Nel governo di una città, anche le piccole cose contano. Perché non solo di grandi progetti vive il residente ma soprattutto di provvedimenti che sembrano insignificanti e che in realtà cambiano la qualità della vita. Per questo, sull’onda di un entusiasmo che continua e che ci piace alimentare, salutiamo con sollievo e soddisfazione il ripristino da parte del sindaco Zedda delle strisce pedonali nel Largo Carlo Felice a Cagliari, all’altezza del Bar Svizzero!
Quelle strisce erano lì da sempre: perché nei mesi scorsi l’amministrazione Floris le aveva cancellate? Per fare un favore a qualcuno? Mistero. Tanto più che i pedoni per attraversare la strada erano costretti a scendere fino al municipio o salire all’altezza di via Mameli. Invece quelle strisce erano comodissime.
Eppoi erano un istituzione. Al punto tale che in questi mesi i cagliaritani hanno continuato ad attraversare la strada proprio lì, a costo di rischiare di essere prenciati (e infatti due cinesi, nei primi giorni dopo l’inopinata abrogazione, finirono al pronto soccorso). Ma Floris niente, mica le aveva ripristinate!
Salutiamo dunque con soddisfazione il ritorno delle strisce pedonali nel Largo, lo prendiamo come segno di buon auspicio per una futura amministrazione che dovrà guardare alle piccole cose, banali e di buon senso.
A proposito, o sior sindigo: non è che me la asfalta via Filzi a Pirri?
Si parla tanto di mobilità in centro che si chiudono permanentemente le strade per farne locali all’aperto (con tutto ciò che ne consegue). Vedremo la nuova giunta al lavoro e trarremo le conseguenze (come abbiamo fatto per la precedente).
A me quello che piace di più è il semplice fatto che un articolo breve breve su una storia di strisce pedonali scateni 68 commenti, per la maggior parte costruttivi. Ragazzi, sono piccoli segni, ma mi sa che anche da questi si intuisce che la partecipazione (e quindi la voglia di fare politica vera, pulita e dal basso) è davvero rinata in tutti noi! Evviva!
Quindi le strisce sono di sinistra e le auto di destra??
Suvvia i pedoni potrebbero anche fare 10 metri ed usare il semaforo…oppure mettre un semaforo pedonale sincronizzato con quello delle auto che salgono….
E’ arrivato Me ne vado… Pregasi leggere i post più significativi prima di intervenire, grazie. La questione è già stata dibattuta e chiarita.
… a proposito del Largo: come lo sistemiamo l’attraversamento pedonale all’altezza di Carlo Felice?
– lato via Manno: bus turistico assurdamente (illegalmente: da contravvenzione) piazzato a ridosso delle strisce pedonali. Si è costretti a sconchiare con cautela per evitare di essere asfaltati.
– lato Corso Vittorio: transenne del palazzo d’angolo (il palazzo Asquer, da decenni pericolante, un rudere vergognoso) + cassonetti dell’aliga + auto sistematicamente parcheggiate davanti (una è lì praticamente sempre: una punto azzurrina che evidentemente gode di qualche speciale favore vigilesco) quando non sopra le strisce. Si è costretti a gimkane e frastimi nella speranza di non essere asfaltati.
– intorno alla statua: blocco di granito a impedire il passaggio di carrozzine e passeggini nel punto di attraversamento protetto; taxi sulle strisce da una parte; macchine rasenti a circumnavigare Carlo F. dall’altra; edicole in posizione da brivido. Un dilemma… qual è il lato migliore per essere asfaltati?
Ma insomma, è il “cuore” della città… mettere in sicurezza e rendere più gradevole questo carosello è impresa così titanica?
Pensavo avessero eletto un Sindaco non un parcheggiatore,di parcheggiatori Cagliari è piena, speriamo che il nuovo Sindaco metta a loro disposizione un gabinetto chimico cosi smetteranno di pisciare per terra e mostrare la “dena ai passanti”.
La sincronizzazione semaforica è una buona soluzione dal punto di vista dell’automobilista ma non del pedone. Inserire un semaforo per i pedoni significa limitarne nel tempo l’attraversamento il che significa, comunque, una limitazione. Perché devo attendere il verde per attraversare in una via a pedonalità privilegiata? Il termine “non intralciare il flusso delle auto” contrasta con il “privilegiamento pedonale”. L’automobilista in questo tipo di strade deve sentirsi un “intruso”, così come il pedone si sente un “intruso” nell’attraversare una strada di scorrimento.
Io penso che fino a quando il Largo rimane una strada con due corsie per senso di marcia, principale via d’accesso per la zona dell’ospedale civile, del polo universitario e del centro storico e commerciale della citta’, sia opportuna una sensata regolamentazione sia del traffico automobilistico che di quello pedonale, nell’ottica di evitare ingorghi e quant’altro.
Secondo il ragionamento del Sig. Sechi, allora non ci sarebbe stato neanche bisogno di segnare le strisce pedonali perche’ in una strada a “pedonalita’ privilegiata” i pedoni dovrebbero poter attraversare dove e quando gli pare.
Egregio sig. Zorcolo la sua deduzione rispetto al mio ragionamento non la condivido e non era mia intenzione far pensare che i pedoni possano fare ciò che vogliono. E’ assolutamente necessaria una regolamentazione tra le diverse componenti di traffico, ci mancherebbe. Affinché il Largo Carlo Felice diventi una strada a pedonalità privilegiata non basta il nome ma occorre realizzare tutta una serie di interventi per aumentare spazi e sicurezza dei pedoni. Ad oggi nessun intervento in tal senso è stato fatto ma al contrario era stato eliminato un attraversamento ovvero si era intervenuti in direzione opposta a quella in cui occorreva intervenire.
