Prima di esaminare gli ultimi sondaggi, piccolo ripassino di come funziona la legge elettorale. Diventa presidente della Regione Sardegna il candidato che il 16 febbraio prenderà più voti: non è previsto un secondo turno di ballottaggio.
Verranno eletti 60 consiglieri: 58 negli otto collegi territoriali coincidenti alle vecchie otto province, mentre i restanti due saranno il presidente eletto (che è dunque anche consigliere regionale) e il secondo miglior candidato presidente (ripeto: solo il secondo miglior candidato presidente entra dunque in Consiglio).
Piazzano consiglieri i partiti che, presentandosi da soli, superano la soglia del 5 per cento. Ricadono in questa fattispecie solo il Fronte Unidu Indipendentista di Pier Franco Devias e il Movimento Zona Franca di Gigi Sanna.
Se i partiti invece si presentano in coalizione, lo sbarramento da superare è del dieci per cento.
Cosa succede se in una coalizione formata (per esempio) da due partiti, uno supera il 5 e l’altro no? Il partito che supera il 5 piazza consiglieri? No, perché vale il risultato complessivo della coalizione: sotto il 10 per cento non c’è nessuna speranza.
E se il candidato di quella stessa coalizione supera il 10 per cento e le sue liste no? Se con il 10 per cento arriva immediatamente dietro il presidente vincitore, il candidato entra in consiglio regionale come consigliere, altrimenti si tiene il 10 per cento e le sue liste non piazzano alcun consigliere.
E se un candidato presidente dovesse arrivare primo e le sue liste non superare il 10 per cento cosa accadrebbe? Ci sarebbe un caso di “anatra zoppa”: il presidente non avrebbe maggioranza.
Avete capito bene? Ok, allora esaminiamo l’ultimo sondaggio Datamedia, confrontandolo con gli altri due già realizzati rispettivamente il 13 e il 25 gennaio.
Rispetto ad una settimana fa il dato più evidente è la percentuale sempre altissima del non voto: addirittura il 48,3 per cento. La situazione inizia ad essere critica perché si tratta di una percentuale che sta calando in maniera quasi impercettibile e alle elezioni mancano appena 15 giorni. Se alla fine la percentuale di votanti dovesse superare di poco il 50 per cento, il dato politico sarebbe evidente e il risultato finale sarebbe determinato dallo spostamento di poche decine di migliaia di voti.
Passiamo all’analisi delle percentuali dei candidati presidente. Ugo Cappellacci e Francesco Pigliaru sono sostanzialmente in parità. Il rappresentante del centrodestra è avanti di pochi decimali: i due contendenti se la giocheranno fino all’ultimo.
Attenzione: in una situazione di affluenza così bassa e in presenza di un testa a testa fra due candidati, i mass media avranno un ruolo fondamentale. Perché è questa la classica situazione di scuola dove il loro peso viene ritenuto decisivo. Giornali radio e tv difficilmente determinano una elezione ma sono in grado comunque di spostare migliaia di voti, fondamentali in ogni elezione che si decide al fotofinish. I grandi mass media resteranno neutrali, si schiereranno o faranno un gioco sporco?
Michela Murgia è inchiodata al 20 per cento. Con un’abile azione di informazione spin ieri ha fatto sapere ai giornali che secondo Ipr lei è la candidata che può raccogliere più degli altri il voto degli indecisi. È vero: ma se anche dovesse convincere il 39 per cento degli indecisi, Cappellacci e Pigliaru avrebbero il voto dal restante 33 e 30 per cento. Ergo, con questi numeri la Murgia appare definitivamente fuori dalla battaglia per la vittoria, che resta essenzialmente una partita tra Cappellacci e Pigliaru.
Mauro Pili sembrerebbe in risalita: continuo a considerare il suo dato fortemente sottostimato (secondo me alla fine supererà il 10 e i due principali contendenti non andranno oltre il 35 per cento, con la Murgia leggermente sotto il 20: ma le mie sono solo parole in libertà).
Passiamo alle liste. Il centrosinistra sopravanza sempre il centrodestra, e questa è una anomalia. Perché Pigliaru prende meno dei partiti che lo sostengono? Secondo me essenzialmente perché è poco conosciuto: la sua campagna elettorale è partita in colpevole ritardo per esclusiva responsabilità dei vertici del Pd e di Francesca Barracciu.
