In effetti era proprio una notizia di quelle che non potevano passare in secondo piano: “L’amministratore delegato ha escluso la cessione della propria quota azionaria in Tiscali Italia”. Renato Soru deve avere però sgranato gli occhi quando ha visto la nota dei sindacati nazionali di categoria, nella quale c’era evidentemente una frase che lui non aveva mai pronunciato. Così oggi è arrivata la rettifica. La pubblico di seguito, e qui trovate il documento in pdf.
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Alla cortese attenzione
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL
Segreterie Nazionali
Cagliari, 12 maggio 2012
Oggetto: vostro comunicato unitario del giorno 11 maggio 2012.
Gentili Signori,
in merito alla comunicazione da voi diramata a seguito del nostro incontro, confermo pienamente quanto dichiarato rispetto all’esecuzione delle strategie di riorganizzazione e rilancio, che ci hanno portato a raggiungere il primo utile netto da gestione ordinaria nella storia della nostra azienda, con contestuale riduzione del debito, e allo sviluppo di servizi di accesso alla Rete sempre più innovativi.
Al contrario, per chiarezza e trasparenza, desidero precisare che come sempre dichiarato, e più volte riportato anche dagli organi di stampa, Tiscali con circa l’80% del proprio capitale sul mercato, è da sempre una società contendibile e, come ogni azionista responsabile, sarò pronto a valutare eventuali cessioni delle mie quote, se questo fosse per il bene della società.
Fin dall’inizio, infatti, ho voluto ridurre la mia quota sotto il 30% proprio per non essere di ostacolo alla realizzazione di eventuali opportunità offerte dal mercato.
Proseguiamo quindi nel nostro cammino di crescita e sviluppo, guardando sempre con molta attenzione a ciò che accade intorno a noi.
Cordiali saluti.
Renato Soru
Presidente e Amministratore Delegato Tiscali S.p.A.
Agonia.
Cosmogonia -non c’entra niente, ma mica puoi mettere parole greche a caso solo tu!-
Agonia del blog e della discussione? Parole greche?
E perché dovremmo cambiare argomento, Zorro? Andiamo a vedere le cose come stanno
Perchè con tutti i problemi che ci sono, sempre a rompere i coglioni a Renato Soru! Parliamo invece di Casic, di Abbanoa e di altri Enti, dei figli, dei parenti dei politici e dei sindacalisti che li senza titoli hanno trovato sistemazione. Parliamo di mafia in salsa sarda. Parliamo del commissariamento che cappello cappellacio vuol imporre alle provincie. Insomma parliamo….
Uhmmmm… si può parlare di tutto, basta non rompere i coglioni a Soru, quindi. E’ un po’ difficile parlare di Abbanoa senza parlare di Soru, non credi? Chi è che ha voluto il grande carrozzone carico di parassiti? Una SpA per la gestione di un bene pubblico, in cui i maggiori azionisti sono i grossi comuni, Cagliari in primis, con problemi idrici di lunga data. Perché io, che abito in un piccolo comune in cui il servizio idrico ha sempre funzionato e in cui l’acqua costava poco, devo pagare l’acqua ai cagliaritani? O ai sassaresi con la loro rete colabrodo?
Soru non si tocca! Lui è il redentore!
oh Concu, non pensi che il tuo sia un ragionamento un po egoista. A proposito di Abbanoa, sai quanti sono i crediti che questa società ha dai cittadini che non pagano?
Non lo so, ma soprattutto non è giusto che me li debba pagare io. Il fatto di costituire una SpA non ha migliorato il servizio, ha solo dato il potere ai comuni più grossi, che sono diventati azionisti di maggioranza, di dividere le perdite con gli altri. I comuni che hanno ceduto ad Abbanoa la gestione dell’acqua in cambio di posti nell’autorità d’ambito hanno contribuito a creare questo idromostro a spese dei cittadini
Continuate così bravi, siete veramente credibili!!!
csss, o zorro, la genti arrevexa zacchendisì sa muranda!!!
tanà che du timinti su Nurago;-))))
“non ho detto «gufo». Ho detto «culo»”
Gentile Adbuster,
questa è decisamente sublime!
Cordialmente,
Concordo con Adbuster e Il sig. Ainis. Quando ho letto questo articolo http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/273059 ho pensato “non ho detto «gufo». Ho detto «culo»”.
E anche i conti cominciano a tornare….
http://www.repubblica.it/economia/finanza/2012/05/10/news/tiscali_il_primo_utile_della_storia-34881075/
Biolchini, già risultano piuttosto pedanti i punti esclamativi che normalmente elargisce a profusione nei suoi titoli. Però, per favore, non li aggiunga, tanto per fare sensazione, anche a dichiarazioni altrui ben virgolettate.
Azz, non ha neanche tentato di passarsi per il fine settimana, inventandosi, magari, un investimento sulle striscie….Altro livello.
Però… che stile…
Lo stile di una persona seria. Prima l’azienda, gli sforzi per garantirne la continuità, i progetti che sembrano non mancare, gli azionisti e in ultimo lui. Magari tornasse……..!!
Lo stile di un serio imprenditore, prima l’azienda e gli sforzi per garantirne la continuità, poi gli azionisti. Comunque , abbiamo almeno capito che i progetti ci sono e speriamo abbiano successo.
Cavolo, ma si può sapere che volete da questo cristiano? Prima l’invito del dipendente anonimo a cedere Tiscali perchè, a suo dire, stava affogando dai debiti. Smentito!!! Poi il comunicato dei Sindacati. Ora parzialmente Smentito. Renato Soru fa in questo caso quello che ciascuna persona dotata di buon senso farebbe. Tiscali è sua e non è proprio la municipalizzata dell’Acqua. Vito ma non possiamo cambiare argomento?