Sì, papa Francesco è proprio così come sembra: è un uomo normale. Oggi ho incrociato il suo sguardo. L’ho visto ridere, pregare, scherzare, pensare, ragionare. L’ho visto con i teologi e con i malati, con i potenti e con i ragazzi. L’ho visto condividere con migliaia di persone un entusiasmo che poteva essere tutto per lui ma che invece questo prete diventato incredibilmente papa ha restituito alla folla, umilmente.
A Cagliari Francesco ha invitato alla lotta contro un sistema economico sbagliato, ha esortato tutti a non lasciarsi travolgere dallo scoramento, ha spiegato che il coraggio non è un concetto vuoto ma pratico, vivo, concreto. Ha dato una bellissima immagine della solidarietà, “come il soffio che ravviva la brace”. Ha dimostrato che la vita si può cambiare e che nulla può essere subìto passivamente.
Il papa che sta mettendo il Vangelo davanti alla dottrina ci spinge a mettere l’uomo davanti a qualunque altra logica, prima di tutto a quella del denaro.
Col tempo capiremo meglio quali messaggi lanciati nel corso della sua visita a Cagliari rimarranno più a lungo nei nostri cuori e nelle nostre menti. Ora resta solo l’emozione di una giornata straordinaria. Per questo voglio condividere con voi alcune immagini che ho scattato col mio Iphone all’interno della basilica di Bonaria e poi durante la visita in facoltà teologica.
Tornando a casa dopo una giornata così intensa ho pensato anche che se non fosse morto dopo soli 33 giorni di pontificato, papa Luciani avrebbe avuto sulla società italiana e sulla chiesa lo stesso impatto che sta avendo oggi Francesco. Trentacinque anni dopo.
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La benedizione ad un ragazzo.
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“Scusi Papa, possiamo fare una foto?”. Mario Bergoglio da vicino sembra veramente come quei parroci che alla fine delle prime comunioni o delle cresime posano insieme ai ragazzi e alle loro famiglie. E così il Papa non si tira indietro: dopo la messa celebrata davanti ad ottantamila persone, rientra nella basilica di Bonaria e qui si sente rivolgere l’innocente richiesta da una ragazza che passa subito il suo Iphone ad uno degli uomini della sicurezza. Io sono lì e scatto pure io. La foto poi l’ho regalata all’Ansa, e infatti la trovate su diverse testate on line (Ansa, Unione Sarda, La Provincia di Como, Il Corriere della Sera).
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Ma quale Gendarmeria vaticana! Questi sono di due ispettori dell’Ispettorato della Polizia di Stato presso il Vaticano!
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In nome dei supremi interessi del giornalismo, anche questa foto è stata regalata dal sottoscritto all’Ansa (e l’ha pubblicata nella sua galleria anche Repubblica.it). I cagliaritani invitano il Papa a prendere un caffé con loro, e Francesco cosa fa?
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Mima il gesto della tazzina!
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Il mondo è bello perchè è vario: in via della Pineta c’era un curioso striscione “Ratzinger torna!”.
Bel pezzo Vito
O Paolo Manca, su Papa ha narau de si bolli beni tottusu, mancai suntisi contra a s’unidadi de sa lingua sarda chi no’ c’intra nudda e tui no’ ci da deppisi sticchiri in d’ogna cosa. Su Papa ha chistionau in sardu, custu esti importanti. No’ in LCS
Pro a tie, anonimo, cale si siat iscusa est bona pro atacare s’unidade de limba sarda; nde bogas a pìgiu finas su poema de Martin Fierro, sena ischire mancu ite est, e ti preguntas in cale sardu est istadu traduidu. E deo ti pregunto: in cale limba est iscritu? In ispanniolu, in argentinu, in ispanniolu-argentinu o in lunfardo?
