Pochi giorni fa ci chiedevamo: “Cosa dovrà fare ora Massimo Fantola per convincere i cagliaritani di centrodestra a votarlo al ballottaggio?”. La risposta ora è chiara: diventare berlusconiano.
La conferma arriva dalle dichiarazioni pubbliche del leader dei Riformatori. Prendete una delle ultime:
“Il candidato delle Sinistre dice che sta volando, mentre cammina con la stampella dei padrini romani, da D’Alema a Bersani sino a Vendola”. Lo dice il candidato sindaco del centrodestra, Massimo Fantola. “Si rassegni il candidato delle Sinistre: il soccorso rosso che arriva da oltre Tirreno – prosegue Fantola – non sarà sufficiente a mascherare la mancanza di un progetto che faccia davvero rinascere Cagliari”. “Nella mia campagna elettorale per i ballottaggi – conclude Fantola – voglio che si parli soltanto di Cagliari e del suo futuro. Insieme ai partiti dell’alleanza ho scelto di non invitare in città nessun esponente nazionale: ci concentreremo totalmente nel contatto con i cagliaritani, con un costante e continuo dialogo. Perché per me il sindaco di Cagliari deve governare senza ingerenze romane o padrini occulti”.
“Candidato delle sinistre”, “padrini romani”, “soccorso rosso”: questo è puro lessico berlusconiano, altro che moderati alla Mario Segni.
Ma anche accusare Zedda di farsi sostenere da D’Alema, Bersani e Vendola rischia di essere ridicolo, visto che per Fantola, nell’imminenza del primo turno, sono venuti a Cagliari (vado a memoria) i ministri La Russa, Frattini e Matteoli, gli esponenti nazionali Lupi e Alemanno, mentre il premier Berlusconi è intervenuto telefonicamente nel corso di una fallimentare convention di saluto alla città del sindaco uscente Emilio Floris (duecento persone, al massimo trecento al Molo Ichnusa).
“Insieme ai partiti dell’alleanza ho scelto di non invitare in città nessun esponente nazionale”, dice oggi Fantola. La verità è un’altra: da una parte il candidato sindaco teme l’abbraccio mortale con Berlusconi, ormai un pericolo per la sua stessa coalizione; dall’altra il Pdl romano non vuole schierare i propri pezzi da novanta per un candidato non suo e che rischia di perdere.
Peraltro, che cosa ci verrebbero a fare i ministri di Berlusconi a Cagliari? A dover rispondere a domande imbarazzanti sul caro traghetti, sulle industrie che chiudono, sul referendum sul nucleare, sulla batosta di Olbia?
In evidente difficoltà, la mossa segreta di Fantola è dunque la bugia alla Berlusconi, il terrore dell’ingovernabilità sparso a piene mani, il discredito dell’avversario. Il tutto, ovviamente, nel nome di una politica sedicente “moderata”.
Per questo Fantola, dopo aver fallito l’elezione al primo turno, non può fare altro che alzare i toni dello scontro con un solo obiettivo: dichiararsi moderato per far credere ai non berlusconiani di essere diverso dai seguaci del Cavaliere, ma usare un linguaggio aggressivo per dimostrare agli elettori del Pdl di essere in sintonia con loro.
Eravamo fermi al “Zedda si sta montando la testa” (sciaguratissima quanto arrogantissima dichiarazione), ora registriamo la logica del “salto del buio”. Ecco cosa posta questo pomeriggio il candidato del centrodestra nel suo profilo su Facebook:
“Il governo della città è una cosa complessa, richiede capacità, competenza, esperienza. Richiede conoscenza dei problemi ed equilibrio nel proporre le soluzioni. Questa sinistra estremista e senza progetto propone a Cagliari e ai cagliaritani un vero e proprio salto nel buio. Ricordatelo quando sceglierai il sindaco di Cagliari”.
Una dichiarazione che mi ricorda i messaggi lanciati dalle Democrazia Cristiana nelle elezioni del 1948. In realtà, Fantola si è messo nelle mani del deputato del Pdl Salvatore Cicu, che ormai sembra l’ispiratore di tutte le mosse del candidato sindaco del centrodestra. Vedrete che nei prossimi giorni Fantola e Cicu scopiazzeranno la strategia milanese e, ben lungi dal voler parlare dei problemi di Cagliari, cercheranno di trascinare Zedda sul terreno della zingaropoli e della paura degli omosessuali.
