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Anfiteatro Romano: dall’Unione Sarda ormai è disinformazione continua! Totalmente inventata la notizia del ricorso al Tar di Vox Day!

Nella sua incessante opera di disinformazione sui destini dell’Anfiteatro romano di Cagliari, l’Unione Sarda in edicola oggi regala ai suoi lettori un’altra ammirevole perla. Visto che in via Roma c’è qualcuno che evidentemente ha promesso cose impossibili, il Grande Formato non manca ormai di bombardare quotidianamente il sovrintendente archeologico, Marco Minoja, reo di aver affermato (e con lui gli ispettori del Ministero dei Beni culturali), che la gradinata in legno sta distruggendo l’antico monumento, che va smontata e che quest’estate all’Anfiteatro non ci sarà nessun spettacolo.

Così, dopo aver dato ieri la notizia del risibile ricorso al Tar del senatore Mariano Delogu (che, da sindaco di Cagliari, di ricorso al Tar contro lo smantellamento delle tribune ne fece già uno del lontano 2000, perdendolo clamorosamente), l’Unione Sarda oggi rilancia e titola: “Anfiteatro chiuso, in arrivo altri ricorsi al Tar. Anche l’associazione Vox Day è contro la chiusura dell’Anfiteatro. Contestata la relazione degli ispettori ministeriali”.

Lo zelantissimo cronista dell’Unione fa parlare tal Roberto Ortu, qualificato come “avvocato dell’associazione Vox Day, che afferma: “La soprintendenza non ha titoli per dire che le impalcature sono pericolanti”.

“La Vox Day – prosegue lo Zelantissimo – potrebbe essere affiancata da Sardegna Concerti e impugnare l’atto con il quale l’assessorato alla Cultura del Comune, su indicazione della Soprintendenza archeologica, ha negato l’autorizzazione a organizzare i concerti estivi all’Anfiteatro”.

Ebbene, stamattina Vox Day ha smentito tutto. Categoricamente. Dopo aver sentito la notizia rilanciata dal notiziario di Radio Press, il direttore artistico di Vox Day, Davide Catinari, ha chiamato allarmatissimo in redazione. “L’avvocato Roberto Ortu a cui fa riferimento il giornale non è nemmeno il nostro avvocato. Vox Day sull’Anfiteatro aspetterà che a decidere siano le autorità competenti”.

Tutto inventato. Nessun ricorso al Tar da parte dell’associazione il cui nome è stato “sparato” in apertura di cronaca. Gli zelantissimi cronisti del Grande Formato dovrebbero essere catechizzati meglio da chi chiede loro di “informare” i cagliaritani sul futuro dell’Anfiteatro: se hanno dubbi possono sempre farmi una telefonata e sarò contento di mettere loro a disposizione il mio dossier sulla vicenda. Altrimenti si espongono a figuracce del genere (sono figuracce, perché per una stupidaggine di così piccolo calibro l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna neanche spreca i soldi della fotocopia dell’articolo), e non è bello.

Visto che ci siamo, e che oggi l’Unione ci regala ben tre pezzi sull’Anfiteatro, vi segnalo un passaggio dell’intervista all’architetto Attilio Marchetti Rossi, progettista delle gradinate. Per salvare la stagione, “basterebbe sostituire le parti di gradinata deteriorate, in particolare quelle che guardano verso il mare e dunque più esposte all’umidità”. Per i non cagliaritani: sappiate che tra il mare e l’Anfiteatro romano ci sono svariati chilometri di distanza. Scritto così, sembra che il monumento sia a Giorgino e non nella valle di Palabanda. Ma un giornale che non verifica le notizie,che stravolge la storia di un monumento, si può anche permettere il lusso di stravolgere la geografia della città.

Post scriptum delle 17.30
La notizia del ricorso al Tar non è totalmente inventata, ma è frutto solo di un errore. L’avvocato intervistato dall’Unione Sarda non cura infatti gli interessi di Vox Day ma di Spettacoli e Musica. L’errore è clamoroso perché se l’affermazione “Berlusconi è un mafioso piduista” viene attribuita ad un esponente del Pdl ha un senso, ma se la dice Di Pietro ne ha un altro. Bene: lo sanno tutti a Cagliari che Vox Day non è vicina a Massimo Palmas di Sardegna Concerti: leggere stamattina che aveva fatto un ricorso al Tar era veramente sensazionale. E infatti non era vero.
Mi dispiace se, in qualche modo, il titolo di questo post è andato oltre le intenzioni di evidenziare l’atteggiamento fazioso del giornale e ha fatto intendere che, oltre alla deplorevole svista, da parte del collega c’era anche dell’altro. Nello specifico, non c’era nulla e chiedo scusa se l’ho fatto intendere. Ma in generale, l’atteggiamento che l’Unione ha nei confronti di questa vicenda dell’anfiteatro mi sembra tutto tranne che equilibrato. Ed è per questo che ho picchiato duro, e continuerò a farlo.

