Politica / Sardegna

“Mettere una fermata del pullman in più? Praticamente impossibile!”. Le “grandi” sfide che la Sardegna perde ogni giorno

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A chi non piacerebbe aspettare il pullman in una fermata del genere?

Quella che vi propongo potrebbe essere definita una “piccola storia di periferia”: da mesi un gruppo di cittadini che vive in una lottizzazione di Capoterra chiede a tutte le amministrazioni possibili e immaginabili che venga istituita una nuova fermata del pullman. I motivi della mobilitazione sono evidenti: oggi gli abitanti della lottizzazione sono costretti a prendere l’unico mezzo pubblico che li collega con il paese in una situazione di evidente rischio e disagio, perché la fermata è collocata fuori dalla lottizzazione, senza pensilina, senza marciapiedi, senza illuminazione. Si tratterebbe dunque di “costringere” il pullman ad entrare ed uscire dalla lottizzazione, allungando il suo percorso di circa un chilometro.
Sette mesi fa una lettrice del blog ci aveva scritto per illustrare la situazione (“Aspettando la fermata del bus, da vent’anni”) e da allora si sono susseguiti incontri, richieste promesse: ma la fermata ancora non c’è. Mettere una fermata in più a Capoterra sembra avere lo stesso grado di difficoltà che riportare Ryanair ad Alghero.
La lettera che segue è stata inviata nei giorni scorsi all’Assessore dei Trasporti della Regione Sardegna Massimo Deiana, al Direttore del Servizio per il trasporto pubblico locale terrestre dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Sardegna Maurizio Cittadini, alla Direttrice Generale dei Trasporti della Regione Sardegna Gabriella Massidda, alla Prefetta del Governo Territoriale di Cagliari Giuliana Perrotta, alla Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Sardegna Barbara Congiu, al Sindaco di Capoterra Francesco Dessì, all’Assessore al Traffico Gianluigi Marras, al responsabile del Servizio di Polizia Locale Giorgio Lecca e all’Amministratore dell’Azienda Autolinee Baire s.r.l. Matteo Baire.
È davanti a situazioni del genere che ci si chiede: ma se la politica non riesce a risolvere problemi così semplici, come può pensare di affrontare e risolvere questioni ben più complesse?

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Spett.le Redazione,

a scrivere sono le cittadine e i cittadini del Condominio “Le Case del Sole – Coop. Cento” in Località Rio San Girolamo – Capoterra, esasperati dalla grave e costante situazione di pericolo vissuta dai pendolari, in particolare studentesse e studenti, lavoratrici, utenti anziani limitati nel movimento che devono spostarsi con i mezzi pubblici verso le lottizzazioni limitrofe, il centro di Capoterra o le coincidenze dei pullman da e per Cagliari o paesi attigui.

La nostra lottizzazione è nata circa vent’anni fa ed è tuttora priva di qualunque servizio di prima necessità, come scuole primarie e secondarie, farmacie, esercizi commerciali di base, ecc.

Da sempre attendiamo l’istituzione all’interno della lottizzazione di una fermata dell’autobus relativa al trasporto urbano: le due fermate più prossime sono ubicate lungo la Strada Vicinale dei Genovesi, via di collegamento tra la zona sportiva di Poggio dei Pini e Rio San Girolamo, che corre esternamente alla nostra lottizzazione, confinando con questa solo lungo i muri perimetrali e senza peraltro avere accessi aperti sulle vie interne.

La strada, situata in mezzo alla campagna, è dissestata, a tratti sterrata, priva di illuminazione e marciapiedi; le banchine non sono transitabili (come peraltro indicato dalla segnaletica stradale di pericolo) e viene percorsa quotidianamente dalle auto dei pendolari da e verso Cagliari e Sarroch e, negli ultimi anni, dai mezzi pesanti del cantiere della nuova S.S. 195. Le fermate dell’autobus sono a malapena segnalate dai cartelli ai bordi della strada, mentre manca una pensilina o una piazzola laterale su cui consentire la sosta.

Al mattino presto o alla sera la carreggiata è immersa nel buio più assoluto, nei giorni di pioggia la strada, dato anche il carattere alluvionale della zona, inevitabilmente si allaga con la formazione di ampie pozzanghere e veri e propri fiumi di fango, che pongono i malcapitati utenti in attesa del bus in balia di docce di fango scaturite dal passaggio delle auto sugli innumerevoli fossi. Col buio e la pioggia aumenta inoltre il rischio di essere investiti, o ancora assaliti dai cani randagi che girano frequentemente in piccoli gruppi nella zona o molestati da qualche malintenzionato.