…una splendida giornata che entrerà nella storia di Cagliari, con due sole note stonate : gli inutili e pedanti discorsi dei Rettori di Ca e SS e il ballo sardo troppo lungo e monotono al cospetto di Bergoglio (il volto del papa in quei lunghissimi minuti parlava da solo). Per il resto non credenti e fedeli hanno apprezzato tantissimo questo Papa italo-argentino. Peccato che i cardinali lo abbiano eletto con 8 anni di ritardo…
Un settantasettenne argentino figlio di un emigrato che parla di fatiche, di vita vissuta, di coraggio e di speranza, i suoi coetanei italiani che ci governano sono delle sagome di cartone a confronto, incapaci in qualsiasi cosa, se non il togliere speranza fiducia e futuro.
Caro Vito, da laica mi sento di dire che la presenza di Papa Francesco a Cagliari mi ha emozionata. Ho seguito in streaming tutta la diretta – i miei complimenti a tutto lo staff di Videolina! – mi ha quantomeno emozionata. Impeccabile per coerenza con i principi, ho apprezzato ogni parola che ha detto nei suoi vari discorsi ma in particolare quello nella facoltà teologica. In quel “Pregate per me”, detto più volte, c’è la consapevolezza di essere un personaggio scomodo e quel passaggio epocale che ha auspicato temo sia scomodo a tanti.
O Nanni, timisi po su Papa? Si scisi calincuna cosa deppisi chistionai. C’esti sa Spectre ca esti perigullosa ma esti asutta ‘e su cuntrollu de is zerozerosetti de su Vaticanu. In Sardigna non di sequestranta prusu e duncasa no esti unu logu perigullosu.
O Nanni, ita dimoniu c’intrada sa chistioni de su sardu cun su papa? Chistiona in sardu, chistiona cummenti ollisi, ma no neristi faulas. Ita esti custa cosa de Papa Luciani bocciu? Ita ‘ndi scisi? No esti ca si chistionas sardu poristi nai su chi bolisi.
Tui asi iscrittu ca “Paba Luciani de cantu fiat bonu fiat tontu”. Ellusu ca sesi intelligenti tui. Là ca unu Papa sardu non d’ianta frigai. D’ema bolli liggi un’enciclica in LSC de Papa Nanni.
A Papa Francesco d’anti arregalau su Martin Fierro in sardu. Depid’essi bellu mera e chini sciri in cali sardu d’anti scrittu.
E cumenti chi c’intrada.
Creu chi s’iat sa prima borta chi su primu giornale de sardegna fait un titulu in limba sarda.
Su Papa puru adi chistionau in sardu, cumenti su presidente (mancai no si siat cumpresu beni su fueddu deus) e puru su sindacu.
E candu at fadiu su fueddu “preguntat”, obia nai domanda in italianu, s’est curregiu e at nau ca fiat chistionendi in sardu!
No mi nerist ca no scis ca a Papa Luciani d’ant bocciu?
L’ha ucciso la Spectre, è vero. Ma non è la prima volta che si parla il sardo, Sara. Alcuni ancora lo parlano, è una lingua reale e viva. E tra poco la insegnano a scuola, come il latino. Così la parleremo tutti Comunque non si capisce il legame con Luciani. Sta nel fatto che era simpatico? E’ un po’ poco. Bergoglio è un uomo eccezionale, è evidente. Vorrei sapere cosa diavolo ha nella borsa. Tu credi che abbia il rasoio e la schiuma da barba?
Non taccio più,devo dire due paroline a Lucida:.ogni volta che scrivo su questo blog e leggo il suo commento” W Gigi Riva,”provo fastidio,mi è sembrato un commento squallido ed inopportuno,poi ognuno è libero di pensare come gli pare.Commo non naro prus paraulas.
Scusatemi se oggi sono particolarmente logorroica,ma dopo avere sentito fare bla,bla e ribla,bla da questi nostri politici incopetenti e disonesti(non tutti),mi si apre il cuore quando sento parlare un uomo sincero ed onesto come papa Bergoglio,che dice cose vere e semplici.Ora taccio.
RPress,ma lei ha capito l’insegnamento di questo papa?La generosità e l’altruismo sono grandi doti ed ho anche,sempre,pensato che chi da ,poi riceve.Mi scusi se sono stata aggressiva.
