Non è che si è ultimi per caso. Se il presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci chiude ogni anno la classifica di gradimento dei governatori italiani un motivo ci sarà. E il motivo è anche la dissennata politica di comunicazione che sta portando avanti, soprattutto da quando si è scoperto antiberlusconiano.
Paradossalmente, per segnare la sua distanza politica dall’ex presidente del Consiglio, Cappellacci usa modi e stili propri del berlusconismo. E i risultati sono all’altezza di tale schizofrenica scelta.
Ci vuole infatti del talento per farsi del male anche in una situazione facile facile come quella creata dalla polemica Villaggio-pastori sardi. Ma lui ce l’ha fatta.
Dopo la cagnara, Beha ha deciso di parlare della Sardegna, dedicando alla nostra isola una puntata speciale della sua trasmissione che andrà in onda lunedì. Ieri il conduttore ha rilasciato un’intervista alla Nuova Sardegna. Una cosa semplice, con giusto un accenno alla posizione di Cappellacci, invitato in studio insieme al sindaco di Cagliari Massimo Zedda. “Evidentemente Cappellacci è un presidente molto reattivo”, ha detto Beha, “oppure, da buon politico, ha capito che quella della difesa dell’immagine della Sardegna è una battaglia che porta consensi. Vedremo: sarà molto interessante sentire cosa dirà nel corso della trasmissione”.
Poche righe che sono bastate al presidente per diramare una nota dal titolo: Trasmissione Brontolo – Cappellacci “Il vero problema sei tu Beha! Proprio così, con tanto di punto esclamativo finale!
E nella nota volano i paroloni!
“La dignità dei sardi, il coraggio ed orgoglio con il quale stanno affrontando un momento difficile per la loro terra non può essere offeso neppure per un momento da un conduttore di scarso talento, capace di condurre salotti televisivi addomesticati. Venga in Sardegna il sig. Beha e si confronti con i ‘trogloditi’, comprenderà così quanto cammino debba ancora da compiere per svolgere correttamente il suo mestiere. Non parteciperò quindi alla trasmissione di lunedì del sig. Beha – ha concluso Cappellacci – perché non ritengo sia un interlocutore degno di parlare della Sardegna”.
Per cui, o sardi, adesso sapete con chi prendervela se le cose non vanno bene in Sardegna! Non è più colpa di Soru, adesso è colpa di Beha!
Di seguito l’intervista a Beha della Nuova Sardegna di ieri e l’imperdibile comunicato dell’impareggiabile Cappellacci. Poi si lamenta se lo prendono in giro che è ultimo…
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SASSARI. A due settimane dall’infelice battuta di Paolo Villaggio sui gusti sessuali del pastori sardi, la trasmissione «Brontolo» di Raitre va in onda con una puntata interamente dedicata alla Sardegna, lunedì 23 gennaio a partire dalle 9, sempre condotta da Oliviero Beha. Tra gli ospiti ci saranno il governatore Ugo Cappellacci, Luigi Zanda, senatore Pd, Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, Michele Azzu, fondatore del blog “L’isola dei cassintegrati” e Giorgio Meletti, giornalista del Fatto Quotidiano.
Beha, come mai questa puntata? La possiamo considerare una forma di risarcimento televisivo? «Direi di no. Quella di lunedì prossimo non sarà una puntata riparatrice. Come nello stile di “Brontolo”, sarà un’occasione di approfondimento, con ospiti in diretta che accenderanno il dibattito. La Sardegna è una regione su cui c’è un deficit di informazione a livello nazionale, e ci sembra una giusta idea parlare di questa terra».
Però senza la battutaccia di Villaggio questa idea non ci sarebbe stata. «Forse è vero, ma quella battuta, e soprattutto le reazioni che si sono scatenate, ci hanno fatto capire che è necessario dare voce ai sardi. Non vorrei che gli abitanti dell’isola pensassero veramente di essere vittime di pregiudizi e stereotipi. Spero proprio che non sia così, altrimenti il problema è molto grave rispetto al semplice incidente».
Quindi la reazione dei sardi è stata esagerata? «Penso di sì. Mi spiego meglio. O il problema sono i sardi che pensano che tutti gli altri li vedano come trogloditi oppure questa visione c’è davvero. In entrambi i casi, c’è molto da lavorare. Di sicuro, le reazioni che ho visto sulla Rete mi hanno preoccupato.