Come può Pigliaru allineare il suo consenso a quello dei partiti che lo appoggiano? Bella domanda. Io penso che a questo punto debba unire ad una presenza nei territori anche il lancio di messaggi più precisi ed efficaci, ma soprattutto originali (la comunicazione del candidato è a dir poco convenzionale).
Non penso che Cappellacci avrà un grande ritorno dalla visita di Berlusconi a Cagliari. Ad un certo punto oggi alla Fiera si è sentito perfino la voce di un militante che ha urlato a Silvio “Parla della Sardegna!”. È sembrato un po’ bollito il vecchio Cavaliere, non penso che riuscirà a spostare molti voti (sempre che giornali e tv locali raccontino la verità e non pompino oltremisura il risultato della calata nell’isola di Silvio).
Pigliaru deve invece giocarsi ancora la carta Renzi, che sarà in Sardegna sicuramente per la chiusura della campagna ma forse anche già la settimana prossima a Cagliari. Potrebbe essere determinante, anche se alcune parole d’ordine del segretario nazionale potrebbero soddisfare l’elettorato del Pd, un po’ meno quello degli alleati.
Ma uno dei dati più significativi di questo ultimo sondaggio (i prossimi non potranno essere divulgati ma vedrete che nei siti specializzati sarà tutto un fiorire di corse automobilistiche o di cavalli…) riguarda senza dubbio la percentuale assegnata alla coalizione Sardegna Possibile di Michela Murgia. Se una settimana fa le sue tre liste erano complessivamente accreditate del 14 per cento, ora secondo Datamedia oscillano tra il 7 e il 9. Dunque in netto calo e pericolosamente a ridosso della soglia del 10 per cento, il cui superamento è necessario perché (esclusa ormai la Murgia dalla partita per la vittoria) l’impegno di Sardegna Possibile si traduca concretamente in candidati eletti in consiglio regionale. Sarebbe una beffa se da tutto questo sforzo Murgia non portasse a casa niente. Ma che questo fosse il rischio (connesso a questa assurda legge elettorale) lo si sapeva già da agosto scorso, quando la scrittrice ufficializzò la sua candidatura alla presidenza.
Ma Vito, come si fa a prendere sul serio questi sondaggi? La forbice superiore non arriva al 100%, mentre nel sondaggio sui presidenti è la forbice inferiore a fare 100, se ricordo bene. Non sanno nemmeno fare i calcoli (oppure barano).
Per quel che riguarda la legge (incostituzionalissima, beninteso), interpretandola alla lettera chi vince con almeno il 25% si porta a casa la maggioranza comunque. Oppure è inapplicabile e contradditoria. Auguri a te e a tutti noi.
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Il giochino della scrittrice è molto semplice , lanciarsi la cacca addosso con Capellacci per cercare di svuotare il contenitore del csx approfittando del populismo finto-grillismo dilagante. Abbiamo passato una settimana tra battaglie navali e cazzate varie ed oggi ennesima Paginona con intervista al marito di kelledda con foto da teneroni. L’amore è bello insomma ma ai sardi potrà fregare qualcosa su chi porta i pantaloni in casa Murgia ? Questo evidenzia ancora di piu’ l’enorme e mai visto spazio che certi editori “amici” degli “amici” riservano alla scrittrice. Kelledda ha già perso. Ma se non è li per vincere e poteva vincere tranquillamente , cosa gareggia a fare ? Riflettiamo per bene sul ruolo della teologa.Si dovrà prendere una grande responsabilità , enorme. In passato già nel 2010 nelle famose Mail della scissione dell’iRS la scrittrice appariva indirettamente nei discorsi di alcuni dirigenti scissionisti ( oggi esponenti di spicco di progress ) con frasi isolate tipo – lasciamo fuori Michela , lei non deve comparire – ( comparire dietro il progetto di far fuori la parte “gaviniana” )
Nessuno mai si è azzardato a denunciare proprio perchè quelle comunicazioni, arrivate ad irs da un anonimo, restano autentiche. Un movimento che sale al 3% ( 2009 ) poteva in 5 anni arrivare oggi a pesare molto ma è stato scisso sapientemente. Quale miglior modo di disgregare l’indipendentismo moderno che avanza se non con il dividi et impera. Distruggere, dividere, scindere. Poi è arrivato il turno di Sedda, prima osannato e adorato come un dio pagano dalla stessa scrittrice , altra micro scissione di progress. La kelledda sempre dietro insomma a “guardare” senza tessere fino a che l’hanno fatta Papessa. In mesi di trattative iRS ha cercato di proporre un tavolo insieme agli altri movimenti e partiti indipendentisti e sovranisti, disponibili addirittura a portare il vessillo della murgia.Avrebbe potuto Governare e mettere il piddi in minoranza, ma lei cosa fa ? Sbatte fuori tutti e rinuncia, corre da sola perchè non vuole i brutti, sporchi cattivi sovranisti e l’indipendentismo storico (che non l’ha mai vista nella sue battaglie)? Chi è quindi che non ha voluto UNIRE? Questa è per chi continua a scandalizzarsi , per chi voleva l’unione, per chi oggi appoggia e sostiene un progetto perdente che ha come unico scopo l’avanzamento della destra in sardegna, Buon voto a tutti e speriamo bene per la nostra terra. Un saluto
si poi non hai finito il racconto: il serio Gavino è andato in coalizione con un patito italiano e con il capo della scissione del 2010 Sedda.Ma per favore……..