Funzionerà per vincere e convincere il centrodestra cagliaritano a votare Fantola?
Intanto Massimo Zedda incassa la piena fiducia del leader nazionali del centrosinistra. Oggi Massimo D’Alema ha tolto ogni dubbio sul sostegno che il Partito Democratico sta dando al giovane candidato e militante di Sinistra e Libertà. Sinceramente, bisogna stare a qualche centinaio di chilometri da Cagliari e amare i luoghi comuni della politica per non vedere che in città il Pd sta giocando tutte le sue carte per arrivare alla vittoria. E vorrei ben vedere! Secondo voi, a due anni dalle prossime elezioni regionali, perché il maggiore partito di centrosinistra non dovrebbe fare di tutto per governare (con magari quattro o cinque assessori e 13 consiglieri) invece che stare all’opposizione?
Per questo mi ha sconcertato (ma non sorpreso) l’analisi che Marcello Fois ha affidato al sito di Sardegna Democratica, dal titolo “E ora prove tecniche di affidabilità”. Perché lo scrittore nuorese propone la solita tesi “la vecchia politica ha affossato Soru” che, sempre che sia stata veritiera nel caso della sconfitta di due anni fa, stavolta non è assolutamente applicabile. Volete un esempio: Il Pd a Cagliari è il primo partito e Zedda ha preso più voti della sua coalizione! Di quale presunta inaffidabilità parla dunque Fois? Bastavano questi due dati per suggerirgli una maggiore prudenza nell’interpretazione del voto a Cagliari, invece che scrivere “Se Massimo Zedda vorrà tenere conto della nostra piccola storia recente forse potrà prevedere, e neutralizzare, il fuoco amico”.
E infatti è stato lo stesso candidato sindaco a dire oggi in conferenza stampa con D’Alema che “contrariamente ad altre occasioni, la nostra coalizione è compatta e nessuno si è lasciato andare a polemiche interne “. Qualcuno lo dica a Fois, per favore.
Non è semplice leggere i fatti politici nel mentre si realizzano.
Soprattutto perché per diventare fatti hanno bisogno di concretizzarsi, oltre le dinamiche correnti.
Il 3o maggio sapremo se a Cagliari qualcosa è successo ma si può dire – con le necessarie e dovute cautele e non solo per scaramanzia – che qualcosa è successo e succede.
L’immagine che trasmette Fantola è quella della solitudine.
Frutto a mio parere del fatto che la destra considera sua – da PADRONA – la città e il consenso politico alla propria coalizione.
Cagliari è nostra, pensano e agiscono così.
In quelle infelici parole “si è montato la testa” c’è proprio questo: ma come ti permetti, questa è roba nostra.
Accorgersi dopo il primo turno che almeno la metà dei Cagliaritani non è roba loro può far girare la testa.
Per contro intorno alla candidatura di Zedda si è progressivamente sviluppato un entusiasmo e una partecipazione che vanno oltre – a mio parere – la contingenza della proposta politica.
In molti abbiamo detto che il confronto elettorale ha riflettuto molto delle polemiche passate e forse non abbastanza dei temi della città ma è evidente che c’è un segno di partecipazione che richiama alla esigenza di costruzione dell’alternativa.
Dico si è sviluppato perché tutti ricordiamo le primarie di fine gennaio – segnate da un bassissimo interesse e da un altrettanta scarsa partecipazione – che sembravano far emergere la sensazione che la città fosse non interessata al suo futuro e alle sue prospettive politiche.
Concordo con Vito sull’atteggiamento maturo delle forze politiche, visibile in queste ore, ma credo che anche questo sia frutto del clima di partecipazione che si è generato.
La partecipazione vincola e genera responsabilità, che per una forza politica sono collettive.
Del resto questo segno era ed è visibile nelle stesse assemblee con i politici nazionali, dove non ci si limita a un ascolto passivo.
Fantola ha speso la campagna del primo turno a dire che non aveva padroni, ora dice di non aver padroni.
Già l’affermare il “non” è segno di debolezza, possiamo rispondergli che i leader nazionali sono a Cagliari per vedere e capire cosa sta succedendo in città e come la città ha risposto sin’ora alla possibile alternativa e al cambiamento.
Non possiamo non preoccuparci dalla montagna di voti che hanno conseguito le liste del centro destra ma sappiamo che quella montagna non è impossibile scalarla.
