Cultura / Giornalismo / Sardegna

Già siamo messi male come sardi se ci offendiamo per la stupidaggine di Paolo Villaggio sui gusti sessuali dei nostri pastori. O no?

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E vabbè, ce ne dobbiamo privare? Direi di no. Raccontiamo dunque di come un’infelice coglionata sparata in diretta tv da Paolo Villaggio sulle abitudini sessuali dei pastori sardi stia scatenando un putiferio nell’isola. I pastori ora vogliono querelare Villaggio, ed è intervenuto persino il presidente della Giunta regionale Ugo Cappellacci a tutela del buon nome di tutti noi (capirai…).

Insomma, a coglionata si aggiungono (con rispetto parlando) altre coglionate. Che senso ha ribattere a Villaggio? Ce n’è bisogno? Non è meglio lasciar precipitare tutto nell’oblio, invece che fare la parte di quelli che al solito si offendono per tutto?

Insomma, quand’è che saremo un popolo normale, con un senso della realtà normale, con un senso dell’umorismo normale, con la capacità di lasciarci scivolare addosso le stupidaggini più banali e i luoghi comuni più retrivi? Perché perdere tempo con questa storia? E io perché sto scrivendo questo post? Ma mi sto rincretinendo? Boooh!

Comunque, qualcuno di voi/di noi sardi si è sentito veramente offeso dalle parole di Villaggio o ha sentito soltanto una grande pena per un grande attore scivolato su una battuta così cretina, incapace di far ridere chiunque?

Boh, ditemi voi. Ma si sa, noi sardi siamo così. Potete chiuderci le fabbriche, toglierci le navi e gli aerei, prometterci qualunque cosa che ci arrabbiamo ma anche no. Ma se ci toccate l’onore? Cess! Casino ne volevi vedere? Quanto è fragile la nostra identità. Mischini di noi.

Ecco la nota del conduttore della trasmissione, Oliviero Beha. Parole sante.

“Mi scuso doverosamente con chi si è sentito offeso dalla battutaccia di Paolo Villaggio sui sardi, nella puntata di ieri di “Brontolo” dedicata alla questione femminile al tempo del governo Monti e della sua manovra economica. Prendo atto delle immediate e crescenti reazioni dell’opinione pubblica dell’isola e dei suoi vertici istituzionali. Se non ho risposto seriamente a Villaggio e a quello che disgraziatamente diceva, mentre la trasmissione trattava questioni serissime della Sardegna e del resto d’Italia, il motivo è uno solo: ho giudicato in diretta (e la mia espressione e il modo in cui sono andato oltre subito testimoniano della mia buona fede giacché la televisione è fatta anche di questo) che l’uscita di Villaggio fosse stata tanto infelice da meritare la sordina e niente di più”.

Amen.

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53 Comments

  1. alessandra says:

    offendono comici e pazienza, offende chiunque e pazienza. oggi capito per caso su un blog di un giornalista inviato di guerra e leggo questo…
    http://ildottorgonzo.wordpress.com/2012/09/28/a-parte-il-fatto-che/
    be’ pazienza.

  2. Pingback: http://vitobiolchini.wordpress.com/2012/01/10/gia-siamo-messi-male-come-sardi-se-ci-offendiamo-per-la-stupidaggine-di-paolo-villaggio-sui-gusti-sessuali-dei-nostri-pastori-o-no/ « Stralci

  3. Anonimo says:

    PAOLO VILLAGGIO DICHIARA , VERRO A PIEDI CON LE SPINE IN TESTA,! E SECONDO VOI QUESTE SONO DELLE SCUSE SINCERE VERSO I SARDI !! NON VOGLIO SCENDERE IN VOLGARITA’ MA SAPREI IO DOVE SI DEVE METTERE LE SPINE QUESTO CONTINUA ANCORA CON LE SUE PROVOCAZIONI.

    • marina says:

      Io come sarda Doc non mi offendo ,non mi indigno e non le considero queste battute cretinate compulsive…perchè sono frutto di un’avviata demenza senile….dicono molto di lui e niente su noi sardi!Battute vecchie..logore e sorpassate…sverniciate,senza colore e ne smalto…che riaffiorano quando non riesci neanche più a ridere di te stesso o di cose nuove,vere e attuali!A me fa pena lui è mi sembra invece più sacrilego nell’affermare nella sua carnevalata che si voglia vestire da Gesù Cristo con corollario di spine per percorrere a piedi tutta la Sardegna…e quì si che mi viene un motto di compassione compiaciuta di un Fantozzi travestito e penitente….e sapete perchè?La Sardegna è piena di Villaggi veri con ovili e pastori già sulle spine per problemi gravi e concreti ….e la sua “scampagnata” conoscendo il loro comprensibile nervosismo…potrebbe avere esiti molto infelici che non mi sento di augurargli!!;-))

  4. Conoscevo in anticipo l’argomento della trasmissione e devo dire che mi sono subito sorpreso degli ospiti in studio. Stavo per spegnere la tv e uscire quando ho sentito la frase incriminata di Villaggio. Infatti ho spento la tv e sono uscito. Condivido entrambe le posizioni: Villaggio è un povero rincretinito ed è inutile sprecare tempo nel commentare la sua infelicità ma al tempo stesso gli autori del programma potevano fare a meno di invitare certi personaggi insulsi a parlare di argomenti seri, quindi caro Beha le tue scuse le ho sentite come un ulteriore mancanza di sensibilità!

