Di Irs non si sa più niente. Per due domeniche consecutive sui quotidiani sardi si è letto di tutto, ora sulla situazione interna al partito indipendentista è calato il silenzio. Chi ha mandato via chi? Ci sono degli organi in grado di assumere decisioni? Ci sarà una scissione?
Lunedì scorso è venuto a Radio Press Gavino Sale. Domani, lunedì 20, avrò ospite della trasmissione “Question Time” Franciscu Sedda. Sicuramente ne sapremo qualcosa di più.
Si inizia alle 12.10. Radio Press irradia il suo segnale in tutto il sud Sardegna dagli 88.7 e dai 93.5 mhz. Per tutti gli altri c’è lo streaming, dal sito www.radiopress.it. Potete inviare le vostre domande in diretta via sms al 340-0644044 o postarle su Facebook nella pagina della radio. La trasmissione verrà riproposta in replica a partire dalle 20.10.
Senza Gavino Sale Irs Non Esisterebbe. L’ intellettuale Franciscu Sedda non ha carisma, se ne deve fare una ragione-
l’ evidente mediocrita’ della Demuru la dice lunga su quanta forzatura ne abbia determinato la sua elezione . Era evidente a tutti ( o quasi ) che non era all’ altezza del suo incarico e malgrado cio’ ha prevalso l’ interesse di parte e poi di gruppo .Il risultato e’ che irs puo’ solo rafforzarsi dalla perdita degli scissionisti, che a ben vedere non erano cosi solidi e affidabili come sembravano-
L’ amore ( di Franciscu ) stavolta, non ha funzionato-
Eccolo un altro grande intellettuale tutto cuore-amore e cervello…
Spuntate come funghi o vi allevavano nel concime dentro irs?
Deve essere un caso che siate cresciuti tutti e 150 altamente intelligenti lì dentro mentre fuori si raduna il resto del milione e passa di imbecilli sardi.
Secondo voi irs, sarà sputando in faccia con arroganza al resto dei Sardi che non vi capisce che conquisterete l’indipendenza? Dubito seriamente che la Sardegna abbia bisogno di voi come di qualsiasi altro partito di segaioli sardi da 0,3 %.
A me questo vostro neopartitino sembra solo per qualcuno di voi un modo come un altro per cercare un lavoro nel sottobosco pubblico di un qualsiasi comune o ente dello stato da cui non dovreste voler dipendere. E gli imbecilli sono quelli tra voi che gli danno corda.
Guardate che in tanti hanno letto tutte le vostre mail pubblicate da ventirighe.
E non frega un cavolo a nessuno se sono mail private rapinate, o se invece (come sembra molto più semplice) le ha date a Gavino Sale solo uno dei vostri compagni di merenda di cui avete fatto male a fidarvi.
Se si leggono davvero quelle mail non frega nulla a nessuno della fine che farete voi o Gavino sale o irs. Così come non importa a nessuno di voi che fine fa la sardegna.
Perchè da quelle mail si capisce bene quali sono stati i vostri veri ideali.
Altro che le parole amore, indipendenza, noviolenza ecc. buone per gli imbecilli (quelli si) che vi hanno votato.
Ne basta una su tutte di quelle mail.
Quella dove per giorni i vostri dirigenti litigano sul nome di uno o una che viene stampato prima o dopo in un manifestino del cavolo. O quella dove si capisce che una vostra donnetta e una del gruppo di sale si beccano come galline. Siete apparenza, solo apparenza e nessuna sostanza. Come la peggiore feccia politica italiota.
Anzi molto peggio direi, dato che voi non avete nemmeno quel potere elettorale necessario per pensarli tali discorsi di tornaconto personale.
Dentro quelle mail si vedono solo le decine di piccole beghe da salottino politico con scopi banali delle personcine come voi .
Consolatevi. Passata la bufera vedrete che a furia di cercare alloggio i vostri meravigliosi dirigenti saranno prima o poi accontentati. Come tanti altri, che da anni rincorrono la solita poltroncina da scaldare pagata con le tasse dei sardi.
Vedrete che i giovani disoccupati o gli sfigati precari come sedda o la demuru ci riusciranno.
Passando da un partito all’altro, tra un giornale e una tv, saltando di salotto in salotto sapranno prima o poi dove accomodarsi.
