Questo articolo è stato scritto nel pomeriggio di martedì 17, quando anche negli ambienti del centrosinistra si stava diffondendo la voce che le liste di Fantola avevano superato il 50 per cento, determinando così il famoso effetto dell'”anatra zoppa” nel caso di vittoria di Zedda al ballottaggio. Una nota del senatore Sanna poi in serata ha informato che questa ipotesi è totalmente infondata. Tenetene conto prima di leggere l’articolo, che comunque voglio lasciare perché in esso si sviluppano dei ragionamenti che restano comunque validi.
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A Cagliari si andrà dunque al ballottaggio tra Massimo Zedda e Massimo Fantola. Risultato prevedibile e previsto (modestamente da me, ad esempio) ma non con il candidato del centrodestra costretto, seppur di poco, ad inseguire. L’affermazione delle liste di Fantola darà comunque al prossimo Consiglio comunale, a prescindere dalla vittoria al secondo turno, una maggioranza di centrodestra. È lo scenario definito come dell’“anatra zoppa” e che a Iglesias ha portato lo scorso anno ad una ingovernabilità che è sfociata poi in elezioni anticipate.
La situazione a Cagliari, però, è tutt’altro che definita. Perché secondo me, a ben vedere, una vittoria di Fantola potrebbe rendere la città più ingovernabile di quanto non sarebbe se a vincere al ballottaggio fosse Zedda. E se avete la pazienza di seguirmi, cerco di spiegarmi.
Nessuno in città si aspettava un risultato del genere: nessuno. Infatti il contraccolpo psicologico sul centrodestra è evidente, amplificato anche dal dato nazionale che segnala l’approssimarsi della fine del berlusconismo.
Le urne poi sono state chiare: gli elettori di centrodestra hanno bocciato la scelta di candidare Massimo Fantola a sindaco di Cagliari. Gli otto punti percentuali che dividono il consenso ottenuto dal leader dei Riformatori da quello delle liste che ufficialmente lo sostenevano stanno lì a certificarlo impietosamente.
Fantola dunque ora si deve inventare qualcosa per convincere il centrodestra cagliaritano (che in città è ancora maggioranza) a sostenerlo. Cosa può fare? Il quadro politico che gli si presenta davanti è devastante.
Il Popolo delle Libertà esce a pezzi da questa consultazione elettorale sarda. Hanno perso tutti, sia la fazione di Ugo Cappellacci che quella di Mauro Pili, umiliata ad Olbia. Il Pdl non è più il primo partito in città. In preda alla disperazione, ragionerà però come se ancora lo fosse e chiederà al candidato sindaco cose impossibili.
Ma anche gli altri partiti della coalizione faranno sentire la loro voce, e a tutti Fantola dovrà a questo punto promettere qualcosa se vorrà essere sostenuto al ballottaggio: bellu casinu.
Ma a questo punto, se anche dovesse prevalere al ballottaggio, è evidente che Fantola sarebbe in ostaggio dei partiti che potrebbero apertamente attribuirsi il merito della vittoria, a fronte invece di un risultato del candidato sindaco al primo turno a dir poco deludente. Fantola sarebbe dunque un primo cittadino ostaggio della sua maggioranza, “buono solo a tagliare nastri” come inizia già a dire qualcuno. Fantola ha per questo margini di manovra strettissimi, non c’è che dire.
Però questa è solo una delle diverse ipotesi possibili. Perché i partiti centristi potrebbero approfittare della situazione creatasi a Cagliari per dare un segnale fortissimo al Pdl e metterlo in un angolo. In città il primo partito è la Democrazia Cristiana: sommate i voti dell’Udc, dei Riformatori, dell’Uds e di parte delle liste civiche del centrodestra e siamo ben oltre il 20 per cento. Questo blocco di consenso avrebbe dunque tutto l’interesse a che Fantola vincesse, in una evidente chiave anti berlusconiana.
Sì, ma questi sono tutti calcoli a tavolino. La domanda è sempre quella: Fantola come convincerà gli elettori di centrodestra che lo hanno bocciato al primo turno a votarlo al ballottaggio? E cosa dovrà promettere ai singoli partiti per convincerli a sostenerlo?
Da Roma non arriverà nessun aiuto. Berlusconi è meglio che non si faccia vivo, e nemmeno i ministri. Dunque, che si fa? La si butta in rissa? Alla Moratti è andata malissimo. Si affida ai giornali? Un altro dato che è emerso da questa tornata elettorale cagliaritana è chiarissimo: l’Unione Sarda non sposta un voto. Spende più soldi per la campagna pubblicitaria? Ancora?!