  5. Radio Londra (nonostante Er Ciccio) says:

    Prima i Sardi e poi i Friulani o prima i Friulani e poi i Sardi e, anche in questo caso, minaccia di querele.
    Insomma…..
    se continua così, finisce che Fracchia e il Ragionier Fantozzi avranno più denunce e più querele (o querelle)…. di Papi!!!!
    Tizzia du tiridi…………. ooooooooooo.
    Ma Fracchia e il Ragionier Fantozzi ce l’anno l’equipe mastodontica di avvocati di difesa di Papi che è più numerosa e assortita di una facoltà di Giurisprudenza?
    —————-
    L’ironia, si sa, bisogna saperla cogliere. Però è anche vero che talvolta quella che dovrebbe essere una bonaria presa in giro si rivela un’offesa bella e buona. Questo, in sintesi, è ciò che pensa il presidente della Regione Friuli – Venezia Giulia, Renzo Tondo, a proposito della pesante, e non proprio bonaria, presa in giro del popolo friulano contenuta nell’ultima fatica letteraria, si fa per dire, del comico Paolo Villaggio.

    Il libro incriminato è Mi dichi, in cui l’autore vorrebbe ironizzare sulla lingua parlata nelle diverse regioni d’Italia (le ha girate tutte? mah …). A proposito dei friulani (che difendono con grande energia e senza riserve il loro idioma), Villaggio scrive, a pagina 42:

    […] i friulani, che per motivi alcolici non sono mai riusciti a esprimersi in italiano, parlano ancora una lingua fossile impressionante, hanno un alito come se al mattino avessero bevuto una tazza di merda e l’abitudine di ruttare violentemente.

    Insomma, gli abitanti del Friuli sarebbero degli ubriaconi e dei maleducati, oltre che rozzi. Dovrebbe essere solo ironia ma, onestamente, non fa ridere nemmeno me, figuriamoci quanta ilarità può suscitare in chi è davvero originario di queste parti.

    Tutti offesi, a partire dal mondo politico. Spiega il presidente della Regione: Trovo quanto scritto da Villaggio volgare, offensivo e segno del decadimento dei tempi. Da una prima verifica ci sono gli estremi per una querela. Ho dato mandato all’ufficio legale di verificare e giovedì in giunta avremo una prima relazione. E se gli avvocati mi confermeranno che ci sono gli estremi non esiterò a presentare querela.

    Indignato pure il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini che appoggia l’iniziativa di Tondo. Lo sconcerto, poi, è accentuato dal fatto che, riferendosi a Villaggio, osserva che questo qua non ha mai conosciuto un friulano e forse si è lasciato influenzare dalla critica negativa che Dante aveva fatto del friulano nel suo studio sui volgari d’Italia (nel I libro del De Vulgari Eloquentia il poeta fiorentino scrive: setacciamo via Aquileiesi e Istriani, che con quel loro accento ferino pronunciano: Ces fas-tu?). Ma, osserva Fontanini, la critica rivolta alla lingua dei friulani nacque dal fatto che il padre dell’italiano aveva interesse a promuovere la sua e comunque, pur nella sua critica, non utilizzò termini così volgari. Peccato, però, che Fontanini ignori che proprio l’Alighieri nella sua opera aveva definito lo stesso toscano turpiloquium, e infroniti (dissennati) coloro che, solo perché parlanti, lo ritenevano il dialetto migliore. Quindi, signor Fontanini, la sua non è la spiegazione giusta.

    Altra cosa su cui non concordo è la difesa che il presidente della Provincia fa del friulano in quanto la dizione dei friulani è tra le migliori in Italia in quanto priva di accenti vistosi. Mi permetto un’osservazione: se Villaggio, com’è probabile, non ha mai conosciuto un friulano, Fontanini non si è mai sentito parlare e non ha mai ascoltato con orecchio non campanilistico i suoi conterranei.

    A parte tutto, le parole di Villaggio paiono anche a me offensive e per nulla ironiche, anzi parecchio pesanti (quelle sull’alito poi …). In attesa della querela e della reazione dell’attore-regista-scrittore, mi viene spontaneo rivolgermi a lui, anche se so che mai mi leggerà, con queste parole rese celebri dal grande Totò:

    MA MI FACCI IL PIACERE…

    … così, giusto per adeguarmi al suo DICHI.