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52 Comments

  1. Stefano reloaded says:

    Intanto il Ministro Galan, forse, riuscirà nell’ardua impresa di far rimpiangere il suo predecessore:
    “Mi farò carico di promuovere un incontro tra gli uffici del Ministero e le autorità locali per definire i progetti futuri garantendo da una parte la tutela e la salvaguardia del sito archeologico e dall’altra il mantenimento di quella destinazione culturale che nei secoli non è venuta mai meno nell’Anfiteatro romano di Cagliari.”
    Nei secoli non è venuta mai meno? Sicuro sicuro?
    Qui l’articolo: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/219164

  2. Anonimo says:

    Riporto dalle Ultim’ora dell’unione:

    Cagliari: anfiteatro, interviene il ministro Galan

    Si muove il ministro della Cultura per salvare la stagione degli spettacoli estivi in programma all’Anfiteatro romano di Cagliari. Stamane – riferisce il deputato Mauro Pili -, durante un incontro a Roma con un gruppo di parlamentari del Pdl il ministro Giancarlo Galan ha assicurato il suo impegno. “Ho dato mandato agli uffici – ha fatto sapere il ministro – perché venga individuata una soluzione che consenta lo svolgimento dell’intera stagione culturale nel sito archeologico per non privare la Sardegna e la città di Cagliari di un luogo straordinario dove coniugare il valore archeologico con il fascino culturale delle manifestazioni che da ormai dieci anni caratterizzano la stagione degli spettacoli nell’Anfiteatro. Mi farò carico di promuovere un incontro tra gli uffici del ministero e le autorità locali – ha aggiunto Galan – per definire i progetti futuri garantendo da una parte la tutela e la salvaguardia del sito archeologico e dall’altra il mantenimento di quella destinazione culturale che nei secoli non è venuta mai meno nell’Anfiteatro romano di Cagliari. Garantisco l’impegno del Ministero – ha concluso il responsabile della Cultura – per individuare le giuste soluzioni che possano contemperare le esigenze delle autorità locali con quelle espresse dagli uffici ministeriali. La tutela archeologica e la valorizzazione culturale dei siti rappresentano due obiettivi di una stessa missione”. All’incontro erano presenti, oltre a Pili, i parlamentari Bruno Murgia, Settimo Nizzi e Paolo Vella. Al ministro era stata fatta presente l’impossibilità di smantellare in tempi così brevi la sovrastruttura lignea contestata dalla Sovrintendenza.

    Mercoledì 06 aprile 2011 14.07

  3. docpretta says:

    caro giovanni murgia se non si inserisce il nome cognome indirizzo e amenità varie, non è per insultare le persone, ma solo per poter dire in libertà quello che si vuole (senza offendere nessuno) senza avere ritorsioni di sorta. che è anche lo spirito della rete. cordialitè egalitè fraternitè

  4. Giovanni Murgia says:

    Mi dispiace che tu la pensi cos’, dopo un pranzo domenicale e una discussione sull’Anfiteatro, siamo un gruppo di amici, abbiamo semplicemente utilizzato l’unico computer a disposzione. Se questo è vietato nei blog scrivilo a chiare lettere. Non volevamo prendere per il culo nessuno, se questo è il tuo modo di moderare complimenti per la tua moderatezza.
    Giovanni

  5. Buongiorno sembra che stia passando la voce di dire la propria nello spazio moderato da Vito Biolchini. Anche io qualche volta ascolta la radio e vi sento, ma non scrivo mai perchè sinceramente non mi trovo a mio agio. Stavolta vorrei provare a dire la mia e spero di riuscire ad esprimermi. Non sono del vostro parere e sopratutto mi dispiace che ci sia tutta questa polemica, quando forse con degli accorgimenti di un certo tipo, si potrebbe utilizzare questo magnifico posto, così come lo hanno concepito i romani, per gli spettacoli. Ho letto l’altro giorno il parere del grande Proietti e condivido in pieno quello che ha detto: che senso ha poter solo vedere un luogo solo per delle visite guidate quando andrebbe vissuto intensamente con gli spettacoli in scena? Dovreste pensarci bene perchè il rischio per mancanza di fondi è che possa ritornare ad essere un immondezzaio.
    Saluti

    • Non ti trovi a tuo agio forse perché dal computer dal quale è partito il tuo commento hanno anche scritto questo pomeriggio Roberta e Giovanni Murgia. Ragazzi, andate a prendere per il culo la gente da un’altra parte, grazie.

