Vi do tre buoni motivi per venire al Teatro Massimo di Cagliari il prossimo 27 dicembre.
Il primo è che io e il prode Elio Turno Arthemalle che riportiamo in scena “In principio fu U: breve storia universale della Sardegna”. E’ uno spettacolo comico, ma comico veramente, mica di quelli dove ridi a denti stretti. No, qui si ride “a lacrime”, e prego i lettori di questo blog che hanno già visto U (magari le repliche dello scorso gennaio all’Auditorium di piazzetta Dettori) di confermarlo ai più scettici.
Al di la delle risate, lo spettacolo, che con Elio scrivemmo nel lontano 1996 (ah, quando eravamo giovani!) è essenzialmente uno spettacolo politico. Parla della Sardegna, della nostra identità, delle contraddizioni in cui inciampiamo un cui dichiariamo di essere sardi o di volerlo essere. In scena ci sono Vanessa Podda ed Elio Turno Arthemalle. La prima interpreta la parte di una maestrina fuori di testa, Elio invece è il bidello tuttofare e trasformista.
Il secondo motivo, che dovrebbe convincere anche chi lo ha visto a tornare, è che l’incasso della serata sarà devoluto in beneficienza all’associazione Domus De Luna che si occupa di aiutare i ragazzi in difficoltà. Trovate tutte le informazioni su questa Onlus sul sito www.domusdeluna.it
Il terzo motivo è invece abbastanza vergognoso, perché la crudeltà di Arthemalle ha voluto che io avessi una piccola parte in questa commedia. Non aspettatevi nulla di straordinario, anzi. Ma basterà per farvi ridere della mia assoluta inadeguatezza in scena.
La serata è organizzata dall’Ordine degli Ingegneri (figuratevi le battute di Armandino!). Lo spettacolo inizia alle 21. I biglietti (12 euro) sono in vendita sia alla biglietteria del Massimo, in viale Trento (da lunedì a sabato, 10-13 e 17-20, tel. 070-6778129), sia in segreteria all’Ordine (070-499703).
Grazie a tutti coloro che vorranno esserci e che vorranno condividere questo annuncio sul loro profilo Facebook.
Dopo aver visto Estate Numero 10 non mi perdo più nessuno spettacolo di Elio e Vito, Anfiteatro (con freddo annesso) compreso 🙂
Siccome l’ho visto non una, ma due volte posso dire a ragion “veduta” che si tratta di uno di quegli spettacoli dove si ride sgangheratamente pure la seconda volta. Anche perchè è una performance che si può aggiornare in progress. Ha una struttura che consente di calare i personaggi e le loro fulminanti battute, lasciate saggiamente anche all’improvvisazione di Elio, nell’attualità più completa. Brani cult da segnalare: sicuramente una (omissis) con inaspettata sfaccettatura hard (omissis) e segnalerei anche una (omissis) che è da annale del teatro comico.
Vito comunque si sottovaluta: è da grandi attori riuscire a non rotolarsi in terra per tutte le gag fuori copione di Elio, e invece mantenere l’aplomb da maggiordomo inglese del suo personaggio. In estrema sintesi è imperdibile.
Scusa Signora Bank per gli omissis, ma bisogna intrigare il pubblico con un po’ di mistero! 🙂
Omissis?
A tipo SIFAR!
così però sembra il Beep televisivo. Precisiamo che sotto non c’è neanche una parolaccia, ma semplicemente un (omissis) per non parlare poi della (omissis)
ora il mistero si infittisce 🙂
Ebbene si, ha ragione Vito, si ride a lacrime. Mi ricordo che andai a vedere lo spettacolo su consiglio di mio fratello che seguiva un corso di teatro con Elio e che lo aveva già visto. Incontrai prima dell’ingresso diversi amici pervenuti grazie al passaparola. Non sapevo cosa aspettarmi, ma già dalle prima battute avevo le lacrime agli occhi. Ricordo anche il cammeo di Vito. Monica Zuncheddu e Elio furono strepitosi. Per giorni a casa continuammo a ridere come scemi delle battute. Bella serata. Allora Elio non era magro come adesso. Peccato non poterci essere il 27. Avrei rivisto volentieri lo spettacolo, curiosa soprattutto di sentirne l’inizio, alla luce degli ultimi avvenimenti politici isolani. Accorrete numerosi, ne vale veramente la pena e, casomai a qualcuno venisse il dubbio, è adatto anche ai bambini.
Non Mancherò, come sempre, anche perchè questo spettacolo non l’ho visto e sono proprio curioso! Sto seguendo sempre di più il teatro e sto scoprendo cose molto interessanti! E’ Proprio Vero, nei momenti bui come questo, la cultura (teatro, musica, letteratura, cinema) sono un bene rifugio altro che parassitismo!
Verrò SOLO a condizione che Elio domani mattina mi legga l’oroscopo (capricorno) dell’Unione alle 8.15 (mentre vado al lavoro). se leggerà anche la frase del giorno pubblicherò la notizia su facebook :-)))