    ————-
    http://marisamoles.wordpress.com/2011/10/26/paolo-villaggio-offende-i-friulani-la-regione-pronta-per-la-querela/

  6. Anonimo says:

    certamente il problema dell’alcoa e veramente un fatto incredibile 1000 persone improvisamente senza lavoro, ma perche fare finta di niente sulla pessima battuta di paolo villaggio ,oltre tutto non e la prima volta che usa questi termini nei confronti dei sardi,per me le sue scuse non bastano e solo un’altra presa in giro,

  7. Non sono sardo, ma siciliano. Da fuori, credo che ascoltare una “battuta” del genere, e proferita peraltro da Paolo Villaggio, di cui ho stima per la spiccata intellettualità dimostrata sia nel cinema sia (ri)cimentandosi negli ultimi anni novello scrittore( per modo di dire, considerati i pregressi successi di fracchia e fantozzi), dovrebbe lasciare il tempo che trova. Può anche starci che data l’età, abbia un po’ perso il senso del reale, dei tempi comici. Forse i sardi se la sono presa un po’ troppo. Ma è anche vero che in fondo in fondo, un po’ di fastidio, posso comprendere che l’abbia dato. Se in trasmissione dicessero ad un siciliano ” voi siciliani, che dormite con le lupare”, come la prenderebbe? Essere tacciati per mafiosi, non è gradevole. Ma ancora peggio, e qui concordo su un commento precedente, non è l’offesa in sè, ma l’attribuzione di un’etichetta ad un popolo, quale che sia (campano, romano, ligure, sardo, siciliano,ecc.), che finisce per stargli addosso quasi come una seconda pelle di cui non può disfarsi con qualsivoglia muta sociale,economica, culturale essa affronti.
    “i siciliani sono mafiosi”. “i liguri sono tirchi”. “I sardi si fanno le pecore”. Sono luoghi comuni di cui occorre disfarsi, che si giochi o meno, che si dica tra il serio ed il faceto. Perchè è vero che nessuno di noi identifica tutto un popolo nel bene e nel male, ma ciascuno di noi in qualche modo comunque lo determina.

  8. Vedo che siamo tutti sulla stessa barca: http://marisamoles.wordpress.com/2011/10/26/paolo-villaggio-offende-i-friulani-la-regione-pronta-per-la-querela/

    Massì, alla fine meglio ignorarlo … soprattutto dopo aver sentito le “scuse” accampate per le parole offensive, scritte nel suo libro, contro i Friulani.

    Un saluto di cuore a tutti i sardi, pastori compresi! 🙂

  9. non a caso a rilanciare è stata l’ugnone..insieme a vidiolina….. mah.

  10. chiude l’alcoa.. 1000 posti di lavoro in meno, mi preoccuperei più di questo che delle deliranti affermazioni diun comico esaurito in tv.. tv che ormaiè il nuovo oppio dei popoli.

  11. Gianluca 78 says:

    Se tutta l’indignazione per la battuta di Paolo Villaggio fosse venuta a galla per tutte le merdate fatte in Sardegna negli ultimi sessant’anni forse oggi saremmo un popolo meno complessato e più rispettato.

  12. Monica says:

    Alla fine forse Paolo Villaggio non aveva poi torto. Per il semplice fatto che è bastato sventolarci davanti una battuta, magari di cattivo gusto ma pur sempre una battuta, per far si che come pecore ci girassimo tutti dalla stessa parte a inveire nella stessa direzione, porgendo le terga a peggiori inchiappettamenti, molto più dolorosi e duraturi. Ai pastori sardi piacciono le pecore, perché purtroppo il popolo sardo è un popolo di pecore (e anche io sono sarda, orgogliosa di esserlo, ma stanca di essere presa per culo con specchietti per allodole). Chi ha voglia di perdere il suo tempo a indignarsi con Villaggio lo faccia pure. In fondo dovrei invidiare queste persone, perché evidentemente non hanno problemi seri di cui occuparsi.

  13. efisio says:

    Eeeh Ugone non lo freghi cosi’! Dopo videolina sul 9 e la flotta sarda che riparte..in bassa stagione (per natale era meglio pagare noleggio e rimessa per tenerle ferme e non riempirle troppo di gente..) ora la sbruncata a Villaggio che mischino se l’era gia’ data da solo con quell’uscita.
    Adesso speriamo si dedichi anche alle cose più spicciole: Alcoa, vertenza entrate, Keller (quella no, ci sta riuscendo quasi a far scappare la skoda)……..

  14. ilgiullare says:

    a certe (infelici) battute si risponde con altrettanto (infelice) sarcasmo:
    Villaggio, portaci tua ‘mamma-sorella-figlia-nipote’ e poi vedi se preferiamo le pecore.

    ma c’è da dire anche che siamo un pò troppo suscettibili rispettoa questa cosa della pastorizia: abbiamo identici pregiudizi verso i siciliani (mafiosi), campani (sporchi e ladri), liguri (tirchi)

  15. Caro Biolchini,
    ha fatto bene a parlarne, sebbene non condivida appieno la sua posizione (quella di Villaggio, intellettuale di rara raffinatezza, non è una battuta scema, è una battuta e basta, di qualità opinabile – come tutto, a questo mondo – ma comunque un motto di spirito). Sono d’accordo, al contrario, sulle considerazioni svolte sul nostro ‘essere sardi’ e anch’io mi domando quando diventeremo, se mai accadrà, un popolo normale capace di ridere di sé stesso e di non gridare al complotto razzista dimostrando una sconcertante fragilità etnica (ma davvero c’è chi si offende per l’accusa di trombare una pecora?).
    Per fortuna ci sono i Deliperi (che dio li conservi) sebbene in questo caso il notare l’enorme distanza tra ciò che è importante (ad esempio la deindustrializzazione dell’isola) e ciò che non lo è (un’innocua battuta) sia compito semplice.
    Conclusa la sbornia di indignazione ad alto tenore ovino, possiamo adoperare le considerazioni ‘alla Deliperi’ per interrogarci sul nostro futuro, oppure continuiamo a giocare con le cazzate?
    Detto in altri termini: non è che il tanto vituperato Villaggio ha messo in rilievo un tratto distintivo per nulla secondario della nostra società attuale (che si indigna per una battuta e lascia correre le questioni importanti)?