  6. Roberta says:

    Salve a tutti una amica mi ha dato il link per questa pagina, ho letto tutti i commenti e vorrei dire la mia. Sono una lavoratrice di Video on line, molti sanno i problemi che abbiamo avuto per tenerci il nostro posto di lavoro. Non sto qui a parlare delle nostre lotte. Sono per l’anfiteatro aperto, tra l’altro sabato ho parteciapto ad una riunione dove ho visto anche Massa e Palmas, c’erano 150 posti a sedere ed erano tutti occupati. Quindi oltre a quelli contro ci sono anche quelli a favore, ve lo assicuro. Ma vi rendete conto che in Sardegna la maggior parte della gente non lavora? Chiudendo questo posto, tanti di quelli che avevano quattro mesi di lavoro assicurato rimarranno a spasso. Poi discutiamo se in futuro si faranno delle modifiche, intanto l’estate si deve fare con gli spettacoli. Colgo l’occasione per ringraziare Roby Massa che lo scorso anno ha fatto entrare nel concerto di Ramazzotti 300 lavoratori di Video on line gratuitamente. E mi risulta che non sia la prima volta. Persone come lui vanno ammirate e non derise come avete fatto voi, giudicandolo senza conoscerlo.
    Roberta

    • Stefano says:

      @ Roberta:
      “Chiudendo questo posto, tanti di quelli che avevano quattro mesi di lavoro assicurato rimarranno a spasso.” Dici.
      Ma se tutti gli spettacoli si svolgessero in altri spazi -Fiera come da decenni o altri ancora- non ci sarebbero gli stessi posti di lavoro?
      Se l’Anfiteatro, inquadrato con tutta l’area vicina in un percorso archeologico, fosse visitabile tutto l’anno, non si creerebbero altri e magari più stabili posti di lavoro?
      Sono convinto che Roby Massa sarebbe ugualmente solidale facendo entrare i lavoratori di Video On Line anche in altre “venues”.
      Stefano Fratta

  7. Giovanni Murgia says:

    Caro Ajeje Brazorf o in qualunque modo lei si chiami (la prossima volta inserisca anche luogo, data di nascita e residenza così è identificabile in maniera certa e univoca), perchè lei non ha un nome comune in Sardegna. Prima di parlare di Polizia postale si informi su cosa sta dicendo, credo che lei sappia poco di tutto. Si evince da quello che ha scritto, ci dica chi è lei e cosa fa nella vita per esprimere un parere sulla questione Anfiteatro, se riuscirà a convincerci allora discutiamo. E non faccia il moralista, pensi prima di scrivere.
    Giovanni Murgia

    • Gentile Giovanni, qui tutti hanno titolo a parlare dell’anfiteatro: basta che abbiano buoni argomenti. Siccome è la prima volta che scrive su questo blog, le ho approvato questo commento che invece ad altri avrei censurato. Non si preoccupi di litigare con gli altri e ci dica quello che pensa, sull’anfiteatro e su tutti gli altri temi che vi propongo. Però sappia che certi toni qui non sono ammessi.
      Cordialità

  8. Ipazia says:

    Per Giovanni. Se le posizioni espresse dalla maggior parte di noi fossero solo opinioni personali avrebbero lo stesso valore di quanto espresso da Roby Massa e si potrebbero contestare a più riprese.
    Peccato che quanto da noi sostenuto non e’ altro che il rispetto della legge delle sentenze e dei pareri di chi non solo ha titolo ma ha anche competenza specifica per decidere che l’anfiteatro va tenuto chiuso al fine di tutelare non solo il sito in se ma, a questo punto, anche le persone. Ma niente di tutto ciò e’ importante se la contropartita e’ il guadagno indiscriminato da parte di pochi a danno dell’intera collettività e delle generazioni future.

  9. Giovanni Murgia says:

    Leggendo questo blog è facile capire che siete tutti contro uno, conosco Massa e lo ritengo persona degna di rispetto, qui qualquno lo sta insultando in modo ipocrita, almeno lui ci mette nome e cognome, la maggior parte di voi si nasconde. Chi scrive usando questi metodi, solitamente non ha nemmeno il coraggio di aprire bocca di fronte al vicino di casa per un semplice saluto. Il cervello vi si accende con un click? Siete solo dei ghost writer che vivono nell’ombra di qualcun’altro. Dimenticavo sono uno delle migliaia di spettatori dell’Anfiteatro, per me deve rimanere aperto ai concerti e la vs. è solo una questione di comodo.
    Giovanni Murgia

    • Ho riletto i post. Non c’è un insulto contro il signor Massa, uno che è uno. Solo un po’ di ironia. Casomai è il suo tono poco rispettoso ed esordisce con una minaccia, benché ridicola, di ricorrere al Tar.

    • Ajeje Brazorf says:

      Caro Giovanni Murgia, o in qualunque modo lei si chiami (la prossima volta inserisca anche luogo, data di nascita e residenza così è identificabile in maniera certa e univoca), in un blog il fatto che ci si presenti con un nick o col proprio nome, poco importa. Quel che importa è dialogare del merito dell’argomento proposto dal blogger proponendo la propria idea che, ma castia una bella scena, può anche non coincidere con quelle degli altri. Dai commenti finora apparsi non mi pare che nessuno stia insultando nessuno, non credo lo avrebbe permesso il moderatore. Se però qualcuno sente di essere stato offeso, ingiuriato o addirittura diffamato, esiste sempre la Polizia Postale e delle Comunicazioni che poco si preoccupa di nick o non nick.

