Venerdì 1° aprile sarà ufficiale e non sarà uno scherzo: Ignazio Artizzu si candida alla carica di sindaco di Cagliari. L’esponente dei finiani spacca così definitivamente lo schieramento di centrodestra, inguaiando il suo candidato, il riformatore Massimo Fantola. Per il centrosinistra è un regalo clamoroso, che porterà Massimo Zedda dritto dritto al ballottaggio. E lì, tutto è possibile.
Artizzu (recordman di preferenze alle ultime regionali) già tre settimane fa aveva annunciato di volersi candidare, ma aveva anche lasciato la porta aperta ad accordi dell’ultimo minuto. A farsi carico delle trattative era stato il leader dell’Udc Giorgio Oppi, il vero sconfitto politico di questa vicenda. Perché stavolta il grande tessitore è rimasto attorcigliato nei troppi fili da lui stesso stesi negli ultimi tempi: l’Udc nello stesso gruppo dei finiani in Consiglio regionale, il partito con il Pdl ad Olbia (ma i finiani con il Pd) e il gran casino iglesiente. Insomma, Oppi ha preteso troppo dalle sue indubbie qualità politiche e adesso (ripetiamo) a Cagliari si trova contro colui con il quale ha recentemente costituito un gruppo in via Roma!
A dirla tutta però, la situazione era già compromessa dall’improvvido veto del Pdl ad un accordo con i “perfidi finiani”. Il coordinatore regionale Mariano Delogu (che di Artizzu è il padre politico) ha cercato in tutti i modi di far uscire il partito dal vicolo cieco in cui si era ficcato. Ma, complice anche il leggendario savoir fair di Settimo Nizzi (le cui urla funzionano negli stazzi galluresi ma non nelle ovattate salette private dei ristoranti cagliaritani, cuore della politica regionale), il baratro non ha tardato ad aprirsi.
Fantola poi non ha fatto nulla. Forse ha creduto troppo nelle doti di Oppi, sicuramente ad Artizzu non ha promesso niente. Ma adesso per lui la gara si fa in salita: perché il finiano ha già fatto sapere che al ballottaggio non è disponibile ad alcun apparentamento.
Ora Artizzu renderà frizzante questa campagna elettorale finora abbastanza moscia, contrassegnata dall’angoscia dei partiti che ancora penano per completare le liste. Artizzu proverà ad intercettare i voti del centrodestra scontento della candidatura di Fantola e giocherà a fare il Piergiorgio Massidda di turno.
Ricordate le scorse Provinciali? Il senatore del Pdl in campo contro il candidato di Berlusconi (l’assessore comunale Giuseppe Farris), regalò il ballottaggio (complice anche un’affluenza ai minimi termini) al candidato del centrosinistra Graziano Milia. E al secondo turno Milia recuperò lo svantaggio e vinse.
Il centrodestra sta facendo di tutto per perdere le Comunali cagliaritane. E per il centrosinistra e il suo giovane candidato si presenta un’occasione storica, irripetibile. Riusciranno ad approfittarne?
A me pare che una campagna elettorale (dal lato del centro-sinistra) tutta sbilanciata sulla “lotta alle grandi famiglie della borghesia cagliaritana” senza tener conto dei programmi e delle capacità , sia destinata a perdere. Negli incontri pubblici si parla spesso dei massimi sistemi, di “macro-strategie”; spesso ci si dimentica che si vota per delle amministrative, per decidere come si vuole far funzionare la città: spesso e volentieri si sfocia nell’onirico programmatico- Certo, sarebbe auspicabile un cambiamento di governo, non foss’altro che l’eccesso di presenza – senza altrenanza – di una parte politica dentro le istituzioni cittadine, non fa bene alla democrazia. Ma l’opposizione (oggi) di centro sinistra è sicura di aver attrezzato una buona squadra di governo? non vedo eccellenze tra i nomi che girano tra i partiti; forse perché la terra bruciata fatta dai grandi oligarchi ha reso durissima la vita agli homines novi. Lo stesso Zedda, mi pare più una figura di piccolo apparatchik, dedito alla politica “politicienne” (diceva così Bertinotti, giusto?) i numeri da (buon) sindaco non mi pare li abbia, al di là della giovinezza. Attenzione, perché il comune di Cagliari non appartiene alla lista di quelli – In Italia “male amministrati”. Certo l’alleanza inossidabile tra ricca borghesia e lumpen-proletariat urbano è difficile da scalfire. Ma la sinistra si dovrebbe interrogare sul perché non è più rappresentata tra quei ceti sociali. La discesa in campo di Artizzu accende sicuramente la contesa. Staremo a vedere…..
Il centro sinistra si presenta unito, e questo è un dato di partenza non trascurabile, ora, ma sarebbe stato meglio averlo fatto prima, bisogna lavorare per connotare, sul piano sociale e programmatico, la netta diversità della proposta politica e concentrare tutte le nostre energie affinché Massimo Zedda possa vincere questa competizione e con lui le forze progressiste della città.
progressiste? SEL e i comunisti sono progressisti? Stona connesso al concetto stantio di “coalizione di centrosinistra”.