A questo punto, vista la difficoltà dell’impresa, una parte del centrodestra potrebbe anche essere tentata dall’abbandonare Fantola al suo destino. E il motivo è facilmente intuibile.
La fine del berlusconismo è ormai vicinissima e con esso tante giunte comunali e regionali, compresa quella sarda. Anche i Riformatori, prima puntare tutto su questa finora sciagurata avventura delle comunali a Cagliari, avevano dato dei forti segnali di disaffezione alla giunta Cappellacci. Ma dopo il crollo di Milano e Olbia gli altri partiti iniziano a sentirsi le mani libere. Per centristi l’importante è avere margini di manovra e un peso politico inversamente proporzionale al numero di voti ricevuti. E secondo voi ne avrebbero di più con Fantola o con Zedda sindaco?
Con il giovane Zedda, i partiti centristi potrebbero sperimentare una nuova possibile alleanza in vista della caduta di Cappellacci. Il Pd potrebbe replicare il modello Olbia e levarsi di torno i berlusconiani, magari anche con una benedizione romana.
Quindi Fantola non ha speranze? No, non direi. La prima opzione sarà quella di provare a vincerle queste elezioni perché il centrodestra ha un’area di consenso vastissima che deve però essere motivata nel modo giusto. Se Fantola azzecca la strategia giusta, il risultato sarebbe a portata di mano. Ma deve trovare il modo di portare i suoi elettori ai seggi e non è semplice.
Invece Massimo Zedda?
Massimo Zedda è un vincente. Molti erano dubbiosi, in tanti avanzano delle riserve sulla tenuta del giovane candidato del centrosinistra. E invece no: Zedda ha riportato un clamoroso successo personale. Anche la sua campagna elettorale, che in troppi avevano giudicato sommessa e poco convincente (in primis il sottoscritto), invece alla fine ha pagato. Perché Zedda è un vincente, c’è poco da fare.
Ora non farà niente di più e niente di meno di quello che ha fatto finora. La sua strategia è stata vincente e non deve cambiare di una virgola. Ora sta ai partiti alleati (soprattutto al Pd) sostenerlo con più forza.
Poi, se anche si troverà un Consiglio comunale ostile, avrà gli strumenti politici e la credibilità per portare dalla sua parte qualche esponente di centrodestra (e sono tanti) che magari ha già dato indicazioni ai suoi di non votare Massimo Fantola al primo turno.
Il modello di riferimento è Olbia. Se al ballottaggio vince Zedda, si potrebbe di fatto formare di fatto una alleanza simile a quella che ha consentito a Giovannelli di vincere. Se invece vince Fantola, il nuovo sindaco rischierebbe di trovarsi nella situazione di Giovannelli dopo la sua prima elezione, cioè messo in un angolo e massacrato dagli appetiti di un Pdl a cui inizia a mancare l’aria.
Per questo secondo me, al di là delle apparenze, Zedda sarebbe maggiormente in grado di governare la città pur non disponendo di una sua maggioranza, rispetto a Fantola che invece potrebbe vincere con tutti i crismi ma sostenuto da un Pdl in decomposizione e in mano ai famelici signori delle clientele.
Secondo me Zedda dà più garanzie di tenuta. Semplicemente perché un’anatra zoppa è meglio di un’anatra morta.
a giocare a tennis forever and ever.
Milia, ammazzalo che genio!!Oh Milione scirarì,che se aspettavamo i tuoi conteggi stavamo belli che freschi.Sanna ne ha dato notizia due ore prima,però Sanna essendo persona documentata ha vinto facile.Se penso che Milia ieri su Facebook pronosticava la vittoria al primo turno di Fantolas e poi, vista la figura di m… ha cercato di girarla in barzelletta…lo conoscono tutti il doppiogioco peloso del presidente peccato che il congresso del pd si avvicini e allora si metterà la parola fine.
scrive Graziano Milia su Facebook:
“Ho fatto meglio i conti, le liste di Fantola non superano il 50% dei voti validi (che si calcolano sulla somma dei voti validi dei candidati a sindaco), alle sue liste collegate mancano per superare il 50% 1524 voti. Sarà un ballottaggio vero. TUTTI AL LAVORO PER MASSIMO ZEDDA. SE VINCIAMO SCATTERà IL PREMIO DI MAGGIORANZA. Fate girare.”
Sarà cosi?