Ma non c’è solo la Rete. Il primo a rispondere a Villaggio è stato il presidente della Regione Cappellacci con un durissimo comunicato stampa. Lo aveva fatto anche con Margherita Hack e Umberto Veronesi a proposito del nucleare. «Evidentemente è un presidente molto reattivo. Oppure, da buon politico, ha capito che quella della difesa dell’immagine della Sardegna è una battaglia che porta consensi. Vedremo: sarà molto interessante sentire cosa dirà nel corso della trasmissione. Di sicuro chiederò agli ospiti se conoscono il programma e se hanno visto l’intera puntata, perché è troppo facile criticare 20 secondi di video senza considerare l’intera trasmissione. Ora però considero l’incidente chiuso. Ci sono state le scuse del comico e non è il caso di ritornarci su».
Ha ragione. Come sono stati scelti gli ospiti? «Abbiamo pensato di puntare i riflettori su tutte le realtà dell’isola. Soprattutto in riferimento alla crisi economica, che si sta facendo sentire con particolare forza. Ci sono gli esponenti più noti della scena politica regionale, e ci sarà spazio per i giovani, come Michele Azzu, che stanno cercando di raccontare cosa avviene sull’isola».
Il pubblico da casa potrà intervenire? «Certamente. I telespettatori potranno intervenire in diretta e fare domande agli ospiti in studio chiamando il numero verde 800 550 269. Peraltro, proprio in Sardegna alcuni non riescono a vedere i canali Rai, ed è un problema se si considera che la Sardegna è stata la prima regione a tuffarsi nel digitale terrestre. Per questo ricordo che uno dei segnali è stato disattivato e che per vedere il pacchetto di reti Rai bisogna sintonizzarsi sulla banda Vhf. So che i problemi sono tanti e che l’orario non è l’ideale, ma sono sicuro che dall’isola ci seguiranno in molti».
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+++TRASMISSIONE BRONTOLO – CAPPELLACCI “IL VERO PROBLEMA SEI TU BEHA!” +++
Cagliari, 20 gennaio 2012 – “La Puntata di lunedì prossimo di “Brontolo” dedicata alla Sardegna appare un modo maldestro di Oliviero Beha per riparare all’offesa patita dai sardi nel corso della sua trasmissione – ha dichiarato il Presidente della Ragione Sardegna, Ugo Cappellacci – mentre lo stesso conduttore rilascia interviste che dimostrano la sua incapacità di comprendere fenomeni sociali ricchi e complessi come quelli sardi”.
“La dignità dei sardi, il coraggio ed orgoglio con il quale stanno affrontando un momento difficile per la loro terra non può essere offeso neppure per un momento da un conduttore di scarso talento, capace di condurre salotti televisivi addomesticati. Venga in Sardegna il sig. Beha e si confronti con i ‘trogloditi’, comprenderà così quanto cammino debba ancora da compiere per svolgere correttamente il suo mestiere. Non parteciperò quindi alla trasmissione di lunedì del sig. Beha – ha concluso Cappellacci – perché non ritengo sia un interlocutore degno di parlare della Sardegna”.
Nell’intervista rilasciata oggi a Michele Spanu de “La Nuova Sardegna”, il conduttore di Brontolo ha dichiarato non solo di ritenere eccessiva la reazione dei sardi di due settimane fa alla battuta di Paolo Villaggio sui pastori, ma la stessa frutto del possibile pensiero “degli abitanti dell’isola “di essere vittime di pregiudizi e stereotipi.
Il pensiero di Beha sui sardi è molto chiaro: ”O il problema sono i sardi che pensano che tutti gli altri li vedano come trogloditi oppure questa visione c’è davvero. In entrambi i casi c’è molto da lavorare”. Il conduttore di “Brontolo” non ha dubbi neppure sulle ragioni del duro comunicato stampa del Presidente Cappellacci in risposta a Villaggio:”Da buon politico ha capito che quella della difesa dell’immagine è una battaglia che porta consensi”. (RED).
csss sesi troppu forti, le sai tutte, comunque fatti curare lo stesso
chi?
Ma nel comunicato di chiappelazzi c’è scritto davvero “quanto cammino debba ancora da compiere” ?
Almeno l’itagliano sallo ! Parbleu.
secondo me cappellacci ha ragione
è un’immane lotta fra Ughi: uno più famoso (Fantozzi), l’altro desideroso di spodestarlo (Cappellacci).
Stefano Deliperi
Mauro Pili aveva un problema: l’inesperienza del giovane “peones” (peraltro neppure così convinto), cucinato al dente dai papponi della Prima Repubblica Sarda.
Invisibile.
Renato Soru, invece, ha svelato nel tempo un grosso limite: indossare gli abiti di velluto propri del rivoluzionario, finto indipendentista, convinto che il sistema dovesse essere ricostruito da zero. Tradotto: l’esistente non ha senso, il passato neppure, vale solo il Pianeta Soriano, con le sue leggi e le sue genti (fedeli). Con un particolare: cancellare tutto sì, ma tenendo in piedi solo una cosa, le fondamenta degli Interessi aziendali.