Chiaramente sarà possibile farlo se non mancherà neanche un voto al candidato sindaco , con lo zoccolo duro conquistato al primo turno tutto è possibile.
Deprimente il tentativo di strumentalizzare ogni slogan che si percepisce in un corteo, se ci pensiamo bene è il tentativo di dimostrare che esiste un popolo “contro” e non un popolo “per”.
Immagine plasticamente smentita da come è condotta la campagna elettorale che si caratterizza proprio per il carattere anche innovativo ma soprattutto per la leggerezza e per la sobrietà.
A PROPOSITO DI: “Zedda si sta montando la testa” (sciaguratissima quanto arrogantissima dichiarazione)
Biolchini, io per correttezza avrei scritto botta e risposta, cosa dici?
Chi non ha visto le interviste potrebbe pensare che una bella mattina Fantola si è svegliato e ha dichiarato ad un giornalista che Zedda si è montato la testa (alludendo magari al fatto che non sia in grado di fare il sindaco etc.).
Se non ricordo male invece quella di Fantola era una risposta ad una dichiarazione di Zedda; e sempre se non ricordo male era questa di Zedda una dichiarazione non del tutto cordiale. Fantola si è limitato a rispondergli.
fantola. sindaco no no proprio no,un’altro in mano ai poteri forti di questa citta’ e sappiamo quasi tutti chi sono ,piu o meno ,sarebbe un’altro sindaco che anziche’ fare gli interessi dei cagliaritani si abbasserebe come successo in quest’ultimo ventennio ad essere usato come chi lo ha preceduto,oggi voglio e vorrei massimo zedda .per un cambiamento totale della citta,quelli del centro destra hanno paura soprattutto quelle che hanno governato la citta in questi ultimi 10 anni e ne stanno combinando di tutti colori , hanno paura di ritornare dei normali cittadini, hanno paura di perdere il potere politico e il potere economico.
Lo sai che in risposta alle cialtronate messe in giro dai fantolas’ boys alcuni sostenitori di Massimo Zedda hanno creato una pagina su facebook dal nome “Lo sai che Massimo Zedda” nella quale vengono postati le gesta del candidato sindaco in stile Chuck Norris?
Agli insulti, alla diffamazione, alla calunnia si risponde con l’ironia, o almeno così fanno le persone che io reputo intelligenti!
Ah ah, andrebbe dritto da mons. Mani.
E poi dove va Casini? In via Seruci? Ahahahahahah … diaici pitticca sa spramma …..
Mah, Fantola cerca di proporsi con i berluscones ma senza berlusconi. Un perfetto cerchiobottista. Dice “no grazie” alla discesa di Silvio a Cagliari alla chiusura della prima tornata proprio perche teme lo svantaggi. Poi chi altri potrebbe venire da Roma a sostenerlo? Non certo Casini visto che l’udc oramai a livello nazionale è all’opposizione.
Letto l’articolo su SD … effettivamente sembra una tirata antimassoneria senza chiamare le cose col loro nome, dal momento che già quando ancora c’era il vecchio PCI certe cose, ossia che alcuni esponenti di spicco del partito cittadino erano probabilmente affiliati al Grande Oriente e vicini ad Armandino, si bisbigliavano a mezza voce. Comunque di massima sembra che i danni che potevano fare li abbiano già fatti, i voti che controllano non sono poi più così tanti (senza fare l’errore di identificare sommariamente tutta l’area Cabras con questi personaggi … il politico di Sant’Antioco non è certo il nuovo ma neanche il peggio del peggio) e un po’ troppi voti a Fantola in zone ben identificabili dove questi signori avevano una grossa influenza dimostrano che la spinta propulsiva della loro capacità di fare danni è già esaurita.
Casomai non so se il capofila della Cagliari moderata possa andare fiero del fatto che, a parte le isole superbenestanti del Quartiere Europeo e di Tuvixeddu e quelle storicamente a forte presenza fascista di Fonsarda e Genneruxi, le zone che gli hanno tributato il maggior numero di voti, ai limiti del plebiscito, coincidano con le ben note centrali cittadine del traffico di stupefacenti e della malavita più pericolosa … chi è pronto a spaccare i capelli in quattro sulla pretesa accettazione da parte di Zedda dei voti di Artizzu o addirittura di Muggiri dovrebbe forse guardare in casa propria prima di ragliare, ma certamente ci auguriamo che sia una mera coincidenza e non la riproposizione di scenari palermitani in salsa sarda.
non so se Fantola possa andare fiero dei voti che raccoglie nei quartieri più poveri e problematici, certo che la sinistra non ha da essere fiera di questa assenza
Se fossero raccolti con metodi meno “clientelari” la sinistra dovrebbe davvero preoccuparsi ma, visto che sappiamo tutti come vengono raccolti…
Avere D’alema a Cagliari insieme al carrello dei bolliti del Pd è stato rovinoso. Speriamo non ci fosse nessuno a sentire la sua anaffettività, le frasi tutte uguali mutando il nome delle città, il gelo dell’indifferenza supponente. Rovinoso.