Però è difficile che sia molto presto.
Perchè molti sardi per qualche tempo si sono rotti le palle di loro e dei vostri giochini.
Altro che cazzate.
Volete scommettere con me carissimi intellettuali e repubricanos de sardinia?
Voi e il vostro nuovo partitino non riuscirete nemmeno a raccogliere le firme per presentare una lista alle prossime comunali di cagliari.
Cooptazione, complotti, settarismo…. Tutte cazzate. Il partito aveva delle regole e c’è chi le ha infrante. Al di là delle posizioni politiche Gavino Sale ha detto una marea di balle per uscire con stile da un partito portandosi via nome e simbolo. Gavino Sale era in netta minoranza all’interno del partito, lo sapeva, e il giorno prima dell’approvazione del nuovo statuto (che decretava difronte alla legge la democraticità del partito) ha fatto tutta sta montatura per avere il suo misero tornaconto personale. A iRS i voti non interessavano, irs non cercava voti, irs non regalava tessere. iRS cercava sardi con cuore e cervello da dedicare alla causa indipendentista. Di questi sardi intorno a Sale ce n’è ben pochi.
Auguro comunque il meglio a quel che resta di iRS (molto poco) anche se non capisco bene a questo punto in cosa differisca da Sardigna Natzione o da MaluEntu.
L’indipendentismo democratico e non violento continuerà ad andare avanti sotto un’altra veste.
Su ventirighe.it hanno pubblicato le email intere, se proprio avete voglia di fare i crastuli (io l’ho avuta) capirete bene che non c’era nessun complotto… era solo un gruppo di attivisti che si scambiava idee e pensieri in privato, leggetele e capirete.
La cosa triste è che gli scissionisti son quelli che per anni han cercato una mediazione, nonostante Gavino facesse di tutto per evitare la democratizzazione del movimento, per mantenere l’indipendentismo unito, invece quello che ha distrutto tutto è stato un’altro.
Strano golpe quello dove 150 attivisti su 200 criticano apertamente la minoranza e nonostante tutte le irregolarità da queste commesse cercano di mediare per anni e mantenere unito un partito. Il vero golpe è quello dove una minoranza con una serie di balle e panzane spaziali si prende tutto un partito con metodi di dubbio gusto e per pochi cavilli legali.
Chi parla di cooptazione, di settarismo, di complotti e di manovre da palazzo è mal informato o in malafede. O un imbecille (ne è pieno il mondo)
Penso che le due anime di irs abbiano risvegliato e unito molte coscienze. Non dobbiamo assolutamente, disperdere i risultati acquisiti ma indirizzarli verso quella parte che ci sembra piu’ credibile. Alla luce delle varie dichiarazioni, Gavino mi sembra, di gran lunga, il piu’ coerente
schietto e democratico rispetto agli scissionisti .
IRS SIAMO NOI !!!!…NON DIMENTICHIAMOLO !!!!…
Osservo con ben poco divertimento la brutta telenovela di Irs di queste ultime settimane così come ho osservato con preoccupazione la deriva finto-indipendentista che sembrava avere quel movimento da circa 2 anni a questa parte.
Frutto della strana terapia del sorriso e di un interessato “volemose bene”.
Ora si sono fermati rovinosamente. E meno male.
Ma le cose che li sento dire mi sembrano ridicole.
Dicono che qualcuno ha divulgato mail che stavano su siti esterni al loro? Quindi qualcuno degli uomini di Gavino Sale è un hacker così abile da violare Google Mail o i server di Tiscali.
Complimenti..! Ma chi ci crede?
Forse, semplicemente, da sprovveduti hanno incautamente postato su un forum privato che apparteneva però al movimento (e quindi anche a Gavino Sale e quelli contro cui parlavano) i contenuti che ora dicono essere privati.
Di cosa si lamentano quindi gli scissionisti? A me sembra che quel movimento e i rappresentati di quello spazio internet hanno semplicemente visto quello che alcuni pensavano di potergli nascondere.
Il problema non mi sembra quindi la privacy violata, ma le idee che si muovono sotto sotto le discussioni pubblicate. Visti da fuori IRS sembra averne ben poche ormai.
L’effetto è quello di un pollaio in rovina.
