Questo articolo è stato pubblicato oggi in prima pagina su Sardegna Quotidiano con il titolo: “Con questo centrodestra al peggio non c’è limite”.
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Secondo la saggezza popolare “c’è un limite a tutto”. Sbagliato: oggi a non avere limiti è la fantasia del centrodestra, la sua capacità di irridere la realtà, di prescinderne continuamente. Che dato emerge dalla nomina dei nuovi assessori della Giunta Cappellacci? Che la crisi in Sardegna non esiste, la crisi è un mostro che minaccia gli altri, non noi: noi siamo l’Isola Felice.
Perché solo una regione senza drammatici problemi di contenimento della spesa sanitaria chiama a gestire l’assessorato più importante di tutti una giornalista (con l’enorme rispetto che abbiamo per la nostra professione, ma anche per i malati) quale Simona De Francisci, consigliera regionale senza una grande esperienza politica alle spalle perché catapultata in Consiglio due anni e mezzo fa grazie al listino del presidente. Perché soltanto una regione senza i terrificanti problemi di occupazione che conosciamo affida l’assessorato al Lavoro ad un politico come Antonello Liori che ha già fatto malissimo alla Sanità (da cui infatti è stato allontanato). Perché soltanto una regione senza i problemi che devastano il mondo dell’agricoltura si affida ad un politico come Oscar Cherchi che ha già fallito all’Industria (da cui infatti è stato allontanato). Perché soltanto una politica ormai senza regole (se non quella della propria autoconservazione) promuove ad assessore regionale il sindaco di Oristano Angela Nonnis, un comune da due anni in continua crisi anche per l’evidente incapacità di chi lo ha guidato.
C’è un limite a tutto, ma non per il centrodestra sardo, capace di fare sempre peggio. Il rimpasto imposto dal Tar doveva essere per il presidente Cappellacci un’imperdibile occasione di rilancio della propria azione di governo: la drammaticità della crisi che stiamo attraversando lo imponeva, i sardi lo attendevano. Invece è diventata una sconcertante prova di pochezza politica. I giochi di potere hanno prevalso sulle competenze, gli “assetti” sul bene comune. Questa giunta è peggiore di quella che l’ha preceduta: chi ha lavorato male è stato salvato, chi non aveva demeritato (come l’assessore al Lavoro, Franco Manca) è stato messo alla porta.
Non bisogna essere profeti di sventura per dire che questo esecutivo non risolverà nemmeno uno dei problemi che oggi la Sardegna è costretta ad affrontare, ma rischia anzi di aggravarli. Perché si avvale di pochissime competenze specifiche (dei nuovi ingressi, solo Alessandra Zedda è all’altezza della situazione, anche se l’assessorato al Lavoro, e non l’Industria, sarebbe stata la sua destinazione naturale) ed è politicamente più debole.
Non c’è molto altro da aggiungere, se non una battuta, crudele come i tempi che viviamo: ieri a Tempio, a beneficio dei turisti, hanno sfilato i carri del Carnevale estivo. Ma lo spettacolo più bello, purtroppo, lo abbiamo visto a Cagliari dalle parti di viale Trento. Ed era tutto per i sardi.
Là chi custa est s’accabada de tottu. in continente, è la fine di una classe dirigente nata e cresciuta nelle società fininvist (maledirai la..), una classe dirigente nata all’ombra del peone di villa certosa, chissà come e chissà attraverso quali escamotage, alla quale l’italico, borghesissimo e parassitario establishment ha consegnato le chiavi del paese (e della tesoreria di stato) per paura del comunistissimo d’alema (?). in sardegna è la fine di una cancrena. chissà cosa verrà dopo, quando questi pedutzones verranno definitivamente travolti dalla crisi, irriducibile e violenta, che ci si sta rovesciando addosso. ugo non è attrezzato: è programmato per la commedia, non per la farsa. la sua è un’esperienza politica che, comunque, ricorderemo a lungo. e il psadz è complice di tutto questo, se no che ci sta a fare in maggioranza? ah?
Notiamo notevole pessimismo e poca apertura di credito nei confronti del Capitano e della marineria ma riteniamo che questa non sia né cosa buona e neanche cosa tanto giusta perché siamo tetragonamente convinti che necessiti avere estrema fiducia nelle persone di buona volontà che, all’occorrenza, sono disposte anche a rinnegare i propri genitori e i propri parenti e amici per la buona riuscita della causa in cui credono, che si pentono e si ricredono e anche perché siamo sostanzialmente contrari alla dispersione scolastica.