da quanto ne so l’accordo c’è stato e accettato, Pigliaru a Cagliari è stato chiaro mi pare riguardo i punti di sovranità richiesti da loro. Era pubblica la dichiarazione, mica ad un tavolino del bar.
Premesso che oggi è il 5, il sondaggio è del 29 e 30 Gennaio, quindi i numeri potrebbero essere cambiati ancora. Mi pare che dal precedente sondaggio, il distacco si sia ridotto da 3 a 2 punti (forse ancora meno). La sfida è aperta, ma chi ha giadagnato in una settimana è stato Pigliaru, quindi credo che alla fine vincerà Pigliaru, nonostante Murgia
La cosa evidente è l’incostituzionale della legge elettorale visto che chi prende il 25% dei voti potrebbe avere il 55% dei seggi se risultasse la coalizione più votata o non ottenere alcun seggio se la sua coalizione di partiti non superasse lo sbarramento . Ogni voto può valere un voto, due voti, o nessun voto. Il prossimo Consiglio Regionale è illegittimo prima di essere eletto.
Conosco Pigliaru, credo che .sia la persona più colta e preparata tra i candidati.. E’ onesto, coerente e schivo. Non mi ha telefonato con una falsa intervista sulla situazione della scuola in Sardegna per strapparmi il parere e il voto sulla figura di Capellacci. Ho risposto: “Capisco, l’intervista finisce qui!” ed ho riattacato. Cari conterranei tutto può accadere! ma siamo tanto abituati al balletto politico di triviale natura che più ci penso e più mi convingo che forse una chance a Pigliaru si può dare. PS: non sto facendo propaganda. elettorale!
Nereide
Sarebbe carino fare un altro sondaggio: quanti, fra i votanti di Pigliaru e Cappellacci, vanno alle urne “turandosi il naso”? Ad ogni modo, secondo me questi sondaggi sovrastimano Pigliaru e Cappellacci, come i sondaggi nazionali sovrastimano PD e FI.
Comunque è anche possibile fare un bel voto disgiunto, per chi pensa che Michela Murgia non abbia possibilità di vittoria. Essendo più importante, a questo fine, il risultato del candidato presidente, si può votare Pigliaru e una lista tra ProgReS, Gentes e Comunidades.
beh, giusto, visto che ormai lei non entrerà di sicuro, cercate voti nel bacino del vicino, carino!
1- “Lei non entrerà di sicuro” di gomma.
2-“cercate voti nel bacino del vicino” la libertà di votare per chi apprezziamo di più (sai, democrazia) la buttiamo nell’indifferenziato?
il voto disgiunto è un agrandissima stupidaggine. Per quale motivo uno che vuole appoggiare Pigliaru dovrebbe poi votare l’inesistente progres, tanto per dirne una? Cosa possono portare loro se poi non hanno appoggiato la lista? Scompiglio? Di quello ce n’è abbastanza, in abbondanza anzi. Cuore in pace, avete partecipato e perderete. In ogni competizione c’è chi vince e c’è chi perde, a voi toccherà perdere, giustamente. Chi non si è preparato bene, e vale per qualsiasi competizione, perde. Giusto cosi.
“Per quale motivo uno che vuole appoggiare Pigliaru dovrebbe poi votare l’inesistente progres, tanto per dirne una?”
Perchè vuole farlo, e magari ritiene che anche se Pigliaru possa andare bene come presidente ci sia bisogno delle proposte di Progres nel consiglio regionale.
“Cuore in pace, avete partecipato e perderete. In ogni competizione c’è chi vince e c’è chi perde, a voi toccherà perdere, giustamente.”