Egregio sig. Archi, la mia era ovviamente una estremizzazione legata al fatto che lei ha scritto che il pedone in tale via non dovrebbe avere limitazioni e che le auto dovrebbero sentirsi “intruse”. Mi fa piacere ora leggere che anche lei pensa che “e’ assolutamente necessaria una regolamentazione tra le diverse componenti di traffico”. Non so per lei, ma per me questa regolamentazione si chiama semaforo. Cordialmente
Anche il semplice attraversamento pedonale è un tipo di regolamentazione dove è ben chiaro chi ha la precedenza e dove è ben chiaro che il “privilegiato” è il pedone. Al di fuori delle strisce il “privilegiato” continua ad essere il mezzo motorizzato. Se vogliamo che il Largo Carlo Felice assuma il ruolo di via a pedonalità privilegiata dovremo attuare degli interventi che aumentino gli spazi a disposizione del pedone, banalmente, allargamento dei marciapiedi, aumento delle possibilità di attraversamento tra una sponda e l’altra, miglioramento dell’arredo urbano, etc. etc. Se invece l’amministrazione deciderà che il traffico veicolare nel Largo Carlo felice deve essere fluidificato e che gli spazi a disposizione per i pedoni vanno bene così come sono, benissimo, cambiamo gli obiettivi e gli indirizzi e attuiamo interventi a favore delle auto. La bontà degli interventi si valuta sulla base degli obiettivi che ci si è prefissati e non sugli interventi di per se. Attenzione però a non cadere nell’errore di voler accontentare tutti perché così non si va da nessuna parte, occorre fare delle scelte che comportano anche dei sacrifici nelle nostre abitudini di spostamento. La sostenibilità ha un prezzo che però ci verrà presto ricambiato.
apprezzo e condivido il suo ragionamento. Io pero’ credo che, se l’obiettivo vuole essere quello della via a pedonalita’ privilegiata, gli interventi debbano avere una sequenza logica perche’ se no si rischia di fare peggio di prima. Per questo, secondo me, fino a quando il Largo rimarra’ una strada importante di attraversamento del centro urbano non è logico mettere due attraversamenti pedonali vicini che hanno il solo effetto di creare ingorghi di auto, o aumentate gli spazi per i pedoni.
Mi spiego meglio: anche a me piacerebbe molto se da entrambi i lati sparissero i parcheggi e si realizzassero due ampi marciapiedi dove poter passeggiare, ma per fare questo bisogna prima creare l’alternativa (potenziamento del parcheggio di Viale La Playa e navetta con macchine elettriche?, parcheggio sotterraneo in via roma?). Se invece da un giorno all’altro si decidesse di togliere i parcheggi senza aver creato l’alternativa, a mio avviso non si farebbe un grande servizio ai cittadini.
Lo stesso vale per la viabilità: ostacolare il traffico se prima non hai pensato a come ridurlo e a dove deviarlo non ha molto senso.
Cordialmente
.Completamente d’accordo sulla sequenza logica e infatti nel Piano della Mobilità abbiamo elencato una tavola delle priorità e tempistiche da attuare in 10 anni (che è il lasso di tempo a cui guarda un Piano della Mobilità). Abbiamo detto che la prima operazione da fare, nel primo anno, è un Piano Parcheggi che consenta di individuare spazi fuori sede stradale alternativi alla sosta su strada e consentire quindi la realizzazione di ampi marciapiedi, corsie preferenziali del bus, corsie per le bici. Ahimé il Piano Parcheggi non sembra sia partito. Un esempio di occasione persa? L’apertura del parcheggio di via Manzoni. Contestualmente all’apertura avrei come minimo eliminato le 20 auto parcheggiate in via Paoli e raddoppiato la larghezza del marciapiede. Purtroppo un blog non è lo spazio adatto per affrontare la complessità del fenomeno della mobilità, staremo qui giorni e giorni. Spero che la nuova amministrazione metta in campo tutti gli strumenti che esistono per la pianificazione della mobilità e tante giornate divulgative e formative. Se ha piacere la invito a leggere il PUM dal sito del comune credo possa trovare tanti argomenti interessanti. Nello stesso piano, cosa che mi risulta non sia mai stata pubblicizzata, è stata anche definitivamente scartata l’ipotesi di metropolitana interrata in favore di una estesa rete di corsie preferenziali di superficie
Lo leggero’ con piacere. Anche io spero che questa amministrazione faccia le cose secondo un piano ben preciso. Cordiali saluti
Finché non mi asfalta via Filzi io al sindaco Zedda non suggerisco proprio un bel niente! 🙂
Detto questo o Luigi: sotto c’è il commento di Francesco Sechi, responsabile del PUM. La sua risposta mi sembra chiara, però lui una risposta ce la potrebbe dare.
Vito, forse una soluzione potrebbe essere quella di regolamentarle con un impianto semaforico sincronizzato con quello dell’incrocio con via Roma. In tal modo l’attraversamento dei pedoni avverrebbe in contemporanea e quindi non intralcerebbe il traffico delle auto. Che ne pensi? lo suggerisci tu al sindaco?
Essendo stato richiesto un parere al responsabile del Piano Urbano della Mobilità volentieri ecco il mio parere. Il Piano Urbano della Mobilità ha definito il Largo Carlo Felice come via a “Pedonalità Privilegiata” che significa aumentare gli spazi a disposizione per la circolazione dei pedoni. L’intervento di eliminazione dell’attraversamento pedonale andava contro il PUM e bene ha fatto l’attuale amministrazione a ripristinarlo. Ora occorrerà procedere con ulteriori interventi atti ad invertire la percentuale di utilizzo dello spazio (oggi a maggior utilizzo da parte dei mezzi motorizzati) in favore dei pedoni.