Anch’io avrei detto anatra zoppa, Vito. Eppure pare possa non essere così. Io non lo sapevo, e non so se la questione sia dibattuta oppure no, comunque così la pensa il deputato pd Sanna nel comunicato qui sotto. Che cosa ne pensate?
Francesco Sanna (PD Senato). Se a Cagliari al ballottaggio vincesse Zedda, il centrosinistra avrebbe la maggioranza del 60% in Consiglio Comunale. Esclusa “l’anatra zoppa”, lo ha chiarito il Consiglio di Stato.
“E’ importante che gli elettori sappiano: se al ballottaggio vince Massimo Zedda, in Consiglio Comunale il centrosinistra avrà la maggioranza del 60 per cento dei seggi, senza alcun dubbio. Cagliari è città di fenicotteri rosa, non di anatre zoppe”. Lo dichiara Francesco Sanna, componente della Commissione Affari Costituzionali del Senato.
“Il Consiglio di Stato, l’anno scorso, ha chiarito come si interpreta la disposizione del testo unico delle autonomie locali sul premio di maggioranza nelle elezioni comunali in una sentenza molto conosciuta dagli addetti ai lavori. Il premio non scatta se le liste collegate ad un candidato sindaco perdente superano il 50 per cento dei voti validi ottenuti da tutti i candidati sindaci.” continua Sanna.
“Dai dati che si rilevano in questo momento dal sito del Comune di Cagliari, le liste collegate a Massimo Fantola hanno ottenuto, 45.287 voti: meno della metà dei 93.472 voti ottenuti da tutti i candidati sindaco.
La competizione per un governo pieno ed efficace della Città, con maggioranze in sintonia con il sindaco che vince, è dunque aperta per entrambi i candidati impegnati nel ballottaggio.” conclude Francesco Sanna.
Roma, 17 maggio 2011
Ottima splendida lucida analisi… Troppu togu .. Buona l’anatra..
speriamo in un anatra zoppa..andiamo tutti a votare plz!
Caro Vito l’anatra non è zoppa, e come suggeriva qualcuna in un tuo precedente post una recente sentenza cambia un po’ le cose sostenendo che il premio debba essere dato a chi vince al ballottaggio. Probabilmente per Iglesias nessuno aveva fatto ricorso…Alla luce di ció se Zedda vincerà avrà la maggioranza per governare.
Link alla sentenza del Consiglio di Stato del 28 febbraio 2011 per chi voglia approfondire:
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio di Stato/Sezione 5/2010/201005177/Provvedimenti/201101269_11.XML
Il rischio maggiore è dato dal fatto che Zedda ha ormai tantissime probabilità di vincere e questo lo sanno tutti. Ci sarà un impegno disperato per recuperare da parte della razza padrona e ciò richiede un impegno ancora più feroce da parte di chi sostiene Zedda senza dimenticare mai che anche la nuova partita inizia da 0-0.
Per quanto riguarda le zampe delle anatre ritengo che non daranno problemi in quanto esiste un’ampia zona grigia tra i consiglieri eletti, diversi dei quali hanno spudoratamente fatto mancare il sostegno ad un candidato sindaco malvisto dal loro elettorato, senza neppure menzionarlo in santini e/o manifesti. Ritengo inoltre che la coalizione di Zedda potrebbe perfino raggiungere il 40% (se necessario) siglando nuovi apparentamenti (consentiti fino a domenica prossima).
Meglio un tacchino, ripieno, Cajun Style, di uno struzzo. O’bbiolchini, mì di non sforzarti il neurino con tutti questi ragionamenti sui massimi sistemi. Lassaddus a’ggalileoggalilei ch’è mellus! Devo ricordarti che Fantolino fa parte della banda di quelli chi si funti inventaus l’Istituto per lo studio di Atlantide? Ita ses narendi, che non trovano un accordino po’ pappai in paxi tottus in pari?
De aicci fadeus: l’Istituto per Atlantide, il convegno internazionale per le emorroidi de is spareddas e il Workshop di matematica per i calcoli renali di Tziu Marinu Pompeddu. Ajò che te ne stavi bogando una provocazione, confessa!
Comunque è tutto abbastanza divertente.