  16. Soviet says:

    Io credo che il punto sia un altro, cioè il rilievo dato a questa vicenda da chi – me compreso – commenta in rete su social network o blog. È interessante la contrapposizione fra una notizia come questa e quella ben più grave della chiusura dell’Alcoa. La battuta di Paolo Villaggio possiamo derubricarla come vogliamo: uscita infelice, battuta razzista, “raglio del cigno” di un vecchio comico rincoglionito…ma, a parte ferire il nostro amor proprio o la nostra suscettibilità mi pare che altri danni non faccia. A meno che non si pensi che le parole di Villaggio abbiano immediati effetti sulla nostra bilancia dei pagamenti. Posto che con l’aria che tira, anche in questo caso l’unico effetto che potrebbe avere sarebbe quello di aumentare le presenze turistiche! Forse bisogna aggiungere al concetto delle armi di distrazione di massa anche i bersagli di distrazione di massa: in effetti, è molto più semplice sparare su Villaggio: lo vedi un vecchietto grassoccio e bruttino, sempre vestito con improbabili camicioni. In effetti gli schiaffi, a vederlo, se li tirava anche quando faceva Franz tedesco di Germania o Fantozzi o Fracchia. Ma Villaggio è anche uno dei geni della comicità italiana, inventore di un personaggio che mette ferocemente alla berlina quei difetti italiani che Sordi bonariamente prendeva in giro. Ma essendo in carne e ossa è semplice sputargli addosso e indicarlo come nemico del popolo sardo.
    Alcoa invece cos’è? Una multinazionale, qualcosa di astratto e lontano, elemento fondamentale di in modello di produzione e di sviluppo che necessita di approfondimento per essere contrastato. Perché non dovrebbe andar via Alcoa se non conviene più stare in Sardegna? Se la sua permanenza qui è motivata esclusivamente dai vantaggi della localizzazione anche in termini di soldi pubblici, cosa impedisce che si trasferisca se questi vantaggi non ci sono più o semplicemente ricava più profitti da un’altra parte? E soprattutto che tipo di pensiero, di modo di ragionare serve per dire che non è giusto che una multinazionale prenda i soldi e scappi? Perché il pensiero dominante giustifica in pieno questi comportamenti.
    Io, come Bilancia Guasta, sono orgogliosamente sardo e anche piuttosto permaloso, ma la cosa che mi preoccupa veramente i fin dei conti, non è che Paolo Villaggio dica che in quanto sardo sono un pastore che si fa le pecore, ma che la realtà quotidiana sempre più conferma che piuttosto siamo noi le pecore di altri pastori!

  17. Per chiudere..
    Sono d”accordo col post e col suo autore..
    Sarebbe molto meglio parlare di altri problemi ben più gravi, della Sardegna e dell”Italia, invece di dare tutto so spazio a na battuta..
    E utto sto parlare di battute sia solo un modo per non parlare di altre cose ben più gravi..
    Se sentimo..

  18. Questo, per esempio, era un pastore..

    Non sardo, ma di Piombino, in Toscana..

    http://www.giornalettismo.com/archives/180187/la-pornostar-che-salva-le-capre-stuprate/

    La pornostar che salva le capre stuprate

    19 dicembre 2011

    Emanuelle Cristaldi è intervenuta per difendere i due animali che venivano violentati dal pastore

    Due caprette appartenenti ad un pastore che le violentava ripetutamente sono state salvate e riscattate da Sabrina Barsotti (in arte Emanuelle Cristaldi) ex pornostar (ora dj), e responsabile da 5 anni della sezione di Piombino dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente.

    ATTI LIBIDINOSI – La vicenda risale a qualche tempo fa, quando al telefono arancione di AIDAA per la denuncia della zoorastia arrivò una segnalazione che parlava di atti di libidine ripetuti realizzati da un pastore che sostava nella zona di Piombino con le sue greggi ai danni di due giovani caprette. L’AIDAA è riuscita a mettersi in contatto con il pastore, che dopo momenti di titubanza ha venduto le due capre alla ex pornostar. Dopo averle fatte visitare dal veterinario di fiducia ed aver avuto la conferma che i due animali avevano subito diversi abusi sessuali dal pastore depravato, la Barsotti ha deciso di curarle e di tenerle con sé nel suo giardino come animali da compagnia (insieme ad un notevole numero di gatti, cani ed altri animali domestici) nella sua casa di Piombino.