Davvero triste vedere un processo democratico fondamentale come il voto considerato come uno scontro tra due squadre di calcio. Ma d’altronde, questo accade quando si vota per fede come lei. Infatti:
“Chi non si è preparato bene, e vale per qualsiasi competizione, perde. Giusto cosi.”
Ah, e Pigliaru si sarebbe preparato meglio della Murgia (o ancora meglio, del Fronte Indipendentista Unidu di Devias)? La Murgia ha iniziato a fare campagna elettorale ed a costuire un programma serio da luglio, l’ex assessore è invece arrivato all’ultimo minuto come ripiego, ha presentato una pagliacciata di programma fatto in una settimana scarsa ed ora cerca di vincere basandosi sul “voto utile” e quindi sulla paura della gente, oltre che sull’appoggio di Renzi e Vendola (esattamente come Ugo con il Berlusca, ennesima prova che sono due facce della stessa medaglia). Non è meglio di Cappellacci con il suo populismo, è anzi addirittura più patetico.
Credo che avrete/avremo delle sorprese il 16. Il M5S alle politiche era dato al 16% due settimane prima… Sulle liste di Sardegna Possibile noto una incongruenza. Tra Pigliaru e le sue liste c’è un distacco del 5%, tra Michela Murgia e le sue il 12%: quel 7% dov’è?
Scusi Luigi, dove ha studiato statistica? Me lo dica, cosi terrò lontanti i miei figli quando dovranno scegliere dove andare a studiare. Ma chi le ha insegnato che la forbice del dato sulla lista e quello al presidente sia in percentuale fissa?
Mettetela come vi pare ma la partita a queste elezioni si gioca tra Cappellacci e Pigliaru, Murgia è fuori del tutto. I sondaggi hanno un margine di errore che è calcolato. Inutile tirare in ballo gli astensionisti, quelli non conteranno, diritto e scelta personale di ciscuno ma nessuno li obbliga, in un modo o nell’altro. Quindi contano solo i votanti e questi si sono espressi e si esprimeranno nelle urne. Ora, volete consegnare altri 5 anni a Cappellacci? Oppure volete cambiare? Cosa differisce tra il csx e cdx visto che non hanno mai combinato nulla di positivo per la Sardegna? Oggi c’è una differenza enorme, il csx ha aperto finalmente all’area indipendentista e lo fa con temi forti, come quelli della sovranità, temi importanti, quelli realtivi alle decine di battaglie che hanno portato avanti nell’ultimo decennio. Dite che non conteranno? Beh, a fare bene i conti e considerando che vincendo basterà per ciascuno di loro superare il 2%, credo che la componente indipendentista sia bella folta e questi voti, su 60 consiglieri ormai, non più su 80, credo che avranno un bel peso dentro il prossimo governo. uUindi, bando alle ciance e scegliete tra l’ennesimo governo di stampo “solo” italiano oppure quello che potrà cominciare ad essere sovrano.
Eccolo qui, il “famoso” voto utile. Io voto (a) Kelledda, mancari non binchidi, a su mancu mi poto castaiare in cara su manzanu.
c’è chi corre per vincere chi per perdere, sono scelte.
” I sondaggi hanno un margine di errore che è calcolato”…
Del 15%?
Di nuovo, ricordiamoci di Grillo. E poi considerare “vincere” l’eleggere qualcuno che non ha un buon programma solo per paura è davvero ridicolo.
no signor numero, non è paura quella di eleggere chi non ha un buon programma, è buon senso, quello che è sempre mancato. Probabilmente il senso del ridicolo è soggettivo.
O non ha letto bene il mio commento o sta cercando di fare il simpaticone. In entrambi i casi quello che non ha un buon programma è Pigliaru, non la Murgia. E lui sta puntando sulla paura per farsi eleggere.
Sono del parere, come altri che hanno commentato, che (per un motivo o per l’altro) i sondaggi sottostimino Michela Murgia e le sue tre liste e sovrastimino Cappellacci, Pigliaru e le loro liste. Sul 2%
che dovrebbero prendere iRS, PDS e RossoMori mi permetto di farmi una sonora risata.
“una risata vi seppellirà” se continuiamo cosi, con gente che non sa neppure dove mettere i piedi.
Eh, davvero. Ma non penso che questo commento vada rivolto a luigi.
