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Siccome ho visto che parlare di lingua sarda vi piace assai, che gli animi si scaldano, che iniziate a cercarvi mamme e sorelle (ta cosa bella!) ecco a voi un altro argomento su cui dibattere: imparare la lingua sarda grazie a un videogioco.
Si tratta di un progetto dei comuni di Sedilo (capofila), Paulilatino e Fordongianus, finanziato dalla legge statale 482 sulle minoranze linguistiche, e che stato presentato nello scorso mese di dicembre
Il videogame, prodotto dalla Polgames, si chiama “Si ses atzudu, Ajò! (Ite b’at… cuadu in dae segus de sa ghenna?)”.
Dalla presentazione leggiamo che:
“Lo scopo del gioco è la conoscenza delle nozioni fondamentali della Lingua Sarda scritta e la sensibilizzazione delle persone sull’importanza del bilinguismo (…) Il gioco di piattaforme, è corredato da testi informativi sulla lingua e sulla necessità di una variante scritta comune (elemento fondamentale perché la nostra minoranza possa realmente essere elevata a qualità di Lingua), da 18 lezioni con alcune nozioni di base di grammatica e ortografia ed esercitazioni pratiche che complicheranno l’avventura dei nostri protagonisti nella ricerca del tesoro ed infine nozioni sull’importanza del bilinguismo (fine ultimo della politica linguistica perseguita dagli enti e rappresentata, al termine del videogioco, da situazioni di vita reale realizzate grazie alla collaborazione dei cittadini del paese, del personale dei Comuni nonché del personale docente e degli studenti degli Istituti scolastici del territorio. Ambientato nei tre paesi, pieno di colore, monetine, diamanti, e tesori che fanno da apripista al vero e unico tesoro finale, il bilinguismo!”.
Io ve l’ho segnalato, ora qualcuno se lo scarichi e mi dica com’è! In ogni caso è la dimostrazione che, come le vie del Signore, anche quelle che portano alla lingua sarda sono infinite. Basta volerlo. Io intanto aspetto ancora il T9 in casteddaio.
***
Il videogioco è composto da tre files auto scompattanti, scarica i tre files e clicca sul primo (game.part1.exe) il gioco verrà installato nella directory desiderata. Per cancellare il gioco dal vostro PC e sufficiente cancellare la cartella del gioco, non verranno installate dll esterne.
http://www.polgames.eu/zip/game.part1.exe
http://www.polgames.eu/zip/game.part2.rar
http://www.polgames.eu/zip/game.part3.rar
Se avete una connessione veloce potete scaricare la ISO per masterizzare direttamente il vostro CD dal link sotto:
http://www.polgames.eu/zip/sisesatzudu.iso
Per masterizzare il file ISO, oltre a Nero già presente in molti PC, potete usare la versione gratuita di Deepburner.
Per decomprimere la ISO direttamente nel vostro PC potete farlo con WinRar , cliccando col pulsante destro del mouse e selezionando la voce estrai i file.
Scaricherò e proverò il goco, ma purtroppo nel frattempo l’azienda che l’ha prodotto ha dovuto chiudere i battenti. Ecco qui il messaggio di addio: http://www.polgames.eu/2012/12/la-polgames-di-paolo-congiu-chiude/
Che amarezza; è proprio vero che in questo paese quasi ci si avventa su chi prova a creare, da solo, qualcosa di nuovo. O sei “amico” di qualcuno, o crepi!
A proposito di tecnologie e lingua sarda, il piano triennale della Regione….