  19. I SARDI CHE SI FANNO LE PECORE è come VICENTINI MAGNA GATTI..

    Molti esempari della specie Homo Sapiens, in periodi di carestia e di fame, si sono nutriti di gatti, la cui carne è peratro commestibile, come quella di cane, che veniva mangiata e viene mangiata naturalmente nei ristoranti in Asia anche oggi, e anche di topo, che venica mangiata sempre in periodi di caresta, anche in Italia.

    Vicentini e anche di altre parti della Terra..

    Questo non vuol dire che tutti i vicentini abbiano mangiato i gatti in passato..

    Nè che li mangino oggi..ù

    Anche se conciderando la crisi economica è possibile un rutorno di quella abitudine..

  20. Paolo Villaggio ha citato, a mò di battuta, una realtà stoircamente accertata.

    Sono storicamente certi accoppiamenti tra pastori, isolati per lunghi mesi nei pascoli, e pecore..
    Una cosa diffusissima un tempo, molto meno ovviamente oggi..
    Per mutate abitudini nella pastorizia, nels enso che non ci sono più quei lunghissimi isolamenti da ogni società umana dovutio ai pascoli prolungati..

    Una abitudine diffusa tra pastori sardi ma anche di altri luoghi della Tera..

    Questo non vuol dire che tutti i pastori si facciano le pecore..
    Nè che tutti i sardi si fanno le pecore..

  21. Anonimo says:

    Concordo con te, Vito.
    Siamo messi molto male.
    Mischini di noi.

  22. Anonimo says:

    che battuta del caxxo! ma vabbè dai facciamo una bella risata sopra! è vero …i pastori si fanno le pecore…mentre noi sardi ci facciamo alla “pecorina” le maialone continentali che vengono in vacanza in sardegna perchè loro son gelose delle nostre pecore!!! ahahhaah dai continentali fatevi una risata alla mia battutaccia! stiamo scherzando intanto

  23. Buzz icon says:

    Più commenti sui social network po’ custa callonara che per la notizia dei mille licenziati Alcoa. Gi seus affroris! Ma davvero ci siamo offesi per la battuta del vecchio? Castia, se non fosse per la mia fidanzata che oggi ho dovuto tosare prima di rimetterla nel cubile, avrei detto la mia. A si biri pringius (trad. Arrivederci in stato interessante).

  24. l’Alcoa chiude, com’era preventivabile almeno da 18 mesi, e c’è più rassegnazione che rivoluzione, Paolo Villaggio dice un’emerita cazzata pensando di fare una battuta e vien fuori una rivoluzione, perlomeno mediatica.
    Rimangono gravissimi problemi ambientali, sanitari e sociali e ci si preoccupa di una “boiata pazzesca”.
    Forse 10-15 mila persone (lavoratori diretti, indiretti + familiari) in più avranno seri problemi quotidiani e il “problema” della Sardegna diventa una battuta molto infelice di un comico. Vada per Cappellacci e la Busia, ma gli altri sardi non hanno nulla di più importante a cui pensare?
    Questo sì che è molto preoccupante.
    Stefano Deliperi

  25. Bilancia Guasta says:

    Io sono sardo. Io sono orgoglioso di essere sardo. Io sono permaloso. Io non mi sento offeso dalla battuta di Paolo Villaggio perché la considero una battuta fine a se stessa, una battuta scema. Punto e basta. A me Paolo Villaggio piace molto, mi è sempre piaciuto e penso sia una perona molto intelligente. Paolo Villaggio era molto amico di Fabrizio De André. Fabrizio De André aveva sposato la cultura sarda, la vera cultura sarda. Fabrizio De André si considerava sardo. Paolo Villaggio, secondo me, conosce bene la realtà sarda. È come se avesse fatto una battuta ad un suo ipotetico amico sardo. Ha scelto solo il posto sbagliato. Sono sicuro che Paolo Villaggio non pensi realmente quello che ha detto, non è possibile. È come quando si fa la scontatissima battuta sui Carabinieri, non si pensa realmente che i Carabinieri siano tonti. Anche se non penso che i Carabinieri siano tonti, rido alle battute su di loro. Anche se sono certo che tutti noi sardi non siamo pastori che preferiamo farci le pecore anziché ingravidare le nostre donne, la battuta di Paolo Villaggio mi ha fatto ridere, perché l’ho presa per quel che era: una battuta, stupida, ma pur sempre una battuta.

  26. non si tratta di “sano e lecito” risentimento nostrano..gira una petizione per far chiudere il programma..a me sembra esagerato! ajòò che i veri problemi sono altriii!!! un vaffanculo a villaggio dal più profondo del cuore.. ma ora evitiamo di renderci ridicoli..manco ci avessero detto che siamo italiani!