    • Gentile signor Murgia, appare chiaro e lampante che sia lei a sostenere una posisizione di comodo. E’ lei, infatti, quello a favore di un monumento per la sua comodità. Poco importa che il monumento cada a pezzi, per lei. A lei importa poter vedere qualche concerto. E se anche la maggioranza delle persone fosse d’accordo con lei (cosa possibile considerato lo spegnimento delle volontà operato da Tv e giornali locali) questo non toglie che ci siano leggi e norme che vietino l’uso inconsulto dell’anfiteatro romano. Se la maggioranza dei cagliaritani volesse vedere i cristiani mangiati dai leoni all’anfiteatro, la maggioranza avrebbe torto,

    • gentarrubia says:

      il cervello mi si accende con un nick, più che con un click!

      PS: Giovanni Murgia. una firma sicuramente molto più disceta di “gentarrubia”. su facebook ci sono almeno 50 Giovanni Murgia. un po’ come Luther Blissett. un po’ come Wu Ming. Anonim@, insomma.

  10. Scusate, le udienze del Tar sono pubbliche come quelle del tribunale ordinario? Se sì, mi prenoto per assistere all’udienza del ricorso per il manacto parere della Commissione di Vigilanza per la sicurezza degli spettacoli. Sarà epocale.

  11. Non sono un ammiratrice di Monja e neppure della Sovrintendenza (penso a Tuvixeddu, a Nora ecc.) ma questi organizzatori di feste che diventano ideologi, urbanisti, archeologi, mi fanno orrore e mi fanno diventare tifosa della Sovrintendenza.

  12. Gian. C. says:

    hey! Comunità Scientifica
    (ovvero docenti e ricercatori di storia romana/archeologia romana/storia dell’arte romana/epigrafia/restauro/legislazione beni culturali)
    Ci siete? toc toc…c’è nessuno?

  13. Pierfranco says:

    Vito tu critichi l’ unione e loro che fanno? Nel giornale di oggi, stessa pagina dell’ articolo sull’ anfiteatro, stesso giornalista, pubblicano la notizia del concorso ctm! Ti hanno copiato! Ah ah ah ah ah ah

    • No, non mi hanno copiato. Vargiu ieri ha fatto quel comunicato e loro lo hanno ripreso. L’episodio denuncia invece un’altra deformazione: notizia è ciò che la politica dice essere una notizia. Se Vargiu non avesse mai richiamato l’attenzione dei giornali sul caso Ctm, i giornalisti (pur conoscendo la vicenda) non ne avrebbero mai parlato. Perché a questo serve oggi la politica: a dire ai giornalisti che cosa è una notizia. Ma ne parlerò presto in un nuovo post.

  14. Mattia says:

    Per Massa.
    Da quando in qua “spetta alla Commissione di Vigilanza inerente le Autorizzazioni di Pubblico spettacolo, solo loro hanno i titoli per un simile pronunciamento” proteggere i nostri monumenti? Che razza di asinerie ci tocca leggere?.
    Da quando in qua spetta a gente che organizza spettacoli decidere di “dare nova linfa” a un anfiteatro romano? A che titolo e che cosa sarebbe questa “nuova linfa”?
    Ma come si permette di scrivere proposte così prive di senso?
    L’anfiteatro non è suo. E neppure dei cagliaritani (per fortuna). L’anfiteatro è un Bene dello Stato e dunque un Bene Comune di tutti quanti.
    Il suo destino non si decide in una pubblica riunione indetta da chissà chi, si decide con le Leggi.
    E cosa c’entra il sindaco di Verona? E cosa c’entra la spensieratezza alla quale tutti hanno diritto? Se per spensieratezza, come sembra dallo scritto di R. Massa, si intende l’assenza di pensieri, il vuoto di pensieri, siamo noi a non starci.
    Non inciti alla trasgressioni delle leggi, non dica che la Sovrintendenza ha deciso in pochi istanti e a occhio.
    A parte il fatto che l’occhio è più che sufficiente per vedere quali effetti distruttivi abbia provocato la mostruosa impalcatura, la Sovrintendenza è l’organismo che ha i mezzi tecnici per giudicare quali rischi corre il monumento.
    Insomma, la commissione di vigilanza per la sicurezza dei pubblici spettacoli non si occupa di archeologia e monumenti, si occupa d’altro. E anche i pseudo esperti chiamati in ballo.
    Che la sua commissione di vigilanza vada, insieme alla impropriamente detta commissione “cultura” del Comune a vigilare da altre parti.
    L’anfiteatro non si tocca.
    Lo hanno stabilito il Tar, gli esperti veri e la Sovrintendenza.
    Una città civile protegge i suoi luoghi e non li trasforma in uno squallido divertimentificio.

  15. Stefano reloaded says:

    In effetti oggi, 2 aprile, il giornale rettifica e riporta che Vox Day non è intenzionata a proporre ricorso al TAR “(come è stato scritto ieri)”.
    Scritto da chi? Dove? Forse da un writer al Bastione.
    Ma oggi, riproponendo uno schema già collaudato, il giornale riporta gli “autorevoli” pareri contrari di noti personaggi dello spettacolo sullo smontaggio degli spalti in legno.
    Aspetto con ansia il sondaggio, tramite sms inviati in redazione, su “smontare si – smontare no”.