Signor Nanni appo cumpresu gasi tottu,carchi paraula no,ma su concettu eia,anda bene gai? Custu papa Franciscu nos dae meda serenidade pruitte su mondu podete essere mezzu
Ciao Vito…Perchè hai regalato foto all’Ansa?
Ho praticamente regalato per dieci anni i miei pezzi alla Nuova Sardegna, e se un collega dell’Ansa mi chiede una foto non gliela do? Oppure chiedo che me la paghino? E quanto mi darebbero? 20 euro?
Si tratta di mancanza di solidarietà nei confronti dei tuoi colleghi. In questo modo gli togli il pane di bocca e non lo fai neanche per poterci guadagnare tu. Potevo capirlo da un pischello affamato di notorietà che si illude di ottenere un riconoscimento da un giornale ma non da te, peccato.
Guarda, dalla cessione delle foto all’Ansa non mi arriva nessuna notorietà. Si tratta di un caso episodico che non può essere certo trattato come una violazione sistematica di un principio anche giusto come quello che tu enunci. Poi sei libero di fare tutte le guerre sante che vuoi e contro chi vuoi, me compreso. La solidarietà ai miei colleghi non è mai venuta meno, e i miei colleghi lo sanno benissimo.
La questione é semplice : se tu regali foto a qualsiasi agenzia, queste non le comprano dai fotoreporter
Peccato che non stiamo parlando di questo. Io ho fatto uno scatto che nessun altro aveva: se avessi avuto un immagine scattata da altre mille fotoreporter non l’avrei certo data all’Ansa.
Hai fatto esattamente quello che avrebbe fatto il Papa. Complimenti per il pezzo e per le foto straordiarie.
Biolchini Papa.
Signor Nanni,papa Francesco è meno ingenuo di papa Luciani,infatti l’hanno fatto fuori subito.Ha visto non vive in Vaticano e mangia insieme agli altri,gli piace “sa cumpanzia”.Forse la chiesa del potere non lo può fare fuori subito,anche se vorrebbe,perchè sarebbe troppo eclatante.Di lei,signor Nanni invidio la sua proprità de sa limba sarda,quanti rimpianti!W papa FRANCESCO.
Tenit arraxoni… Paba Luciani de cantu fiat bonu fiat tontu! E ant acoitau a ndi ddu bogai de mesu impressi! Custu fait beni meda a abarrai atesu de cussus mraxianeddus a ciciedda colori de fexi! Teneus abisòngiu de genti che custa cun is trassas de Paba Bergoglio… e mi fait làstima candu ddu intendu narendi “pregate per me”… isciit ca medas de cuddus nci dd’iant a bolli afracai asuba… e nosu duncas totus impari ddi naraus “Bandit cun Deus e cun sa Mamma Paba Bergoglio!”
P.S. Est meri Fustei puru de sa lìngua sarda… feti ca dd’ant pesada narendiddi ca fiat in “acomodato s’uso”…
Adiosu!
Candu dd’iant elìgiu ia cumprèndiu ca custu fiat comenti a Paba Luciani, issu perou ia tentu pagu sorti bella e mi at donau finas fastìdiu candu ariseu ant chistionau de sa beatificatzioni de Giovanni XXIII e G.Paolo II e non de sa beatificatzioni de issu… fiat tropu iscòmudu e sa crèsia sighit a non ddu carculai. Isperu meda chi Paba Bergoglio campit a longu po chi potzat fai totu su chi Paba Luciani boliat fai!