  27. Agostino says:

    Quello che stupisce dei giornalisti che hanno commentato la notizia è che nessuno ha usato il termine giusto per definire le parole di fantozzi che altro non sono che insulti razzisti. Invece tutti a sminuire e derubricare a infelice coglionata, battutaccia e scivolone. Questo è quello che fa più tristezza, che voi giornalisti non siete stati in grado di condannare il razzismo insito nelle parole del “comico” ma fate a gara a sminuire. Se avesse detto che gli ebrei si accoppiano con le pecore sono convinto che vi sareste indignati tutti caro Biolchini. E poi chi le da il diritto di parlare a nome di tutti i sardi? “si sa noi sardi siamo così” ma così come? come lei?

  28. Giacomo says:

    Oh, sardi, era una battuta. Ma ripigliatevi cazzo.

  29. Radio Londra (nonostante Er Ciccio) says:

    Mi paridi una grandu callonada tottu, compresa la ventilata denuncia da parte dei pastori.
    Secondo me è stata proprio una uscita che aveva la pretesa di essere “una battuta”.
    Riuscita male, ok, ma è proprio così drammatica?
    Chi ci crede?
    Qualche salotto bene degli arrabbiati contro i “siciliani tutti mafiosi”, i napoletani “tutti scippo, monnezza, camorra e mandolino”, “i sardi tutti con i gambali, l’orbace, il sequestro facile e la pecorella”?
    La Sardegna degli anni andati, regolarmente presentata in TV solo con il gregge di pecore ha lasciato strascichi anche su Villaggio?
    Podidessi puru ma non ci credo molto e comunque si è già scusato.
    Deve venire a fare uno spettacolo e vogliono fargli trovare le pecore da ingravidare.
    Sinceramente non mi sembra una grande idea perché ritengo sia molto più salutare dimostrasi superiori.
    Paolo Villaggio ultimamente da più l’idea di risentire degli anni ma sono portato a pensare che a quelle cose non ci creda neanche lui.
    Sono più portato a pensare che il peso degli anni, nel suo caso, influisca molto proprio…. sulla riuscita delle battute.
    NB
    Su una cosa gli do ragione: quando dice che, se avesse voluto offendere i sardi, lo avrebbe fatto in altro modo.
    Non capisco cosa intendesse dire né per quale motivo dovrebbe offendere i sardi ma, in effetti, ci sono molte altre cose più importanti e degne di nota di una callonata come questa.

  30. Condivido la lucida analisi della Lucida, credo che la battuta sia stata assolutamente fuori contesto e lo sarebbe stata anche se Villaggio l’avesse rivolta ai toscani, ai napoletani o ai lucani. E penso che toscani, napoletani e lucani avrebbero provato lo stesso fastidio che hanno provato molti di noi, molti di loro si sarebbero indignati, altri avrebbero commentato sui social network, esattamente come noi. Non vedo nessuna peculiarità isolana in questo, né tantomeno un’atavica “permalosità” tutta sarda. Solo un grande fastidio, chiamiamolo così, di tanti singoli che grazie alla rete è diventato “fastidio di massa”. Altra cosa sono le urla indignate dei politici che cercano di cavalcare l’onda egendosi a difensori del niente, senza rendersi conto che vicende come quella dell’Alcoa e del fallimento industriale sardo li hanno già fatti spiaggiare inesorabilmente nella battigia.
    Detto questo non credo che i sardi che oggi se la sono presa con la triste battuta di Villagio siano indifferenti a problemi “seri” della loro terra, semplicemente perché li vivono ogni giorno sulla loro pelle.

  31. Gentile Vito, lei si stupisce dello scalpore creato da una battuta razzista e fuori luogo in una rete pubblica pagata coi soldi dei contribuenti? Personalmente sono orgogliosamente tra quelli che lei definisce “messi male per la coglionata di Villaggio”. A volte si fanno delle accuse e non ci si rende conto di essere i primi ad essere “fuori luogo”! Lei che non si offende e si lascia scivolare addosso le stupidaggini più banali, ma col suo post da ulteriore spazio e promuove ulteriori “coglionate” sull’argomento dicendosi indifferente, ma dichiarando allo stesso tempo che per Villaggio prova “una grande pena per un grande attore scivolato su una battuta così cretina, incapace di far ridere chiunque”, ebbene vorrei avvertirla che anche lei è entrato nel club, suo malgrado, di quelli che ne stanno parlando indignati, scocciati, offesi, disgustati, turbati, indifferenti (scelga lei), ma comunque ne stanno parlando. Forse se qualcuno avesse detto ad esempio la stessa affermazione sulla categoria dei giornalisti, o addirittura avesse fatto affermazioni più forti riguardanti la categoria la sua indignazione/sensibilità sull’argomento sarebbe aumentata? Oppure il suo distacco è tale che anche un’affermazione così forte che offende un’intera Regione, in una trasmissione televisiva di una rete pubblica, che lei si lascia scivolare la questione addosso. Allora sono certo che lei ha contribuito al “tanto rumore per nulla” non meno di coloro lo hanno fatto giustamente a voce, via radio, su FB o in TV! In conclusione credo che i motivi dell’indignazione siano assolutamente giustificati nei confronti di un’attore che ERA comunque stimato e riconosciuto dall’opinione pubblica. Riguardo al confronto con altre situazioni gravi e forse senza via d’uscita i suoi paragoni son fuori luogo e fuori tema. Solo se ci indignamo (cosa che già facciamo) per questi temi avremo diritto di farlo anche per le coglionate di Villaggio? Per favore! Le suggerisco coerenza! Tanti saluti!