    • Anonimo says:

      Il sondaggio sarà del tipo: scrivi NO se non vuoi smantellare le tribune oppure, SI se vuoi usare ancora l’anfiteatro per gli spettacoli

  16. Gentile Signor Roby,
    è scandaloso quello che Lei scrive, scandaloso e falso.
    Le rispondo, augurandomi che il suo Avvocato sia poco accorto come Lei, su un punto particolarmente grave che Lei, con leggerezza, tocca in modo insistente.
    Il sovrintendente Minoja esercita perfettamente e pienamente il suo ruolo e persegue la linea intrapresa dal Direttore generale Elio Garzillo e proseguita dalla sua attuale sostituta, la dottoressa Maria Assunta Lorrai. Loro sono preposti alla tutela dei luoghi che possiedono in sé un valore, in questo caso immenso, riconosciuto per legge e non per capriccio.
    Sostiene dunque il Ministero che il monumento è a rischio e ne vieta usi impropri. Il monumento è a rischio e non gli spettacolini a cui lei tiene tanto. Il monumento millenario è a rischio e non le effimere serate e i suoi modesti riferimenti culturali ai quali dovrebbe, secondo il suo “pensiero”, conformarsi il disgraziato monumento.
    Il Sovrintendente ha vietato l’uso e il consumo dell’anfiteatro perché un utilizzo inconsulto lo sta distruggendo. E Lei, gentile signore, sostiene l’illegalità. Sostiene che ce ne dobbiamo impipare del parere vincolante del Ministero. Sostiene che si deve e si può fare quello che Lei bizzosamente preferisce a costo di andare contro la legge perché il pur apprezzabile Fiorello oppure l’ottimo Marco Carta o qualcuno di affine possano deliziarci mentre crollano pezzi del monumento.
    No vedo cosa c’entri il sindaco di Verona. Lo chiami Lei, ci parli Lei. E se accettasse di venire lo porti a Tuvixeddu, lo guidi al Poetto, gli faccia vedere cosa fanno dei quartieri antichi della città che Lei, insieme a un gruppo di potere ben identificato, concorre a distruggere perseguendo un interessse personale. In questa povera città, quando si vuole dimostrare una verità, non si cercano argomenti, no. Si citano a pera altre città con esempi surreali. Come i paesani che si vergognano di sé e cercano esempi sballati altrove.
    Si vergogni davvero.
    Gentile signore, rinunci all’Anfiteatro, lasci stare. Non ne parli più. Organizzi i suoi concertini in altri siti, ma lasci in pace i luoghi intoccabili. Troverà un’opposizione strenua e inflessibile.
    Confido che il suo Avvocato, con il quale minaccia tuoni e fulmini, sia approssimativo e privo di argomenti come Lei. In questo modo non avremo alcun problema. Noi scegliamo, al contrario, Avvocati che sostengono pareri giuridici fondati.
    Si infigga bene nella testa un concetto: le impalcature dell’Anfiteatro sono illegali perché l’organo di tutela ha decretato che, prima di tutto, secondo l’articolo 9 della Costituzione, secondo il Codice Urbani e secondo ogni regola e norma vigente, vien la tutela del monumento.
    Non si tratta di buon senso, come dice avventatamente Massimo Fantola. Si tratta di legge, capisce? Legge.
    Si cerchi un altro luogo per i meritevoli artisti di cui parla e lasci stare i siti belli e sacri.
    Cordiali saluti a Lei e, se lo sentisse, al Sindaco di Verona,
    G.

  17. scusate , Ma qualcuno paga per l utilizzo dell area?