Emanuele Su Becciu è fiero del pargolo e il condannato Milia insieme al suo partito sono pronti a supportare un uomo “nuovo” che non è capace di comunicare con la gente se non agli aperitivi radical chic casteddai.
Ah dimenticavo, credo che Artizzu farà un bel bagno visto l’enturage che lo assiste: 4 ragazzotti che a mala pena parlano l’italiano, inoltre il bacino elettorale dei cacciatori è spacciato: le comunali sono altra cosa signori! Ci vuole un casteddaio doc, di esperienza e spessore. Non è tempo per passerelle ed aperitivi, c’è da ricreare il Lavoro.
Si capisce per chi tifo?
Forza Massimo.
bhe fantola si che ha dei bei sostenitori: il video nell’home page del suo sito parla da solo.
Creme de la creme!
Olio, non so se Emanuele (Sanna, per in non introdotti nel lessico ironico di Buongiorno Cagliari a RadioPress) in quanto Becciu sostenga o meno Massimo Zedda, né mi pare che possa indebolirlo l’appoggio di Graziano Milia, che non ricordo sia stato effettivamente condannato -forse prescritto-. Che anche i notabili del partito di Antonello Cabras -che ha perso le primarie, ricordi?- sostengano Massimo Zedda mi pare giusto, se ancora hanno voglia di accreditarsi come parte di un possibile schieramento di centrosinistra.
Le persone e le storie sono però ben diverse.
Certo che quanto a beccesa, per non dire della venerabile maestria, non mi pare ci sia nessun possibile confronto tra i sostenitori e affiliati di Massimo su Becciu e quelli di Massimo su Giovunu.
Per non dire delle CONTINUITA’ rivendicate e reclamate dagli assessori uscenti e tutto il giro dei mandatari di Berlusconi (lui sì che condanne non ne ha!), cui non pare fare velo la triste e caduca foglia di fico che degli illusi (nel migliore dei casi) e volenterosi “civici” hanno inteso porre a copertura della intera operazione.
Quanto Lavoro -permanente e non occasionale, non mance- hanno promosso per la generalità cittadina le giunte che da decenni governano Cagliari, al di là del consolidamento delle proprietà e degli assetti fondiari e patrimoniali dei soliti?
Quanto lavoro hanno disarticolato invece, per esempio consentendo negli ultimi 16 anni il proliferare degli ipercentri commerciali, a devastazione del commercio al dettaglio di quartiere e di vicinato?
Fantola propone di consegnare ancora -ancora di più, se mai fosse possibile- Cagliari nelle mani dei potentati economici e dei “Privati” -con i soliti nomi e cognomi- come se fosse impossibile un progetto diverso, per esempio puntando tra l’altro alla valorizzazione dell’ambiente straordinario e delle uniche bellezze di Cagliari, naturalistiche e archeologiche.
Rendere poi la città molto più vivibile, con trasporti pubblici in sede propria che possano finalmente indurre gli abitanti a fare a meno di usare la macchina, valorizzare le possibilità di vita all’aria aperta e di sport che un corridoi naturale lungo il mare potrebbe offrire a turisti e residenti, riqualificare il poetto sconciato dai ripascimenti e dalla inerzia che ha negli esponenti della coalizione e del partito di Fantola i primi responsabili.
C’è tanto da fare e da dire, invece di cazzaggiare su aperitivi e drikini, come amano fare quelli che hanno un vero vizio del bere: le scemenze di Berlusconi le bevono tutte -o fanno finta, e non so cos’è meglio-.
Perchè vinca dovete andare a votare! sennò vi prendete quel che viene!
Vince Zedda!!
Scommetto tutto
Il centrodestra vincerà le elezioni pagando bollette, bombole, pacchi di pasta e appalti.
ora vediamo cosa si inventeranno nel centrosinistra per far perdere zedda
che informazioni hai riguardo a Cugusi?
Tutto bene, grazie. Glicemia e trigliceridi nella norma.
In un articolo pubblicato sulla «Gazzetta popolare» dell’agosto 1860, Giusepe Sanna Sanna tratteggiò con sarcastico taglio polemico le caratteristiche fondamentali della camarilla che controllava monopolisticamente le istituzioni cagliaritane, e più in generale sarde, per averne una posizione di centralità e rendita perpetua negli equilibri dell’economia sarda. Una consorteria, nella quale l’interesse meramente economico primeggiava, priva di un orizzonte politico preciso da perseguire che non fosse la mera occupazione del potere, impegnata con ogni mezzo a garantirne la perpetuazione di sé stessa con il servilismo verso il governo di turno e la tendenza a mutare posizione a seconda del vento, sempre mossa dalla preoccupazione di non essere disarcionata dall’opinione pubblica. Così, scriveva il Sanna Sanna, prima dell’emanazione dello Statuto questa «sosteneva inni alla paterna autorità, e bruciava incenso copioso a piè di coloro che erano strumento dell’ignoranza, della superstizione, di tutti i mali che sì a lungo flagellarono la nostra patria» , poi, con l’affermarsi delle libertà costituzionali le stesse si limitarono a seguire la corrente e così sul suo periodico, l’Indicatore Sardo, «ove poco prima leggevansi lodi smaccate al paterno regime ed a quelli che ne erano i campioni governativi, leggvamo fervidi inni alla libertà ed al Risrgimento d’Italia, acri ad invelenire censure contro il governo dispotico e contro quelli stessi cui poco fa lambivano i piè e prodigavano incensi di gloria» . Per Sanna Sanna attorno a questo periodico, organo ufficiale della consorteria, si addensarono forti interessi economici e un sistema di potere capace di dispensare clientelarmente favori, impieghi e prebende. Mi sembra che rileggere questo saggio lungo e particolareggiato sia il modo migliore per celebrare i centocinquanta anni dell’Unità, trovando un tratto di continuità tra le classi dirigenti della città che le fa apparire quasi immutate nel tempo.
