Colpo di scena: “Massimo Fantola sarebbe un ottimo sindaco di Cagliari per il centrodestra”. Nel giorno in cui, attraverso l’Unione Sarda, il coordinatore regionale del Pdl Mariano Delogu prende tempo su una possibile convergenza dei berlusconiani sul leader dei Riformatori, il presidente della Regione Cappellacci sdogana Fantola. Che ora ha la strada in discesa. Ada Lai, nominata direttore generale dell’assessorato al Turismo, è ormai fuori dai giochi. Resta solo il senatore Piergiorgio Massidda a poter ambire alla candidatura. Ma l’endorsement di Cappellacci a Fantola segna una svolta in questa campagna elettorale.
Passiamo al centrosinistra. Da qualche ora circola su Facebook una lettera di Ottavio Olita, giornalista Rai, il cui nome era stato fatto quale possibile candidato del centrosinistra. Olita dice, in sostanza, una cosa: che avrebbe accettato la candidatura solo se fosse stata unitaria e, dunque, se fosse stata accettata dal Pd senza passare al vaglio delle primarie. Esattamente come avevo scritto lo scorso 23 dicembre.
Olita però mi accusa, senza nominarmi, di essere un “fantasioso interprete”, di “disinformare”, di fare “gossip”, visto che “il mondo della politica, con il quale ho avuto in quest’occasione il primo incontro ufficiale, si è mostrato molto più serio, responsabile, rispettoso delle persone di come è stato raccontato”. Cioè il sottoscritto e Area 89?
Le mie “fantasiose” ricostruzioni, che comunque combaciano con quelle date, ad esempio, dalla Federazione delle Sinistre, erano in ogni caso molto benevole nei confronti di Ottavio. Ma ora, se è vero che Olita non è stato fatto fuori da nessuno (ed è lui che lo afferma), la realtà è un’altra, ed è molto più comica: Olita voleva essere candidato a sindaco da tutti i partiti senza fare le primarie e pretendendo che Cabras facesse un passo indietro. Sarei curioso di sapere a proposito il commento del Gran Capo Estiqaatsi.
Non sono certo di quelli che non accetta lezioni, anzi. Per cui accetto anche questa lezione. Ma, caro Ottavio, a cosa ti riferisci quando scrivi che “sarebbe meglio che i cittadini sapessero come stanno le cose sul serio”? Che dobbiamo abbeverarci solamente alla sacra fonte del tuo tg3? Fare i giornalisti non è semplice e si fanno tanti errori. Ma io almeno parlo di cose vere. Nel tuo tg, tra un servizio sul premio Alziator e un altro, io un pezzo serio sulle primarie del centrosinistra a Cagliari non l’ho mai visto. O no?
Lettera aperta su sfumata candidatura alle elezioni, primarie o amministrative non importa
Ora che i giochi son fatti e quindi nessuno può sospettare che questa lettera di precisazioni sia dettata dall’inconfessata volontà di rientrare in gioco, desidero fornire alcune risposte a molte approssimazioni e a qualche maldicenza che disinformazione e gossip hanno prodotto su tutta la questione.
Ripartiamo dall’inizio. Un anno fa Radhouan Ben Amara, quest’anno Luciano Uras, Francesco Agus e Michele Piras mi hanno chiesto se potevo essere interessato all’ipotesi che intorno al mio nome si formasse un’aggregazione unitaria per propormi come candidato della sinistra alle prossime amministrative di Cagliari. La mia risposta è stata: sì, a patto che non ci siano divisioni interne. Io credo nel valore sommo dell’unità della coalizione. Discutiamo di progetti e proposte, non dividiamoci inutilmente sui nomi. Da parte del Pd si ipotizzava una possibile candidatura di Cabras, ancora non c’era alcuna certezza. Quando quel partito ha ritrovato l’unità intorno al nome del senatore, io ho detto ai miei referenti politici – ma soprattutto amici sinceri – “Io non sono disponibile per una contrapposizione nominalistica in primarie che per forza di cose – tempi ristretti, formula, spazi nei quali farle svolgere – sarebbero assolutamente inadeguate rispetto ai grandi problemi di una città come Cagliari. Non intendo partecipare ad una consultazione con queste caratteristiche”. Altro che porre condizioni esagerate o inaccettabili, come ipotizzato da fantasiosi interpreti! Altro che “Ma chi si crede di essere, Olita”, come è stato scritto su un altro esaltante blog!