Caro Sechi, capisco l’indicazione di carattere generale che riguarda l’intero Largo Carlo Felice ma, definire un primo passo attuativo del Piano di Moblità in questa zona la cancellazione delle striscie in questione mi pare un poco sgraziato… In quel punto ci sono non meno di 15 metri di carreggiata stradale, a due corsie per senso di marcia, aperta al traffico! Lasciare un passaggio pedonale non regolamentato sino a quando non si limitano i flussi di traffico veicolare in altro modo è quantomeno inopportuno e fonte di possibili incidenti e sicuri rallentamenti, quindi disservizio, che non credo che il responsabile del PUM possa sottovalutare o accettare per una semplice interpretazione nostalgica delle linee di desiderio pedonali dei cagliaritani.
Buon lavoro per il suo piano comunque, mi pare che queto non Vi manchi!
Chiedo scusa, non ho mica detto che la cancellazione delle strisce sia stato un primo passo per l’attuazione del Piano, ho detto esattamente il contrario, è stato un errore da parte di chi ha ordinato quell’intervento contro i dettami del PUM, fortunatamente poi ripristinato come in origine. Detto ciò tengo a precisare che il mio lavoro è terminato con la consegna e approvazione del Piano nel 2009 e non mi occupo della sua attuazione; mi limito ad osservare come voi ciò che succede nel sistema della mobilità di Cagliari. Se dovessi raccontarvi tutti gli interventi che sono in atto e che contrastano con le indicazioni e le raccomandazioni del PUM dovrei smettere di lavorare.
Chiedo scusa, ma era stato presentato come tale da Vito. Che perdoniamo per meriti sportivi!
Saluti
in mezzo alle tante cose su cui concordo in primis prima i pedoni e tra i pedoni prima i passeggini, carrozzine, mamme in cinta, diversamente abili, anziani,direi che le strisce pedonali vanno potenziate i semafori meglio regolati e soprattutto nei marcipiedi multate portati via gli ostacoli al traffico pedonale ovvero scooter smart 500 e via di seguito e predisposti gli scivoli in corrsipondenza delle strisce pedonali per i mezzi citati all’inizio vi asscicuro che passeggiare con carrozzine etc è un avera impresa quasi ovunque..
il tuo commento coglie le mie sensazioni degli ultimi tempi. camminare per Cagliari spingendo un passeggino cambia la prospettiva con cui guardi la città e il suo traffico.
dopo 5 anni a Madrid, e non stimamo certo parlando della Mitteleuropa o della Scandinavia, dove gli automobilisti rallentano in corrispondenza delle strisce e si fermano se solo il pedone accenna ad attraversare, ritornare a Cagliari, per di più con passeggino, è shoccante. qui lo sport è la gimkana tra passante, passeggino e bambino! l’imperativo è non frenare.
sembra che, una volta in auto, siamo perennemente in ritardo all’appuntamento per il contratto di lavoro definitivo o assaliti da sudori freddi e attacchi di diarrea.
RESTIAMO UMANI, ANCHE IN AUTO!
Quell’attraversamento era stato eliminato perchè impediva il deflusso, dal Largo verso via Roma, di un numero di veicoli congruo alla fase di verde del semaforo, incrementando la coda che in certe ore arriva fino a via Mameli. Che i pedoni continuassero ad attraversare (pochi in realtà) dove non potevano, avrebbe dovuto spingere a porre rimedio in altri modi e non accondiscendendo alla logica delle pecore che conoscono solo il tratturo che le riporta all’ovile.
Via Filzi è un tavolo da biliardo rispetto ad altre strade di Cagliari, oltretutto molto più trafficate, come ad esempio via Santa Gilla. Ci passo quasi tutti i giorni e mi pare di aver sentito rumore di cuscinetto sulla ruota destra.
Caro Realista e caro Luigi, ma se avete ragione voi perché i cagliaritani (n assenza di strisce in un caso e nell’altro) per mesi hanno continuato ad attraversare la strada all’altezza del Bar Svizzero e non all’altezza di via Mercato Vecchio? Solo per fare un dispetto alla Giunta Floris? O perché in quel punto le strisce servivano ai pedoni e in quell’altro (in cui infatti non attraversa praticamente nessuno) no?
Scusa Vito, la gente attraversa dove deve attraversare. Se uno arriva nel largo da via Roma puo’ attraversare subito, se uno arriva da su, attraversa appena trova un attraversamento (ora ci sono all’altezza di via Mameli, poi di Vico Carlo Felice e poi si potrebbero mettere appunto a meta’ strada tra queste ultime e via Roma). Il fatto che continuassero ad attraversare davanti allo svizzero probabilmente e’ perché la gente arrivava li convinta di trovare ancora le strisce. A meno che non ci sia un tale flusso di persone proveniente da via Crispi.
Io credo che con le strisce al caffe svizzero, molti pedoni che arrivano da via Roma, invece di attraversare al semaforo preferiscano iniziare la salita per poi attraversare poco piu’ su senza dover aspettare il loro turno al semaforo. Continuo a dire che le strisce messe a meta’ strada avrebbero maggior senso.
Le strisce davanti al bar Svizzero sono una necessità perché consentono di attraversare a chi esce dalla zona pedonale della Marina, da dove dovrebbe essere più consistente il flusso di pedoni. Quindi, non conta tanto il flusso da via Crispi, quanto quello in transito dalla zona pedonale. Evviva!
Scusa se insisto Gianluca, ma il grande flusso della zona pedonale della marina dove dovrebbe andare? Perche’ se e’ diretto verso la zona della stazione puo’ tranquillamente scendere al semaforo e attraversare all’incorcio, se invece intende salire verso piazza yenne, allora puo’ attraversare piu’ su. A meno che tutti quelli che escono dalla marina non siano diretti in Piazza del Carmine o al caffe’ svizzero?
Ripeto che se sono state tolte evidentemente e’ perche’ erano un inutile intralcio al traffico, non certo per fare un favore a qualcuno. La gente le ha sempre usate per evitare di dover attraversare al semaforo. Con questo doppio attraversamento a breve distanza, uno regolato da semaforo ed uno libero, si verifica che durante il tempo del verde le auto in discesa dal largo si devono comunque fermare alle strisce dello svizzero, nel frattempo il semaforo diventa rosso e quindi si devono rifermare. Nelle ore di punta questo giochetto determina una fila nel Largo spaventosa, con conseguente smog, incazzature degli automobilisti etc. Allora, siamo proprio sicuri che quella di eliminare quelle strisce non fosse una scelta saggia e ponderata??