All’apertura delle scuole il problema si presenta quotidianamente a carico delle studentesse e degli studenti, per lo più minori frequentanti le scuole medie e superiori, costretti a raggiungere a piedi le due fermate attraverso percorsi isolati e poco agevoli su strada sterrata, a sostarvi per attendere il bus e le coincidenze che li trasportano alle Scuole di Frutti d’Oro, Poggio dei Pini, Capoterra, Cagliari e Pula, in condizioni di totale assenza di sicurezza.

Questa situazione è già stata segnalata in passato alle istituzioni, anche attraverso una raccolta firme e svariati confronti, ma di fatto ancora non è cambiato nulla.

Lo scorso anno, solo per pochi mesi e solo per la temporanea risoluzione di un inconveniente, abbiamo potuto beneficiare di un miglioramento delle condizioni. A causa dei lavori di costruzione della nuova S.S. 195, la Strada Vicinale dei Genovesi è stata infatti interdetta al traffico e le due fermate a servizio della nostra lottizzazione soppresse di conseguenza. In questo frangente, il servizio pubblico è stato garantito attraverso l’istituzione di una fermata all’interno della lottizzazione presso il viale Danubio.

Tuttavia, le speranze che questa soluzione potesse diventare definitiva sono state disattese dal momento che la fermata interna è stata immediatamente abolita alla riapertura della Strada Vicinale dei Genovesi.

Non sono chiare le ragioni che ancora portano gli enti competenti a non soddisfare questa nostra esigenza, considerate le cifre irrisorie che dovrebbero essere stanziate per allungare di poche centinaia di metri (circa 1.300) il percorso del bus all’interno della lottizzazione e, di contro, i benefici non solo in termini di sicurezza della popolazione, ma anche di sviluppo e salvaguardia di tutto il territorio tramite l’incentivazione del trasporto pubblico.

Alla situazione logistica precaria si aggiunge l’ulteriore disagio procurato da attese estremamente lunghe tra una corsa e la successiva, essendo la frequenza invernale del bus di 50 minuti al mattino e 90 alla sera e quella estiva di 90 minuti mattino e sera e ultima corsa prevista per le 21.15 (il dettaglio degli orari è consultabile sul sito delle Autolinee Baire S.r.l. alla url www.tourbaire.it).

Ciò detto e considerato che le riapertura delle scuole alla data di invio dell’istanza era ormai imminente, abbiamo chiesto urgentemente un incontro con tutti i destinatari di una nuova lettera inviata all’inizio del mese affinché si potessero studiare e condividere le giuste strategie per risolvere definitivamente questa grave problematica a tutela degli abitanti della lottizzazione, in particolare delle minorenni e dei minori, e a favore del ripristino della fermata bus all’interno della stessa.

Li abbiamo altresì invitati ad effettuare un sopralluogo della zona con relativo tour in bus, attraverso cui saremo lieti di accompagnarli, per verificare sul campo la realtà che gli abitanti di questa lottizzazione vivono con crescente preoccupazione per l’incolumità propria e dei propri figli.

Al momento non abbiamo ricevuto nessuna risposta da parte della Regione; il Sindaco di Capoterra dal canto suo ha inviato l’ennesima lettera per segnalare la situazione di pericolo e l’amministratore dell’Azienda di trasporti si è detto disponibile ad un confronto con tutti per trovare una soluzione.

Siamo stati informati che l’incontro tra Sindaco e Regione è avvenuto e pareva ci fossero dei risvolti positivi circa lo stanziamento della somma richiesta per prolungare il tragitto del bus all’interno della lottizzazione ma, di fatto, l’azienda di trasporti non ha ricevuto nessuna comunicazione in merito e tutto stagna come sempre.

In considerazione della gravità delle condizioni sopra descritte siamo ancora confidenti di poter trovare ascolto e risposta alla nostra richiesta per porre rimedio ad una situazione di imminente pericolo prima che la zona diventi tristemente nota per episodi di cronaca che si potevano facilmente evitare.

I genitori e pendolari del Condominio “Le Case del Sole” – Coop. Cento
Località Rio San Girolamo – Capoterra

 

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3 Comments

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  2. Francesca says:

    “La ghi” Magalli è alla residenza del Sole, faccia memoria!!!

  3. francu says:

    Ma itta bolinti! Laghi funti case del sole. Le vendeva Maghialli. Non pori essi chi proiri!

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