è rivolto al suo commento e alla sua risata. Se non finisce questa teoria delle vincite per simpatia o partigianeria, non verremo mai fuori dal fango. Ogni volta che Murgia parla si dimostra sempre più impreparata in ogni campo, e la gente questo lo percepisce e capisce, e cosi quella simpatia che ha per lei svanisce e i numeri sono li a dirlo, per fortuna. Torno a dire che la coalizione del centro sinistra ha oggi un valore, ed è quello dell’aver saputo ascoltare le idee, programmi e partecipazione del mondo indipendentista. Questa è la grande novità che è sempre mancata a quella parte. non si parla di solo una parte, ma di ben tre schieramenti più la Zuncheddu, che assieme potranno raggiungere un numero tale di presenze di tutto rispetto dentro quella coalizione e questo potrà determinare la differenza nel governo rispetto a tutti i precedenti.
Per questo dico che “quella” risata, per quel motivo, augurandosi il contrario, li seppellirà,
È difficile parlare di una vittoria indipendentista all’interno della coalizione del PD quando non sono stati messi dei punti fermi all’interno del programma in cambio dell’ingresso di tali liste. L’ambiguità nei confronti della lingua sarda è un esempio lampante. Per cui dovremmo basarci solo sulla speranza che una volta eletti si comportino bene? E sarebbe quella degli elettori di Sardegna Possibile la partigianeria?
Caro Luigi, io ho avuto il privilegio di vedere i sondaggi di Data Media. E sul voto dei Rossomori ti assicuro che avrai ben poco da ridere perché ci sarà un risultato straordinario, di cui tu non hai la più pallida idea. Quello che può accadere è che la coalizione di Sardegna Possibile, proprio in virtù di un voto disgiunto che cmq nn può consentirle di recuperare 20 punti in 10 giorni, ma in compenso potrebbe portare a ZERO eletti, allora si che riderai davvero, sonoramente!!. Kelledda arriva terza, quindi nn viene eletta, questa è la prima certezza! Inoltre, se la somma delle sue liste non superasse il 10% non eleggerebbe neppure un consigliere. A questo punto, se fossi in Lei, spingerei sul voto disgiunto al contrario.. ma credo non abbia neppure la struttura organizzativa per tentare una scelta di questo tipo. Il 17 aspetto qui il tuo post, così ci facciamo una bella e sonora risata. Ti aspetto!
Si tratta di capire se vale la pena confermare l’esperienza o accreditare fiducia al nuovo che, al suo entusiasmo unisce facile promesse e la risoluzione di tutti i mali per questa martoriata e mortificata Isola,da tutti ,destra ,sinistra, centro e sigle di tutti i generi .Come sempre, la corsa è per un posto al sole, (almeno per i più) per la quale rimango convinto che la Sardegna e, non solo , si riscatterebbe se il massimo compenso fosse di 2.000 euro netti al mese, sicuramente lo schifo e l’indecenza a cui abbiamo assistito sparirebbe perché in questo caso, i migliori cervelli e la nostra gente migliore si metterebbe a disposizione per il riscatto morale e sociale della Sardegna. L’immoralità è e rimane la montagna di denaro speso e sottratta alla povera gente ormai ridotta alla umiliazione più vergognosa che ci ha riportato indietro di 60 anni minimo. Per questo grande insulto al nostro popolo non si salva nessuno ,neanche quelle grandi “figure” che tanto abbiamo osannato e che da sempre abbiamo creduto i padri politici di questa terra : si tratta solo di rileggere la storia e poi ragionare .
Ottimo articolo, condivido grossomodo il pensiero dell’autore. Spero vinca Pigliaru e che molti Sardi non si facciano abbindolare dalla ”zona franca” che cosi’ come prospettata è pura demagogia..Credo che murgia otterrà un ottimo risultato personale ma che debba fare i conti con lo spettro dello sbarramento per quanto riguarda le liste. Pigliaru da qui alle elezioni penso che possa guadagnare consenso di più di Capellacci…Penso che guadagni qualcosa Pili anche se personalmente non vedo come possa raggiungere il 10%, che significa tanti ma tanti voti
Evviva Merkelledda. Non è solo la caduta di democrazia, caro Biolchini, con tutto questo dilagare di fascistini del voto utile e del bipartitismo di necessità a preoccupare. Io sono cresciuto nella FGCI e nel PCI quarant’anni fa ed eravamo noi maggioranza ad andare nella sezione dei socialisti per trattare i programmi e le linee guida per la campagna elettorale. Avevamo un rispetto dovuto per le minoranze. Adesso vedo nel CSX e nel CDX soltanto prepotenza.e prevaricazione. Si, ho ammirato la Merkel che in due mesi di duro lavoro è riuscita a mettere d’accordo portatori di interessi i più diversi e i più contrastanti. Mi piacerebbe che Michela Murgia un giorno riunisse i rappresentanti di tutti i sardi e gli mettesse d’accordo non dico su tutto ma almeno sul fatto che il governo di una comunità si basa sulla ricerca costante dell’interesse della comunità.