Di fronte alla mia risposta, su cui hanno voluto essere informati direttamente, al telefono e in incontri personali, anche esponenti di IdV, Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani e Rossomori, cosa avrebbero dovuto fare quelle forze politiche che avevano proposto il mio nome? Sono stati legittimamente liberi di regolarsi come hanno creduto. Quindi nessun “affondamento” di Olita da parte di Zedda, né altri bizantinismi che piacciono tanto a chi preferisce il “si dice” e il sospetto al chiedere ai diretti interessati.
Tutto qui. Concludo con una riflessione che è poi all’origine di questa lettera aperta che altrimenti non avrebbe ragione d’essere scritta. Il mondo della politica, con il quale ho avuto in quest’occasione il primo incontro ufficiale, si è mostrato molto più serio, responsabile, rispettoso delle persone di come è stato raccontato. Il gossip sarà pure divertente per chi scrive e legge, ma sarebbe meglio che i cittadini sapessero come stanno le cose sul serio per evitare il rischio che si disamorino definitivamente di uno strumento di democrazia essenziale per la crescita culturale, economica, sociale delle comunità. E’ così che si dimostra che NON sono tutti uguali.
Ottavio Olita
e questo è CABRAS:
http://www.rosarossaonline.it/dettaglio.php?id=10538
Questo é buono. C’é un abisso con gli altri due.
Analisi sintetica ma precisa.
Questo sito è pieno di oreris, anonimi finti liberi cittadini col solo scopo di seminare zizzania e criticare o infangare a vantaggio del proprio padroncino.
Vi saluto.
Caro Prof., il suo rimpianto è anche il mio, soprattutto ora che l’orizzonte sardista-indipendentista va in frantumi con tanto di foto casteddaia stile azzurro forza italia.
Però ha ragione Giorgio Melis: Soru deve decidere cosa fare da grande. E trovarsi anche un buon posto per fare facendo.
Se non per opportunità politica lo faccia almeno per scaramanzia: questo pd, è noto, porta tra l’altro anche sfiga..
http://www.sardegnademocratica.it/index/istituzioni/articolo/27853/perche-meglio-di-prima-non-basta-ancora.html
Si adesso mi è tutto più chiaro
Si i nomi, mq se qualcuno ci dicesse anche cosa vorrebbe fare della città .
Mancano solo sei mesi.
http://www.sardegnademocratica.it/index/istituzioni/articolo/27856/cagliari-e-la-mia-citta.html
Dopo 5 anni in consiglio comunale … un bel programmone per la città.
devo emozionarmi?
Vito, devo confessare una cosa triste.
A me di tutto ciò non me ne frega nulla. Più o meno penosi i candidati (voterò Petrucci alle primarie, ma la cosa non mi esalta particolarmente: non mi conquista e non mi convince), squallido il balletto delle candidature, scialbo il dibattito. Nè più nè meno che aprire Repubblica alla pagina della politica interna sulle solite beghe del PD. Deprimente. Lontano anni luce dalla politica bella.
Non riesco neppure a leggere più fino alla fine i tuoi post sull’argomento, è un contendere (questo poi di Olita…) davvero di basso profilo, noiosissimo.
Due le cose preoccupanti.
Primo, che credo di essere in buona compagnia.
Secondo, che nel disastro di questa città, vere elezioni, veri candidati, veri politici, un vero dibattito sarebbero vitali. Invece siamo qui ad annegare nella palude, senza neanche aver più voglia di dibatterci.
Senza voler entrare in questa polemica, trovo sinceramente da Pravda fare dei comunicati stampa senza nominare chi si attacca. Per fortuna non è più candidato sindaco questo Olita. Se c’è una cosa che mi manca di Soru, alla fine, è il suo costume di dire le cose, cioè un comportamento europeo e non levantino, aumm-aumm, dico/non dico/faccio capire, come la gran parte del ceto politico sardo.
Excusatio non petita accusatio manifesta? Se la lettera di Olita è completa, non mi pare che possa intendersi che ce l’aveva con te, Vito.
Leggi bene… Titolavo il 21 dicembre: “Sel affonda Olita e innalza Zedda”. Scrive Olita: “Quindi nessun “affondamento” di Olita da parte di Zedda”. I riferimenti sono chiarissimi. Certo, a fare nomi e cognomi si fa più in fretta e si è meno ipocriti.