Signor Biolchini aspettavo,con ansia,questo suo articolo,come non approvare tutto ciò che Lei ha scritto!Ieri,per la prima volta in vita mia,ho guardato tutti i telergionali per sentire la voce del Papa.Evito di guardare i telergionali perchè sono schifata dalla politica,dopo Berlusconi il mio peggior nemico è diventato Renzi:dice tante cose giuste ma so che è un furbino,assetato di potere e che va avanti a battute.Il viso del Papa invece mi dà serenità perchè tutte le sue affermazioni sono dettate dal cuore:E’ un uomo eccezzionale,lui porta al mondo la parola di Cristo,che è stato il primo rivoluzionario.Dice parole semplici che nessun politico riesce a dire con sincerità.In questo momento è l’unico uomo politico vero e di sinistra che abbiamo.Lo vorrei presidente della Repubblica,presidente del consiglio e segretario del PD.(tutti incarichi che vorrebbe il piccolo Renzi)Certo che mescolare il Papa con Renzi è proprio un delitto.Questo Papa ha affascinato tutti gli atei.Per respirare aria pura,il popolo italiano aveva bisogno di un uomo così.Mi ha commosso anche il discorso dell’operario cassaintegrato.Però ho avuto la sensazione che tutti i telergionali non hanno parlato abbastanza di queto evento forse perchè è un Papa ingombrante ed anche perchè si parlava di Sardegna,una terra tra le più martoriate.Il mio augurio è che,come è riuscito ad impedire la guerra in Siria,riesca a fare qualcosa per il nostro popolo che sta languendo per la miseria.Il “bravissimo”Cappellacci c’era a sentire il Papa?Chissà che si sia illuminato anche lui.
Però la guera in Siria … forse è anche merito di qualcun altro (Putin ad esempio ha fornito un gradito assist a Obama).
Sul resto, da non credente, sono d’accordissimo, è un pontefice che passerà alla storia, finalmente fuori dal misticismo eroico ma medievale di G.Paolo II.
Speriamo che regni a lungo: i cattolici – e non solo loro – ne hanno davvero bisogno.
W Gigi Riva!
AHAHAHAHAH è SCRITTO MALE SI DICE W GIGIIIIIIIIIIIRIVAAAAAAAAAA
Non bisogna dire molto,solamente che finalmente la chiesa ha trovato un degno rappresentante della dottrina cattolica.Un uomo capace di trasmettere il vero senso della fede cristiana,con semplicità,dove la gente si riconosce,sia nelle parole che nel pensiero.Onestà intellettuale e semplicità comunicativa,quello che manca alla classe politica che ci rappresenta………
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Caro Vito,
anch’io qui a New York sono frastornato da questa incredibile giornata vissuta con Papa Francesco in visita a Cagliari. Grazie alle 8 ore di diretta di Videolina che, permettimi, in questa occasione ha raggiunto una eccellenza mai vista prima. Mi ero alzato alle 4 del mattino (le 10 per voi) e non son più riuscito a staccarmi dallo schermo del computer fino alla sua ripartenza col Falcom da Elmas. Mi sono emozionato e addirittura commosso in due-tre occasioni fino alle lacrime, io che non mi commuovo mai e che faccio dello sberleffo il mio pane quotidiano. Eppure quest’uomo semplice e profondo, mi ha toccato come ha entusiasmato una splendida Cagliari in festa. E’ uno che ha il dono naturale di trasmettere serenità, speranza e gioia a chiunque gli capiti a tiro. Proprio l’altro ieri il New York Times gli ha dedicato l’apertura con foto in grande a quattro colonne per sottolineare come lui (a differenza dei suoi predecessori) critica quella parte della chiesa che mette i dogmi davanti all’amore. Vorrei continuare ma non vorrei diventare logorroico come i due Rettori in facoltà teologica. E allora prendo la bici e vado a farmi un giro a Central Park con questa gioia dentro superiore a qualsiasi vittoria del Cagliari in trasferta…..
Il signor Pietro ha proprio ragione, la semplicità e la ventata di sincerità travolgono e fanno capire che il papa è uomo tra gli uomini. Fosse stato per lui non ci avrebbe pensato un attimo a partire per la Siria o andare in qualche paese martoriato dalla guerra. Credo che ci riserverà ancora molte sorprese Francesco. Intanto quello che ha già fatto e detto è di incommensurabile importanza. Speriamo solo che chi ci governa (non solo nel panorama nazionale o regionale) ne tragga le dovute conseguenze.