Speriamo arrivi qualcuno accattivante.
E che continui il lavoro in profondità.
Auguri.
Mi sembra un intervento finto, il tuo. Mi sbaglierò, ma sembra un’infiltrazione…
Ed eccoli qui, non paghi della buffonata già fatta durante lo sciopero Cgil, questa volta si sono preparati sperando in qualche atto da spendersi strumentalmente per trasformare una bella manifestazione in un attacco a Massimo Zedda. Con tanto di brutto ceffo cineoperatore che riprendeva i partecipanti (neanche la polizia di Pinochet!)
Questo è il “popolo di Zedda” che tanto spaventa Fantola ed i suoi accoliti. Per dire che Vito è preveggente…
http://www.youtube.com/watch?v=NrMshSTv2Ik
Video postato da fantolasindaco…
tra l’altro, proprio oggi, Fántomas “ha sottoscritto la dichiarazione di impegno “Pro famiglia” del comitato popolare per la famiglia. Ne da’ notizia Marilena Addari, presidente del comitato che ha sede in citta’ nel quartiere di Castello. “La dichiarazione afferma, come principio inviolabile”, sintetizza Addari, “il ruolo decisivo della famiglia nella nostra societa’, rifiutando
qualsiasi tipo di equiparazione tra la stessa e le altre unioni diverse del matrimonio, e chiede un impegno concreto da parte della prossima giunta riguardo le problematiche che ogni famiglia oggi e’ costretta ad affrontare, dai servizi al lavoro, alla casa, alla sicurezza”. La dichiarazione e’ stata sottoscritta – riferisce il comitato – anche da alcune decine di candidati al consiglio comunale di diversi schieramenti.”
da fantolasindaco.it
il video è stato montato ad arte,l’espressione “omofobi di merda” sembra riferito a Fantola.Non è come appare,in realtà era riferita a quei politici che,con le parole e con i voti in parlamento ,impediscono il riconoscimento dei diritti per le coppie di fatto.chi ha ripreso questa parte della manifestazione pubblichi il video intero,per favore.
La contestazione era rivolta a Fantola. Lo dice anche Gallittu
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=RNQY2l069W4
Quando lo vrebbe detto, signor Talco?
Ha detto “Se qualcuno ha manifestato dei contrasti con uno dei candidati…lo ha fatto perché ha ritenuto in quel momento di manifestare liberamente il proprio dissenso…”.
Qualcuno, non contestazione organizzata. Liberamente, in quel momento, spontaneamente.
E in cosa è consistita la contestazione? Nell’augurio che Fantola non diventi sindaco…
Capirai. Vito ha chiaramente rivelato la bufala dei video.
Manca invece qualsiasi riferimento sull’aggressione e le minacce a Soru, quelle si chiare e precise davanti a tanti testimoni.
Il dissenso sta nell’augurio che fantola non diventi sindaco di Cagliari.Io ero presente alla manifestazione,ho seguito con attenzione le parole della speaker,sicuro che,dopo qualche ora,i sostenitori del candidato sindaco del centrodestra avrebbero trovato la parolina fuori posto per attaccare Massimo Zedda.Purtroppo,attraverso una meschina operazione di college,son ricorsi alla falsità ,smascherata dal video completo pubblicato da Vito.
questo video fa proprio proprio schifo. che poveracci
E il pezzo della signora che esce dalla sede e urla a Soru: Merda! Vedrai cosa ti facciamo alla casa di Villasimius…?