Forse due commenti su questo argomento sono troppi, ma se mi rispondi in persona, al piacere di leggerti aggiungo una considerazione: le striscie davanti al bar svizzero possono essere considerate ridondanti (ce ne sono di vicine semaforizzate, quindi più sicure per i pedoni e regolamentate per i veicoli) ed inoltre di intralcio alla circolazione stradale, perchè ripetono un arresto, disordinato, appena se ne è passato un’altro, ordinato, del semaforo.
Trarre conclusioni dai comportamenti degli utenti non è sempre consigliabile, specie laddove devi disciplinare un fenomeno in nome della sicurezza e della funzionalità: ergo, dedurre che se la gente passava lì significhi che il “passaggio” era giusto, mi pare quanto meno poco corretto. Nei fenomeni urbani, perchè ci sia democrazia per un servizio, nel suo uso, è necessario includere tutte le variabili, e non privilegiarne una come assoluta e trascurare le altre. I pedoni vanno tutelati, ci mancherebbe, vanno messi in priorità sul resto del traffico soprattutto nei centri storici, ma se poi li si deve indirizzare su itinerari diversi da quelli che storicamente ed istintivamente seguivano, e ciò non causa nessun danno a loro, direi che la questione può morire lì. Soprattutto se con questa decisione ne deriva un miglioramento per la circolazione nel suo complesso.
Caro Vito, se mi permetti: nei centri urbani è un imperativo ragionare in logica di rete, di complesso di variabili a governo di un unico sistema, quello, in questo caso, della mobilità, Giudicare restrittivamente così come hai fatto è troppo riduttivo, talmente tanto che si rischia di sbagliare solo per la tentazione di dare un colore politico alle striscie pedonali. Lasciamole bianche su sfondo scuro, laddove servono
condivido totalmente
se ragioni con questa logica allora dovresti mettere strisce pedonali ogni due metri! i pedoni sono automobilisti a piedi il più delle volte, sono le stesse persone che parcheggiano in doppia fila piuttosto che cercare un parcheggio e fare 10 metri a piedi, sono gli stessi che il parcheggio magari lo trovano ma siccome non è di fronte a dove devono andare allora rifanno il giro e finchè non lo trovano lì dove lo vogliono loro non si fermano.
Antonio, ma neanche per idea! Sono gli automobilisti ad essere pedoni in macchina, e girano fino a che non trovano un parcheggio lontano, per poi andare a piedi e nel frattempo, per dispetto, ostruire la circolazione degli altri pedoni in auto, che sono automobilisti in cerca di un parcheggio lontano per poi andare a piedi e nel frattempo, per dispetto, ostruire la circolazione degli altri pedoni in auto, che sono automobilisti in cerca di un parcheggio lontano per poi andare a piedi e nel frattempo, per dispetto, ostruire la circolazione degli altri pedoni in auto, che sono automobilisti in cerca di un parcheggio lontano per poi andare a piedi e nel frattempo, per dispetto, ostruire la circolazione degli altri pedoni in auto, che sono automobilisti in cerca di un parcheggio lontano per poi andare a piedi e nel frattempo, per dispetto, ostruire la circolazione degli altri pedoni in auto,che sono automobilisti in cerca di un parcheggio lontano per poi andare a piedi e nel frattempo, per dispetto, ostruire la circolazione degli altri pedoni in auto, che sono automobilisti in cerca di un parcheggio lontano per poi andare a piedi e nel frattempo, per dispetto, ostruire la circolazione degli altri pedoni in auto,che sono automobilisti in cerca di un parcheggio lontano per poi andare a piedi e nel frattempo, per dispetto, ostruire la circolazione degli altri pedoni in auto, che sono automobilisti in cerca di un parcheggio lontano per poi andare a piedi e nel frattempo, per dispetto, ostruire la circolazione degli altri pedoni in auto,che sono automobilisti in cerca di un parcheggio lontano per poi andare a piedi e nel frattempo, per dispetto, ostruire la circolazione degli altri pedoni in auto, che sono automobilisti in cerca di un parcheggio lontano per poi andare a piedi e nel frattempo, per dispetto, ostruire la circolazione degli altri pedoni in auto….
Neo né i pedoni né gli automobilisti rispettano le regole, l’automobilista vuole parcheggiare di fronte a dove deve andare e il pedone piuttosto che fare 50 metri e attraversare nelle strisce attraversa dove non ci sono, nel largo come ovunque…il fatto che la gente continui ad attraversare lì non è indicativo dell’utilità delle strisce pedonali in quel punto. Dire che sono automobilisti a piedi vuol dire che ragionano allo stesso modo, vogliono camminare il meno possibile.
I pedoni sono in scacco, Antonio, ma si muovono poco alla volta! Il Re cerca di non muoversi proprio, il cavallo salta e scarta anche di lato, mentre ci sono torri in movimento per quattro direzioni e alfieri delle diagonali! Non se ne può più, pensa che la Regina fa un po’ come gli pare e qui è tutto un carraxio carrabile. Pedonalizziamo il Largo e facciamo salire la gente all’Ospedale in scala mobile, ripristiniamo il nobile progetto dell’Ovovia tra Piazza Matteotti e il Bastione di Santa Croce, facciamo qualcosa, muoviamoci.