14.2 Progetto obiettivo 2.5
Correttore automatico della lingua sarda
Il nuovo quadro normativo regionale tende al rafforzamento della valorizzazione e dell’uso effettivo
della lingua sarda, in particolare il suo uso parlato oltre a quello ufficiale e di comunicazione pubblica
locale già in atto attraverso gli sportelli linguistici territoriali e lo sportello linguistico regionale – istituito
con D.G.R. n°16/14 del 18 aprile di consimili istituti presenti in altre regioni italiane ed europee utilizzando, per i primi due anni di avvio, i fondi statali ex lege 482/1999 e successivamente fondi regionali stanziati con L.R. 7 agosto 2009, n. 3, art. 9 comma 10 lett. a). E’
stato realizzato negli ultimi anni il CROS (Correttore Regionale Ortografico Sardo), strumento
multimediale accessibile a tutti che permette di scrivere in sardo sia con uso delle norme linguistiche
di riferimento a carattere sperimentale per la lingua sarda scritta in uscita dell’Amministrazione
regionale e per la traduzione di propri atti e documenti ufficiali e sia nelle varietà tradizionali più
diffuse e conosciute, che risponde alle seguenti caratteristiche di massima:
• sistema web service con licenza Open source
• adatto alle norme linguistiche di riferimento a carattere sperimentale per la lingua sarda
scritta in uscita dell’Amministrazione regionale e per la traduzione di propri atti e documenti
Piano triennale degli interventi 2011-2013 – L.R. 26/97, art. 12 48/121
ufficiali adottato dalla Regione con D.G.R. n°16/14 del 18 aprile 2006
• adatto alle varietà tradizionali del sardo
• accessibile in rete
• utilizzabile on line per la gestione integrata delle risorse lessicali
• scaricabile gratuitamente
• aggiornabile
L’applicativo ottenuto è efficace nell’evidenziare le forme ortografiche e lessicali corrette della lingua
modello indicata; semplice e intuitivo nell’uso; compatibile con le applicazioni e sistemi operativi più
conosciuti e diffusi; utilizzabile per l’aggiornamento in rete; scaricabile e utilizzabile anche off line su
PC; è in grado di fornire garanzia di sicurezza per i dati immessi e rilasciati, nonchè garanzie del
rispetto del diritto d’autore e della riservatezza per i testi sottoposti a trattamento; utilizzabile e
compatibile su postazioni che utilizzano supporti per i disabili. E’ necessaria una implementazione
del correttore fin qui ottenuto e in particolare:
1) Manutenzione e aggiornamento del Correttore Regionale Ortografico Sardo (CROS)
Le linee di sviluppo del correttore automatico della lingua sarda sono le seguenti:
aumento dei termini riconosciuti;
affinamento delle regole ortografiche e di generazione dei lemmi;
miglioramento dei suggerimenti in caso di errori;
aggiornamento alle nuove versioni dei sistemi operativi;
supporto a nuovi programmi di videoscrittura;
integrazione con altri strumenti linguistici (per esempio thesaurus, hyphenator, ecc., vedere
1.1, 1.2, 1.3; lo sviluppo di questi strumenti posso essere disgiunti);
eventuale rimozione di bug o errori di programmazione.
1.1) Hyphenator
Strumento per la divisione automatica delle parole in sillabe. Questo strumento è utile per la
realizzazione di documenti tecnici o professionali (documenti amministrativi, libri, brochure, manifesti)
in cui è necessario utilizzare la divisione delle parole e le “andate a capo” in maniera esatta. Può
essere integrato in diversi programmi di videoscrittura come OpenOffice, LateX, ecc.
1.2) Thesaurus
Il Thesaurus è lo strumento che permette di implementare un dizionario di sinonimi e contrari. Esso
permette di visualizzare in maniera automatica i sinonimi e i contrari di una parola selezionata. Può
essere integrato in vari programmi di video-scrittura e sistemi operativi.
Piano triennale degli interventi 2011-2013 – L.R. 26/97, art. 12 49/121
1.3) Correttore grammaticale
Il correttore grammaticale permette di analizzare dei testi dal punto di vista grammaticale,
evidenziando eventuali errori quali concordanza verbo/soggetto, posizione degli aggettivi nella frase,
concordanza di genere e numero tra articoli, nomi e aggettivi, ecc. Può inoltre fornire suggerimenti di
carattere stilistico, come la sostituzione di espressioni mutuate da altre lingue con espressioni o modi
di dire tipici del sardo. Può essere integrato in vari programmi di video-scrittura e sistemi operativi.
UPB S03.02.004 capitolo SC03.0305 es. finanziario 2011 euro 50.000,00
es. finanziario 2012 euro 50.000,00
es. finanziario 2013 euro 50.000,00
4.2 Progetto obiettivo 2.6
Realizzazione del T9 in sardo e altri applicativi high tech
La Regione Sardegna intende valorizzare e favorire lo sviluppo della lingua sarda come codice
linguistico veicolare adatto a tutti i contesti della società attuale e utilizzabile attraverso i mezzi di
comunicazione sociale. Si rende necessario un impegno straordinario nel dare sistematicità ad una
programmazione linguistica e culturale che tenda a perseguire l’obiettivo grazie ad una serie di
interventi mirati. Al fine di favorire lo sviluppo dell’informazione e della comunicazione in lingua sarda
si intende avvalersi degli strumenti innovativi e tecnologici con i quali sia possibile interagire al fine di
agevolare la traduzione di frasi o brevi testi utilizzando uno strumento comune come l’web.