  32. Come ho già scritto in un post di Facebook.
    La gente non si ricorderà di Paolo Villaggio, ma solo di Fantozzi e Fracchia. Ci sono cose molto più gravi nella vita e poi cerchiamo di non essere ipocriti (parlo in generale). Ci sono persone che insultano i napoletani e i palermitani chiamandoli o “Colera” o “Mafiosi” .. Per il resto, mettiamoci due pietre sopra..una su Paolo Villaggio ma soprattutto sulla ridicola frase.

  33. già…già siamo e circa l’alcoa
    è ben triste assistere alla dissoluzione di un polo industriale che avrebbe potuto aver maggior fortuna
    se qualcuno avesse capito che occorreva tenere la filiera produzione allumina-produzione alluminio corta, non solo in senso geografico del termine ma, soprattutto, nel senso della proprietà e, quindi, conduzione;

    se qualcuno avesse cercato di fermare lo spezzatino che ora risulta indigesto e non far arrivare…l’amico putin;

    l’euroallumina prima e ora l’alcoa lamentano prezzi dell’energia troppo alti; con seguito di aiuti di stato di cui l’europa chiede la restituzione, sicuramente c’è di vero, ma è anche vero che è tradizione di molte multinazionali evitare, dopo gli anni del pieno sfruttamento degli impianti e relativi guadagni, di dover spendere grosse cifre per radicali ammodernamenti degli stessi…
    …meglio cercare nuovi paesi dove…cominciare d’accapo (con gli aiuti dei nuovi paesi)…

    è grazie allo spezzatino di proprietà che la sardegna non può usare l’unica carta che ha in mano:
    – volete andar via? restituite una quota degli aiuti incassati dall’inizio e addio…
    – alimentare l’euroallumina, anziché a bauxite, con l’alluminio della raccolta differenziata sarda e continentale: avremmo un risparmio energetico pari al 95% ben superiore al 25/30% che chiedono euroallumina e alcoa…
    – e come regalo il 95% delle emissioni inquinanti in meno e risolto, per il futuro, il problema dei fanghi rossi…magari, accantonando ogni anno un 5% del valore del risparmio avuto, potremmo risolvere gran parte dei problemi derivanti da decenni di inquinamento…

    non è anche questa la green economy? le idee sinora sentite in sardegna sono solo palliativi, promesse colossali dai piedi d’argilla; ma forse è proprio questo che vogliamo:
    che continuino a raccontarci favole

  34. LUCIDA says:

    Caro Vito, ” Datemi una maschera e vi dirò la verità” diceva Oscar Wilde.
    Ma un comico in borghese, è da considerarsi una persona come tutte le altre, quindi non può “scorreggiare” quando parla a vanvera in TV, e farci passare ogni frase fuori luogo come una battuta. Faccio un esempio pratico:
    La Nives, un personaggio di LucidoSottile, in una battuta di uno spettacolo afferma “Renato Soru è sadomaso!”. Io credo che questo assumerebbe un altro significato se fosse dichiarato, anche per scherzo in una intervista.
    Essere un comico non vuol dire poter scherzare su tutto.
    Villaggio è per me un caposaldo della comicità… eppure in questa circostanza mi ha deluso.
    Non è questione di essere permalosi, solo che proprio non c’entrava niente. Ma proprio niente. Abbiamo tra l’altro dei celebri predecessori. Ambra Angiolini e Vasco Rossi, entrambi non proprio degli esempi di spessore intellettuale.
    Cappellacci…a mio avviso, se facesse più attenzione a cose più importanti e si astenesse da questa faccenda farebbe una figura migliore.
    Ma del resto, come biasimarlo…è talmente stanco di essere preso in giro anche lui… che non ne può più.
    Dal canto mio, essendo metà sarda e metà siciliana, sono stufa di sentire questo luogo comune sui sardi quando vado in tournèe in Italia, alla pari di quello sui i siciliani che sono tutti mafiosi.

  35. Stefano Soi says:

    Ciò che in fondo “fa male”, a mio avviso, non è la battuta. E’ invece l’impossibilità da parte del popolo sardo di confrontarsi con ciò che rimuove costantemente perchè non si decide ad esistere, non si decide a sanare le ferite con se stesso e a creare un proprio Stato. Ovvero: Non sono i sardi ad inculare!! A rifletterci bene, il dramma è che i sardi in un moto di sterile orgoglio avvertono, nel profondo, la definizione maggiore della propria condizione servile e pusillanime, dove siamo noi ridotti ad essere pecore.. Ergo..

  36. sandra says:

    allucinante è non indignarsi. allucinante e banale è questo post.
    il rispetto e la dignità della persona, prima di tutto.

  37. Sottoscrivo in pieno. Sempre a prendere schiaffi ma almeno l’onore e’ salvo. Che tristezza.

  38. Isabella says:

    Francamente non ne posso di più di quelli che si offendono, querelano, smentiscono qualsiasi minchiata venga detta in Tv. Tipo Maroni che ha obbligato Fazio e Saviano ad invitarlo a “Vieni via con me” per ribattere a Saviano che aveva affermato che la mafia era ben infiltrata nelle imprese del Nord….