Tutto comunque sta nell’avere una buona guida cui fare riferimento e nel poter contare sul buon esempio delle persone sagge, di buoni principi e disposte a mettere al servizio della gioventù le loro esperienze di vita.
Prendiamo ad esempio il caso dei due terribili scavezzecollo Papi e Tremon, che erano stati recentemente sospesi dalle lezioni per le loro continue marachelle.
E’ proprio di ieri la notizia che i due ragazzotti terribili si sono presentati a capo chino dalla Signora Direttrice, regolarmente accompagnati e con giustificazione scritta di proprio pugno da parte dei genitori, che hanno provveduto a redarguirli per benino e a tirargli le orecchie davanti al Dirigente Scolastico, facendogli solennemente promettere che non avrebbero più tirato le treccine alla compagna di banco e neanche più marinato la scuola.
Se d’ora in poi i due ragazzotti si comporteranno bene e la finiranno di fare i furbetti nel rimandare all’infinito l’interrogazione di Economia Domestica, riusciranno perfino a chiudere l’anno senza rischiare il 5 in condotta e portarsi tutte le materie a Settembre.
Speriamo che lo facciano perchè altrimenti mamma Merkel e papà Sarko sono d’accordo col Dirigente scolastico che sia più salutare ed educativo per i ragazzi non chiudere l’anno scolastico sottoponendoli a una bella punizione, compreso anche il divieto di usare la play, il ritiro delle chiavi di casa e del motorino e, in ultima analisi, perfino l’eliminazione temporanea della paghetta settimanale.
Gli stessi risultati si potrebbero ottenere anche in Sardegna se, meglio prima che poi, arriveranno anche da noi una mamma e un papà che si prenda cura del ragazzo e dei suoi scapestrati compagni di giochi, che in questo momento sembrano un po’ sbandati.
Per i ragazzi potrebbe essere auspicabile, in attesa della autorevole guida del Presidente Napolitano, almeno un’altra mamma Merkel e un altro papà Sarko anche se siamo molto fiduciosi della presenza e dell’influsso benefico delle ragazze che di solito, sono più giudiziose e meno propense ai colpi di testa.
Le ragazze sono di buona famiglia, carucce e dedite allo studio e alternando, a seconda dei casi, le coccole e le maniere gentili agli schiaffi, alle zugate e ai colpi proibiti se qualcuno si sbalossa e fa la mano morta, potrebbero essere di grande ausilio alla causa, a far ragionare i ragazzi e contribuire a questo fastidiosissimo problema delle continue ripetenze e de sempre presente incubo della dispersione scolastica.
Non saranno tutte delle guerriere pugnaci e indomite ma c’è comunque una discreta speranza che riescano almeno a normalizzare e far rientrare in canali accettabili il carattere talvolta impulsivo e pugnace dei loro compagni e altre volte la loro innata timidezza fino ad arrivare a risultati concreti e ad “arrivare a sintesi”.
Ci rimane il rammarico del fatto che, per mostrare gli attributi, si sia reso necessario aspettare l’arrivo delle dolci fanciulle, alle quali non ci sembra neanche tanto giusto e cooretto affidare un compito così gravoso e oneroso, che dovrebbe essere di maggior pertinenza di chi madre natura ha dotato dei cosidetti, ma prendiamo atto del fatto e della cosa in attesa che l’arrivo tanto atteso di mamma e papà di nuova acquisizione rimettano definitivamente le cose a posto nella famigliola.
Nel frattempo rimaniamo comunque molto fiduciosi nella certezza che, come recitava una vecchia canzone in auge in una neanche tanto lontana era geologica trascorsa, poi alla fine tutto si risolverà ed evolverà in meglio perchè è dimostrato scientificamente che… DAL LETAME NASCONO I FIORI mentre non è stato ancora dimostrato il contrario.
E noi su questo contiamo e ci contiamo veramente.
Per cui, insomma, non disperiamo davvero anche se, nel dubbio, continuiamo a sperare nella futura presenza di due buoni genitori, seppure acquisiti che, a nostro modesto avviso, potrebbero risultare davvero utili alla causa.
http://www.youtube.com/watch?v=k8DtK6Ug2mU&feature=fvst
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/08/08/news/p3_segreta-20164965/?ref=HREC1-2
IL CASO
Chiusa l’inchiesta sulla P3
“Era una società segreta”
Un po’ di rispetto, sono pur sempre l’espressione della democratica volontà dei sardi.
Simona De Francisci alla sanità è l’espressione della democratica volontà dei sardi? Bòh…
Bella battuta.