Salve Biolchini,
avrei alcune considerazioni da fare, mi scuserà per i toni spero ma ora ritengo che siano decisamente necessari, dato che il momento elettorale è abbastanza delicato e come ha scitto lei “mass media avranno un ruolo fondamentale”. Posso capire il fatto che lei apprezzi Pigliaru come candidato (cosa che da parte mia non condivido affatto) e voglia cercare di dargli visibilità o in generale fargli guadagnare voti, ma ritengo che sarebbe indice di onestà intellettuale e volontà di fare buona informazione non presentare nei suoi articoli i sondaggi come fonte di verità, in quanto non lo sono affatto. Come le avranno già scritto nei commenti migliaia di volte l’esperienza del Movimento 5 Stelle (dato dai sondaggi tra il 15 ed il 18% e poi diventato primo partito sia in Italia sia in Sardegna) questi (i sondaggi) sono palesemente e regolarmente falsati, in modo da permettere ai due schieramenti PD e PDL di ricattare l’elettorato con la baggianata del “voto utile” (cosa che tra l’altro ha permesso a livello nazionale di ottenere una maggioranza di larghe intese tra i due partiti che chiedevano il voto proprio per non far salire al governo l’altro, e poi sono diventati grandi amiconi subito dopo).
Adesso esce fuori che secondo questi la Murgia non avrebbe possibilità di vittoria, ma stiamo scherzando? Al di là dei voti di Progres (che ricordiamo, ne ha raccolti parecchi iniziando la campagna elettorale nell’estate passata e si divide con il FIU gran parte di quelli dell’area indipendentista), delle altre liste e quelli dovuti alla celebrità del personaggio mediatico Michela Murgia la lista Sardegna Possibile è quella che ha più possibilità di prendere i voti degli indecisi ed in generale dell’insieme di chi si dichiara stanco della “vecchia politica”.
Come ho già scritto sopra nelle elezioni politiche il M5S è diventato il primo partito in Sardegna, e la maggior parte dei cosiddetti “Grillini” piuttosto che votare PD o PDL preferirebbe spararsi nei genitali. A chi crede che andranno questi voti? A Pili, che fino a qualche mese protestava per Berlusconi? No, sono tutti per Kelledda, cosa che la porta ad essere la favorita in queste elezioni.
Il voto utile è un’idiozia (l’unico voto utile è quello al candidato migliore), ma se in ogni caso uno decidesse di ragionare in quel modo di sicuro per battere Cappellacci l’unica scelta possibile sarebbe la Murgia, non Pigliaru con la sua armata Brancaleone.
Ah, e giusto per chiarire (sia per lei sia soprattutto per gli altri che forse leggeranno questo commento), io non voterò la Murgia ma il Fronte Indipendestista Unidu di Devias (come ho detto il voto utile non ha per me alcun senso o valore, ed ho scelto in base ai programmi come sarebbe giusto che facessero tutti), per cui non sono un sostenitore di Progres, ed il mio parere non deriva da tale fatto.
Cordiali saluti,
I sondaggi sono sondaggi, poi ognuno è libero di credere a quello che vuole. Lei pensa che la Murgia abbia al momento più possibilità i Pigliaru di battere Cappellacci? Libero di pensarlo e di scriverlo in questo blog. Ma lasci stare l’onesta intellettuale, per favore.
Forse “onestà intellettuale” non era il termine adatto. Deontologia professionale ideale che si dovrebbe cercare di raggiungere? Il punto è che anche in questa elezione si è partiti bene (programmi condivisi con l’elettorato, discussioni serie) per poi mandare tutto in malora tra insulti ed appelli al “voto utile”. I candidati oramai hanno quasi toccato il fondo (Soru sta già scavando invece), i media almeno dovrebbero tentare di non dare corda a queste cose. Non sono stato il solo che è rimasto deluso dal suo “Primum vivere, deinde philosophare” e per questo ho deciso di farglielo notare. Infatti il dare ascolto a certi modi di fare politica non è solo dannoso nel breve termine (dato che danneggia qualunque nuova lista o proposta) ma anche nel lungo termine in quanto spinge i partiti invece che a fare buona politica e puntare sui programmi al cercare di demonizzare l’avversario il più possibile per poi proporsi come “l’unica alternativa”. Il PD italiano che grida alla minaccia di Berlusconi e Berlusconi che grida alla minaccia dei comunisti, entrambi senza un programma vero e poi capaci di fare un’alleanza tra loro sono un ottimo esempio. Vogliamo che anche in Sardegna si cada così in basso?