    Oltretutto parliamo di Villaggio che è stato un comico per tanti anni e che ora poverino quando interviene in qualsiasi trasmissione e su qualsiasi argomento suscita più tenerezza che risata sincera.

    Indigniamoci per altro. Sarebbe bello. Ma noi siamo il popolo orgoglioso, quello che pesa ogni parola che viene pronunciata e all’occorrenza, per farsi rispettare, ti sfregia o peggio ti accoltella o peggio ti piazza la bomba fuori casa.

    A casa mia l’orgoglio è altro.
    L’orgoglio per i pastori sarebbe smetterla di portare a spasso 50 pecore da 500 anni e iniziare a fare azienda tra vicini. Ah, già non è possibile c’è l’orgoglio.

  39. Anonimo says:

    E’ un’infelice coglionata. NUlla di più. Quant’è vero che non siamo autoironici… In compenso l’essere permalosi non ci manca.

  40. Villaggio è un uomo pubblico; le sue parole suonano male anche in un contesto che voleva esprimere comicità (senza riuscirci), Insomma l’ha fatta fuori dal vaso ed è giusto fargliela pagare. Come? Mandandolo a cagare

  41. ammesso e non concesso che fosse una battuta (pure se di pessimo gusto..)..mi son sentita più offesa..(e mi sento offesa tutti i giorni) quando accendo la tv e per vedere queste “sbarellate” (non trovo una giusta definizione). son costretta a pagare il canone della rai…Al di la di tutto quello che ci succede intorno..Alcoa e tutto il resto..ma ci rendiamo conto di cosa ci abbassiamo a dover ascoltare e/o vedere?

  42. G.I.U. says:

    L’Alcoa riguarda alcune centinaia di persone e le loro famiglie, l’uscita di Villaggio è roba che tocca il più meschino dei luoghi comuni su un’intera regione, e come tale andrà a riempire la pancia di tutti coloro che pensano alla Sardegna come terra di sottosviluppati. Se è vero che non è giusto che a una notizia del genere sia dato chissà quale risalto, è doveroso non farla passare per boutade e basta. Basta con queste persone che danno fiato alle peggiori scorreggie, siano consiglieri che insultano Vendola perché omosessuale, Borghezio che ogni tanto ne tira fuori una (perché è Borghezio e come tale parla), e così via.

    • Ishmael says:

      Il problema è proprio nel pensare che l’ALCOA riguarda centinaia di persone, e una battuta tocca tutti. Io non lavoro all’ALCOA, nè ci lavorano miei parenti o amici, eppure mi sento toccato. Quella battuta del cazzo invece non mi tocca per nulla, non contesto la tua scala di valori e la rispetto, dico però che la trovo sorprendente.

      • G.I.U. says:

        “Quella battuta del cazzo invece non mi tocca per nulla, non contesto la tua scala di valori e la rispetto, dico però che la trovo sorprendente”
        Trovo quella battuta triste, fatta da uno triste, che non seguo da anni, che non mi è mai piacuto particolarmente. Trovo altresì fastidioso che quella battuta rilancerà uno stereotipo che alligna spesso e volentieri in Italia, che ci vede sottosviluppati, incivili, primitivi. A me della battuta frega una cippa, mi disturba che sia inserita in una cornice quale una trasmissione a livello nazionale.
        Il problema dell’Alcoa è tremendo, chi parla è in-occupato per cui so di che melma si tratta. Sono semplicemente due problemi di ordine diverso; non è necessario credo che uno scacci l’altro.
        Spero di essere stato chiaro.

  43. Tanto per fare un esempio, secondo voi Cappellazzi in testa se n’è privato di cavalcare la notizia? Macché, non gli sarà sembrato vero che proprio il suo omologo e omonimo Ugo gliene abbia dato l’occasione.
    Sembra proprio che siamo un popolo normale che non ha altro a cui pensare!

  44. Ishmael says:

    Villaggio è l’ombra della persona intelligente che forse era, ma le due notizie importanti in Sardegna nelle ultime 24 ore sono state la chiusura dell’Alcoa e la sua battuta del cazzo. Indoviniamo quale delle due notizie sta suscitando centinaia di messaggi indignati?

    • Giusto Ishmael. La sordina, come dice Beha, o l’oblio.. qualche giorno, qualche settimana forse (ma non credo) e puff… questa coglionata sarà restituita al pozzo dell’oblio dove merita di stare… Come hai già osservato tu, come altri, la Alcoa che chiude lasciando fame e veleni invece… avrà ripercussioni nel tempo, sulla terra, sugli uomini, avrà effetti che ci sopravviveranno. Ma la gerarchia dei media, e dell’eco mediatica, obbedisce alle vendite di copie, all’audience, dunque darà più respiro alle coglionate che non alle cose gravi. Ma i media altro non fanno che specchiare la pochezza di chi fa numero per contare audience e copie vendute e presta più attenzione alle coglionate che alle cose serie…

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