Per fortuna una risata del corteo li ha seppelliti…
A Pisa (città amministrata dal Centro sinistra) c’è un piccolo quartiere che si chiama Stampace e c’è una famosa porta che si chiama Porta di Stampace. Non Stampaccio o Stampice, ma Stampace. Esattamente come il nostro quartiere storico. Non è ovviamente una casualità. E’ un’ominimia come il Barrio de Palermo a Buenos Aires o Sant’Eulalia a Barcellona. Esiste un forte legame, culturale, storico, architettonico tra Cagliari e Pisa. Non sarà per nulla che la Sardegna (e Cagliari) è piena di Pisano e Pisanu. E secondo me Cagliari è la città più pisana del mondo dopo Pisa, naturalmente. Più di Lucca, Cascina e di Empoli.
Magari un po’ di pisani, una volta che si sono liberati delle manette di Ryanair (v. filmato) e dopo avere fatto due bordi in yacht (arrivede filmato) possono anche visitare l’altro Stampace, rivedere in Cattedrale il pulpito che fu già nel loro Duomo, scalare una delle magnifiche torri che qui chiamiamo “pisane”. Sempre che qualcuno non gli dica cosa pensa e cosa dice della loro città il candidato sindaco del centro destra…
Altro che partnership, altro che alleanze interistituzionali: custu di Governance non ari cumprendiu nudda!
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Ddlpres&leg=15&id=277618 propposta di legge Fantola quando era Senatore ( 2006 2008 )
Questi sono i lungimiranti progetti di Fantola >__< è dura guardarlo tutta ma provateci :)))
Fantolas è indipendente. Gli ordini di Zuncheddu li riceverebbe nel suo ufficio in municipio invece che recarsi direttamente all’ImmobiliarEuropea
Guardate che Fantolas si sta candidando alla guida della regione. Lui fa tutto da solo , non ha bisogno di padrini, mica è un Cappellacci qualsiasi lui
Dispiace anche a me, conosco Massimo Fantola da tanto tempo, ma non ho avuto proprio cuore di dirgli con che gentaglia si è messo … ma è fatto così, l’anticomunismo è un freno troppo forte per lui che gli ha inibito anche possibilità di migliore carriera politica. Gli hanno dato il cadreghino di sindaco per far stare buoni i suoi in regione, ora rischia di fare il capogruppo dell’opposizione al Comune e la vedo brutta anche per Cappellacci …
cavolo, un poco mi dispiace. Quasi ci credevo all’avvio moderato della campagna elettorale della coalizione Fantola. E’ riuscito a limitare i danni anche nelle infelici uscite con le croci celtiche (che il grande pubblico non conoscerà mai, perchè ricordiamoci che ad usare internet è la minoranza degli elettori). Ora, messo alle strette, tira fuori le armi dell’offesa media(set)tica, ben rifornito dai pidiellini di stampo romano-milanese. Le sfide a colpi di programma? I progetti per la città? Non contano nulla (ai fini del voto). Chi segue i programmi è già schierato. Per vincere ci vuole immagine e carisma. E, se Zedda continuerà (e non dubito) a portare avanti la sua immagine di giovane, pulito, illibato e un po’ guascone, diventerà il nipote che tutti i nonni di Cagliari voteranno, il giovanotto di belle speranze che tutte le mamme vorrebbero per le loro figlie, l’amico della movida che avrà le chiavi della città. A Fantola rimarranno due scelte: abbandonare definitivamente la nave che affonda (che immagine, per un uomo tutto casa e vela) e condurre un’onorata campagna da moderato, perdere con stile e farsi un’immagine spendibile in caso di fallimento della giunta di sinistra (io ve lo dissi… il giovine ci ha provato e ha fallito, ora fate largo al supersindaco proffescional modello florisV2.0), oppure attingere alle armi non convenzionali della casa madre, ovvero prendere il carrello della spesa col portafogli pieno di poltrone e bungabunga.
Non ho letto l’articolo di Marcello Fois ma mi sembra che il PD stavolta faccia sul serio, e me l’hanno confermato anche i numerosi giovani di SEL impegnati nella campagna elettorale con cui ho scambiato opinioni. Casomai mi pare di cogliere qualche allusione al nodo non risolto dei rapporti di alcuni esponenti della vecchia guardia PD con Zuncheddu e la Massoneria in genere …. ma penso che siano in condizioni di non nuocere …. il risultato del voto di molti quartieri cagliaritani a lungo incrollabili feudi DC nella Prima Repubblica e l’endorsement sottile e implicito a favore di Zedda di un uomo legato a doppio filo alla gerarchia ecclesiastica come Ignazio Artizzu (che, va ricordato ai fantoliani, è un cattolico conservatore, figlio di un grosso maggiorente DC dei tempi che furono, ma non è mai stato un fascista, a differenza di quelli con le croci celtiche che hanno accolto Fantola così nel loro circolo) mi sembra che parlino chiaro circa quale può essere la provenienza di almeno una parte dei voti d’opinione a favore di Zedda.