Tutto qui, la mia cercava e cerca di essere solo ed unicamente una critica costruttiva.
E i baldi zonafranchisti integrali? Quelli della candidata Randaccio che insulta Sanna? Quelli sono interessanti. Promettono, guardate il sito che è divertente, 150.000 posti di lavoro in tre anni ( e si sono trattenuti ) e il loro obiettivo storico è diventare come Tangeri e Port Said. Sono eccezionali, caro Biolchini.
un appunto al commento di marklemon che semplifica chiamando Pigliaru assessoru:forse non si ricorda che pigliaru e’ uscito dalla giunta soru dimettendosi in disaccordo con lui e tornando al suo lavoro mentre romina congera (candidata oggi con michela murgia) e’ stata assessore della giunta soru senza mai dimettersi e manifestare dissenso.le vogliamo chiedere conto della formazione professionale o pensiamo davvero che sia il nuovo e non abbia nessuna responsabilita’ delle passate politiche?
Caro Tinapi, se dobbiamo guardare, come fai tu, “chi è candidato con chi”, il buon Pigliaru ne esce molto male (per esempio informati su RobertinoDeriu, il presidente della provincia di Nuoro che va e sviene a comando).
Marklemon ha ragione.
L’AsseSoru è una brava persona (e per questo vi consiglio di invitarlo a cena o a passare il ferragosto da voi) ma i risultati della sua attività, come assessore, sono stati mediocri (ed è un dato di fatto).
A questo, non devi dimenticare, aggiungi che tipo di coalizione ha, alle spalle, il nostro TecnoTango.
E, se vogliamo essere precisi, ha dovuto perfino far pace con l’EvaSoru Presidente, andando, bello sorridente, a Sa Villetta a presentare l’ennesima boiata (che, qualora vinca, dovremmo pagare con le nostre tasse):
il Master&Back (quanto sovranismo in questa definizione) per Imprenditori.
Ecco (sento la ventata qualunquista che arriva), su questo tipo di programmi, proporrei quello specifico per i politici: il Master&NoBack.
Grazie
Voterò la Murgia perché di Cappellacci e Pugliaru (l’ex assesSoru) abbiamo già avuto esperienza, e i risultati siano stati di una mediocrità assoluta. La Murgia è inesperta, idealista, si esprime con narrazioni ecc… che palle! ma possibile che ci dobbiamo sempre accontentare? basta con questo cinismo, basta con chi la sa lunga e “non dobbiamo rischiare in un momento così delicato per la sardegna”….
Ancora 15 giorni e gli specialisti del “se” e del “ma” si scateneranno. Ho come l’impressione che, mai come in questa occasione, sia difficile fare previsioni.
Con Pigliaru ci aggiudicheremo una seria politica di destra. il Tecnocrate farà il suo mestiere, vedrete come i conti torneranno a posto!
qual è la soglia minima, all’interno di una coalizione, per eleggere dei consiglieri? è al 5?
Se la coalizione supera il dieci, al singolo partito potrebbe bastare anche l’1,7 (così mi hanno detto) per piazzare un consigliere,
grazie!
gli indecisi sono poco convincenti:
se la murgia prende il 39, cappellacci il 33 e pigliaru il 30, mi sa che sforiamo di due.
o mi sbaglio?
Unione Sarda, pagina 2.
bene, bisogna allora capire a quale candidato hanno aggiunto il numero di pagina..
Secondo me Murgia e Pili sono sottostimati. Spero soprattutto che quest’ultimo recuperi in chiave anti-ugo. Ma, secondo me, il 16 il centrosinistra avrà un brutto scossone se si aspetta dei risultati in linea con questi sondaggi. Vedo ripetersi esattamente quello che è successo alle politiche con Grillo e il Pd (il primo dato al 15-18%, l’altro dato al 33-35%).
E’ vero che tra gli “indecisi” c’è chi dice che ha preso in considerazione Ugo e chi Pigliaru, ma non sono così sicuro che poi proprio questi andranno a votare, altrimenti avremo pure un’affluenza alta, e credo che chiunque ne dubito fortemente.