  18. Roby Massa says:

    Caro Vito sono Roby Massa, l’avvocato Ortu è il nostro legale (Spettacoli e Musica), ci sono problemi per voi se facciamo un ricorso al Tar insieme ad altri Organizzatori? Vorremo capire se la Soprintendenza ha i titoli per dichiarare dopo una visita lampo che l’Anfiteatro è pericolante. Questo come si sa, spetta alla Commissione di Vigillanza inerente le Autorizzazioni di Pubblico spettacolo, solo loro hanno i titoli per un simile pronunciamento. Icompiti del Ministero dei Beni Culturali sono altri, probabilmente devono occuparsi (con strumenti adeguati) e non a occhio, che il sito sia adeguatamente protetto da eventuali incurie che possono verificarsi nella gestione dello stesso. Detto questo, credo sia arrivato il momento di giocare a carte scoperte, mi spiego meglio: se i curatori del sito hanno deciso di smontare le tribune lignee per dare nuova linfa a ciò che resta della originale costruzione romana (quasi niente), discutiamone tutti insieme da cagliaritani e troviamo il modo per salvaguardare questa straordinaria risorsa. Ma se non ci sono i soldi per lo smontaggio e si vuole arrivare a far marcire il legno e ad archiviare la questione sperando che vada a finire nel dimenticatoio , solo per una questione di principio, allora io non ci sto. Perchè non ne discutiamo serenamente in una riunione pubblica per cercare una giusta soluzione? Sentiamo chi ha i titoli per parlare e magari inviatiamo il Sindaco di Verona, per capire come fa lui a mettere tutti da’accordo con la famosissima Arena. Cagliari, la nostra città, ha urgenze ben più gravi della vertenza spettacoli, però tu sai bene che in una società degna di questo nome (e succedeva anche al tempo dei romani), oltre alla sanità, al lavoro, alle decennali questioni legate ai mille problemi che ci angustiano, abbiamo tutti diritto a qualche minuto di spensieratezza, senza per questo essere tacciati di qualunquismo. Fa parte della cultura delle persone, questo è innegabile. La nostra Cagliari merita il rispetto che le compete e sopratutto uno spazio 365 all’anno per dare modo alla cultura dell’intrattenimento di essere apprezzata da chi vuole goderne i benefici, senza dimenticare che le questioni di vera emergenza devono risolverle quelle persone che noi (col nostro voto) scegliamo per rappresentarci al di fuori delle logiche personali. Nonostante tutto, il tanto discusso Anfiteatro di Cagliari è uno dei posti più apprezzati d’Italia, ti posso assicurare di avere sempre avuto giudizi e complimenti straordinari da artisti che conoscono le venue di tutto il mondo, che non non ragionano per una questione personale , tanto loro gli spettacoli li fanno ugualmente. Credo che a questo punto sia opportuno mettere in scena la stagione degli spettacoli estivi (qualche mese può cambiare qualcosa?) e poi a settembre tutti insieme decidiamo cosa vogliamo fare da grandi, siano coinvolti tutti, pubblico e privati, vedrai che alla fine troveremo una soluzione. Scusandomi per la lunghezza, faccio i complimenti a tutti i tuoi sostenitori che hanno ancora voglia di raccontare il loro libero pensiero, e alla tua radio, mi fate ritornare indietro negli anni ( e per questo vi ringrazio) quando nella mitica Radio Flash io e tanti altri colleghi, raccontavamo la nostra Cagliari in un modo simile al vostro: forbiti nella forma e duri nella sostanza. Complimenti!

    • Massimo says:

      Cicero pro domo sua! Ma stiamo scherzando? Il MIBAC, con i suoi ispettori e gli enti periferici, secondo questo signore non avrebbe titolo ad intervenire sulla questione relativa alla conservazione dell’Anfiteatro. Ma ha mai sentito parlare di Codice Urbani? Si legga almeno quello, signor Massa, e poi, magari, ne riparliamo.

    • Ipazia says:

      Vito, sogno o son desta? Dimmi che L’intervento di Roby Massa e’ un modo per creare ulteriore materiale utile alla prossima di “Oggi smontiamo l’Anfiteatro”? Si vuole far passare Minoja per uno che abusa del proprio potere.. Ma si … fatte pure un altro ricorso al TAR… Non basta quello perso? Pagate lo spazio della fiera e organizzate la’ e smettiamola con le ipocrisie che sono solo modi per mascherare interessi puramente personali ai danni dei beni della collettività. Ma che cavolo e’ proprio vero che non c’e’ limite all’indecenza.

      L’Anfiteatro NON SI PUO’ USARE.
      A Tuvixeddu NON SI PUÒ COSTRUIRE
      Senza l’OK dell’ENAC lo stadio nei pressi dell’Aeroporto NON SI PUÒ REALIZZARE

      • Neo Anderthal says:

        Si può continuare, per qualunque motivo, ad abusare di un sito archeologico, col rischio di (continuare a) danneggiarlo irreparabilmente?
        It is not possible,
        c’est ne pas possible,
        es ist nicht möglich,
        no es posible,
        δεν είναι δυνατόν,
        это не возможно,
        er det ikke muligt,
        není možné
        non potest,
        nem lehetséges,
        NON E’ POSSIBILE.

        As simple as that.

        Risparmiamo, per carità, tempo e fatica.
        Attrezziamo prima possibile la Fiera, dove si sono esibiti senza opporre obiezioni Miles Davis e Jovanotti, Vasco Rossi e Gil Evans, artisti -sembra- di un certo peso e per pubblici diversi, oppure il Molo, dove ho ascoltato tra gli altri Bob Dylan e Robert Plant, oppure dove vi pare. Ma basta con questa battaglia persa.
        Perché si dovrebbe prendere per buona l’idea “questa volta e poi basta” quando sono anni e anni che si ripete la stessa cosa?
        Se poi si spende per riparare e mettere in sicurezza, come si può smontare tutto?
        Rassegnatevi. E’ meglio.

    • Roby Massa può stare tranquillo. La Soprintendenza per i Beni Archeologici ha il diritto e il dovere di difendere e dettare le prescrizioni d’uso relativamente a un bene culturale tutelato e disciplinato dal decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.
      Piuttosto, lui e la sua Società che diritti vantano sull’Anfiteatro romano? E quali diritti vantano Massimo Palmas e le Società che fanno a lui riferimento?
      Vuol fare ricorso al T.A.R.? Bene, probabilmente ci vedremo lì. Dall’altra parte della barricata.