Purtroppo continuo a sentire solo nomi ….ma i programmi…forse aspettano qualche giorno prima e magari farli scrivere a qualche giovane borsista come ha fatto la Finochiaro in Sicilia perdendo sonoramente……. salvo poi tornare alla più comoda poltrona del Senato…..a Cagliari vorremmo altro…
a me questa sinistra ecologista tafazzista mi faidi morr’e sa risa! sono in quattro e si mettono pure a pontificare! ebbairindi!
Tu sei in uno, e lo fai chiamandoti Banana. Figurarì!
io non pontifico, io sfotto!
Dai… ma proprio non ce la fai ad ammettere di avere torto?
Qualche settimana fa hai scritto così:
Sembrava che intorno al giornalista Rai Ottavio Olita ci potesse essere una convergenza quanto meno dei tre partiti comunisti, invece a sorpresa è stata proprio Sel, tirando fuori il nome in maniera impropria, ad affondare Olita. Perché lo ha fatto? Perché nel partito ha vinto la linea del consigliere regionale Luciano Uras, che con Cabras ha un rapporto di vecchia data.
Quando Sel si è accorta che Olita poteva essere l’uomo giusto, capace di raccogliere consensi non solo tra i partiti ma anche tra il mondo delle associazioni, lo ha fatto fuori, lo ha “bruciato”. Olita lo ha capito e dignitosamente si è chiamato fuori. (Se vi sorprendete di tanto cinismo non siete fatti per la politica e credete ancora in Cagliari Capitale del Mediterraneo).
La prossima volta dai il giusto peso alle tue fonti. Da un giornalista con la tua preparazione ci si aspetta che non prenda per oro colato qualunque cosa venga riferita da “fonti” non sempre in buonafede.
Ma certo che ho sbagliato, caro Poncho! Ed è vero che dovevo dare un giusto peso alle fonti. Ma la colpa stavolta è solo mia, perché non ci volevo credere che Olita volesse essere candidato senza fare le primarie. Me lo avevano, detto ma a me sembrava un’assurdità, una pretesa che non poteva essere accettata se proposta da un big della politica come Cabras, figuriamoci da un outsider come Olita. Le mie fonti erano in buonafede, sono io che non mi sono fidato.
…davanti a una lettera come quella di Ottavio Olita, se fossi stato uno dei commentatori assidui di questo blog avrei detto: “Abbiamo fatto delle nostre congetture, abbiamo studiato delle ipotesi, abbiamo sentito una parte sola degli interessati, abbiamo ragionato. Poi, alla fine, abbiamo sbagliato”.
Perché la lettera di Olita è di una chiarezza inequivocabile. E, ogni tanto, dire che si è sbagliato rende le persone più credibili.
Un saluto a tutti
Sinceramente non capisco la polemica di Olita, a me pare che confermi quanto scritto da Biolchini nei post precedenti e sia ulteriore conferma del fatto che il suo nome è stato bruciato nel momento in cui qualcuno l’ha nomito al tavolo come candidato alle primarie e non come alternativa a Cabras per il centrosinistra.
Di gossip c’è ben poco, ma c’è tutta l’amarezza per una sinistra cagliaritana che oltre Olita non ha trovato nessuno che unisse o potesse unire.
Caro Vito, scrivi che “Olita voleva essere candidato a sindaco da tutti i partiti senza fare le primarie e pretendendo che Cabras facesse un passo indietro. Sarei curioso di sapere a proposito il commento del Gran Capo Estiqaatsi.”
Beh, Cabras ha detto da subito che avrebbe fatto un passo indietro in presenza di un candidato sindaco diverso e almeno altrettanto autorevole. E se la sinistra (SEL, Federazione della Sinistra, Idv, Rossomori, Verdi…) avesse trovato una unità e proposto compattamente un candidato noto e stimato come Olita, disposto a guidare l’intera coalizione nella buona e nella cattiva sorte (cioè da sindaco, o anche da capo dell’opposizione), probabilmente avrebbe avuto abbastanza riscontri nella società civile (e anche all’interno dello stesso Pd) per ottenere davvero questo passo indietro.
Mi sembra ovvio che questo scenario, certo non facile, viene immediatamente a cadere se qualche partito di sinistra spacca il fronte della trattativa e dichiara di voler ricorrere in ogni caso alle primarie, magari candidando lo stesso Olita (peraltro senza neppure consultarlo).