Con un vecchio gallo cieco che sbaglia orario della sveglia e quattro galletti o poche galline in cerca di altri luoghi dove deporre le uova.
Dovrebbero vergognarsi. E’ sbagliato riporre qualsiasi speranza in un indipendentismo portato avanti da persone così.
Sopratutto quei “gggiovani intellettuali” che parlano da anni di Sardegna nuova da costruire, di futuro ecc. e pensavano invece solo al proprio povero e piccolo ombelico di arrivisti/attivisti alla conquista di tessere.
Si sono dimostrati uguali al peggior fare della politica parolaia o sardoitaliota dei padri o di chi a parole dicono di voler combattere.
Il loro non è poi nemmeno degno di chiamarsi un complotto.
Hanno perso tutto il loro tempo a parlarsi addosso o ad attaccare chi cercava di dirgli che la loro troppa elaborazione concettuale era non soltanto trita e ritrita ma anche molto inefficace.
La concettualità politica di questo tipo ha sempre trasformato tutte le possibili rivoluzioni in facili restaurazioni. E tutte le loro sovrastrutture ideologiche sono quelle di sempre.
Le stesse armi spuntate e note in mano a oligarchie che si dicono e ritengono illuminate solo quando vogliono muovere le masse per il proprio interesse..
Queste oligarchie rinnegano facilmente tutte le loro ideologie quando arriva il momento.
E sanno abbandonare un carro per trovarne di nuovi verso un qualsiasi potere le tenga in vita. Anche la posizione culturale è un potere. Anche fondare un nuovo partito da fondatori illuminati quando il vecchio diventa troppo stretto.
E di solito questa corsa sul carro avviene sempre DOPO che le rivoluzioni si sono compiute (spesso ad opera di quei pochi che senza ideologie ci si sono impegnati e le hanno fatte) rimanendo ovviamente a terra.
La rivoluzione (così come l’indipendenza) non è certo un pranzo di gala a cui si debba essere invitati da un esecutivo oligarchico o democratico (che in quanto a prevaricazione sono identici). Ancora meno si dovrebbe essere invitati a farla da un ideologo, da uno scrittore o chicchessia eviti di sporcarsi le mani con l’agire..
Ma il ridicolo è che questi ggiovani indipendentisti, in quanto oligarchia, pensavano di poter partecipare al pranzo di gala senza fare mai nemmeno uno straccio di tentativo di rivoluzione.
Se il tempo perso rincorrendo le parole su un blog o un forum lo avessero speso per agire sul campo ogni mattina, schierandosi duramente (non solo a parole o comunicati stampa ma coi fatti) contro la politica sarda che alla sera tentavano invece di scimmiottare meriterebbero più rispetto.
Se avessero occupato con le loro persone i giornali, le televisioni o i luoghi delle istituzioni insieme a tutti i posti che tentavano invece di compiacere con i loro sorrisini ammiccanti o col fare accattivante (del tipo “vedi cara che gli indipendentisti abbaiano poco, non sono così cattivi come sembra e alla fine non sporcano, forse possiamo tenerli che alla piccola piacciono tanto e fanno anche compagnia…”) meriterebbero più rispetto.
Se fossero stati un movimento di indipendentisti serio avrebbero avuto meno tempo per le migliaia di mail “private” da scambiarvi solo per dirsi allo specchio:
“Ma quanto siamo colti, democratici e belli. Licenziamo quel brutto agricoltore di Gavino Sale”
Mentre scompaiono nell’oblio che meritano vorrei dire loro,
quello che diceva mio nonno. Agricoltore anche lui, ma comunque intellettuale e poeta.
Chi asuba de custa terra sesi ancora contendi,
non depet circare predis o paras in cunventu
sighi su jassu e impari a fradi tuu,
ponidì facc’in terra marrendi.
E tempus po’ faeddare, pagu o nudda.
Ca su fueddu currit che bentu.
E no si lassat in manu
mancu duas pinnas de pudda.