    • M.M.A. says:

      @ Roby Massa

      Che paura! Tremano le gambe a sentire che il signor Massa ci scatenerà contro un avvocato. Faccia pure un ricorso al Tar, ci siamo abituati e siamo anche abituati a vincerli, presenti come oppositori.
      Si faranno due risate i giudici quando leggeranno che chi deve giudicare su un anfiteatro romano è la commisione di vigilanza per gli spettacoli. Una Commisisone comunale che decreta solo l’agibilità di un locale. Ma, so di rivelarle una novità, l’anfiteatro non è una discoteca. Non decide il Comune e neppure i pur meritevolissimi pompieri che uso si fa di un monumento.
      Sì, mi auguro che facciate un ricorso al Tar, allo stesso Tar che ha decretato la rimozione dei tavolacci, nel senso di tavoloni di legno, ormai fuori legge.

    • Stefano says:

      Caro Roby, come puoi immaginare ricordo benissimo e con grande piacere “la mitica Radio Flash”, e vedo che da allora hai proseguito un tuo percorso notevole come organizzatore.
      Ti chiedo allora come puoi pensare che l’Anfiteatro così attrezzato e ricoperto sia così indispensabile per lo spettacolo e la cultura -parli poi di 365 giorni l’anno, e proprio non mi pare possibile- se non lo è stato nei decenni precedenti, in cui si sono tenuti concerti e rassegne sia in altri spazi sia nello stesso Anfiteatro, ma senza la sua drammatica alterazione.
      Non credo, non riesco a credere, che organizzatori come te e come Sardegna Concerti/Jazz in Sardegna non possano fare a meno di reclamare una location che era già in partenza data come provvisoria e che ora è letteralmente insostenibile, sia per il monumento che per l’esempio pessimo di uso anomalo e non rispettoso di un bene archeologico e identitario. Quanto alla pubblica discussione, discutiamo pure quanto vogliamo, ma la tutela integrale delle eredità archeologiche, che dovremmo consegnare ai nostri nipoti possibilmente intatte, non prevede pronunce a maggioranza o televoti. Si deve fare quello che si deve.
      Ho fiducia nella magistratura -che mi pare si sia abbondantemente pronunciata- e nelle conclusioni cui arriverà, nel caso. Sei davvero certo che un ulteriore ricorso alla legge non sia un gesto temerario e votato al fallimento?
      Stefano Fratta

      • Stefano reloaded says:

        “Non credo, non riesco a credere, che organizzatori come te e come Sardegna Concerti/Jazz in Sardegna non possano fare a meno di reclamare una location…”
        Chissà se è possibile sapere quanto costa a questi signori l’affitto e la gestione dell’Anfiteatro? Hanno un guadagno questi signori quando cedono l’Anfiteatro ad altri organizzatori?

      • Stefano says:

        @Stefano reloaded.
        “Chissà se è possibile sapere…” Bene: chiedilo a loro.
        L’aspetto cui fai riferimento è quello che credo si chiami un retroscena. Per mia inclinazione e scelta personale -sbaglierò ma di solito mi regolo così- io non avanzo illazioni su secondi fini o interessi nascosti etc. etc., a meno che la comprensione della questione non lo renda indispensabile e io non sia in possesso di informazioni specifiche che possano gettare una luce diversa sulla questione.
        Probabile -molto probabile, probabilissimo- che come succede quasi sempre per quasi tutto alcuni o molti tra i propugnatori dell’uso dell’Anfiteatro considerino anche dei loro personali interessi, vantaggi o utili nel prendere una posizione.
        Anche senza considerare retroscena di nessun tipo, e “vergin di servo encomio e di codardo oltraggio”, senza nessun interesse personale da difendere rimango della opinione che si debba riportare l’Anfiteatro allo stato di bene archeologico, che lo si debba restituire alla sua specificità e che si debba interrompere il danneggiamento causato dalla sovrastruttura, d’accordo con te e con moltissimi altri.
        Degli affari di “questi signori” mi interesserò come chiunque valuti un fatto di cronaca.

      • Stefano reloaded says:

        Il mio punto di partenza, nel voler capire le ragioni di chi vuole mantenere la sovrastruttura lignea, è il rifiuto di pensare che ci possa essere qualcuno che, nonostante l’allarme del Sovrintendente suffragato dalla relazione dei tecnici dell’ISCR, se ne infischia della rovina del monumento.
        Detto questo, le ragioni che in questi giorni si adducono per giustificare il mantenimento del sito nello stato attuale, in alcuni casi sono poco credibili (artisti che rinuncerebbero a un ingaggio se non fosse disponibile l’Anfiteatro), in altri pretestuosi (posti di lavoro che verrebbero a mancare), in altri ancora, sanno di presa per i fondelli (“per questa stagione e poi basta”). Allora perché questa ostinazione?
        Se la scena è inverosimile io, per mia inclinazione, voglio vederne anche il retro. Il che non significa pensare chissà a quali trame. Significa poter rendere edotta l’opinione pubblica di tutti gli aspetti della vicenda. Compresi quelli economici, che nella cronaca dei mezzi di informazione non vengono nemmeno sfiorati.