-p.s.- il pedone applica una “mobilità naturale” che costa tempo e fatica, e almeno quest’ultima e sostanzialmente risparmiata a chi procede in auto. Non mi sembra logico chiedere a nessuno di farsi 300 metri in salita e poi altri 300 in discesa per traversare una strada. Se non sbaglio poi il codice autorizza i pedoni a traversare dove vogliono se a di stanza di 100 metri non ci sono strisce, e di strade in cui le strisce sono lontanissime ce n’è a fuliarura!
non ho mai detto che non vadano messe le strisce, solo non in quel punto. Se ci sono già due file di strisce a 300m l’una dall’altra piazza un’altra fila a metà tra le due, non a 50 metri dall’una e 250 all’altra. E comunque dicevo solo che non è indicativo il fatto che i pedoni continuino ad attraversare in quel punto, se lo fanno è per abitudine mista a pigrizia.
P.S. se devi rispondere fallo normalmente per piacere
Provo a risponderti normalmente.
Esattamente come succede per le strade trafficate dal transito veicolare, anche gli attraversamenti pedonali devono seguire la logica delle direttrici di traffico, ovvero degli assi viari che anche se “solo pedonali” purtuttavia esistono. Nel caso specifico ti sarà noto forse che il traffico pedonale che passa sotto i portici di via Roma non è lo stesso che passa dal Consiglio Regionale- Via Sardegna a via Crispi-Piazza del Carmine , seguendo la direttrice delle vie retrostanti alla fila delle facciate. Il volume di traffico pedonale giustifica certamente le due zebrate “vicine” che garantiscono continuità ai percorsi (portici via Roma e Via Sardegna-Via Crispi- ).
Le strisce 150 metri sopra non hanno molto senso, dato che pochissimi arrivano da vico Carlo Felice per traversare verso la Chiesa di S.Agostino (no asse viario, quindi). In ogni caso non sarebbe sensato metterle in quel punto -allora sarebbe meno peggio porle in continuità con via Mercato Vecchio, che non ha però nessuna continuità con nessun asse viario -a meno che tu non debba comprare i fiori da Del Ministro e girare dentro il negozio.-.
Caro Anonimo (Neo Anderthal ?), se, come dici tu ci sono due direttrici di traffico pedonale entrambe molto intense (Via Roma –> Stazione e Via Sardegna –> Via Crispi), allora potrebbe aver senso lasciare due attraversamenti pedonali vicini ma questi dovrebbero essere entrambi regolati da semaforo e sincronizzati in modo che ci sia un unico momento di attraversamento pedonale. Quello che secondo me succede e’ che molti pedoni provenienti dalla stazione o da via roma, invece di attraversare all’incrocio con semaforo, iniziano la salita ed attraversano 50 metri piu’ su perche’ cosi’ non devono attendere il proprio turno.
il tuo ragionamento è logico tuttavia, basandomi su quello che faccio io, come suggerisce Luigi il più delle volte sfrutto quell’attraversamento solo per evitare il semaforo più in basso, sia arrivando da via Roma che uscendo dalla Rinascente. Ho guardato google maps per farmi un’idea delle distanze, alla fine ritengo la soluzione più giusta mettere le strisce subito prima (arrivando da piazza Yenne) della fermata dell’autobus per diversi motivi: distanze meglio ripartite, evitare di rallentare la corsa dello stesso autobus con i passeggeri appena usciti o eliminare più facilmente la coda al semaforo. Le strisce lì darebbero anche modo a chi si immette in via Mercato Vecchio arrivando da piazza Yenne di fare la manovra in maggiore sicurezza smaltendo più facilmente inoltre piccole code di due tre macchine che devono svoltare ma che non riescono a farlo. Anche la torretta per il pagamento del parcheggio è più o meno a quell’altezza quindi, anche se non fondamentale, è pur sempre un motivo in più. Io penso che solo una minima parte dei pedoni che usufruiscono di quell’attraversamento segua una direttrice via sardegna-via crispi-piazza del carmine, la maggior parte, secondo me, risalgono, però certo non si può star lì a fare un sondaggio. L’errore secondo me è stato cancellare quelle strisce anzichè “spostarle”. Comunque siamo tutti d’accordo penso sul fatto che alla fine limitare le auto in centro è la soluzione principale a tutti questi piccoli problemi.
Confermo: Neo Anderthal.
Caro Vito, girerei il tuo post ai responsabili del PUM (Piano Urbano di Mobilità) perchè, come comprovato dall’eterogeneità dei commenti che hai suscitato, mi pare che non ci sia unanimità di plauso all’azione del nuovo Sindaco. D’altronde, il problema presuppone studio di rete cittadina, di modalità di trasporto, di pedonalità e, più in generale, di accessibilità dei vari punti della città. Se poi le striscie davanti al caffè svizzero disturbano, non sarà un gran problema farne a meno, in cambio di una città “mobile” ed “accessibile”. A tutti
Vito, rileggendo il tuo articolo ho notato che ti chiedi se Floris le avesse tolte x fare un favore a qualcuno. Credo che l’unica motivazione fosse quella di snellire il traffico all’incrocio. Eliminando delle strisce non si fanno favori a nessuno. Semmai qualche maligno (non io) potrebbe pensare che rimettere l’attraversamento in quel punto sia un gran favore x il caffè svizzero…
Caro Vito, ma se proprio le voleva rimettere, perche’ non farle a meta’ strada tra quelle all’incrocio con via Roma e quelle all’altezza di Vico Carlo Felice? Sono circa 180 metri (fonte Google earth), mentre quelle davanti al caffè svizzero sono a soli 46 mt dalle altre. Un attraversamento all’altezza di Via Mercato vecchio sarebbe stato più logico ed avrebbe creato meno intralcio all’incrocio con via Roma.
E se non ce ne fregasse una beta fava del traffico automobilistico e volessimo favorire i pedoni?
Appunto, x favorire i pedoni sarebbe piu’ logico mettere un attraversamento a meta’ strada tra i due sopracitati, e non invece a pochi metri da quello piu’ a valle
Nei primi 100 giorni di Zedda mi aspetto addiritura il ripristino del buon senso. Mi aspetto che vengano tolti i cartelli di sosta a pagamento (mai entrata in vigore) da piazza Giovanni XXIII (vicino a via Leon Battista Alberti) e da Piazza Michelangelo. Era appena avvenuta la conversione dalla Lira all’Euro e le tariffe sono indicate come 0,52 per la prima ora ed 1,03 per quelle successive.