Oltre ai libri elettronici che hanno ormai fatto presa almeno presso il pubblico americano, si stanno
prospettando nuovi scenari e tecnologie che permettono di creare contenuti cross-mediali che
estenderanno a dismisura le potenzialità del “prodotto libro” (sempre che lo si voglia chiamare con
quel nome). Ai normali contenuti testuali e iconografici si possono aggiungere video, suoni,
collegamenti ipertestuali, oggetti 3D, elementi di geo-localizzazione, infoestetiche e, in generale,
qualsiasi oggetto multimediale. Le pubblicazioni sono accessibili da lettori e-book, pagine web,
smartphone, mobile PC e tablets attraverso tecnologie location based e ubique wi-fi. Tale scenario
offre alla lingue minoritarie molteplici opportunità che, se opportunamente adoperate, possono
consentire la produzione di contenuti didattici, amministravi e letterari a prezzi contenuti. La Regione,
senza voler eccedere, determina di incentivare la produzione di e-book, senza dimenticare il lato
utente, ovvero sperimentare presso la comunità l’utilizzo degli strumenti che ne permettono la lettura
(ad esempio fornire scuole e biblioteche di reader che potranno essere usati in classe o ceduti in
prestito).
A tal proposito sarebbe ottimale realizzare un traduttore on line in collaborazione con il motore di
ricerca più importante al mondo, Google translate. In questo contesto si inserisce il progetto
Piano triennale degli interventi 2011-2013 – L.R. 26/97, art. 12 50/121
operativo che vede la partnership con Google, o con altre società titolari di motore di ricerca diffuso,
il quale, grazie alla sua piattaforma software di traduzione consentirebbe l’inserimento della lingua
sarda. Il traduttore automatico permette di tradurre dal sardo ad altre lingue europee e viceversa,
testi (anche complessi), rispettando i costrutti linguistici e grammaticali della lingua in cui viene
tradotto il testo e ovviamente seguendo le norme di riferimento. Il traduttore, tramite un’analisi
grammaticale e logica del testo di partenza, permette di tradurre il senso del testo, evitando dunque
la traduzione parola per parola tipica di strumenti meno avanzati. Tale sistema può essere
implementato sia come programma per PC che come sito internet. Il progetto pilota prevederà una
importante attività di programmazione della piattaforma software on line, la traduzione di testi da
utilizzare come base del progetto e la programmazione del sistema di pubblicazione, nonché tutte le
fasi di test sia off-line che on-line.
Altri interventi di applicazione informatica avanzata di cui si prevede la realizzazione sono:
a) Sistemi di digitazione predittivi (T9 o similari). Il “T9” è un sistema di digitazione veloce per
tastiere che non possiedono tutti i caratteri (come per esempio cellulari, telefoni, palmari,
telecomandi, ecc.). Esso permette una maggiore velocità di scrittura ottimizzando il numero di
digitazioni per produrre un testo.
b) Database linguistico, per una prima versione online dell’applicativo, è chiaro che lo sviluppo di
un simile progetto è potenzialmente illimitato. Il Database linguistico è una base dati che permette di
archiviare e gestire in maniera complessa il patrimonio linguistico della lingua sarda, permettendo di
classificare e ricercare informazioni da una serie di fonti eterogenee (dizionari, testi letterari, testi
amministrativi, ecc.). Il database può essere impiegato come base per eventuali ricerche scientifiche,
come riferimento per la realizzazione di altri strumenti, e come base dati aperta (eventualmente
accessibile anche tramite siti internet) per lo studio della lingua sarda.
c) Text-to-speech (TTS), Gli strumenti di Text-to-speech sono dei programmi che permettono di
riprodurre con una voce sintetizzata dei testi scritti. Tali programmi, dette anche language libraries,
sono fondamentali per aumentare l’accessibilità dell’utilizzo del PC da parte di categorie svantaggiate
e per l’apprendimento della pronuncia. Inoltre permettono l’ascolto di e-book e testi elettronici (email,
documenti di testo, ecc.). Tali sistemi possono essere integrati in programmi per PC (giochi
multimediali interattivi, dizionari, corsi di lingua), dispositivi portatili (cellulari, ebook reader, ecc.),
centralini telefonici, annunciatori per luoghi pubblici, avatar parlanti, siti web (soprattutto per
l’accessibilità, v. Legge Stanca) e via dicendo. Lo sviluppo di questi strumenti deve essere
precedutio da un’analisi sistematica e mirata della fonetica della lingua sarda che porterà ad ottenere
un archivio linguistico elettronico composito ed eterogeneo, aperto a sviluppi e integrazioni futuri.
d) Traduzione di programmi open source* (OpenOffice, Linux Ubuntu, Mozilla Firefox, ecc.), per
ciascun altro programma tra i principali in uso nella comunità informatica.