Mi pare che il tuo disaccordo con Olita riguardi due aspetti: (1) la possibilità di incidere sulla scelta del candidato al tavolo del centro-sinistra, che tu sembri scartare completamente; (2) la motivazione che ha spinto un partito della sinistra a rompere il fronte e invocare le primarie, con conseguente (e coerente) ritiro della disponibilità di Olita: tu (come altri) parli di giochetti poco chiari, mentre Olita dice che i partiti “sono stati legittimamente liberi di regolarsi come hanno creduto” (e magari, “regolandosi” maldestramente, hanno affondato la trattativa).
Io sull’aspetto (1) concordo con Olita: la trattativa e il compromesso sono cuore della politica, e certo non aiuta “buttarla in caciara” (ossia convocare primarie a prescindere, e andare alla conta dei voti). Sull’aspetto (2), come diceva Napoleone, direi “mai attribuire alla malizia ciò che si spiega adeguatamente con l’incompetenza” (anche se in politica spesso vale l’esatto contrario…).
c’è un punto del tuo ragionamento sul quale non ti seguo:
” Mi sembra ovvio che questo scenario, certo non facile, viene immediatamente a cadere se qualche partito di sinistra spacca il fronte della trattativa e dichiara di voler ricorrere in ogni caso alle primarie, magari candidando lo stesso Olita (peraltro senza neppure consultarlo).”
tu sembri attribuire le responsabilità a qulche partito della sinistra (non PD) che avrebbe rotto il fronte unitario della trattativa e indotto quindi anche il PD a prendere atto della mancanza di una alternativa unitaria a Cabras. Olita e biolchini mi pare affermino invece che è il PD ad aver fatto il passo avanti confermando la candidatura di Cabras e rompendo così il giocattolo! A quel punto per Olita rimaneva solo la strada delle primarie e si è tirato da parte per le ragioni da lui esposte
Caro Marco, se il Pd avanza una candidatura al tavolo di trattativa, e lo stesso candidato dichiara di voler evitare le primarie auspicando anche “passi indietro” (suoi o di altri)… Beh, allora è ovvio che lo stesso candidato è oggetto di trattativa, che piaccia o no al Pd. Poi mi sembra anche normale che un nome vada portato con decisione e cercando di restringere al minimo gli spazi di manovra per gli alleati: cosa che il Pd ha giustamente (dal suo punto di vista) fatto.
In questa situazione non facile, le forze della sinistra hanno dovuto “regolarsi come hanno creduto” (come ha scritto Olita) per cercare di costruire una proposta alternativa. Olita sarebbe stato disponibile solo a condizione che si mantenesse l’unità della coalizione e non si andasse alle primarie. C’erano i margini per ottenere questo? Ormai è difficile dirlo. In ogni caso, quando un partito ha invocato le primarie (candidando Olita…) ha automaticamente escluso lo stesso Olita, e reso oggettivamente più difficile la convergenza su un altro nome alle primarie.
Il Pd non ha dovuto “prendere atto della mancanza di una alternativa unitaria a Cabras”: ha ritenuto (o almeno sperato) dall’inizio che questa alternativa non esistesse, e si è comportato in modo conseguente.
Dalla lettera di
Giuseppe Stocchino – Segretario Federazione Cagliari PRC
e
Jose Manca – Segretario Federazione Cagliari PdCI
alla Sinistra tutta:
“Purtroppo il nome di Olita è stato usato da alcuni per rompere l’unità anziché costruirla. La sinistra si è così frammentata su candidati di bandiera, talvolta già impegnati nelle istituzioni, e comunque privi della possibilità di “competere” realmente col candidato del partito più grande. Questi comportamenti lasciano fortemente perplessi sulla reale volontà, da parte di alcuni, di unire quelle che un tempo si definivano le forze dell’alternativa.”
Non tutti sono uguali, ma qualcuno, evidentemente, si.
Tutto il testo qui: http://prcsardegna.it/federazioni/cagliari/segreteria/contro-primarie-farsa-scegliamo-unita-partecipazione
Si sbaglia Biolchini. Al tgr di oggi c’era un bel servizio sulla conferenza di fine anno di cap: proprio un bel servizietto…..
C’ era anche un bel servizio sulla proposta di riforma sanitaria del centro sinistra. Anche quello un bel servizietto…te lo sei perso? 🙂
povera Ada, adesso dovrà farsi cancellare da quella foto in cui brinda con Ugo e Gavino Sanna! Ah no, tanto l’hanno “promossa” all’assessorato 😉