Credo che il punto, che nasce a una cosa piccola come ripristinare le strisce pedonali, sia esattamente quella di restituire la città ai cittadini, sia con le strisce pedonali dove servono, sia con semafori che non costringano a corse da centrometristi perché il verde dura pochissimo e scatta subito il giallo.
Segnalo anche la pericolosità di alcuni passaggi pedonali, troppo vicini agli incroci: se si deve svoltare a destra da via Sant’Eusebio a via Grazia Deledda si rischia di metter sotto il pedone perché il passaggio pedonale è troppo vicino e il guidatore controlla a sinistra che non arrivino auto.
In Gran Bretagna, ma l’esperienza sis ta sviluppando anche in Italia, esiste un sito che si chiama fixmystreet (http://www.fixmystreet.com/) che ha lo scopo di segnalare direttamente agli uffici competenti queste piccole criticità in modo che siano risolte quasi in tempo reale. Non sarebbe male farlo anche a Cagliari.
Volendo si potrebbe fare un grande parcheggio auto nei pressi de Sa Scafa, con un servizio di bus-navetta compreso nel prezzo del parcheggio: si eviterebbero un bel po’ di macchine nel centro città.
…e perché non far tornare via Manno e via Garibaldi pedonali?
benissimo! Le strisce pedonali in centro città devono aumentare, non diminuire. Non dimentichiamo che i PEDONI sono il traffico! Chi pensa che le automobili in centro città debbano avere priorità si sbaglia. Prima vengono le persone, poi le auto.
e… signor sindico me li manda i vigili al mercato di San benedict che non se ne possono più le basette!?
ho l’impressione che correrà il rischio di fare marcia indietro: le strisce a quell’altezza sono state eliminate perchè rallentavano il traffico (Vito il cui prodest in questo caso non mi pare centri granchè almeno che non sappia qualcosa di preciso…..), e comunque cosa vuo dire che i pedoni hanno proseguito ad attraversare, che anche i pedoni rispettino le regole!!!! E risparmiatemi predicozzi sull’uso dell’auto e dei mezzi pubblici io cammino sul serio!!!
Ma è una tale questione di vita o di morte guadagnare pochi secondi nella svolta da via Roma al Largo? Ci si alza 10 minuti prima, that’s so easy. La peggiore piaga di questa città è l’indolenza, quella elettorale è scomparsa, ora deve sparire da ogni comportamento sociale. Cagliari ha le carte in regola per essere una delle città più avanzate d’Europa, se ci mettiamo tutti un po’ di buona volontà. E si comincia proprio dalle piccole cose.
Ma vogliamo parlare delle autoblù (e dei pulmini…) che sfrecciano in via Garibaldi e via Manno? Con i taxi (e vabbè), con gli autobus (e vabbè) e pure coi padroncini che devono fare le consegne… e vabbè, però queste strade alla fine sono le più pericolose di tutta la città!
E adesso sarebbe il caso anche di “restituire i semafori” ai pedoni. Il “giallo lungo” è una assurdità, una persona che attraversa la strada non sa mai quando sta per scattare il rosso, spesso si trova in mezzo alla carreggiata quando le auto ripartono, con disagio sia per il pedone che per l’automobilista e conseguente rischio per l’incolumità delle persone e rallentamento del traffico.
Se inizi ad attraversare col verde (si può iniziare ad attraversare SOLO col verde!) hai tutto il tempo per completare l’attraversamento. Il giallo lungo serve a questo. Il tempo totale delle due fasi (verde + giallo) è rimasto invariato. Prima il giallo durava pochi secondi e chi cominciava ad attraversare col verde inoltrato, molto spesso si ritrovava in mezzo alla strada con il semaforo ormai diventato rosso.
Qual e’ la posizione dei sindaco Zedda nei confronti dei parcheggiatori abusivi? Intendo dire gli extracomunitari che pretendono di essere pagati per un servizio che impongono a chi cerca di parcheggiare. Visto che Floris diceva di essere tolleranti (con molta ipocrisia ovviamente), cosa intende fare Zedda visto che per molti di noi la situazione e’ intollerabile?
Sono d’accordo, ma i parcheggiatori abusivi sono “locals”.
Gli extracomunitari -per la mia esperienza- non cercano di imporre l’obolo, ma cercano, a volte con una certa pressione -indebita, sia chiaro- di venderti qualcosa delle loro merci.
Gli abusivi-semi-estorsori sono cagliaritani, si aggirano nell’area di fronte al Cineworld, e alla Fiera, dove colonizzano aree dell’Autorità portuale e gli spartitraffico, ma mica a poco prezzo, anzi.
Floris si riferiva a loro, non ai “senegalesi”, che sono stati oggetto di retata anche nei parcheggi dietro il Comune in Via Sonnino, dove ho assistito alla scena.
Pensavo fossero extracomunitari, grazie per la precisazione. Io mi ricordavo una dichiarazione di Floris sulla pagina Facebook di Radio Press che si riferiva agli extracomunitari, dicendo che dovevamo essere tolleranti e cosi via. In ogni caso, sia che si tratti di loro o di locali, il problema va affrontato, non se ne puo’ piu’
ricordatevi, che non siete solo automobilisti , ma anche dei pedoni, e le strsce pedonali davanti allo svizzero prima o poi serviranno anche a voi
Io le auto le bandirei completamente dal centro storico, altro che eliminare strisce pedonali … cosa mi tocca leggere …
Pensavo che sarebbe simpatico munirci di fischietto tipo arbitro e fischiare ogni volta che c’è un assembramento di doppiofilofili. Magari, in attesa della tolleranza zero, a forza di sprammi qualcuno la smette.
bucca tua santa…..in alcune strade i doppiofilofili occupano un’intera corsia (via sonnino e via baccaredda le più evidenti)
Esatto!! cavolo, l’altra volta, sulla mia corsia, quindi senza essere su quella di sorpasso, proprio alla fine di Via Baccaredda per andare in Via Sonnino, mi son dovuto fermare per poi mettermi nella corsia di sorpasso e sai perchè? Perchè un coglionaccio era in doppia fila!! sò che nei Paesi civili c’è il ritiro definitivo della patente per queste cose, visto che si rischia di causare incidenti!! se parcheggi in doppia fila, dico io, fallo se la strada è talmente larga che non puoi dare fastidio a qualcuno e sempre in via del tutto eccezionale, motivi urgenti e per meno di un minuto!!
