chissà perchè nessuno ne vuole parlare!!! Po sa caridadi…
O Zorro, sei diventato talmente soriano che fraintendi … si riferiva alla telegiornalista zuncheddiana, mica alla Dirindin, casomai ex assesSORU. E poi perché hai questa fissazione del Cacip? Gli enti sono tanti, tanti i nominati, tanti i nominatori delle più disparate correnti. E nessuno è santo. Soru ha gestito tanto male le comunali da non aver piazzato manco un consigliere, in compenso s’è preso un bel po’ di assesSORU …
Esatto, intendevo proprio la videolinista, messa li solo a fare la rapresentante che spacca il video.
Adessi mellus! Sarà che sto invecchiando…
Inchieste ci vogliono più inchieste per far saltare il tappo anche in Sardegna!
Nel mentre c’è qualcuno che oggi ha dimostrato di andare oltre le parole. http://www.efisioarbau.it/bitblogs.asp?id=271
Senza nulla togliere alla coerenza di Arbau, ma Tore Cherchi l’ha bruciato sul tempo…
Senza nulla togliere al tempismo di Cherchi, le sue dimissioni sono effettive dal 25 maggio e saranno definitive trascorsi i venti giorni previsti dalla legge. E’ una persona seria e penso farà quello che riterrà meglio per i suoi amministrati.
Le dimissioni di Arbau sono irrevocabili ed immediatamente efficaci.
Come dice un nostro amico: “È Ar(rib)bau MeneVado!”
Infatti ho scritto di sprint, non di chi vince la gara…che poi, senza nulla togliere ad Arbau, ma un conto è fare il presidente, un altro il consigliere di minoranza.
Altra sostanziale differenza, a Tore Cherchi sondacati, associazioni datoriali, singoli imprenditori, cittadini hanno chiesto di ritirarle e restare fino a scadenza…
Beh… se glielo chiede la società civile…
In effetti, cos’è la società civile? Per la Thatcher niente perché per lei non esisteva. Diciamo allora che quando la società civile va nella direzione da noi auspicata, esempio per i referendum, è popolo sovrano; quando chiede invece chiede in una pubblica assemblea qualcosa che non ci piace è “beh, se glielo chiede la società civile…”
Insomma la società civile è il Giano bifronte del XXI secolo.
Io non sono andato a votare proprio perché era chiaro che, in questi referendum populisti, se si fosse raggiunto il quorum il SI avrebbe stravinto. Quindi non accomunarmi ai sostenitori dei referendum. Mi vuoi così male? 🙂
Quando ho detto che ritengo Cherchi una persona seria , non stavo scherzando. E appunto per questo mi chiedo perché abbia annunciato le dimissioni: ha fatto la figura dello “splendido”.