      • Stefano says:

        Infatti anche io “non riesco a credere che… etc. etc.”.
        Che alcuni organizzatori di spettacoli all’Anfiteatro abbiano un punto di vista diciamo “influenzato dalla loro pratica ed esperienza” e da loro proiezioni e aspettative legate al lavoro, non mi pare che possa essere considerato un dato nascosto, è tutto in scena, direi platealmente.
        Se quindi rispondo pubblicamente ma personalmente a Roby Massa, che fa appello a comuni memorie, faccio riferimento alle contraddizioni presenti nelle sue proprie argomentazioni e intendo rilevare quelle, e chiedere a lui una risposta su quanto ha affermato.
        Per rendere edotta la popolazione ci sono validissimi giornalisti che producono inchiesta.
        O devo sentirmi anche io moralmente obbligato a ripercorrere tutto un dossier proprio nel blog di Vito Biolchini che un giorno sì e l’altro pure “smonta l’Anfiteatro”?
        Mi pare superfluo, almeno qui.

      • Stefano reloaded says:

        “moralmente obbligato”!?
        Forse ho scritto qualcosa, o l’ho scritto in maniera tale, che il senso apparente è andato oltre qualsiasi intenzione che nemmeno avevo.

  19. antonio says:

    cagliari salvata dagli archeologi

  20. Signora Bnks says:

    Per salvare la stagione, “basterebbe sostituire le parti di gradinata deteriorate, in particolare quelle che guardano verso il mare e dunque più esposte all’umidità”.

    Ma la domanda a MarchettiRossiViendalMare forse era sull’anfiteatro di Nora, no??
    no? Be’ allora è fuori come un balconcino, questo qui.

  21. Valleyman says:

    Da bravi giornalisti avete provato a contattare l’avvocato Ortu (http://www.ordineavvocaticagliari.it/anagrafica.php?id_anag=3164) per chiedergli lumi?

    • gentarrubia says:

      cos’è che fa notizia: l’avvocato Ortu o l’Associazione Vox Day?
      a me interessa Vox Day…

  22. Andrea Emme says:

    Ohi ragazzi, tanto clamore per nulla.
    Guardate il calendario e poi rileggete l’articolo: tutto in linea con la giornata del primo aprile.
    C’eravate cascati, non negatelo.
    Eheheheheheheheh 🙂

  23. Ipazia says:

    Se questa storia (e tutte le altre) fosse rappresentabile si potrebbe organizzare uno spettacolo dei burattini con uno o due burattinai e tantissimi Lucignolo (sindaci, giornalisti, costruttori, presidenti e consiglieri di amministrazione, agenzie di spettacolo). Dopo tutta la narrazione, finalmente nel paese dei balocchi verrebbero trasformati in asini raglianti (compresi i burattinai) e fine della storia con risate e resa giustizia.
    Però trattandosi della realtà modificherei il finale: un calcio in culo a tutti questi “signori” con un macigno legato al collo e caduta a mare.
    E’ così per l’Anfiteatro, è cosi per Tuvixeddu, è così per il Poeto, è così per il Lirico e da oggi, è così anche per lo stadio visto che il candidato sindaco Fantola ha chiesto l’intervento del Sindaco di Cagliari nella faccenda Enac-Cagliari Calcio. Forse se questo invito fosse arrivato due giorni fa ci sarebbe scappata anche una delibera veloce veloce prima della chiusura?
    E con faccia di suola sbandierano pay off di “continuità” e “governo del fare”.
    Allora gli headline elettorali potrebbero essere: “Anche a Cagliari fai rivincere il governo degli affaristi”, “A Cagliari quello che è contrario alla legge NOI lo rendiamo legale….” “… e se proprio non riusciamo a cambiare la legge? ce ne fottiamo e lo facciamo lo stesso”.

    Concludo con una domanda, ma se, come affermano per bocca di tale Roberto Orru (del quale mi pare di capire non si conosce l’appartenenza visto che Davide Cattinari dichiara non essere l’avvocato di Vox Day), “La soprintendenza non ha titoli per dire che le impalcature sono pericolanti”, chi è che possiede questi titoli?

  24. Tranquilli, domani arriverà la rettifica. “Nessuna notizia inventata, solo un errore materiale”. Magari si scopre che l’avvocato cura gli interessi di un’altra associazione… In ogni caso, il monumento resta sempre in riva al mare, su questo non ci sono dubbi.

  25. Ordine dei giornalisti… dove sssei?!! peccato che non possiamo fare cause come negli U.S.A.

  26. Soviet says:

    Poi sempre L’Unione, riepilogando le posizioni dei due principali candidati a sindaco di Cagliari dice che “il candidato del centrosinistra si schiera totalmente dalla parte del sovrintendente Minoja”…
    Visioni diverse di Cagliari. Meditate gente, meditate!

    • gentarrubia says:

      bhè, Soviet, è già una posizione moderata. mi sarei aspettato qualcosa come: “il sovrintendente Minoja, nominato dal sindaco di centrosinistra”. per restare in linea con il processo di stravolgimento della realtà… Fantola, d’altronde, non è all’opposizione?
      benimindi la nuova cagliari (in minuscolo!)

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