La città è dei pedoni prima che delle macchine: bisogna ricordarlo sempre! Chi si lamenta del rallentamento delle auto causato dalle strisce pedonali dimentica che il codice della strada pone il diritto ed il rispetto di chi va a piedi prima di qualunque altra cosa. Non tutti hanno la mobilità necessaria a coprire quei venti metri in più che permettono di attraversare la strada senza rischi. Siamo abituati male e tendiamo a considerare i pedoni e i ciclisti come degli intralci: grande segno di inciviltà che pone noi italiani in una posizione vergognosa rispetto alla media degli altri paesi europei. Qualunque iniziativa che mira al rispetto di chi gira la città a piedi e incentiva a riflettere sull’uso smodato ed improprio che la maggior parte di noi fa della macchina è assolutamente encomiabile. Bravo sindaco!
passo tutti i giorni dal largo carlo felice per andare al lavoro con la mia auto. arrivo dalla stazione. i pedoni hanno le strisce pedonali regolamentate all’altezza del comune. a cosa servono poco più avanti? a mio modesto parere a rallentare il traffico delle auto che arrivano da via roma, da entrambi i lati. ti devi fermare una prima volta al semaforo. poi alle strisce pedonali perchè c’è sempre qualche simpaticone che attraversa anche se per i pedoni il semaforo è rosso.
finalmente erano state tolte le ulteriori strisce pedonali dopo pochi metri.
adesso mi dici che sono state ripristinate.
a cosa servirà?
di sicuro a rendere più comodo per i pedoni fare qualche passo di meno.
alle auto a stare ferme più tempo.
ho grande simpatia per Zedda…ma questa proprio non la capisco!
evviva la tradizione allora, abbasso la funzionalità.
Cara Graziella, immaginare il mondo, la vita, la giornata imperniata sulla tua automobile, concepire la città, le vie, il traffico in funzione dell’automobile, credere che le strade servano solo alle auto è proprio un modo di vedere il mondo che, è solo un parere, dovresti riconsiderare dalle fondamenta che ti sei scelta.
Qualche passo in più farebbe bene anche a te. Il movimento, camminare, mille passi al giorno allungano la vita e ossigenano muscoli e neuroni.
Chissà se dalla macchina ti sei accorta che hanno mozzato le jacarande del Largo Carlo Felice e mostrano alcuni palazzi in tutta la loro bruttezza.
Ma forse non guardi perché hai l’occhio al cronometro con il quale misuri i tempi dei tuoi trasferimenti in auto.
Saluti cordiali
e chiamale piccole cose ,non ricordo bene quante persone sono state messe sotto dalle macchine,proprio davanti al bar svizzero,ci voleva zedda, per ripristinare le strisce e bene si’ ci voleva zedda,e anche vero che e una piccola cosa ,ma allo stesso tempo ti fa capire che lui e presente,e no come floris che, era un presente assente.
Ma vi dirò di più: ieri pomeriggio i vigili stavano multando a raffica le macchine mollate in mezzo ai piedi davanti all’antico caffè! ma che succede?
Anche quella di Pantofolas? 🙂
ceee no ci pozzu crei!!!! Ditele di andare anche la domenica al bar ex rita boi che c’esti sempri fuliai oppi e la sua cricca con tanteo di macchine parcheggiate ad minchiam
Sulle strisce pedonali nel Largo:
1) le strisce citate da Biolchini e criticate da alcuni si collocano nei pressi di un accesso alla frequentatissima Rinascente. In un punto attraversato da vere e proprie legioni di pedoni, cagliaritani e provenienti da fuori. Per gli anziani e i disabili anche guadagnare quei pochi metri rispetto all’attraversamento al semaforo, che oltre tutto è regolato da semaforo pedonale che va un po’ troppo veloce, può essere un vantaggio da non poco;
2) non mi lamenterei molto considerato che aree come quella del Largo, in molte città europee, sarebbero del tutto interdette al traffico;
3) in altri punti della città le strisce pedonali forse sono eccessive (e soprattutto mal segnalate) ma non in quella zona per le ragioni di cui a punto 1. In ogni caso, il rischio per il traffico si previene con la prudenza, e dovrebbe passare il concetto che percorrere le vie cittadine, e specie una via come il largo ad intensissimo attraversamento pedonale, imitando Sebastian Vettel magari per guadagnare 2 minuti in più non è né utile né “da fighi”, è semplicemente pericoloso per sé e soprattutto per gli altri.
Devo direi che, anche se questa è una piccola cosa, Zedda in queste prime due settimane si è comportato proprio bene… Spero prosegua così e sono proprio curioso di vedere gli Assessorati…
…Ehehehe, già me lo vedo il neo sindaco che prende a bussinate il suo nuovissimo navigatore gps: “o’gnorante! mallà che sono il sindaco! llà che me lo devi dire dov’è ched’è via fiNzi!”
Quindi, per piacere, prima che si rischi la crisi diplomatica tra la città e i chip di silicio….glielo dite dove si trova questa benedetta via?
O non è che c’è una piccola sostituzione di consonante per vedere se……
Per il resto: io in auto cerco di comportarmi civilmente, ragion per cui auspico la tolleranza zero verso tutti;
in secondo luogo vorrei che quelle strisce testè ripristinate venissero dipinte di nero.