Sarà anche realpolitik ma puzza di trasformismo, del più becero, pur di rimanere attaccati alla poltrona, da cui bisogna non essere tentati, diversamente nulla avrebbe più senso. Più semplicemente non penso che nessuno dei consiglieri comunali appena eletti e relative consorterie abbiano ancora voglia di tornare alle urne per non avere sostenuto il sindaco zoppo. Zedda si deve guardare dall’aprire il mercato delle vacche, nomini una sua giunta – ma sua però – e governi senza farsi ricattare. Perchè il ragionamento del ricatto non vale solo per Fantola. Tutto alla luce del Sole. Se non ricordo male nella prima seduta del Consiglio si deve presentare il programma di governo. Beh, in quella sede Zedda deve trovare i voti e una nuova maggioranza, alla luce del sole. Poi il resto è noia, si tornerebbe a votare solo se il consiglio comunale approva a maggioranza una sfiducia, non approva il bilancio o il suo riequilibrio, oppure se presentano le dimissioni la maggioranza dei consiglieri. In quei casi ognuno si assumerebbe le proprie responsabilità
Zedda non può pretendere l’appoggio in cambio di nulla.. Gli eletti non sono pedine da spostare a piacimento per tappare un buco, ma rappresentnati della volontà popolare. La campagna acquisti avrà necessariamente un prezzo in termini di incarichi e in termini programmatici. L’allargamento della maggioranza al centro avrà, come è ovvio ed è pure giusto che sia, delle conseguenze sul profilo politico e amministrativo della maggioranza
Filerebbe tutto liscio se non si considerasse un’altra cosa: leggendo attentamente i dati si può notare una cosa interessante: nelle preferenze ai candidati c’è una bella discrepanza tra voti al partito e voti ai singoli candidati. Mi spiego meglio. Per esempio il PDL ha 13862 voti; se vai a sommare tutte le preferenze per candidato avrai 11467. Cioè i votanti PDL non hanno espresso preferenza ma barrato solo sul simbolo per 2395 volte.
Nel caso del PD invece abbiamo 15259 al partito e 10792 sommando i candidati, ben 4467 solo al partito. Nell’UDC 7625 al partito e 7623 ai candidati (+362). I riformatori 8213 contro 7067 (+1146). SEL invece 5945 voti al partito e 4588 ai candidati (+1357).
Cosa vuol dire tutto ciò? Sono calcoli empirici ma potrebbe voler dire per esempio che gli elettori hanno votato PD per appartenenza mentre gli elettori UDC (scarto di 362) hanno votato proprio per quei candidati. Così come SEL.
In questo caso Zedda avrebbe dalla sua anche la fedeltà degli elettori ai partiti.
Per questo dalle parti di Massimo il Vecchio dovranno darsi molto da fare. Il malcontento credo sia evidente a tutti.
P.S. qualcuno ha visto la “megadirigente” in giro?
Per come sono andate le cose penso che almeno la metà del voto disgiunto sarebbe andato comunque a Massimo Zedda, per convinzione. I candidati delle liste di centrodestra sono stati bravi a recuperare per loro stessi il voto di preferenza. Per quello che può valere statisticamente, mi è capitato di parlare con colleghi o conoscenti che volevano votare Zedda, ma avevano un parente (il “coniato”!) o un amico candidato a destra: quando prospettavi loro la possibilità del voto disgiunto gli occhi si illuminavano e tornavano a sorridere.
Non credo che Fantola sarebbe “ostaggio della sua maggioranza” come dici tu. Non ce lo vedo come ostaggio. Perchè non dò nessun credito all’immagine che in campagna elettorale è stata costruita di Fantola, che ce lo vuole mostrare come il rinnovatore dei costumi politici e il paladino di un modo migliore di amministrare la città. Semplicemente lui e gli altri della sua parte sono “una faccia una razza”: dopo le prime schermaglie per la divisione dei posti andrebbero d’amore e d’accordo nel continuare a farsi ognuno gli affari propri e dei propri amici. Incuranti del fatto che Cagliari resti una grossa città di provincia e anzi convinti che sia una città troppo toga nel Mediterraneo, per due o tre eventi da gaggi che riuscissero a organizzare.
Meglio Zedda. Anche zoppo penso che proverebbe a cambiare qualcosa.
Calmezza Signori! Anche se vince Zedda, come mi auguro, l’anatra zoppa a cagliari NON ci sarà! Datemi 1 ora che vi trovo la sentenza che sostiene un caso come quello di cagliari!
e i polli a casa, a meditare…
centomila volte meglio un’anatra zoppa! Ci sono ottimi veterinari, che con un bel paio di stecche e una fasciatura stretta possono fare miracoli e far tornare l’anatra più sana che pria 😉
L’anatra morta è morta. Anche se ha un giubbottino giovanilista. A casa. O a giocare a tennis. Cagliari deve uscire da questa melassa vuota e dannosa degli ultimi lustri.