Un intervento chiaro e obiettivo. Ora urge vedere la conclusione delle inchieste sanitarie e giudiziarie!!
Ops, il mio commento su inchieste sanitarie e giudiziarie era riferito a Quirra. Non alla nuova Giunta. Ho sbagliato post.
Detto questo, visto che siamo in vena di sindacar di competenze mi chiedo che specialistiche competenze hanno ad esempio maria paola corona a sardegna ricerche e ada lai capo di gabinetto della presidenza. Me lo spiegate?
Domanda (forse buona anche per l’ideario): non si potrebbe rendere meritocratico l’accesso anche agli altri posti di potere oltre gli assessorati? O almeno strettamente legato alla competenza, come accade ad esempio per gli addetti stampa (che devono essere giornalisti).
Enti regionali, agenzie governative, direzioni generali, poltroncine varie. Un supermarket del potere per scambi di favori punto e basta. Capisco che invocare una seria inversione di tendenza è come chiedere ai consiglieri regionali di abbassarsi i compensi… Ma almeno l’opposizione non potrebbe levare qualche voce di dissenso? Ma l’opposizione dorme.
L’unica valvola di sfogo è il blog di Vito.
Tanto non mangeranno il panettone … ricordatevi che verso ottobre si maturano i vitalizi. Berlusconi sta ancora in piedi, commissariato dalla BCE, da Sarkozy e dalla Merkel, perché ci vogliono cinque anni di legislatura piena per conseguire il vitalizio alla Camera …
Condivido le amare considerazioni di Biolchini sulla “nuova” (si fa per dire) giunta rosa creata da Cappellacci e sulle incapacità politico-amministrative di assessori come Liori, capace soprattutto di scaricare su Soru e la Dirindin responsabilità e colpe in realtà solo sue. Mi chiedo allo stesso tempo quali siano i veri motivi della sua sostituzione con la inqualificabile De Francisci, i cui soli meriti sono quelli di essere dipendente da uno dei padroni di Cagliari e di questa maggioranza. Credo e temo, purtroppo, che la scelta di Cappellacci non sia solo la volontà di punire un assessore con il quale non andava d’accordo o la volontà di restituire dignità ad una politica sanitaria che Liori umiliava con le sue incapacità, ma che alla base dell’incarico all’incompetente De Francisci ci siano ragioni più profonde e materiali. La piccola storia personale del nuovo assessore le sue frequentazioni professionali e politiche fanno pensare che potranno essere garantite in maniera più sicura alla sanità privata, soprattutto cagliaritana, la piena dominanza dell’assessorato e delle risorse di cui la Regione dispone e che, evidentemente, Liori non era in grado di soddisfare.
probabilmente il personaggio NORMALMAN ossia il ragionier Carletti di Lillo e Greg non avvrebbe fatto meglio po sa caridadi
touche.
Applausi a scena aperta Vito. Siamo alle comiche finali…
Consumata la sfilata di Carnevale è tradizione ardere il fantoccio di un mostro, gesto con il quale si intende sconfiggere lo strapotere del male. Mutatis mutandis alla prima crisi qui salta tutto. Tanto mi sa che i tempi per il diritto al vitalizio sono stati raggiunti, o no?
Al carnevale si ride………questa giunta fa piangere. Non voglio rovinarmi le ferie…….rimando tutto a dopo………..
La triste realtà e’ che questa gentaglia, non vivendo in prima persona le conseguenze della crisi, non ha alcuna preoccupazione in merito alla soluzione dei problemi. Il loro problema e’ solamente il potere. Ma secondo te un Ugo, un Oppi, un Mariolino, cosa ne possono sapere dei problemi quotidiani delle persone? Liori che ha toccato il punto più basso e deplorevole con i malati di SLA, cosa ne sa dei problemi di queste famiglie? Ora sara’ al lavoro a fare che? Sulla base di quali ragionamenti che sottendono il bene comune e’ stato posto a massima autorità politica di uno degli Assessorati più complessi in questo momento nella nostra regione? Lo saprà che una percentuale altissima di lavoratori delle imprese sarde e’ in cassa integrazione? E saprà cosa si intende per cassa integrazione e quali sono le conseguenze di questo status? Avrà un idea, un progetto, una strategia per affrontare i problemi? Cosa avrà pensato quando gli e’ stato offerto questo nuovo incarico? “che Figo che sono” oppure “meno male perche’ rischiavo di stare senza poltrona” oppure guardandosi allo specchio e’ riuscito ad essere sincero con se stesso e a vedere tutto il suo incompiuto, tutto il non gestito e tutto lo sprecato del suo mandato alla sanità?