Esistono poco prima e poco dopo, di fronte al bar swissero sono veramente fastidiose per il traffico.
E poi, a dirla tutta, fino a pochi giorni fa ero molto barroso contro i pedoni ignoranti, e qualcuno l’ho fatto sobbalzare. Ora hanno la legge dalla loro parte, non posso più divertirmi.
Parola d’ordine: TOLLERANZA ZERO.
Chi siara.
chi no serbianta a nudda. Itta seusu cancarausu!!!! Le strisce non servivano perchè fai 20 metri e c’è il semaforo del largo. Servivano solo a rallentarlo ulteriormente. D’accordissimo sulla tolleranza zero. Via sonnino, al netto delle macchine in doppia fila ha perennemente una corsia in meno.
Altra considerazione: pochi giorni fa percorrendo la litoranea di quartu frotte di ciclisti disposti a ventaglio in mezzo a sa ruga e pista ciclabile desolatamente vuote. però tottusu a frastimai il sindaco di quartu che le voleva togliere. Io voglio le piste ciclabili perchè in bicicletta ci vado, però a usarle e a rispettare anche noi ciclisti il codice (non parliamo del poetto poi dove le bici vanno a cazzo sia un senso che nell’altro)
Questa della doppia fila è davvero una usanza da maleducati. Andrebbe sanzionata soprattutto in casi lampanti, come nel caso di Viale La Plaia, che in orario di punta è sistematicamente invasa dalla doppia fila anche quando pochi metri più avanti -rispetto al solito tabacchino o bar- c’è abbondanza di parcheggi, per non parlare dei papcheggi OVS-Iperpan e dell’area parcheggio antistante, a pochi passi. La cosa si ripete anche al botteghino del Cagliari Calcio i giorni prima di partite di un certo richiamo, macchine a intasare e posti auto vuoti a tre metri.
Ecco, iniziamo a mettere qualche multa dove serve davvero?
Concordo in pieno sul problem di viale la playa.
Ogni mattina esco da Cagliari passando da via Roma lato porto e la Playa. La doppie file(a destra e sinistra) in viale la playa sono uno strettissimo collo di bottiglia. Inoltre valuterei l’idea di un paio di sottopassaggi tra il porto ed il centro di via Roma per eliminare il semaforo e le strisce pedonali. Sarebbe il primo passa per velocizzare. Quel tratto di strada e chiudere al traffico via Roma lato portici.
… Mi sa che posto questa idea sull’ideario…
A me piacciono un sacco questi tunnel! Ci vedrei bene almeno dieci archeologi a controllare il movimento terra e un’altra decina in caso sia necessario anche lo scavo con relativa documentazione.
Se aspettiamo i sottopassaggi -che sarebbero quasi subacquei, vista la quota s.l.m.- faeusu in tempu a morri de beccesa. Tra l’altro ci sarebbe qualche problemino tra costi e fattibilità.
Ma so che scherzi, Massimo, dato che simili progetti erano nel serbatoio di sogni della “piazza sul mare” etc. di Fantola.
Ma Fantola ha perso, fatevene una ragione.
Concordo con ZUNBUSTER!
Io, invece, non sono d’accordo. Quelle strisce sono un tappo per le auto che hanno il verde per salire nel Largo. Cosa costa fare due passi per i pedoni che vogliono attraversare il Largo e prendere le strisce della Rinascente ?
e cosa costa agli automobilisti comodamente seduti in macchina schiacciare la frizione e freno e fermarsi?
priorità ai pedoni, la città non è fatta per le auto, il loro utilizzo intensivo provoca inoltre dsfunzioni psichiche e comportamentali….
ah beh, allora mettiamo strisce ogni 10 metri e poi vediamo cosa succede. Se una strada e’ pedonale, e’ pedonale, se invece è una strada di transito per le auto, allora ci deve essere una regolamentazione. Nelle citta’ europee che tanto citate senza evidentemente conoscere a sufficienza, in strade come il Largo ci sono le ringhiere per impedire l’attraversamento selvaggio e poi ci sono gli attraversamenti regolati da semafori, cioe’ a chiamata.
Venerdi ho visto un vigile che faceva il vigile nel largo carlo felice; fusse che fusse…. anche questi sono piccoli segnali,se i vigili magari tornano come una volta negli incroci più pericolosi dove gli automobilisti passano allegramente col giallo rosso ci saranno meno incidenti.
I cagliaritani vorrebbero legge e ordine da un sindaco di sinistra, visto che quello di destra legge e ordine non sapeva neanche dove stavano di casa…
Buona cosa … ora il prossimo passo, in vista della possibile liberazione dell’intero centro storico dall’ammasso di auto, non tutte di residenti, che lo avviliscono, dovrebbe essere TOLLERANZA ZERO sull’antipatica abitudine dei cagliaritani di parcheggiare sistematicamente in doppia fila, che ho constatato essere scomparsa da tempo a Roma e in altre città. A volte mi chiedo se sono cretino io, che temo di essere tra i pochi cagliaritani che se non trova un punto di sosta “regolare” nei pressi del tabacchino o del bar, procede avanti finché non ne trova un altro anziché mollare l’auto in doppia fila (anche per le soste lampo per prendere il caffè e comprare le sigarette). Giù multe e carro attrezzi, Sindaco, e no timara is frastimmusu … alla fine i cagliaritani la ringrazieranno per il dimezzamento dei tempi di percorrenza favorito dalle carreggiate gentilmente lasciate libere dagli imbecilli della doppia fila.
L’espressione “tolleranza zero” mi fa venire i brividi.
Tuttavia il parcheggio in doppia fila, il rispetto per i pedoni ed in generale i più deboli fa parte della buona educazione prima che del codice civile o penale.
Che è stata inventata tanto tempo fa, forse per questo non se la ricorda nessuno.