Alle politiche mi pare sia stato abbastanza chiaro che gli unici “indecisi” che poi sono andati al seggio abbiano premiato l’outsider.
Questo perché lo scontento è forte, la sensazione che tanto votare i classici schieramenti non serva a nulla non aiuterà a far andare quelle persone a votare. I messaggi del Pd e di Ugo non sono per niente attrattivi, né nuovi o stimolanti.
La Murgia, invece, ha dalla sua proprio il fattore novità, e si è visto (nei casi Berlusconi ’94, Grillo, Renzi) che pesa parecchio, soprattutto se legato all’idea che sia una persona onesta e degna di una possibile fiducia.
Certo pesa l’incognita delle liste su Sardegna Possibile, ma come ha detto qualcuno, chi non ha preferenze da mettere sbarrerà secco una lista della coalizione, tanto per.
Oh poi magari ho scritto una serie di pillonate clamorose e il 16 vince Pigliaru, Pili prende il 10 e Cappellacci a cercare cocciule.
Sembra strano che la discrepanza tra liste e presidente sia marcata soltanto in Sardegna Possibile. Credo che alla fine sarà di molto inferiore e le liste non saranno così distanti dai voti presi da Michela Murgia. Una cosa è rispondere al telefono su quale partito si voterà, un’altra ritrovarsi quei simboli, magari prima poco noti, accanto al nome del proprio candidato presidente, metterci una croce sopra diviene automatico. Inoltre la differenza tra Michela Murgia e gli altri, non è del 20% ma del 10% (un dieci in più per me significa un dieci in meno per altri), con gli indecisi che si esprimeranno solo all’ultimo. Forse l’esperienza dei 5 stelle un anno fa non ha insegnato nulla a nessuno….
Come espresso nell’altro articolo anche in questo caso mi sembra solo ed esclusivamente propaganda (non l’articolo che è pura analisi, ma il sondaggio in se) al fine di convincere qualche stolto al “voto utile”, che nel tempo si è visto essere quello più dannoso in assoluto.
…è arrivato anche lo gnomo giocoliere a dar manforte a Cappellacci….da solo sarebbe un fallimento sicuro, come lo è stato in questa leggislatura, ma ai me, purtroppo ,siamo circondati da gente con il paraocchi che si fa incantare dal giullare di turno ….che Dio ce la mandi buona!!!
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Condivido in pieno la tua analisi Vito, posso dire, che al netto di come è avvenuta la candidatura di Pigliaru, della inconsistenza della candidata Barracciu, vincitrice delle primarie, ma politicamente assente, incapace di contrastare Cappellacci e la Murgia.
Cappellacci tiene la Sardegna in coma farmacologico con la fantomatica zona franca integrale, dove tutto è gratis, la Murgia vuole chiedere i danni alla casa Sabauda per i torti subiti dalla Sardegna, senza mai portare concretezza alla discussione, salvo poi voler chiudere le miniere di piombo e zinco, non sapendo che son chiuse dal 1998.
Pigliaru deve ancora trottare molto, il consenso di Cappellacci è forte e non privo di interessi presso i sardi, ma credo che vincerà, io mi auguro questo per la Sardegna!
e hai pure il coraggio di dirla una sciagura del genere,
complimenti
Mi sono espresso male, spero che vinca Pigliaru, intendevo dire che i portatori di medaglione sardi hanno tutto l’interesse che Cappellazzi si riconfermi, giusto per finire di spartirsi quello che rimane del bottino!
Daniele Mocci
e Maninchedda? una legislatura a centrodestra, una a centrosinistra, e così via… sempre alla ricerca di una sedia.
ehm .. Maninchedda non è candidato 😉
Drommi drommi Salaris drommi…
La gente che dorme e’ molta. Ma siete davvero convinti che le sedie da distribuire sono solo quelle da consigliere? Ci sono opportunisti (e insieme a manichedda ce ne sono molti) che si aggregano solo per portare quei cento voti che servono loro per piazzare qualcuno dei loro familiari o amici nei piccoli posti di sottogoverno. Una poltrona e’ anche quella di un qualsiasi consulente sul nulla a qualche migliaio di euro al mese. E di quelle ce ne sono molte da distribuire.
Mi sa che anche questa volta mi dovrò turare il naso e votare per il meno peggio !!! Altri 5 anni di Cappellacci e della Sardegna non ne rimarrà più niente !!!
Concordo ! Cappellacci in 5 anni non ha fatto nulla. Non gli si può dare un’altra possibilità. Io voto Pigliaru ! La Murgia non mi convince !