Non ho mai visto gente ridere ad un funerale come ieri all’assemblea di Nuoro, mentre si celebrava il seppellimento di un progetto politico che ci vedeva camminare e crescere tutti a “manu tenta”, molti fratelli si mostravano per niente affranti della perdita del defunto. E soppratutto indifferenti alla prospettiva di cancellare “per partito preso” tanti volti conosciuti negli anni e tanti momenti bellissimi condivisi, quando IRS era veramente IRS . Non si puo alla faccia dei “sardi valori” cancellare dalla memoria, con risate e irriverenza persone e volti con le quali hai contribuito a costruire il tuo percorso indipendentistico personale e alle quali nulla gli si può attribuire riguardo a responsabilita, per la scissione premeditata in atto e per la quale sino alla fine hanno mediato e sperato di scongiurare. L’indipendentismo per essere tale non prevede perdite di memoria passata, e soppratutto recente, soppratutto riguardo alle uniche vittime passive” 30.000″ di questo fallimento irresponsabile, persone a cui hai offerto e ricevuto sorrisi, dei quali di punto in bianco senza motivi ideologici decidi di separarti. Indipendentista sardo=uomo dai valori spiccati.
Bobore Bussa ieri si è dimesso da IRS. Insomma, il complotto (se così si può chiamare) era vero, ma non saranno loro a mandare via gli altri ma loro a lasciare IRS: perché evidentemente sono loro ad essere minoranza e lo sanno.
La loro presunta maggioranza infatti era all’evidenza costruita per cooptazione, altrimenti perché dovrebbero rimanere gli altri?
Bisognerebbe anche smentire la bufala delle grandi innovazioni concettuali, ma quandomai dal 2002 al 2007 IRS si differenziava da SNI? Facile “innovare” con le idee altrui.
Ecco alla fine dove portano i personalismi ed i protagonismi…
Vito,
è possibile mettere online i podcast dei question time di Sedda e Sale?
Non ho modo di seguire diretta o differita, e sarei curioso di ascoltare entrambe le campane.
Grazie
Ishmael
Finita no, non esageriamo, la scissione in un movimento e in un partito è la naturale conseguenza. Avrebbero dovuto farlo prima senza tirare avanti, nel tentativo maldestro di nascondere i dissidi e lavorando in sotterraneo per scalzarsi a vicenda. La cosa è esplosa nel peggiore dei modi e il danno in termini di credibilità è ingente per tutte e due le anime.
Ho partecipato alla riunione di ieri a Nuoro.
Ieri c’èrano due grandi assenti.
Erano presenti pochi dei componenti dell’Esecutivo coinvolti nei fascicoli dissecretati.
Questi ragazzi, già espulsi da Irs, ieri sera hanno dato le loro dimissioni.
Persone accusate di aver agito nell’ombra e di aver preso decisioni condizionanti la vita del movimento: tramando, occultando, alterando, demonizzando.
Queste persone hanno dichiarato che non avrebbero dato nessuna spiegazione riguardo il loro comportamento. Come se non fosse importante che in molti hanno creduto in loro, hanno speso parole per loro, e oggi hanno perso anche la faccia per loro.
Non avevano niente da dire a un pastore che chiedeva loro i motivi dell’assenza di Irs durante la loro protesta. Non avevano niente da dire, se non farfugliare frasi contro il Presidente del movimento e ridere perfino di Gandhi. Ammesso che sapessero chi è Gandhi.
Non avevano niente da dire punto.
Ripeto, ieri c’erano due grandi assenti.
Ciò che è emerso dalla riunione è stata la totale incapacità di comunicazione di queste persone. Unica argomentazione portata avanti: Perché Gavino Sale.
Un altro dato preoccupante è l’ incapacità di analisi, l’assenza di un certo spessore politico che potesse costituire per loro una sorta di “salvagente” sul quale allontanarsi dignitosamente.
Due modi completamente diversi di concepire la politica, due modi diversi di percepire la realtà.
Da una parte chi scende in strada e rivendica e difende i propri diritti e dall’altra chi fa la rivoluzione virtuale seduto comodo dietro un pc. Da una parte chi parla guardando negli occhi e dall’altra chi abbassa lo sguardo e ride di chi ha sulle spalle trent’anni di indipendentismo. Da una parte chi racconta e dall’altra chi non ha niente da raccontare.
C’erano due grandi assenti ieri sera: La signora umanità e la politica.
IRS ho l’imprensione che sia finita.
Il carisma di Sale con la garbata innovazione dei concetti di Sedda stavano dando risultati.
Ma cosi é. Noi Sardi siamo fatti in questo modo.
Peccato!