Pubblicalo Gianni, che fai cosa utile!
Caro Aldo, sto completando in queste settimane un lavoro che mi ha impegnato parecchio negli ultimi anni, che pubblicherò a breve, e sto pensando seriamente di inserirlo. Ciao.
Complimenti ai dirigenti locali del Pdl che evidentemente ormai non contano più un piffero rispetto ai vari NIzzi & .
e se Massimo Zedda vincesse al primo turno?
perché no?
questa città ha un grandissimo bisogno di cambiamento, di intelligenze nuove all’opera, di un’amministrazione che faccia il bene della città e dei cittadini e non dei soliti noti.
mi piacerebbe poter pensare che non sarà il centro-sinistra ad “approfittare di questa occasione storica”, manco fosse una partita di calcio in cui il capocannoniere avversario è infortunato, ma bensì sarà Cagliari tutta intera, saranno i cagliaritani tutti a rendersi conto che l’occasione è la loro e a coglierla: l’occasione di avere una BUONA amministrazione.
per alcuni di voi sarebbe bello vero? farete una bella carriera all’interno del Comune
punto di vista alquanto limitato, io trovo.
c’è anche gente che non pensa solo al proprio piccolo interesse e mi piace pensare di essere fra questa.
c’è anche gente che pensa all’impegno pubblico come servizio alla cittadinanza per il bene collettivo e non come cinica “occasione personale”.
e comunque non è un mio problema: fare “carriera all’interno del Comune” è davvero l’ultimissimo dei miei pensieri.
chiamami pure ingenuo e idealista ma non accetto insulti di questo genere, soprattutto da chi non ha neanche il coraggio di firmarsi con nome e cognome.
se non ricominciamo a pensare che si possa avere una buona amministrazione, che ci posssano essere intelligenze e competenze al servizio del bene comune, se non ricominciamo a fidarci delle persone valide ed oneste, prenderemo sempre e solo fregature da chi approfitta del nostro cinismo e disincanto.
la politica non è necessariamente tutta marcia, si tratta di ridare spazio alla voce e alla volontà di noi cittadini tutti e non solo dei soliti poteri clientelari.
tu venditi pure il tuo voto come meglio credi, io preferisco credere che il futuro di questa città possa essere migliore del presente.
Scusa come pensi che chi non riesce a fare opposizione per chissà quale “motivo”, possa in qualche modo riuscire a cambiare questa città?Mah!
io proverei con zedda, perché peggio di questa gente ora al potere penso non ci sia nessuno. altrimenti si candidi il signor “come no” e ci dica come si può far meglio
Certo che “fare carriera” al Comune deve essere considerato un crimine solo per chi è vicino alla sinistra. Ma prima bisognerebbe stabilire chi come e quando è stato “spinto”, e la sinistra non è -mai- stata al governo di questa città.
Perché per il resto si sà, la camarilla e il magheggio è invece normale per la destra, e quindi non deve fare nessuno scandalo.
O amigu ComeNO, visti gli esempi brillanti e le procedure antiche e recenti del Comune amministrato in colaizione dai Riformatori e sodali vari, poitta no ti cittisi?
Poitta non aparras Mudu?
-per inciso: sarebbe sicuramente uno sconcio se si procedesse a nomine e premi vari sulla base della fedeltà, in spregio ai meriti, senza procedure trasparenti, con metodi dubbi, e questo chiunque siano i beneficati e i “benefattori”-
Bè, schifo non farebbe e non ci vorrebbe neppure tanto a far bella figura, visti i figuri che hanno fatto carriera fino ad oggi. Diciamo che fare carriera nel comune di Cagliari non comporta difficoltà oggettive: il cagliaritano fino ad oggi, soprattutto quello che esprime queste maggioranze, mi par sia stato di bocca piuttosto buona.
Più difficile per chi si schiera a sinistra, che in genere al primo sbaglio è cacciato a calci nel culo!
avevo scommesso cento euro su zedda vincente quando alle primarie era dato cento a uno…
bolis biri che divento ricco? 🙂
Fino a quando non lo vedo non ci credo.
Sul sito di FLI Sardegna viene annunciato che “l’on. Ignazio Artizzu terrà una conferenza stampa relativamente alle elezioni del 15 e 16 maggio 2011”. Troppo vago.
“Il centrosinistra e il suo giovane candidato” (Massimo Zedda), stanotte veglieranno nell’attesa.