Detto altrimenti? Il lupo travestito da agnello silente.
Ugo Cappellacci, infine, soffre di un incorreggibile difetto: si veste da piacione ottimista, pronto a dire e intervenire su tutto, il tuttologo della Cagliari per bene. Ma, come scriveva qualcuno (Antonio Tabucchi ndr), “La Maschera è stanca”, e il commercialista di via Logudoro, ahinoi, non s’accorge che il suo grande gap frana proprio sulla voce per cui, da oltre due anni, investe, spende e lavora di più: la credibilità (grazie anche ai maneggi del duo casteddaio”Il Gatto e la Volpe”, Ziu Lai-Follesa per inciso, e alle mega convenzioni sul settore Comunicazione Istituzionale, o meglio, Novas). Una credibilità che fa acqua da tutte le parti. Insomma, il Presidente va in giro ormai col trucco sciolto sul viso. E quel che è peggio, è che dietro il nulla. Un nulla fatto di tanti, ma tanti Pdf con scritti dei bei discorsetti studiati a memoria e una marea di comunicati stampa scritti a quattro zampe. Qualcuno lo avverta. Per la serie: “T’anti sgammau Ughetto”. Ma Cappellacci non solo è l’ultimo dei Presidenti nell’indice di gradimento pubblicato pochi giorno fa, no, è anche l’ultimo dei sardi per usi, costumi, vita sociale, linguaggio, storia personale e tanto altro ancora che si evince al solo frequentarlo. Quasi quasi ricorda colui a cui venne chiesto: “Ma tu sei sardo vero?” E lui in risposta dice: “Chi io? Ma ghe stà a scherzà, mica sò patoraccio io… Am’vedi questo…?
Basta rivogliamo l’era del Cinghiale Bianco… Perdon… della Balena Bianca.
W la realtà!!!!
Il babbeo alias il portatore sano di aragoste di Verdini voleva solo una scusa per schivare il confronto con Zedda ……bella figura di m…da
Questo è davvero difficile da commentare…cosa si può dire di un uso così maldestramente strumentale di una pessima e infelice battuta?
Poi, ci gli scrive i comunicati stampa, chi gli fa da addetto stampa o portavoce. Insomma, decide Cappellacci su queste corbellerie o paga pure qualcuno per farlo?
Perché, per quanto io sia fieramente contro questa giunta e questa maggioranza, questo è il nostro presidente della regione, e ogni brutta figura che fa lui è una brutta figura che fa la Sardegna!
Dear Soviet,
provi a vederla da un altro punto di vista. Cappellacci sarà pure in fondo alla classifica, ma gli stessi sondaggi dicono che se si andasse a votare potrebbe ancora giocarsela, cioè che ci sono sardi ancora disponibili a votarlo (e non pochi!). Naturalmente il presidente della regione parla per loro e, in quest’ottica, è un atteggiamento perfettamente comprensibile.
È lo stesso commento che avrei voluto fare per lo spot di Formigoni: non facciamo l’errore di pensare che gli avversari politici siano cretini (anche se ci piacerebbe pensarlo).
Dasvidanjie tovarish
PS – La battuta di Villaggio è stata tutt’altro che pessima: con due parole, ci ha messo impietosamente a nudo. A me è piaciuta!
1 – “Ho la consapevolezza del vero grande limite della Sardegna: noi sardi.”
2 – “Il vero problema sei tu Beha!”
3 – Beha è sardo!
Ma ci rendiamo conto in che mani siamo? Davanti allo sfascio della Sardegna Cappellacci trova il tempo di stare dietro alle stupidaggini di Villaggio e si permette di stabilire chi sia l’interlocutore degno di parlare della Sardegna. Ormai dalla mediocrità ci stiamo spostando rapidamente al pessimo.
Ha trovato la scusa per non partecipare alla trasmissione (dove certo non sarebbe stato a suo agio). Prevedibile come sempre.
Io dico solo: mischino!
E’ un uomo solo, disperato e che crede, con queste fesserie, di riuscire a catturare
la stima dei sardi.
Crede che distraendo il popolo…la Sardegna dimentichi la situazione disastrosa.
Oh Ugo…di Villaggio e di Beha…NON-CE-NE-FREGA-NULLA!
Ricordati che non ne stai chiudendo una: tutto quello che tocchi va in rovina!
Altro che trogloditi e pecore, il vero problema missà che sei proprio tu!