Sta circolando roba tagliata male a Cagliari…ditelo a quel vecchio baccuco….
Prima di sparare sproloqui….cambi spacciatore o almeno stia zitto. Forse farebbe miglior figura………Oppure forse è meglio che continui a dire fesserie…….come quell’altro …ed in tutto questo la sinistra non deve fare niente.
Tira aria nuova a Cagliari e speriamo anche nelle zone limitrofe.
Largo ai giovani, Cagliari è stata per troppi anni nelle mani delle solite famiglie.
“Perché per me il sindaco di Cagliari deve governare senza ingerenze romane o padrini occulti”.
Fantola ha ragione. E’ verissimo: molto meglio i padrini palesi, per dire…
“Il governo della città è una cosa complessa, richiede capacità, competenza, esperienza. Richiede conoscenza dei problemi ed equilibrio nel proporre le soluzioni. Questa sinistra estremista e senza progetto propone a Cagliari e ai cagliaritani un vero e proprio salto nel buio. Ricordatelo quando sceglierai il sindaco di Cagliari”.
Fantola ha di nuovo ragione: per esempio il tunnel di Via Roma che si inabissa e risorge (ma dipende dall’umidità, come è noto) e con il tunnel la metro che oggi è leggera e di superficie, ma ieri era interrata (o magari sott’acqua, conoscendo Cagliari). Il tutto con un solidissimo equilibrio, con argomenti che certamente sottrarranno ignari turisti alla orrida Pisa (e basta con custa turri, nosu n’di teneusu QUATTRU!.. o fianta dusu?).
Per governare la città servono proposte operative e solerti, concrete e vincenti, come quelle che Fantola ha promosso nei decenni in cui è stato impegnato in tutti i ruoli istituzionali, fino al Senato e così vistosa traccia hanno lasciato in ogni dove, come la nota “legge Fantola” sulla tarapa tapioca, il piano Fantola sulla supersbiriguda come se foss’antani…
Fantola ha, come sempre, sempre ragione. C’è bisogno di programmi solidi, di un turismo imbullonato -e dico bulloni, mica handworks- sulla vela, per liberare i turisti schiavi e ammanettati da raianer:
http://www.youtube.com/watch?v=I3c0chOU0y0&feature=channel_video_title
E ricordiamoci, quando sceglieremo il nuovo Sindaco di Cagliari, di mettere i puntini “sugli i”.
Molto appropriati i commenti a sostegno.
veramente triste l’attacco di Fantola, non gli fa onore, se non l’avessi letto io stesso sulla sua bacheca avrei pensato ad un errore di sbaglio…mi ricorda gli attacchi della moratti a pisapia….triste…
Fantola ha tutte le carte in regola per vincere queste elezioni, a patto che non la butti in caciara…non l’ha fatto sino ad ora in tutta la sua carriera politica, stento a riconoscerlo…
Ha mantenuto un profilo basso per tutta la campagna elettorale e la risposta è stata deludente. Non credo affatto che questo cambio di strategia gli gioverà, ma… o la va o la spacca!
I programmi, a questo punto, sufficienti o carenti che siano, comunicati bene o male, non fanno più la differenza. Ora conta l’emotività. E allora l’unica cosa da fare è risvegliare gli istinti sonnacchisi dell’elettore di centrodestra, destarlo, indurlo a recarsi alle urne e a non cedere alle lusinghe del giovane Zedda. Il pdl ha preso lui comando . Questo volevano alcuni settori del pdl, portare Fantola al ballottaggio, indebolirlo. In caso di vittoria, Fantola sarà loro debitore. Peraltro, ora, con la certezza che Zedda , vincendo, avrebbe la maggioranza per 5 anni, il PDL non può stare a guardare auspicando la caduta definitiva di Fantola.
Eh si, stavolta il caro Marcello Fois e molti di quelli che postano commenti al suo interventi sul sito di SD, toppano alla grande. Grande sostegno dal PD con militanti e fiancheggiatori convinti e disponibili come non mai. Per non parlare degli ammirevoli giovani di SEL: guardate loro se volete vedere la meglio gioventù di questa città!