Piano triennale degli interventi 2011-2013 – L.R. 26/97, art. 12 51/121
La traduzione di programmi in lingua sarda è uno tra i modi più incisivi per promuovere l’uso della
lingua sarda, in quanto ne incoraggia l’impiego in tutti quei contesti in cui vengono utilizzate le
tecnologie informatiche. Un aspetto non secondario è la creazione di un glossario specialistico di
termini informatici. I programmi che si possono tradurre vanno da quelli di video-scrittura
(OpenOffice) a quelli di navigazione in Internet (Firefox, Chrome), da programmi didattici e educativi
a quelli ludici (videogiochi), fino ad interi sistemi operativi.
La Giunta si impegna a reperire le risorse per finanziare questo progetto negli esercizi finanziari
2012 e 2013.
UPB S03.02.004 capitolo SC03.0305
14.2
Caro Brabudu, senza lingua standardizzata non si possono fare applicativi informatici. Dunque, un processo di codificazione farà entrare il sardo nella modernità. E forse può contribuire a salvarlo. Ma se non si comincia (si ricomincia, perchè il sardo ha sempre avuto una sua lingua letteraria) con una norma convenzionale, non si va da nessuna parte.
PS Fra l’altro, e lo sanno in pochi, esiste anche un correttore ortografico per Open Office
Il T9 purtroppo non è personalizzabile, deghinò su T9 in sardu dd’emu provau a fai de diora!
Oggi però con i telefonini di nuova generazione (java, android) si possono fare applicazioni ad hoc, come hanno fatto in Friuli e Gallura. Su chi si bolit fai si podit fai
E chie l’at nadu chi no est personalitzabile? De diora bi tèngio su T9 in sardu in su telefoneddu meu!
Posca si unu cheret una cosa professionale e tenet unu telefoneddu cun android podet comporare custu:
https://play.google.com/store/apps/details?id=com.menny.android.anysoftkeyboard.sardinian
Dalla discussione in Finanziaria, chi tace chi acconsente, chi denuncia…
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (Gruppo Misto). Cucca chiama e Nuoro risponde. Però vorrei rispondere, come dire, anche come algherese, considerando che ci sono realtà in sofferenza in tutto il territorio. Quindi in questo momento la piena solidarietà, però ripeto ad Alghero esiste una biblioteca che è una biblioteca specifica, è una biblioteca catalana, con migliaia e migliaia di volumi che fa prestiti internazionali e, al di fuori del sussidio che ottiene per le biblioteche private dall’Assessorato regionale, non gode di nessun’altra attenzione. Tra l’altro paga gli affitti dove si tiene la biblioteca. Questo per dire che in Sardegna esistono realtà straordinarie che andrebbero, come dire, conosciute e sostenute.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Sì, perché l’ultimo intervento mi richiama al fatto che c’è un piano bibliotecario complessivo della Regione Sardegna che ha ragion d’essere e di essere sostenuto. Ma ancor di più perché Alghero ha rappresentato in periodi non sospetti un punto di attrazione di livello internazionale, quale forse molti sardi non conoscono. Durante il periodo franchista il catalano era vietato in terra di Spagna e per poter apprendere il catalano molti esuli o emigranti venivano in Sardegna per poter apprendere questa lingua. E siccome noi siamo vicini in queste circostanze alle aree minoritarie e a chi ha necessità di esprimersi col proprio linguaggio, quello da cui ha succhiato dalla madre, credo sia opportuno non dimenticarci di questa condizione e del fatto, non solo intellettuale, che può aver dimostrato nel tempo, ma ddi quella capacità di rapporto mediterraneo che va avvalorato, è per la Sardegna di estrema importanza perché ricorda che esiste la lingua sarda che spesso viene dimenticata dallo stesso Consesso autorevole che è questa sede di rappresentanza del Popolo Sardo, cioè il Consiglio Regionale.
Gentile Biolchini,
per le sorelle ha ragione (le mamme ancora no, vedremo come butta).
Però detesto quando mi danno dell’ignorante (magari perché è pure vero!); sia comprensivo.
Cordialmente,
PS – I videogiochi non mi piacciono, però una quindicina d’anni fa era uscito un bellissimo CD con la visita interattiva di Barumini che prevedeva anche il sardo tra le diverse opzioni. A mio parere (assai modesto) assai meglio di un videogioco.
Altri numerosi strumenti didattici a disposizione di genitori volenterosi che desideranno insegnare il sardo ai loro figli…attenzione…si può anche imparare insieme…
http://www.sardegnacultura.it/linguasarda/ilsardo/multimedia.html